martedì 6 ottobre 2015

Imparare leggendo (#3)



Sul blog, nel tempo, ho aperto diverse rubriche, a cadenza settimanale e non, che ad oggi non sempre condivido con voi in modo costante (per quanto ci pensi e vorrei).
Dico questo perchè non ho intenzione di aprire una nuova rubrica, ma pensavo di dare spazio - senza impegni troppo fiscali - a una cosetta che mi salta in mente spesso, quando, leggendo, mi ritrovo davanti a termini di cui non conosco il significato.

E siccome "la vecchia non voleva morire, perché diceva che aveva altre cose da imparare", e siccome la lingua italiana è ricca, tra le tante cose, di un sacco di vocaboli, ho pensato di condividere con voi quelle paroline o espressione di cui ignoravo il significato o l'etimologi o altre curiosità ad esse legate.


I termini di oggi sono due:

LEGULEIO/A


Parola che indica, non senza ironia, un giurista,  un avvocato poco abile, che tende al cavillo - con una nota di servilismo.

Dal latino: legula diminutivo dispregiativo di lex, legge.



SPEREQUARE


Ripartire in modo non equo, provocando disparità e disuguaglianze, spec. in campo sociale, economico e finanziario: la civiltà dei consumi sperequa i livelli di vita; la crisi del dollaro rischia di s. i cambî. Part. pass. sperequato, anche come agg.: redditi, stipendî sperequati; pesi tributari oppressivi, sperequati, mal redditizi (Bacchelli).


CONOSCEVATE QUESTE PAROLE?

lunedì 5 ottobre 2015

Anteprima Fanucci: CODICE SCORSESE di Sergio Fanucci




"...roba da non credere: esce il mio primo romanzo, un thriller internazionale dal titolo Codice Scorsese, l'8 ottobre per i tipi di Rizzoli. Sono felice, emozionato e non dormo da giorni per una nuova avventura che voglio condividere con voi che mi seguite come editore.".

A pronunciare questa parole è Sergio Fanucci, che augura buona lettura ai suoi lettori, questa volta da scrittore!!

CODICE SCORSESE
di Sergio Fanucci

Ed. Fanucci
19 euro
in libreria:
8 OTTOBRE 2015
Trama

È una notte qualsiasi quando Sharon Corvino viene trovata uccisa nella sua casa di New York. Nessun segno di effrazione, molteplici ferite al corpo e suo marito, Jeff McKinley, con l’arma del delitto tra le mani. È una notte qualsiasi, ma questo non è un omicidio qualsiasi. No, perché la donna assassinata è la figlia dell’intoccabile John Corvino, un ex boss della mafia ora magnate della finanza, che un affronto del genere non lo può accettare.
A difendere il presunto colpevole è Elisabeth Scorsese, avvocato di grido che già qualche anno prima ha dato filo da torcere alla polizia newyorkese. Le forze dell’ordine si buttano sul caso, guidate dal detective della Omicidi Peter Makarov, ma la pressione dei media cresce vorticosa e l’avvocato Scorsese riceve oscure minacce: che sia o meno colpevole, il suo cliente non dovrà essere scagionato.
E mentre Makarov indaga sui Corvino e su McKinley, mentre i servizi segreti ricostruiscono le trame di una rete di criminalità che si snoda tra la Russia e il Sudamerica, dove oltre 400 persone hanno perso la vita in quello che sempre meno appare un incidente, la situazione precipita e il sangue comincia a scorrere.
Codice Scorsese è una miscela esplosiva di action-thriller e noir in cui spietati giochi di potere fanno da sfondo, grazie a un montaggio frenetico, a intrighi internazionali e colpi di scena che vi terranno svegli fino all’alba.

L'autore.
Sergio Fanucci (1965) è cresciuto nel mondo dei libri. Nipote di editori, ha lavorato fin da ragazzo nelle aziende di famiglia e nel 1990 ha ereditato la casa editrice del padre. Da allora ha costruito un catalogo specializzato nella letteratura di genere creando il Gruppo Editoriale Fanucci. Infaticabile lettore, seleziona personalmente i romanzi che pubblica e ha da sempre una passione per i grandi thriller americani. A Roma, dove ha aperto due librerie, vive con la moglie e due figlie.
Codice Scorsese è il suo primo romanzo.

domenica 4 ottobre 2015

Frammenti di... Emma



Un momento che sarebbe potuto essere romantico e delicato (l'amore d'altri tempi!), ma poi qualcosa di non detto, lo ha interrotto.
Tratto da Emma:

"Lui la guardò con intenso rispetto.Lei ne provò una profonda soddisfazione, e un momento dopo questa divenne ancora più grande a causa di un piccolo gesto di più che comune amicizia da parte di lui.Le prese la mano; se fosse stata lei a fare la prima mossa, non avrebbe saputo dirlo (...), ma lui le prese la mano, la strinse, e certo era sul punto di portarsela alle labbra, quando per un qualche pensiero o qualche altro motivo, improvvisamente la lasciò andare. Perchè dovesse sentire un tale scrupolo, perchè dovesse cambiare idea quando la cosa era quasi fatta, lei non potè capirlo.Avrebbe mostrato più discernimento, pensò lei, se non si fosse fermato.


sabato 3 ottobre 2015

Viaggiare leggendo: Emma"



Dopo aver letto Emma (RECENSIONE), mi è venuta voglia di cercare i luoghi menzionati dall'autrice.
Sul sito JASNA (Jane Austen Society of North America), ho trovato due immagini interessanti, che illustrano la zona e la disposizione dei luoghi del romanzo, veri o fittizi che siano.

Non le pubblico per questioni di copyright, ma vi invito a dare ad esse un'occhiata, come del resto a tutto il sito, che è molto interessante.



Hartfield è una parrocchia civile inglese nel distretto di Wealden. 
E' qui che vivono i Woodhouse.

Highbury: è la città in cui vive la maggior parte dei personaggi della storia; si trova nella zona chiamata Donwell.

Randalls: La casa dei Weston, non è nemmeno a un miglio di distanza da Highbury.

Brunswick Square: La zona di Londra dove Mr. John Knightley e sua moglie vivono.

Donwell Abbey: La casa di Mr. George Knightley.

Anche se le località sono fittizie, si può collocare tutto nel Surrey,  contea dell'Inghilterra sud-orientale, nella regione del Sud Est.


Box Hill in Dorking, Surrey


surrey

N.B.: cliccando sulle immagini, sarete reindirizzati sui siti da cui le ho prese.

LE IMMAGINI SONO STATE PRESE PRINCIPALMENTE UTILIZZANDO GOOGLE MAPS E/O UNA SEMPLICE RICERCA SU GOOGLE, QUALORA AVESSI VIOLATO COPYRIGHT, SEGNALATEMELO E LE TOLGO.

THESE IMAGES HAVE BEEN TAKEN MAINLY USING GOOGLE MAPS AND / OR SIMPLE GOOGLE SEARCH, IF I HAD VIOLATED COPYRIGHT, please write me and I'll remove them.

Recensione: EMMA di Jane Austen



E sta per avviarsi al termine il mio tour austeniano - comprendente la lettura dei romanzi canonici dell'Autrice; stamattina vi parlerò di Emma, cui seguirà, il mese prossimo, Persuasione.

EMMA
di Jane Austen


Ed. Newton Compton
Trad. Pietro Meneghelli
416 pp
3.90 euro
Emma Woodhouse, la giovane donna protagonista di questo classico, è tanto bella quanto ricca e viziata; colta, sicura di sè, acuta osservatrice delle persone che la circondano, si ritiene capace di indagare, come pochi, l'animo umano, comprendendo anzitempo sentimenti, pensieri e aspettative inespresse (e, diciamolo, sconosciute anche ai diretti interessati!), soprattutto per quanto riguarda l'amore e il matrimonio.
Cosa abbastanza paradossale per una come lei, che ha deciso in cuor suo - almeno così dice - di non doversi sposare mai: ama troppo la propria libertà e poi vuol prendersi amorevolmente cura di suo padre, un uomo buono ma acerrimo nemico del matrimonio.

Eppure, se c'è una cosa che piace ad Emma è, appunto, "combinare matrimoni" tra amici e conoscenti.

E di occasioni ce ne sono ad Hartfield, dove si passa il miglior tempo tra chiacchierate e visite con vicine e amiche pettegole!

Un giorno il destino mette sul suo cammino una ragazza giovanissima e ingenua, oltre che umilissimi natali: Harriet Smith, che la nostra ereditiera prende sotto le proprie ali, promettendo a se stessa di "educarla", di insegnarle tutto ciò che le sarà necessario per diventare una signorina fine, in grado di stare in società, sperando di poter sposare un "buon partito", adatto ovviamente al suo ceto sociale abbastanza modesto.

Tra i pochi uomini che frequenta, ci sono il signor Elton e il signor Knightley (quest'ultimo è il fratello di John, marito di Isabella, sorella minore di Emma).
I due uomini non potrebbero essere più diversi: tanto è sicuro di sè e superficiale il primo, quanto l'altro è profondo e saggio, anche se spesso molto critico verso tutti.
Ed è proprio questa criticità a stuzzicare la gioviale Emma, che sembra divertirsi a alimentare sempre nuove discussioni con  Knightley, col quale nascono spesso battibecchi, in cui l'uomo non riesce a non rimproverare Emma per le sue valutazioni troppo affrettate circa i sentimenti altrui, e il suo voler per forza fare da cupido tra persone che, in altre circostanze, probabilmente non si sarebbero neanche guardate.

Ed infatti, a dispetto dell'inesauribile ottimismo e sicurezza della nostra eroina, non sempre i suoi piani riescono, e le sue errate valutazioni la porteranno a commettere errori imperdonabili!

Convinta che le premure che il signor Elton le dimostra non siano altro che segni di interesse per Harriet, Emma incoraggia quest'ultima a ben sperare di essere ben presto chiesta in moglie dall'uomo, cosa che... non accadrà, anzi! Elton si dichiara proprio ad Emma, che lo rifiuta, non solo in quanto fedele alla propria decisione di non maritarsi, ma ancor di più a causa del suo non interesse per quello che credeva fosse solo un amico.

Via di questo passo, ci saranno altri equivoci simili, in cui Emma dimostrerà di avere davvero poca dimestichezza e capacità di comprendere l'animo umano, e di non saper interpretare gli sguardi e i segnali che alcuni dei suoi conoscenti invieranno, fermo restando che qualcuno la lascerà volutamente cadere in inganno.

A scalfire per un attimo la sua certezza "anti-nozze", ci pensa l'arrivo tanto atteso del figlio del signor Weston, marito della cara amica di sempre, la signora Weston, con cui i Woodhouse sono in gran confidenza.
Frank Churchill è un giovanotto piacente e simpatico, ama conversare e non sembra nè gretto nè sciocco, come invece si è rivelato il signor Elton; certo, non sta simpatico a Knightley, ma a lui in verità non sta simpatico nessuno, quindi Emma alza le spalle disinteressata e divertita di fronte alle critiche e alla disapprovazione di quest'ultimo verso Frank.

Frank...., che pare mostrare un interesse fin troppo esplicito verso la cara Emma, che cerca in tutti i modi di scorgere segnali di innamoramento in se stessa...  ma con pochi frutti!

Intanto le passeggiate, i balli e le chiacchierate - con qualche new entry nel gruppo a gettare sale e novità su cui spettegolare - faranno sì che la testolina iperattiva di Emma riprenda quel suo lavorio vòlto ad unire due anime gemelle, ma ancora una volta le previsioni realistiche di Knightley rischieranno di avverarsi.

Qualcuno ci resterà male, qualcun altro sarà costretto a dire verità fino a quel momento celate, mentre la nostra Emma dovrà imparare diverse cose di sè e degli altri.

Emma è una donna intelligente anche se troppo sicura di sè, e questa sicurezza la porterà a sbagliare più di una volta. Ma le conseguenze delle sue azioni e gli avvertimenti del buon amico, il grillo parlante Knightley, l'aiuteranno a fermarsi e a riflettere.


Non si può tentare la fortuna con i sentimenti altrui, imparerà Emma,  e neanche a dare per scontato che gli altri sentano e provino qualcosa che è solo frutto delle proprie romantiche previsioni.

Quel romanticismo che una razionale Emma tiene lontano da sè, forse per paura di ricevere delusioni, ma che a un certo punto busserà suo malgrado anche al suo cuore.

A volte l'amore è lì vicino a te, vi è sempre stato, ma tu eri troppo impegnata a programmare quello altrui per porre la giusta attenzione al tuo cuore e ai suoi bisogni, cara Emma!

Ma niente paura: Jane non lascia nessuno dei suoi lettori insoddisfatto, e ci regala una storia con un finale del quale non ci può davvero lamentare!

Emma mi piace perchè è una protagonista imperfetta; durante la lettura non di rado mi  ha irritata per i suoi modi superficiali, per questa frenesia di vedere amore e cuoricini tra i suoi amici, senza curarsi di ferire le "vittime" delle proprie fantasie e, una volta successo il patatrack, affannarsi per sentirsi meno in colpa possibile.

Emma ha bisogno di crescere, e questo accadrà,  anche perchè si tratta di una donna comunque sensibile, che sa fare un passo indietro quando sbaglia e che imparerà ad accogliere i rimproveri giusti e i cortesi consigli di chi le vuol bene. Questa sua evoluzione me l'ha fatta apprezzare molto, come ho apprezzato tutto il romanzo, e stavolta con pochi se e pochi ma!
Se è vero che anche in Emma, la Austen non smette di regalarci capitoli in cui si blatera del continuo, è pur vero che stavolta - a differenza di  Ragione e Sentimento e Mansfied Park - non mi sono pesati più di tanto, perchè ho trovato lo stile e il ritmo molto più briosi, vivaci, con personaggi che avevano da dire cose più interessanti, che hanno dato vita - con il loro fiume di parole, i loro atteggiamenti spavaldi o riservati... -  a equivoci ed incomprensioni (questi li ritroviamo praticamente sempre, nei romanzi della Austen) che ho seguito con molto piacere, grazie anche alla protagonista - che per me è diversa da tutte le altre, e anzi, mi sa che è prima nella mia personale topten austeniana, per il suo carattere volitivo e vivace -  e alla immancabile deliziosa ironia di Jane, che ci fa scorrere le tante pagine dei suoi libri sempre con il sorriso sulle labbra.

Ho amato in particolare il personaggio maschile Knightley, per la sua onestà, il suo voler essere oggettivo anche nei confronti di una capricciosa e bella donna come Emma, che lui però si rifiuta di assecondare ma che anzi rispetta proprio mostrandosi critico e spesso "duro".

Non mi resta che Persuasione, ma intanto consiglio questo classico un po' diverso dagli altri.

Recensioni correlate:



venerdì 2 ottobre 2015

Novità Garzanti: L'ECO DEL PARADISO di Kenzaburō Ōe



Una recentissima pubblicazione Garzanti, che però - per quel che mi riguarda - scoraggia per il prezzo :(((


L'ECO DEL PARADISO
di Kenzaburō Ōe


Ed. Garzanti
Gianluca Coci 
252 pagine 
€ 22.00 
Settembre 2015

Una donna fuori dal comune.
Una fuga dal passato.
La salvezza nell'amore. 

«La capacità immaginativa di Ōe è affascinante, opera di uno scrittore che non ha timore di affrontare il tema fondamentale della fame dell'anima.»
«Publishers Weekly» 

«Un autore che ha dato un nuovo volto al romanzo contemporaneo grazie al suo stile unico, alla sua sensibilità innata, alla sua levatura intellettuale che non ha paragoni.»
«Kirkus Reviews» 

Trama

Nello studio di K., famoso scrittore, si sente solo il ruore dei tasti della macchina da scrivere. 
A un tratto, l'uomo si ferma, componendo il nome di una donna. Marie. 
K. ricorda ancora quando, nel corso di una manifestazione, sono diventati amici, tanti anni fa. 
Gli è bastato uno sguardo per capire di trovarsi davanti a una donna speciale, una donna che calamitava le attenzioni di tutti con la sua semplicità e innocenza. 
Molti anni sono passati, e gli occhi gioiosi di Marie si sono velati di un dolore impossibile da superare. 
Per questo è fuggita, cercando la pace tra le alture messicane, aiutando le donne e i bambini del luogo, a cui si è dedicata con totale abnegazione. 
Adesso coloro che lei ha aiutato vogliono renderle omaggio, dedicandole un film. 
E nessuno meglio di K. può farlo, solo lui può scrivere la sceneggiatura. Ma accettare questo compito significa anche riaprire il vaso del dolore, ridestare ricordi nascosti tra le pieghe del tempo. 
Quando un sorriso radioso poteva turbare il cuore di chiunque ne fosse illuminato.

Kenzaburō Ōe, premio Nobel per la letteratura, ci offre il meraviglioso ritratto di una grande donna. Un romanzo che si interroga sull'amore universale, sul ritrovare la strada donando sé stessi, anche se per farlo servono sacrificio e coraggio.

L'autore.
Kenzaburō Ōe è nato nel 1935 nell'isola dello Shikoku, nel sud-ovest del Giappone. Scrittore di fama mondiale, ha vinto il Premio Nobel per la letteratura nel 1994, oltre a numerosi altri riconoscimenti, tra i quali il Premio Europalia nel 1989 e il Mondello nel 1993. Tra le sue opere Garzanti ha attualmente in catalogo Insegnaci a superare la nostra pazzia, Il grido silenzioso, Gli anni della nostalgia, Un'esperienza personale, Il salto mortale e La vergine eterna.

Romantic Readings: BARCELLONA MI AMOR di Melinda Miller



E dopo London in love (RECENSIONE), si cambia capitale, ma sempre all'insegna dell'amore, con:

BARCELLONA MI AMOR
di Melinda Miller


Ed. Tre60
256 pp
13 euro
Trama

A Barcellona, il 23 aprile è il giorno di Sant Jordi, la festa degli innamorati e dei libri. Chi si ama si scambia un regalo: le donne ricevono una rosa, gli uomini un libro. Proprietaria della libreria Bésame Mucho, Paloma ama quel giorno più di ogni altro, e sa consigliare sempre il libro perfetto da regalare, specialmente se si tratta di un dono che deve "valere" come dichiarazione d'amore. Eppure, lei, l'anima gemella non l'ha ancora incontrata... Enrique è un uomo affascinante, giornalista affermato con una passione smodata per la buona cucina ed un segreto che custodisce gelosamente. Anche lui si troverà a festeggiare Sant Jordi e, alla ricerca di un regalo per la sua compagna, entrerà nella libreria di Paloma. Ma il destino, un misterioso taccuino vergato a mano e una rosa stuzzicheranno la sua curiosità sino a travolgerlo e fargli conoscere il vero amore...

Con loro, sullo sfondo dell'incantevole capitale catalana, incontrerete personaggi indimenticabili che, tra tapas e sangria, vi contageranno a tal punto da farvi dire:Barcellona mi amor!

L'autore.
Si sono conosciuti in aeroporto, si sono innamorati a Londra come Lisa e Michele, si sono sposati e poi hanno deciso di raccontare una storia d’amore simile alla loro, con un pizzico di fantasia in più. L’ultima decisione è stata quella di firmare il loro romanzo con un solo nome – Melinda Miller – e per noi questa è la conferma che non soltanto esistono le anime gemelle, ma che sanno pure parlare d’amore in modo speciale.

giovedì 1 ottobre 2015

Cover autunnali



Da qualche giorno è entrato l'autunno. Potevo esimermi dal cercare e proporvi delle cover dal vago sapore autunnale? Ma certo che no! ^_^

Come sempre vi chiedo: quale preferite?




Segnalazione Emma Books: FARFALLE SULLO STOMACO di Rossella Calabrò‏



Cari amici, vi segnalo un breve libro che tratta, con sensibilità e delicatezza, un argomento quanto mai attuale: i disturbi del comportamento alimentare.

FARFALLE SULLO STOMACO
di Rossella Calabrò


Ed. Emma Books
54 pp ca.
2.99 euro
Settembre 2015

Trama

Un libro piccolo e delicato come una farfalla, una testimonianza spietata eppure affettuosa sui disturbi del comportamento alimentare.
La storia intima, segreta, di una donna troppo sensibile, ossessionata dal controllo e dal bisogno di piacere. Una donna che perde se stessa e poi si ritrova, in un volo leggero.

“Ciao, sono Irene e sono appena nata. Pochi minuti fa avevo il cordone ombelicale tutto attorcigliato intorno al collo, stavo per strozzarmi ma per fortuna non è successo. Però questa cosa mi ha lasciato un senso di claustrofobia che è durato tutta la vita. L’amore, per esempio, se mi stringe troppo non mi fa respirare. Mi piace sentire le farfalle nello stomaco, ovvio, ma le farfalle volano, hanno bisogno di tanta aria intorno. Lo stomaco non è un posto adatto a chi ha le ali. Eppure. C’è stato un periodo, quando ero adolescente, in cui avevo chiuso i contatti con tutti i miei organi tranne lo stomaco. E lo riempivo, lo riempivo in continuazione di cibo fino a soffocare tutte le farfalle che vivevano là dentro. Le ali si coprivano di bolo appiccicoso, si appesantivano, e fine dei voli.”

Un libro dedicato a chi è troppo sensibile, a chi ha un rapporto difficile con il proprio corpo, o a chi vuole capire cosa significhi percepire se stessi come ingombranti elefanti dal cuore di farfalla.

L’AUTRICE
Rossella Calabrò, autrice di best-seller come la dissacrante trilogia umoristica Cinquanta sbavature di Gigio, scrive da sempre con ironia e delicatezza dei sentimenti femminili. (Di matrigna ce n’è una sola, Perché le donne sposano gli opossum?, Facebook per romantiche, Il tasto G, Danza d’amore per principianti). Ha una rubrica sul mensile “Glamour”, un blog su Vanityfair.it, un altro che si chiama “Colibrì, il blog di libri di Rossella Calabrò”, e tiene il corso di scrittura creativa “Parole danzanti”.

Recensione film: TUTTE LO VOGLIONO (Alessio M. Federici)



E anche domenica sera sono stata al cinema; purtroppo la lista dei film tra cui scegliere l’eletto non mi entusiasmava più di tanto, ma essendomi rifiutata di guardarmi un’americanata (in particolare cose riguardanti colpi di stato, FBI e CIA), ho ripiegato comunque su un film italiano.

Tra L’esigenza di unirmi ogni volta con te e Tutte lo vogliono, ho optato per la commedia strappa sorrisi.

TUTTE LO VOGLIONO
(Alessio M. Federici)

-


Cast: Enrico Brigano, Vanessa Incontrada, Giulio Berruti, Gianna Paola Scaffidi.

Orazio lavora in un negozio di animali, e fa soldi facendo video in cui i protagonisti sono proprio loro, mentre si lasciano andare a bizzarrie varie e divertenti.

La sua vita procede abbastanza piatta e monotona a livello sentimentale; sono anni che non sta con una donna e aspetta intanto di incontrare l'amore della sua vita. Insomma, uno sfigato romanticone!!


E poi c’è lei, Chiara, bella, sempre sulle sue, benestante, distaccata, seria, professionale sul lavoro (food planner, lavora nell’azienda di famiglia, con a capo la madre, una signora raffinata e molto snob) e con un grande problema: è anorgasmica, non prova mai alcun piacere sessuale con gli uomini nei momenti di intimità.
Questa sua frigidità la fa star male, la incupisce, e lei desidera davvero risolverla ed essere finalmente una donna normale, che si lascia andare e prova piacere!
Sta addirittura frequentando un gruppo di mutuo aiuto con donne che hanno il suo stesso problema; un giorno, una di esse, le dà il numero di un uomo che si offre per fare sesso gratis e dare alle donne ciò che vogliono.


Il mercenario senza soldi si fa chiamare molto simpaticamente GPS, cioè Generoso Partner Sessuale.

Ma a causa di una serie di equivoci ed eventi fortuiti, Chiara incrocerà Orazio, scambiandolo per il suo GPS e l’equivoco si protrarrà per diverso tempo, anche da parte di Orazio che – inizialmente ignaro – attraverso battute ambigue, alimenterà il fraintendimento, che non potrà non andare avanti.

E quando lui si accorgerà di essere stato scambiato per un tombeur  de femmes di professione, approfitterà della situazione in maniera giocosa e divertente, mentre la povera e frustrata Chiara – divisa tra l’attrazione per il bellissimo amico di infanzia Raffaello (G. Berruti), che la desidera – e la paura di continuare a non provare nulla, aspetterà invano di essere istruita e sbloccata da un imbranato Orazio.

Una commedia degli equivoci con molte gag divertenti, che fanno davvero ridere; Brignano è sempre il solito simpaticone dalle espressioni facciali buffe, dall’aria da imbranato cronico, ma anche dai buoni sentimenti; la Incontrada ha vestito bene i panni della donna frustrata e scontenta, che crede di sapere il tipo di uomo che deve starle accanto (il bellone di turno, che anche la madre vede come un ottimo partito per lei) ma che finirà per tirar fuori il suo vero carattere grazie ad Orazio, con il quale scoprirà che si può essere felici pur godendo di cose più semplici.

È un film carino, godibile, adatto se avete voglia di farvi qualche sana risata.


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