sabato 25 ottobre 2014

Recensione: 'IL CAVALLO DI RITORNO. La prima indagine del commissario Peppenella' di Peppe Lanzetta



Cominciamo questo sabato con una recensione!

IL CAVALLO DI RITORNO.
La prima indagine del commissario Peppenella 
di Peppe Lanzetta


Ed. CentoAutori
Collana L'Arcobaleno
Formato 13x20
Pagine 204
Prezzo €12.50
Il commissario di Polizia Ugo Peppenella è di Greci (Avellino) ma vive e lavora a Napoli.
E fare il commissario a Napoli non è proprio una passeggiata!
Il nostro uomo, infatti, avrà il suo bel grattacapo perchè la bella e vivace città campana sarà tormentata da una serie di omicidi, alcuni dei quali sembrano essere accomunati da caratteristiche simili, facendo quindi pensare che si tratti di un serial killer.
Questo omicida seriale, come segno distintivo, lascia dodici coltellate sul corpo delle vittime, anche in "zone" del corpo molto intime, quasi a sfregio, come se fosse (passatemi il termine gergale) "uno sfottò".

Chi è? Perché uccide? Le dodici coltellate hanno un significato preciso e vogliono forse lanciare un messaggio? 

La caccia all'assassino non è l'unica preoccupazione di Peppenella, attorniato dai due suoi "agenti di fiducia", Caputo e Martusciello. che gli servono più a mo' di valvola di sfogo che per aiutarlo nelle indagini, essendo i due abbastanza semplici e un tantino apatici.
A infestare Napoli ci sono anche una serie di furti, oltre a drammi personali dei vari personaggi che ruotano intorno alla vicenda principale.

Il fulcro di tutto sembra essere la famosa pratica delinquenziale chiamata "cavallo di ritorno".
In cosa consiste?
I malavitosi rubano un oggetto - ritenuto prezioso, importante, per il proprietario - e chiedono a quest'ultimo il pagamento del "riscatto", per poterlo riavere indietro.
E se di solito si tratta di una macchina, a complicare le cose e a gettare ancora più caos in città, è il furto di salme di cadaveri, di statue e altri oggetti di valore artistico e culturale...

Due sono le bande più note in città, in tal senso; una è capeggiata da don Salvatore, che ha ai suoi ordini 87 ragazzini (per lo più minorenni), tutti chiamati Diego (seguito da un numero per distinguerli), e un'altra con a capo Tommasone, e i due cercano anche di mettersi in società per portare avanti questo illegale giro d'affari...

Il ritratto della Napoli dei nostri giorni non è molto rassicurante e lusinghiero: ne viene fuori, infatti, una città dominata da questa criminalità organizzata, che trova i suoi piccoli alleati nella gente comune (che collabora, un po' per paura, un po' sperando di guadagnarci qualcosa...); una città che vede le istituzioni rassegnate, indifferenti di fronte a tutto quello che accade per le strade; una città che soffre e langue nelle mani di ricatti, furti, omicidi feroci, ragazzini lasciati a loro stessi che, per sopravvivere, accettano di "lavorare" per il delinquente potente di turno, che pure considera i suoi "piccoli sicari" quasi come dei figli.

Davanti a questa situazione impietosa, l'obeso Peppenella, appassionato della Vecchia Signora (guai a parlarne male), che si nutre solo di birra, kebab e sigarette, cerca di fare giustizia, quanto meno cercando il serial killer, che pare agire indisturbato e prendendosi gioco della polizia.

Peppenella è un uomo intelligente ma a fregarlo è la sua situazione privata: vedovo, vive con la figlia ormai adulta, Costantina, con la quale però non va assolutamente d'accordo.
I due non fanno altro che insultarsi a vicenda, dicendosene di cotte e di crude, rinfacciandosi indifferenze e cattiverie, col risultato che entrambi si ritrovano chiusi nella propria solitudine e nella propria vita fuori dalle mura domestiche, che ad entrambi stanno troppo strette.
Costantina è la croce del commissario, che verso di lei, ormai, sente di avere solo l'obbligo di darle soldi.. 
Ma che ci farà con tutti questi soldi? Con chi se ne va, cosa fa, chi frequenta?

Non c'è serenità per Peppenella che, davanti alla difficoltà di trovare l'assassino e di instaurare un dialogo civile con la figlia, un po' "sballata" e fissata per il sesso,  non può far altro che buttarsi a capofitto nel cibo e nella birra, con la speranza che qualche delinquente pentito gli fornisca, chissà..., per sua fortuna, qualche indizio per risolvere gli omicidi....

Non siamo in presenza di un vero e proprio giallo, nonostante ci siano furti, morti, indizi ecc..., ma più che altro è il quadro disincantato di una realtà alla deriva, dipinta nei suoi colori sì più veraci e vivaci, ma anche più neri, più tristi (c'è anche, ad es., il riferimento al grave problema dei rifiuti tossici nella Terra dei Fuochi), col risultato che la città partenopea ci appare abbastanza degradata e al lettore non verrebbe mai voglia neanche di passarci di volata, per paura di restar vittima di qualche atto criminale.

Siamo di fronte a situazioni grottesche, quasi da "sceneggiata napoletana", che a volte fanno sorridere per il tono umoristico - frutto dei dialoghi simpatici tra l'arguto e nervoso commissario e gli agenti sempliciotti e un po' ignorantelli, dell'uso del dialetto napoletano, che desta sempre una certa simpatia e che dà quel tocco di "genuinità" e veracità a tutto - e a volte risultano drammatiche, forse in modo esagerato e senza riuscire a commuovere o a smuovere l'animo del lettore, soprattutto perchè, come dicevo, ne viene fuori una Napoli "brutta", fatta di razzie, gente che ammazza anche per nulla, adolescenti deviati che si danno al sesso sfrenato..., insomma una realtà descritta in tutti i suoi colori e sfumature, ma senza lasciare spazio a qualcosa di buono.
Lo stesso finale, del resto, non ci rassicura, ma resta sui toni drammatici, rassegnati, rischiando di non soddisfare il lettore ma di lasciargli soltanto l'amaro in bocca.

L'ho trovata comunque una lettura sufficientemente piacevole (per quanto non gradisca mai l'eccesso di parolacce e trivialità assortite), soprattutto per la vivacità che l'Autore dà alle vicende, attraverso i dialoghi, il linguaggio e i modi di fare/pensare tipici di certe realtà del Sud Italia, anche se un po' la bella Napoli assume troppo spesso i caratteri di un inferno, di una realtà cruda e a tratti surreale, dalla quale non c'è via di scampo (?!?).

Si legge con molta scorrevolezza, quindi mi sento di consigliarlo.


venerdì 24 ottobre 2014

LeggendOrientale: 'La somma delle nostre follie' Shih-Li Kow



«Un libro pungente e molto efficace, che trasforma critica sociale e politica in immagini e battute divertenti e che stempera con l’ironia situazioni potenzialmente drammatiche» The Malay Mail

La somma delle nostre follie
Shih-Li Kow

Ed. Metropoli d'Asia
300 pp
14.50 euro
2014
«Dopo quella vicenda, la situazione era confusa. Beevi mi riportò che le persone si riferivano a ciò che era successo dicendo “il giorno in cui Auyong ha perso il controllo”. Lo ritenevo ingiusto; potevano definirlo il giorno in cui i ladyboy avevano reagito. Non ne ero orgoglioso. Ero estremamente imbarazzato, non perché ero entrato nella scuola come una furia, ma perché mi consideravano una persona che perdeva il controllo. Avevo sempre pensato che perdere il controllo fosse una prerogativa culturale dei malesi. Io non ne avevo motivo e non avrei dovuto avere il fegato di prendere una lunga arma, rivendicare una perdita di autocontrollo e correre in giro come un pazzo furioso. Quando un americano faceva una strage, era mentalmente disturbato e c’era sempre una storia dietro la nascita del mostro. Il killer era demente, aveva subito abusi, era stato ostracizzato oppure traumatizzato dalla guerra o da qualcosa del genere. Qui, se qualcuno prendeva in mano un machete, o una spada da samurai come in un caso di cui avevo letto di recente, venivano chiamati in causa spiriti e cortocircuiti religiosi. Un anziano professionista come me, istruito e civilizzato, per giunta cinese, non aveva simili ragioni».

Trama

A Lubok Sayong, cittadina immaginaria della penisola del Perak, in Malesia, situata in un avvallamento tra fiume e montagna e soggetta a frequenti inondazioni, s’intrecciano le vicende di Auyong, un ex direttore di supermercato che si trasferisce da Kuala Lumpur per dirigere una fabbrica di litchi in scatola, e di Mami Beevi, un’anziana lunatica e stravagante che, in seguito a una grave alluvione, si stabilisce nella grande casa di famiglia e la trasforma in struttura turistica. 
Alle loro storie si affiancano quelle di altri personaggi della cittadina: Ismet, l’artigiano vasaio; Sevaraja, il vicecommissario di polizia; Miss Boonsidik, simpaticissimo transessuale. 
Ma soprattutto, a un certo punto entra nelle loro vite Mary Anne, una ragazzina sopravvissuta all’incidente costato la vita alla sorellastra di Beevi e al marito, i quali la stavano portando a casa dopo averla inspiegabilmente adottata alla Casa per Fanciulle St. Mary, un orfanotrofio diretto da una religiosa truccata e vestita in modo appariscente, Suor Tan. 
Da quel momento le voci di Auyong e di Mary Anne si alternano nel narrare le loro storie e quelle di Lubok Sayong tra leggende ancestrali, fatti di cronaca, turisti in cerca di emozioni e ONG inutili e fastidiose, pesci assassini ed eventi paranormali. 

Con un scrittura fresca e coinvolgente, l’autrice ci regala uno sguardo giovane su Kuala Lumpur, centro economico, sociale e finanziario di tutta la Malesia e confluenza di tantissime culture.

«Leggere questo romanzo è come star seduti comodamente in una stanza ad ascoltare gustosissimi pettegolezzi» The Sun Daily

L'autrice.
Shih-Li Kow è nata a Kuala Lumpur nel 1968. È considerata uno dei nuovi talenti della letteratura malese. La sua raccolta di racconti Ripples and Other Stories (2008) è stata candidata a prestigiosi premi: il Commonwealth Writers’ Prize (nella categoria “Opera prima”) e il Frank O’ Connor Short Story Award. Attualmente vive a Kuala Lumpur. La somma delle nostre follie è il suo romanzo d’esordio.

NOVITA' NEWTON COMPTON (23 ottobre)



Diamo un'occhiata alle ultimissime uscite firmate Newton Compton!
Vi ricordo anzitutto che da ieri in libreria c'è (io l'ho prenotato!) il terzo volume della serie mistery/Y.A. ambientata nella Cimmeria Academy: "Night School. Il segreto dell'alba".


AVVICINATI
di Kim Karr


978-88-541-6894-7
Trad. M.L. Martini
352 pp
9.90 euro
ESTRATTO DA LEGGERE
Serie CONNECTED:

1. Connected (Avvicnati)
2. Torn
2.5 Dazed
3. Mended
3.5 Blurred
4. Frayed
5. Flawed
6. Perfected

Trama

Nel mondo di Dahlia, che vive a Londra, non esistono più felicità e lieto fine. 
La sua anima è stata completamente distrutta da una tragedia. 
Ma quando la rock star River Wilde torna nella sua vita, il loro rapporto diventa subito strettissimo, al di là di qualsiasi previsione. Più tempo trascorrono insieme, più intensa ed erotica si fa la loro relazione: Dahlia è convinta di aver finalmente trovato l’anima gemella. 
Ma i fantasmi del passato riemergono e Dahlia comincia a sentirsi in colpa e confusa. 
River ce la mette tutta per farla sentire meglio, ma se ciò che è stato rifiuta di rimanere sepolto, come sarà possibile per loro pensare a un futuro?


Un libro dal mio passato: 'ALICE I GIORNI DELLA DROGA'


Non so su di voi, ma su me i brani d'antologia studiati alle Scuole Medie hanno avuto un impatto importantissimo nell'alimentare l'amore per la lettura.
Ecco, uno dei libri che, sin da ragazzina, mi ero ripromessa di leggere (perchè v'era un brano su Antologia che mi aveva molto colpito) era "Alice i giorni della droga" (Go ask Alice).
Alice: i giorni della droga
su Feltrinelli

Alice (nome fittizio scelto dagli editori...) comincia a scrivere un diario e con uno stile sensibile e dettagliato, registra i suoi pensieri e le preoccupazioni circa la scuola, la dieta, la sessualità, l'accettazione sociale e la difficoltà di comunicazione coi suoi genitori.
Inizialmente è una ragazza tranquilla e i suoi problemi più "grandi" riguardano soprattutto il peso e un ragazzo che le piace da quando era piccola.

Successivamente suo padre, un professore universitario, accetta una cattedra in un’altra università che si trova in un’altra città, così tutta la famiglia si trasferisce in una nuova casa. 
La protagonista inizia così a frequentare una nuova scuola dove inizialmente si sente emarginata, ma fortunatamente trova un’amica di nome Beth. 
Arrivata l’estate, la ragazzina torna nella sua città natale andando in vacanza dai nonni e qui rincontra una vecchia compagna di scuola, Jill, la quale l’invita ad una festa.
La protagonista è molto contenta dell’invito perché Jill era una ragazza molto popolare nella sua vecchia scuola. A questa festa però la ragazza proverà, involontariamente e per la prima volta, l’LSD, che le verrà sciolto in una bibita durante un gioco in cui anche altri ragazzi prenderanno l’acido. La festa risulterà molto divertente e per la scrittrice sarà un “viaggio” piacevole.

Questo è solo l'inizio di tutta una serie di esperienze negative "al limite" che la ragazza vivrà e che la vedranno distruggersi a causa delle droghe cui si accosterà, tentando spesse volte di disintossicarsi e di "tornare a casa", provando così a riprendersi la propria vita.

Ce la farà Alice ad uscire dal brutto giro in cui è caduta, a causa delle cattive compagnie e di una certa dose di spericolatezza ed incoscienza?

La storia di Alice non può non infondere una gran tristezza e pietà, perchè sono davvero tanti i ragazzini che per gioco iniziano a fare l'esperienza della droga... trovandosi in un giro molto, troppo più grande di loro, dal quale uscire è davvero un'impresa difficilissima!!!

E' un libro-documento che, un po' per stile e di certo per tematica, ricorda "Noi, ragazzi dello zoo di Berlino", anche se circa "Alice" purtroppo non possiamo esser certi che si tratti di una persona vera, realmente esistita...

Vi basterà fare qualche ricerca in Internet per rendervene conto.
In teoria, il diario è una raccolta delle confessioni che un'adolescente anonima ha scritto in due suoi diari, poi riportati da una certa Beatrice Sparks, terapista mormone, che ha sempre dichiarato (ma mai suffragando le proprie dichiarazioni con delle prove) che Alice è realmente esistita e lei l'ha conosciuta...

Ma varie caratteristiche proprie della narrazione, del linguaggio, del personaggio stesso di Alice hanno fatto pensare a molti, col tempo, che si tratti in realtà di un libro scritto con il "semplice" intento di scoraggiare i giovanissimi ad avvicinarsi al mondo della droga.

Un falso, quindi? Una finzione con finalità educative?
Ma allora perchè non scrivere un manuale pedagogico?

La risposta forse non la sapremo mai, certo è che Alice col suo diario è stata l'artefice della mia decisione, illo tempore, di scrivere un diario personale, quindi una parte di me le sarà sempre "affezionata".

Questo libro l'ho letto molto tempo fa quindi questo post non si presenta come una recensione, ma come un modo per condividere il presente libro con voi lettori, chiedendovi se anche voi l'avete letto e cosa ne pensate.

giovedì 23 ottobre 2014

Recensione 'IL CACCIATORE DEL BUIO' di Donato Carrisi



Ed eccoci a parlare di un romanzo terminato proprio stamattina!!

IL CACCIATORE DEL BUIO
di Donato Carrisi


in lettura
Ed. Longanesi
18.60 euro
450 pp
SETTEMBRE
2014
Non esistono indizi, ma segni. 
Non esistono crimini, solo anomalie. 
E ogni morte è l’inizio di un racconto.

Marcus è un uomo che ha perduto la propria identità, il proprio passato, la propria storia personale.

Ricoverato in un ospedale, a Praga, senza più alcun ricordo di sè e del proprio passato, riceve l'inaspettata visita di uno sconosciuto: un prete, di nome Clemente e che gli offre una via d'uscita, anzi due.
Quella che Marcus sceglierà farà di lui un penitenziere, un prete che ha la capacità di scoprire le anomalie nelle trame ordite dal Male e di comprendere le complesse dinamiche che stanno alla base degli omicidi più oscuri ed efferati.

"il male è quell'anomalia davanti agli occhi di tutti ma che nessuno riesce a vedere".

Marcus vive a Roma e conduce la propria vita come un uomo invisibile, chiamato a mettere a frutto tutta la propria intelligenza e gli insegnamenti impartitigli da un riservato ma fedele Clemente, per entrare nella mente degli assassini e portarli alla luce; e questo sempre restando nel buio, lontano da occhi indiscreti, ricordando che la sua missione non gli consente di avere una famiglia, un amore, una vita come le altre persone.
La sua strada però, a un certo punto, si incrocia con quella di una poliziotta, giovane vedova: Sandra Vega, che lavora sulle scene del crimine, ma diversamente da Marcus non si deve nascondere, se non dietro l’obiettivo della sua macchina fotografica.
Lei è, infatti, una fotorilevatrice della polizia e il suo compito è fotografare il nulla, per renderlo visibile. 

Cosa farà avvicinare il penitenziere alla poliziotta?

Roma, la città eterna, così affascinante e caotica, quanto misteriosa e piena di leggende, è infestata dalla presenza di un serial killer, di un mostro che uccide e tortura senza pietà e che sembra prediligere le coppiette che si isolano nei parchi per condividere momenti di intimità.
Omicidi a sfondo sessuale, quindi, ma la spiegazione degli stessi non è così "semplice" ed immediata come potrebbe sembrare a primo impatto.

Chi è quest'assassino e, più di tutto, come fare per acciuffarlo?

Sandra e Marcus, seppur partendo da finalità e compiti diversi, si ritrovano ad indagare su questo caso complicato, che vedrà coinvolta davvero molta gente e che si complicherà via via sempre più, svelando di volta in volta scenari e legami inimmaginabili.

Marcus ha la grande qualità di sapersi mettere nei panni dell'assassino, di provare a ragionare con la sua testa, guardando le cose dal suo punto di vista, proprio perchè è un cacciatore del buio...
"Non si trattava di una professione, era la sua natura. Il male non era semplicemente un comportamento da cui scaturivano effetti e sensazioni negative..."

Ma per comprendere cosa può portare un essere umano a nutrire in sè tanto odio - riversato con ferocia su degli innocenti -, è necessario capire in che modo ama.

Marcus dovrà scendere negli abissi profondi di una mente folle eppure intelligente, che uccide secondo un "progetto", un disegno che solo lui conosce ma che, in realtà, sta svelando, narrandolo a modo suo, aspettando che qualcuno riesca a comprenderlo.

E' un disegno omicida che affonda le proprie radici in qualcosa di grande, di "antico", che si perde nel tempo, facendo riaffiorare vecchi significati, vecchie storie e antichi simboli, che invano si cerca di dimenticare, perchè legati al Male, alla sfera esoterica, a tutti quegli aspetti malefici del "sovrannaturale" che spaventano e affascinano allo stesso tempo.

Ma è forse possibile parlare del Bene senza far riferimento al Male, e viceversa?
Male e Bene  non sono n fondo due facce di un'unica medaglia?

Il Male è una dimensione, dice padre Clemente al suo "allievo" Marcus, che 

"riusciva a scorgerla, vedendo ciò che gli altri non potevano vedere".

Egli dovrà guardare in faccia questo male per poterlo scovare, andando indietro negli anni e cercando il momento e il luogo esatti in cui cui ha preso il via la follia omicida del serial killer.

Attraverso una serie di indizi, che verranno fuori nei modi più improvvisi ed improbabili, che mostreranno come "nulla è come sembra", che riveleranno come ci sia, dietro l'assassino, qualcuno che lo sostiene, lo protegge, e che anche lì dove si pensa ci sia solo il Bene, in realtà possa annidarsi il seme del Male, Marcus e Sandra correranno non pochi pericoli per cercare di giungere, per strade differenti ma connesse, alla stessa conclusione: dare un'identità, una storia... al mostro di Roma e cercare di fermarlo.

Carrisi ha tirato fuori (di nuovo!) dal suo "cilindro di scrittore e conoscitore degli oscuri meccanismi della mente umana" una storia brillante, originale come sempre, ricca di sorprese, di sviluppi ed intrecci imprevedibili che si incastrano alla perfezione , tenendo il lettore sempre col fiato sospeso, con l'avida curiosità di andare oltre, di capire anche lui quali trame complesse e perverse si celino dietro certi inquietanti personaggi, la cui psicologia è tanto oscura quanto accattivante.

"Il cacciatore del buio" ci conduce tra le strade di una Roma buia,  "sotterranea", fatta di oscuri tribunali che giudicano peccati gravi e tenuti nascosti, di confraternite ed archivi sorti tanto tempo fa, di ricatti, di peccatori più o meno pentiti, di omicidi (ci sono dei riferimenti a casi reali, di cronaca, in qualche caso anche menzionati esplicitamente), di simbologie arcane e inquietanti, di celebri fiabe per bambini dai risvolti non proprio innocenti, di disturbi della personalità che si spiegano con i traumi dell'infanzia e di tanto altro, per cui il mio invito è quello di lasciarvi rapire dal questo bellissimo romanzo, che comincerete e non lascerete fino a quando non sarete giunti all'ultima pagina.

Solo giunti alla fine, vi dichiarerete soddisfatti o, come me, vi ritroverete a pensare e a chiedere: "A quando il prossimo, Donà?".

Imperdibile ^_^

Libri&citazioni ("I passi dell'amore")



Un breve passaggio da un romanzo di Sparks, da cui è stato tratto il noto e omonimo film.

Spesso ripercorro mentalmente quell'anno, lo riporto in vita e mi rendo conto di provare immancabilmente uno strano sentimento, fatto di dolore e di gioia. 
In certi momenti vorrei tornare indietro nel tempo per spazzare via tutta la tristezza, ma ho la sensazione che, se lo facessi, se ne andrebbe anche la gioia. 
Così prendo i ricordi come vengono, accettandoli in toto, lasciando che mi guidino tutte le volte che si affacciano alla memoria.

Nicholas Sparks dal libro "I passi dell'amore" 

da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/libri/frase-111229?f=w:1911>

Anche l'occhio vuole la sua parte: il momento delle cover



Le cover che questa settimana mi hanno colpito.
Voi che ne pensate?

Cliccando sulle copertine, potrete leggere le info su ciascuno di questi libri di recente uscita.






Sonzogno Anteprima: dal 29 ottobre 'L'ESTATE DEL BENE E DEL MALE' di Miranda Beverly-Whittemore



Sempre a caccia di anteprime, eccone una che spero vi possa interessare!
E' in uscita il prossimo 29 ottobre per Sonzogno L’estate del bene e del male, un romanzo di Miranda Beverly-Whittemore che ha ottenuto un enorme successo negli Stati Uniti, conquistando i primi posti della classifica dei bestseller del New York Times ed è stato scelto da Vogue come “libro del mese”.

Narrato con uno stile elegante, vivace e fluido, L'estate del bene e del male è un avvincente suspense psicologico, un gotico contemporaneo che affascina, mentre accompagna il lettore dalla luce di un'estate perfetta alle oscure profondità dell'animo umano.

L'ESTATE DEL BENE E DEL MALE
di Miranda Beverly-Whittemore


Ed. Sonzogno
trad. M. Parolini,
M. Curtoni
ISBN 978-88-454-2589-9
pp. 416; € 18.50
ebook € 11.99
USCITA 29 OTTOBRE
2014



Un’intrigante atmosfera “fitzgeraldiana” e una trama coinvolgente:
il meglio del suspense rivisitato in stile contemporaneo


Trama

Dopo aver vinto una borsa di studio per un college prestigioso dell'East Coast, l'intelligente ma ordinaria Mabel Dagmar si trova a essere compagna di stanza della ricca e capricciosa Genevra Winslow. 
Mabel viene subito stregata dal mondo aristocratico di Ev e, contro ogni previsione, tra le due ragazze nasce una forte amicizia
Così quando Ev invita Mabel a passare l'estate a Winloch, la centenaria proprietà di famiglia affacciata su un lago del Vermont dove il potente clan Winslow ama radunarsi, Mabel accetta senza pensarci due volte.
 Lì, tra bagni di mezzanotte, gite in barca, feste e fuochi d'artificio, Mabel si rende conto di avere trovato tutto ciò che ha sempre desiderato: l'amicizia, l'amore, il lusso e, soprattutto, per la prima volta nella sua vita, la sensazione di far parte di qualcosa di bello e felice. 
Tuttavia, a mano a mano che l'estate avanza, Mabel avverte che sull'abbagliante perfezione dei Winslow si allungano ombre inquietanti che affondano le radici in un tempo lontano. Mentre indaga sui loro segreti, Mabel si ritrova a lottare con i demoni del suo stesso passato e scopre che a volte il Bene non è altro che una maschera
E che nell'eden di Winloch si nasconde un Male che forse solo lei è in grado di fermare. 
La ragazza dovrà scegliere: affrontare l'orrore che batte nel cuore del clan e farsi cacciare da quel paradiso, oppure lasciarsi sedurre dallo splendente futuro che le viene offerto.

Bittersweet, by Miranda Beverly-Whittemore
,

«Beverly-Whittemore riesce a catturare contemporaneamente la bellezza idilliaca di un'estate nel Vermont e le sue ombre più misteriose. Un racconto ricco di suspense che narra la corruzione e la cattiva condotta dei ricchi del New England» Library Journal

«Nella tradizione del Grande Gatsby, l’eroina di Miranda Beverly-Whittemore è un’estranea invitata nel segreto e labirintico mondo dei super ricchi» Jenna Blum

«Un suspense gremito di indizi complicati, colpi di scena e personaggi seducenti. L’immersione negli sfarzi di una famiglia straricca, dove nulla è come appare e dove poco a poco i segreti più sconvolgenti, a lungo taciuti, vengono in superficie» Kirkus Review

«Avvincente, coinvolgente e ben scritto, il romanzo di Miranda Beverly-Whittemore è un “page turner” che inebria. L’autrice ha dato vita a una famiglia tanto pericolosa quanto affascinante» Kate Christensen

autrice

L'autrice.
Miranda Beverly-Whittemore (1976), americana, figlia di etnologi, è cresciuta in Africa. Vive a Brooklyn con la sua famiglia
.

Nuove entrate in digitale



Due nuove entrate digitali nel mio pc!

AL PRIMO SGUARDO
di Danielle Steel


Ed. Sperling&Kupfer
372 pp
19 euro
dal 21 ottobre 2014
Trama

Timmie, stilista di fama mondiale, ha costruito un vero e proprio impero di moda da zero e ora è acclamata da tutti come icona di stile ed eleganza. 
Tuttavia, la sua vita personale non ha tenuto il passo dei successi professionali. 
Dopo la tragica morte del figlio, il naufragio del suo matrimonio e una serie di relazioni sbagliate, Timmie si è rifugiata ogni giorno di più nel lavoro. 
Sempre pronta a rischiare negli affari, non ha mai fatto altrettanto con il suo cuore. 
Finché l’incontro con un galante medico francese le farà scoprire che, per quanto cerchiamo di allontanarla, nessuno di noi è immune alla magia dell’amore. 
Quello vero.

L'autrice.
DANIELLE STEEL vive tra gli Stati Uniti e la Francia. Ha scritto il suo primo romanzo quando aveva diciannove anni. I suoi libri, bestseller internazionali, sono pubblicati in 69 Paesi, tradotti in 43 lingue e hanno venduto 600 milioni di copie nel mondo. In Italia, tutti i suoi romanzi sono pubblicati da Sperling & Kupfer, come anche Brilla una stella, il memoir dedicato alla scomparsa del figlio Nick
.

LONGBOURNE HOUSE
di Jo Baker


Ed. Einaudi
Trad. G. Borighieri
386 pp
18 euro
21 ottobre 2014
C'era una volta la famiglia Bennet: un padre distratto, una madre soffocante e cinque figlie da maritare. 
Jane Austen ne racconta magistralmente i signorili affanni in Orgoglio e pregiudizio, ma tace sulla servitú che dall'alba a tarda notte si affaccendava perché la conversazione in salotto scorresse serena. Jo Baker svela una metà del mondo popolata di ombre che, mentre cucinano e puliscono per gli altri, vivono vite e nutrono speranze proprie. 
E che sotto gli abiti di seconda mano nascondono segreti, ferite e passioni non meno intense di quelle che animano i piani superiori.

Trama

Sarah è a servizio a Longbourn House da quando era bambina, ma non si è ancora rassegnata a certi compiti ingrati quali lavare la biancheria e svuotare i pitali dei signori. 
Questa pesante routine senza svaghi la opprime: non vuole accontentarsi di mandare avanti la casa d'altri come Mrs Hill, la governante, fa da sempre. 
Perciò, quando un giorno di settembre Mr Bennet assume a sorpresa un nuovo valletto, la gioia per la novità è grande. James ha il fisico asciutto e gli avambracci scuriti dal sole. 
Lavora di buon umore, fischiettando, ed è gentile, ma dà poca confidenza. 
Sembra sapere tante cose, eppure sul suo passato è stranamente vago. Ama i cavalli e dorme nel solaio della stalla: lí, su una mensola, ha dei libri e, sotto il letto, una sacca scolorita piena di conchiglie. 
È un mondo intero quello che apre per Sarah, una nuova geografia di orridi, vallette in fiore e campi di battaglia.
Ispirato al non detto di Orgoglio e pregiudizio, Longbourn House ricostruisce con tono brioso la vita della servitú nell'Inghilterra di inizio Ottocento, facendo emergere tra le righe la fatica e le disuguaglianze su cui si reggeva il bel mondo. 
17380041
,
All'interno di questo affresco storico, che oltre alla campagna dell'Hertfordshire include la Spagna sconvolta dalle guerre napoleoniche e i porti commerciali sull'altra sponda dell'Atlantico, Jo Baker dona pensieri ed emozioni autentici alle ombre che nel celebre romanzo di Jane Austen si limitavano a passare sullo sfondo rapide e silenziose.

L'autrice.
Jo Baker è nata nel Lancashire e ha studiato a Oxford e Belfast. Insegna scrittura creativa all'Università di Lancaster, è autrice di altri quattro romanzi - The Mermaid's Child, The Telling, The Undertow e Offcomer - nonché sceneggiatrice. Tradotto in piú di dieci lingue, Longbourn House (Einaudi 2014) diventerà presto un film.


Il secondo romanzo della Saga del pozzo: 'IL CAVALIERE DEL TEMPO' di Gianluca Turcomi



Buongiorno!
Iniziamo la giornata con una segnalazione: è  disponibile il romanzo science fantasy "Il Cavaliere del Tempio" dell'autore Gianluca Turconi, secondo capitolo della Saga del Pozzo; del primo volume ("Gli dei del Pozzo") abbiamo parlato QUI.

IL CAVALIERE DEL TEMPO

(Saga del Pozzo, vol.2)

di Gianluca Turconi

E-book: Letture Fantastiche
Genere: Science fantasy
ISBN: 9781311039873
Edizione: Prima Edizione
Pagine: 375 
Costo: euro 1.99

Trama

Anno 817 dopo Cristo.
Sono trascorse tredici estati da quando Loki, il Dio Ingannatore, è tornato nel Tempo, sconvolgendo l'Europa medievale e dando inizio all'Era del Ritorno.
Un solo elemento impedisce la sua piena reincarnazione: la ferita infertagli da Rollant di Bretagna durante la Battaglia dei Due Picchi che gli ha spillato sangue e lo obbliga all'incompletezza nel corpo e nel potere.
Dal suo rifugio nei pressi dell'apertura del Pozzo, in Dania, l'Ingannatore deve quindi attendere che la Ricerca del Sangue giunga al termine in suo favore, mentre mantiene ben stretto il giogo sui Popoli del Nord vichingo, per mezzo delle mostruose creature evocate tramite la fede di quegli uomini sottomessi.
Tuttavia, altre popolazioni ancora resistono.
In Hispania, i Cristiani asturiani e i Pagani sassoni sono anch'essi alla ricerca del Sangue per ostacolare Loki, grazie ai Cercatori, non disdegnando di servirsi del medesimo potere del Pozzo sfruttato dall'Ingannatore per le evocazioni, pur di salvare il Regno delle Asturie da vicini ostili.
I primi tra essi sono i principati islamici, dall'Emirato di al-Andalus in Occidente fino al Califfato di Baghdad in Oriente. Seguendo una fede pura, i Musulmani non attingono al potere del Pozzo per combattere Loki. Ricercano invece una soluzione definitiva per sconfiggerlo nella conoscenza, su antichi testi, in particolare presso la Bayt al-Hikma, la Casa della Sapienza di Baghdad, e ciò li porta a perseguire tanto i Cercatori quanto gli Evocatori.
Ma la resistenza contro Loki non avrebbe conquistato tempo per i propri tentativi se, dalla settentrionale Saxonia fino ai Pirenei nell'estremo sud, in terre un tempo appartenute al Regno dei Franchi di Carlo Magno, non si fosse scatenato il caos dopo il Ritorno dell'Ingannatore. Dallo sfaldamento dei legami feudali e religiosi, sono emersi i Cavalieri del Tempio della Fede nell'Uomo, guidati da uno spietato e misterioso comandante, conosciuto solo con l'appellativo che esprime i suoi fini: il Senza Dio.
Egli ha un unico scopo, estirpare con ogni mezzo qualsiasi fede, per porre un freno alle evocazioni legate al potere del Pozzo e forzare sulla difensiva Loki, insieme a qualunque altro Evocatore.
Questo precario equilibrio tra le diverse fazioni in lotta è però destinato a spezzarsi, perché oscuri personaggi si muovono dietro le quinte, con propri scopi imperscrutabili e sufficiente potere per conseguirli.
Sullo sfondo di tutto ciò, colpevolmente ignorato, lo "strumento di Dio" - come i monaci cristiani chiamano la macchina che ha annullato Tempo e Spazio, riaprendo il Pozzo - è ancora nelle lande fantasma di Aquitania, appartenenti ai domini dei Cavalieri del Tempio...

L'AUTORE
Gianluca Turconi, nato nel 1972, già più volte finalista al Premio Alien per la narrativa fantascientifica e vincitore della XIII Edizione del Premio Lovecraft per la narrativa fantastica, ha effettuato studi linguistici e giuridici, e attualmente vive e lavora in provincia di Monza e Brianza.
Da quasi un ventennio sostenitore del Software Libero, è stato tra i fondatori del progetto di marketing internazionale, di documentazione e di localizzazione italiana della suite software Apache OpenOffice, nonché curatore del dizionario italiano utilizzato dai programmi software Google Chrome, Mozilla Firefox e Thunderbird.
Nell’ambito della narrativa fantastica e sportiva ha pubblicato per case editrici e riviste specializzate nazionali e straniere (Eterea Comics & Books, Delos Books, Asociación Alfa Eridiani, Axxón, Graphe, DiSalvo, A3, Horror Magazine), ha rivestito il ruolo di editor per il romanzo "Figlio della schiera" di Giampietro Stocco (Chinaski) e di selezionatore e coordinatore della traduzione per l’antologia di narrativa fantascientifica latinoamericana "Schegge di futuro"
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