giovedì 21 aprile 2016

Buon compleanno, Charlotte Bronte!



Oggi, 21 aprile, una grande scrittrice del passato compirebbe (idealmente) gli anni, e sarebbero duecento (non proprio una giovinetta ^_^)!

Sto parlando di una delle talentuose sorelle Bronte: CHARLOTTE (21.04.1816 - 31.03.1855).

presa dal web

Non mi va onestamente di ricordarla riportandovi notizie biografiche o elencandovi le sue opere e le relative trame - cosa che è possibile trovare facilmente online e che, immagino, in tanti conosciamo a menadito.

Ho pensato di condividere, con semplicità, alcune "curiosità" sulla scrittrice, spulciate da siti in lingua inglese.


  • E' nata in Market Street 74, a Thornton


www.alamy.com

Market St, 2009
google maps


  • La sua prima novella si intitolava "The green dwarf" (Il nano verde).

    Heger (1809 – 1896)
    presa in web


  • Circa  The Professor (pubblicato nel 1857)

Si ispira all'insegnante Constantin Heger, di cui Charlotte si innamorò; fu scritto prima di Jane Eyre e Charlotte lo presentò agli editori, che lo ignorarono; non ha visto la pubblicazione se non dopo la sua morte.



  • Nel 1852, il reverendo Arthur Bell Nicholls, curato di Haworth dal 1845, chiese la mano di Charlotte (in realtà fu il terzo pretendente; altri due, tipo il suo editore James Taylor, ci provarono a impalmarla ma si vede che Charlotte aveva gusti difficili perchè furono rifiutati), ma il padre si oppose con una certa violenza, così che la ragazza, che del resto pare non fosse innamorata di Arthur, anzi le era alquanto indifferente, obbedì al genitore senza che il cuore le si spezzasse.
  • Arthur (1819-1906)
  • In quegli anni scrisse Villette, pubblicato nel 1853. L'anno successivo, l'opposizione del reverendo Brontë al reverendo Nicholls si attenuò e Charlotte sposò Arthur nel 1854. 
Durante la gravidanza le fu diagnosticata la polmonite e morì di questa malattia nel 1855. 
Aveva solo trentanove anni.

  • Circa Jane Eyre


Charlotte Bronte ha contribuito a portare un cambiamento nello stile della narrativa del suo tempo, presentando la figura di una donna non convenzionale che il lettore può ammirare per la sua capacità di superare le avversità, Jane Eyre, appunto, un'orfanella dalle umili origini che si innamora del suo datore di lavoro, Edward Rochester. Ma Charlotte non si limita a regalarci una storia d'amore romantica, bensì inserisce anche l'elemento misterioso: oscuri segreti a Thornfield Hall minacciano di distruggere tutto quello che la giovane istitutrice ha cercato così duramente di costruire con l'amato...

Pubblicato la prima volta sotto lo pseudonimo di Currer Bell (altri pseudonimi usati per scrivere furono Lord Charles Albert e Florian Wellesley), il famoso romanzo gotico ha attirato molto l'attenzione del pubblico di allora, e grande era la curiosità circa la vera identità dell'autore.
Anche il grande William Makepeace Thackeray lodò il romanzo, che nel tempo ha ispirato numerosi adattamenti per la televisione e il cinema, oltre che numerose altre opere d'autore, tra cui Il grande mare dei Sargassi (1966) di Jean Rhys.

La presenza di una donna pazza nascosta in una soffitta nel romanzo fu ispirata da una storia di cui Charlotte venne a conoscenza quando visitò Norton Conyers, un'antica e bellissima dimora del 1600, attorno cui c'era proprio una leggenda che raccontava di una scala segreta che conduceva fino ad una mansarda cui nessuno aveva accesso da tempo e dove una "pazza" era stata confinata 60 anni prima rispetto alla visita di Charlotte, avvenuta nel 1839. Molto probabilmente la donna pazza era in realtà malata di epilessia o era rimasta incinta fuori dal matrimonio.

www.lancashirelife.co.uk
Lowood, la terribile scuola-orfanotrofio in cui Jane crebbe, si ispira alla scuola Clergy Daughters' School a Cowan Bridge, Lancashire.

Il crudele signor Brocklehurst si è basato sul reale reverendo Wilson, che minacciò di citare in giudizio  per diffamazione Charlotte dopo la pubblicazione del romanzo; l'autrice smorzò i toni con una lettera di scuse.


  • Elizabeth Gaskell fu molto amica di Charlotte Brontë, e lo testimonia un nutrito scambio epistolario tra le due; dopo aver avuto il permesso del reverendo Bronte, la Gaskell curò una biografia di vasto successo (La vita di Charlotte Bronte, 1857) sull'amica.
Ce ne diede anche una breve descrizione dell'aspetto fisico: magra, più bassa di lei di più di mezza testa, con una faccia rossastra, una bocca grande e le erano caduti molti denti...
E menomale che erano amiche, perchè la descrizione non è delle più lusinghiere...
Ad ogni buon conto, Happy Bithday, Charlotte!!

http://www.online-literature.com/      http://www.bustle.com/

"Il bambino nella neve" - "Un cigno selvatico" - "Leaving" - in uscita il 28 aprile



Io davvero vorrei non sommergere nè voi nè me stessa di anteprime, ma è che alcune mi balzano agli occhi ed ignorarle mi riesce mooolto difficile, così... ve/me le propongo, poi alcune piaceranno davvero, altre forse no, ma almeno abbiamo dei titoli probabili tra cui scegliere.
Non sia mai che restiamo senza libri da leggere, eh!!   

Tre libri che escono tutti il 28 aprile; tre argomenti e generi diversi: l'importanza della memoria, da trasmettere alle successive generazioni; le favole della nostra infanzia rivisitate in modo originale da uno scrittore a stelle e strisce stravenduto, e infine il nuovo romanzo di un'autrice altrettanto amata che ogni volta, con le sue storie misteriose e coinvolgenti, scala le classifiche dei libri più venduti.


IL BAMBINO NELLA NEVE
di Wlodek Goldkorn 


Ed. Fekltrinelli
trad. N. De Benedetti
208 pp
16 euro
dal 28 aprile 2016

“Ma poi, cosa è Auschwitz? Cosa ne rimane? E cosa deve rimanere? Per me, prima di tutto Auschwitz è un cimitero. Il mio cimitero di famiglia.”


Cos’è la memoria? Cos’è il passato? Cosa resta delle vite e delle morti di chi abbiamo amato, di chi ci ha preceduto? 
Riflessioni universali, che diventano lancinanti quando si applicano al passato di un ebreo, polacco e comunista, cresciuto nel dopoguerra in una patria che l’ha poi rinnegato.

Wlodek Goldkorn è da molti anni una voce conosciuta della cultura italiana, ha intervistato grandi artisti, scrittori, premi Nobel, e raccontato molte storie – mai la sua personale. 
Quella di un bambino nato da genitori scampati agli orrori della seconda guerra mondiale, che abitava in una casa abbandonata dai tedeschi in fuga, ancora piena di piatti e mobili provvisti di svastica, che crebbe nel vuoto di una memoria familiare impossibile da raccontare, impossibile da dimenticare, impossibile da vivere.

“Poi, capita che nascano i nipotini. E arriva il momento in cui ci si pone la domanda: come dire loro l’indicibile? Come trasmettere la memoria?” 

Ecco allora un viaggio di ritorno: a Cracovia, a Varsavia, ad Auschwitz, a Bełz•ec, a Sobibór, a Treblinka. E un viaggio nella memoria, da ricostruire, da inventare, da proiettare nel futuro: i genitori, gli amici, gli eroi e le vittime, il ragazzino che gioca con i compagni nel cortile fingendo di essere ad Auschwitz, l’uomo che sceglie Marek Edelman come maestro di vita, il nonno che deve raccontare ai nipoti la storia. 
Un viaggio che non ha paura di spingersi nel buio più profondo del Novecento, senza perdere la chiarezza dello sguardo, il disincanto di chi sa che ogni ricordo è anche fantasia, che essere figlio dell’Olocausto non significa immedesimarsi nelle vittime ma deve portare alla rivolta. 
Senza perdere la forza morale di chi pensa che “la venuta del Messia sarà irrilevante. E per questo dobbiamo fare come se lo aspettassimo”.

L'autore.
Wlodek Goldkorn è stato per molti anni il responsabile culturale de “L’Espresso”. Ha lasciato la Polonia, sua terra nativa, nel 1968. Vive a Firenze. Ha scritto numerosi saggi sull'ebraismo e sull'Europa centro-orientale. È co-autore con Rudi Assuntino di Il Guardiano. Marek Edelman racconta (1998) e con Massimo Livi Bacci e Mauro Martini di Civiltà dell’Europa Orientale e del Mediterraneo (2001) e autore di La scelta di Abramo. Identità ebraiche e postmodernità (2006). Per Feltrinelli ha pubblicato Il bambino nella neve (2016)
.


UN CIGNO SELVATICO
di Michael Cunningham


Ed. La nave di Teseo
17 euro
dal 28 aprile

Dieci favole della tradizione, dimenticate o volutamente nascoste, rielaborate da uno dei narratori più dotati della sua generazione, l’autore Premio Pulitzer di Le Ore (recensione) Michael Cunningham, e illustrate da Yuko Shimizu.

Le storie della buonanotte non sono mai state così dark, perverse, e reali. 
La Bestia è di fronte a voi in fila al supermercato, compra uno snack, il suo sorriso divorante fisso sul cassiere. 
Un ometto malformato con un talento per le piccole magie non si ferma davanti a nulla per procurarsi un bambino. 
Jack, pigro e rozzo, preferisce vivere nel seminterrato di sua madre che ottenere un lavoro, fino al giorno in cui scambia una mucca con una manciata di fagioli magici. 
E ancora, il matrimonio di Raperonzolo entra in crisi quando comincia a perdere i capelli, Hansel e Gretel diventano due teppisti violenti e senza freni. 

In Un cigno selvatico, Michael Cunningham trasforma i personaggi di terre molto molto lontane - le figure mitiche della nostra infanzia che tanto ci hanno incantato - in protagonisti che rivelano molto del nostro presente.

L'autore.
Michael Cunningham è cresciuto a Los Angeles e vive a New York. Per Bompiani sono usciti: Le Ore (1999), tradotto in 27 lingue e vincitore del Premio Pulitzer per la Narrativa, del Pen/Faulkner Award e del Premio Grinzane Cavour 2000 per la Sezione Narrativa Straniera, Carne e sangue (2000), per il quale ha ricevuto il Whiting Writer’s Award, Una casa alla fine del mondo (2001), Mr Brother (2002), Dove la terra finisce (2003) e Al limite della notte (2010). Dal romanzo Le Ore è stato tratto il celebre film interpretato da Meryl Streep, Nicole Kidman e Julianne Moore, mentre di Una casa alla fine del mondo è stata realizzata una versione cinematografica diretta da Michael Meyers.


LEAVING
di Jodi Picoult


Ed. Corbaccio
432 pp
18.60 euro
dal 28 aprile 2016
L'amore di una madre

Una figlia alla ricerca della verità
Un mistero insolubile


Sono passati dieci anni da quando Alice Metcalf, etologa presso il Rifugio per elefanti del New England, è misteriosamente scomparsa in seguito a un grave incidente. 
La figlia Jenna aveva tre anni all’epoca e da allora, a dispetto della ostinata rassegnazione di sua nonna e della totale assenza di suo padre, non ha mai smesso di pensare a sua madre e di sperare di vederla ricomparire all’improvviso. 
Finché un giorno si fa coraggio e decide di chiedere l’aiuto di due improbabili alleati: Serenity, una sensitiva ormai non più sulla cresta dell’onda, e Virgil, il detective che conduceva le indagini sul caso e che ora, tra un whisky e l’altro, svolge in proprio inchieste di ogni tipo. 
Jenna cerca gli indizi di una possibile traccia nel diario di sua madre, e apprende che Alice era particolarmente interessata a studiare il rapporto che gli elefanti femmina instaurano con i loro figli, a come elaborano il lutto e a come è organizzata la loro memoria. 
Pur temendo di averla persa per sempre, si convince ancora di più che sua madre non può averla abbandonata di sua volontà, che il legame che aveva instaurato con lei da bambina era speciale e che qualcosa l’ha indotta a fuggire. 
Grazie anche all’aiuto di Serenity e Virgil, la memoria di quel che accadde si fa in Jenna sempre più circoscritta, le immagini della madre e degli eventi di cui è stata protagonista diventano sempre più nitide e iniziano a susseguirsi a ritmo crescente. 
In un vortice ipnotizzante di ricordi, i tre si trovano coinvolti in una ricerca ricca di colpi di scena il cui esito nessuno di loro può dare per scontato. 
Ma per scoprire cosa è successo veramente ad Alice, si renderanno conto che dare una risposta a domande difficili implica anche essere pronti ad affrontare risposte ancora più difficili da accettare...

L'autrice.
Jodi Picoult, la regina delle classifiche americane, vive a Hanover, New Hampshire, con il marito, i tre figli e numerosi animali domestici. I suoi romanzi sono pubblicati in 35 paesi. Ha vinto numerosi premi letterari fra cui il New England Bookseller Award for Fiction, il Book Browse Diamond Award, il Fearless Fiction Award, il Virginia Reader’s Choice Award e molti altri ancora americani e inglesi. In Italia, Corbaccio ha pubblicato «La custode di mia sorella», «Il colore della neve», «Senzalasciare traccia», «Diciannove minuti», «Un nuovo battito», «La bambina di vetro», «Le case degli altri», «L’altra famiglia», «Intenso come un ricordo», «La solitudine del lupo» e «Leaving».

mercoledì 20 aprile 2016

Recensione: L'INFILTRATO di Karin Slaughter



Un libro che è solo un assaggio di una serie poliziesca con protagonista il detective Will Trent.

L'INFILTRATO 
di Karin Slaughter


Ed. ONE
trad. S. Grieco
125 pp
5.90 euro
2015
Will Trent è il protagonista del breve racconto L'infiltrato e rientra nella serie crime a lui dedicata e che, nella storia narrata, è in servizio sotto copertura col nome di Bill Black, un pericoloso ex-detenuto.
Mentre è in una stazione di servizio, in piedi davanti a un distributore di bevande, in attesa che la sua bibita ghiacciata sia pronta, avviene una rapina.
Nel negozio ci sono, oltre a lui, la cassiera (una giovane e procace ragazza), un poliziotto appena entrato e... il rapinatore col fucile; il suo complice è nel furgone, fuori, ad attenderlo per scappare coi soldi.
Will, benchè attualmente nei panni di un delinquente, non può restarsene con le mani in mano, così - con la prontezza di riflessi e l'incoscienza che gli appartengono - fa di tutto per sventare la rapina, col risultato che l'agente viene ferito, il rapinatore ucciso e il complice col furgone viene fermato dal nostro eroe in un modo alquanto rocambolesco (in pieno stile "film d'azione americano", dove con un'auto e una moto puoi far di tutto...).
In pochi secondi accade di tutto e, tra morti e feriti gravi, a salvarsi senza un graffio, è solo la cassiera, che scompare praticamente nel nulla.
Nel corso delle indagini per capire chi siano i personaggi coinvolti, Trent, insieme alla superiore Amanda e alla collega Faith, si ritrova davanti ad un caso meno semplice di quanto era apparso all'inizio, e diviene man mano chiaro che dietro il tentativo di rapina andato male c'è una mente intelligente che ha pianificato tutto.
Ma di chi si tratta? L'introvabile cassiera è coinvolta? E l'anziana ed enigmatica donna, interrogata come testimone, che continua a mentire candidamente alla polizia, cosa c'entra col caso? Sta forse coprendo qualcuno?

Tra poliziotti non proprio onesti, loschi rapinatori e donne furbe e bugiarde, Will Trent dovrà cercare di districarsi in un labirinto di menzogne e piccole rivelazioni che gli mostreranno come nella vita nulla è come sembra e che bisogna sempre guardarsi le spalle...

Un racconto breve, che inizia con una bella scena d'azione e prosegue bagnando appena appena le labbra del lettore con un'anticchia di indagini che avrebbero potuto essere sviluppate e rese decisamente  più avvincenti, o magari inserendole in un romanzo della serie più corposo; la vera pecca di questo scritto è infatti la sua brevità, termina subito e tutto si risolve in poco tempo; certo, anche in queste poche pagine emerge la bravura dell'Autrice nel creare contesti e situazioni da crime fiction in cui non mancano i colpi di scena, ma un thriller di questo tipo lo si apprezza proprio quando è ricco e complesso nella trama, quindi non capisco l'esigenza di scrivere e pubblicare a parte questa mini indagine di Trent.

Una lettura piacevole, ma - ripeto - così breve da non dare spazio neanche a un brivido di suspense... 

Novità Emma Books: FAMIGLIA: FEMMINILE PLURALE, di Emilia Marasco



In occasione dell'uscita del suo ultimo romanzo,Volevamo essere Jo (Mondadori, 2016), torna su tutti gli store digitali, in una nuova edizione ebook, FAMIGLIA: FEMMINILE PLURALE, di Emilia Marasco.

FAMIGLIA: FEMMINILE PLURALE
di Emilia Marasco

PREZZO: EUR 3,99
Disponibile su Bookrepublic, 
Amazon, Kobo, Apple 
e in tutte le librerie digitali
Genova. Le creuze che dal porto s’inerpicano sulla collina, una casa luminosa da cui si vede il mare e una grande famiglia rumorosa e caotica, con un preciso centro di gravità: Nina. Capelli rossi, occhi verdi, gonne lunghe e scarpe basse, è una di quelle donne che hanno il dono di saper tenere il mondo in equilibrio, un equilibrio allegramente precario che ogni tanto si perde ma che è sempre una conquista ritrovare, diverso, più forte. Al suo attivo, due divorzi e un terzo matrimonio giunto come un regalo inatteso dopo i quarant’anni. Da gennaio a dicembre, nell’anno che precede il suo fatidico cinquantesimo compleanno, accompagniamo Nina lungo le sue giornate, dove c’è spazio per mille cose diverse: dall’appassionante lavoro come gallerista d’arte a tutte le esigenze della sua “famiglia meticcia”. 
E impariamo così a conoscere Marco, nato quando Nina aveva appena diciott’anni; e poi i gemelli Viola e Simone, avuti da Fabio; e ancora il marito Giacomo e sua figlia Alice; e infine Lorenzo, il piccolo di casa, che adora i suoi fratelli e ha un grave problema di dislessia. 
È proprio Lorenzo che, nelle pazienti sessioni di lettura cui deve dedicarsi, si ostina a non capire che la parola famiglia è di genere femminile ma di numero singolare. 
Perché per lui famiglia è plurale. Costitutivamente. E felicemente. 
Perché una famiglia allargata è un gomitolo inestricabile, che in mezzo ai fili difficili delle vite di ognuno mescola quelli caldi e avvolgenti della condivisione, dell’amore e dell’amicizia.

Cito e canto: "Landslide"



Un passaggio breve ma che riflette bene la voglia di sentirsi liberi, "leggeri", dei giovani:


“…lui ha schiacciato a tavoletta e, appena prima di imboccare la galleria, Sam si è alzata in piedi: il vento trasformava il suo abito in onde oceaniche. Quando siamo entrati nel tunnel, ogni suono è stato risucchiato dal vuoto: c’era solo una canzone che usciva da una cassetta nell’autoradio. Una canzone molto bella intitolata “Landslide”. All’uscita, Sam ha lanciato un urlo di gioia: ed eccolo lì. Al centro della città. Edifici illuminati. Un panorama davanti al quale resti sempre meravigliato. Sam si è seduta e ha cominciato s ridere. Ha riso anche Patrick. E io ho fatto lo stesso. In quel momento, ti giuro, ci siamo sentiti infiniti.”

("Noi siamo infinito", S. Chbosky)



martedì 19 aprile 2016

Anteprime libri ( Maggio-Giugno 2016)



Romanzi che arriveranno in libreria nelle settimane a venire e che hanno catturato la mia attenzione.


  • Ambientato tra una Parigi magica e una Napoli calda e avvolgente, UN ANNO PER UN GIORNO segna il grande ritorno di Massimo Bisotti, con un romanzo meraviglioso scritto col suo stile inconfondibile, una storia incantata che riflette sui sentimenti umani, sull’intreccio tra speranza e destino (10.5).
  • UNA VALIGIA PIENA DI SOGNI: dall'abile penna dell'autrice de "Il cavaliere d'inverno", una storia incantevole e struggente, e un finale indimenticabile che rimarrà a lungo nel cuore dei lettori (12.5).
  • LE SORELLE: un romanzo incentrato su coppie di gemelli e con una storia misteriosa intorno (9.6).



UN ANNO PER UN GIORNO
di Massimo Bisotti


Ed. Mondadori
240 pp
16 euro
USCITA:
10 MAGGIO 2016
Alex è un cantante famoso che dalla vita ha avuto la gloria, l’ammirazione dei fan, premi e ricchezze.
Ma nella sua vita c'è la mancanza del grande amore (Greta),
con cui non si è mai trovato al momento giusto, qualcosa ha sempre impedito loro di stare insieme.
Finché un giorno, fuori da una fermata del metrò di Parigi, la città dove vive, Alex fa amicizia con una ragazza che vende tubi con cui fare le bolle di sapone.
Chiacchierano, lui le racconta la sua storia con Greta, come, dal primo incontro a Napoli in poi, si siano sempre sfiorati, senza mai riuscire davvero ad affidarsi l’uno all’altra.
La ragazza lo ascolta, gli porge in dono un tubo dei suoi e gli propone un patto che sembra impossibile.
Ogni volta che soffierà nel cerchio e formerà le bolle di sapone, Alex potrà tornare in un giorno del suo passato, per cambiarlo.
Ma per ogni viaggio nel tempo, dovrà rinunciare a un anno di vita. Alex rientra nella camera d’albergo, la sua casa parigina, guarda e riguarda il tubo.
È possibile che quello che ha detto la ragazza sia vero? Potrà davvero modificare il corso degli eventi e vivere la sua storia d’amore con Greta?



UNA VALIGIA PIENA DI SOGNI
di Paullina Simons


Ed. Harper Collins
USCITA 12 MAGGIO 2016 (?)

Un giorno dovrai scegliere tra ciò che credi di desiderare e ciò che desideri sul serio. Allora capirai cos’è l’amore. 

Chloe e Mason, Hannah e Blake. 
Due coppie, due fratelli, due migliori amiche.
Il viaggio dopo il diploma è l'occasione a lungo sognata per vivere una nuova avventura insieme prima che le loro vite prendano strade diverse. La meta è Barcellona, ma prima devono fare tappa in alcune città dell'Europa dell'Est per onorare una promessa di famiglia. 
E qui, tra i tesori di una terra che muove i primi timidi passi dopo il crollo dei regimi comunisti, Chloe incontra Johnny Rainbow, un misterioso ragazzo americano che gira il mondo con la chitarra sulle spalle, un sorriso sulle labbra e un oceano di segreti negli occhi.

Con lui i quattro amici attraversano in treno il vecchio mondo, da Carnikava a Treblinka, da Cracovia a Trieste, in un viaggio indimenticabile che li porta nel cuore dell'Europa e nell'oscuro passato di Johnny... 
Un viaggio che rischia di far saltare i progetti di Chloe per il futuro, che la costringe a mettere in discussione tutto ciò che era convinta di volere, che spoglia di ogni falsità il suo legame con gli amici di una vita finché non le rimane che un'unica certezza: comunque vada a finire, dopo questo viaggio le loro vite non saranno più le stesse.

 

LE SORELLE
di Claire Douglas


Edizioni Nord
406 pp
16.40 euro
USCITA:
9 GIUGNO 2016
E' passato un anno da quando Aby ha perso la propria gemella Lucy, e per allontanare il dolore e prendere le distanze da ciò che può ricordarle la sorella, ha tagliato i ponti con la famiglia, si è isolata dagli amici, si è trasferita in una nuova città.
Fino al giorno in cui non incontra una ragazza identica a Lucy e nel fisico e nel modo di parlare e di vestirsi: Bea, che ha a sua volta un gemello, Ben, perciò più di chiunque altro comprende il vuoto che sente Abi. 
E si propone di colmarlo, accogliendola nella grande casa che divide col fratello.
Se con Bea è stata un’affinità istantanea, con Ben è amore a prima vista. 
Tuttavia, più tempo passa insieme con loro, più Abi si convince che ci sia qualcosa che non vada. 
All’inizio è solo una sensazione; poi, però, sono arrivate le fotografie strappate, gli oggetti spariti dalla sua camera, l’uccello morto lasciato sul letto. 
Sono opera di Bea, folle di gelosia per la relazione del gemello? 
A volte, Abi spera che sia così. Altrimenti vorrebbe dire che qualcuno ha scoperto il suo segreto…

I libri nei libri ("Noi siamo infinito")



Essendo la lettura un elemento importantissimo e molto presente nella vita del giovanissimo protagonista di “Noi siamo infinito” di Chbosky, sono diversi i libri menzionati nel romanzo.

Vi cito qualche titolo che è piaciuto molto a Charlie, tanto da regalarne delle copie ai suoi amici; alcuni di essi sono celeberrimi, altri  io personalmente non li conoscevo, quindi ringrazio l'Autore del libro per averli inseriti perchè ha arricchito le mie conoscenze letterarie.


IL BUIO OLTRE LA SIEPE (H. Lee): credo sia un romanzo molto conosciuto e lo è la sua giovanissima protagonista Scout, che col suo modo di fare da maschiaccio e il suo tono leggero, ci racconta la sua infanzia e le complesse vicende che l'hanno attraversata.


Il grande Gatsby
recensione
IL GRANDE GATSBY (Fitzgerald): Jay Gatsby abita in una casa smisurata e vistosa, riempiendola ogni sabato sera di invitati alle sue stravaganti feste. Eppure vive in una disperata solitudine e in un amore insensato per la cugina di Nick, Daisy… Il mito americano si decompone pagina dopo pagina, mantenendo tutto lo sfavillio di facciata ma mostrando anche il ventre molle della sua fragilità.

DI QUA DAL PARADISO (F.S. Fitzgerald): la giovinezza intenza e dissipata di Amory Blaine, disincantato idealista in mezzo alle follie dell'età del jazz. Un libro sulle frenesie, i languori e le disillusioni di un'epoca indimenticabile.

PETER PAN (J.M. Barrie): Il bambino che non voleva crescere, una delle favole per grandi e piccoli più amate di tutti i tempi. (Lo lessi negli anni dell'università in occasione di un esame, molto carino!).

recensione
IL GIOVANE HOLDEN (Salinger):  Sono passati più di sessant'anni da quando è stato scritto, ma continuiamo a vederlo, Holden Caufield, con quell'aria scocciata, insofferente alle ipocrisie e al conformismo, lui e tutto quello che gli è cascato addosso dal giorno in cui lasciò l'Istituto Pencey con una bocciatura in tasca e nessuna voglia di farlo sapere ai suoi. La trama è tutta qui, narrata da quella voce spiccia e senza fronzoli. Ma sono i suoi pensieri, il suo umore rabbioso, ad andare in scena.


PACE SEPARATA (J. Knowles): Estate 1942. Mentre la guerra infuria in Europa, in un campus americano del New England un gruppo di adolescenti trascorre pigramente le giornate, tra una lezione di storia e una gara di nuoto. È in questo clima di vacanza e sospensione che nasce la segretissima Società dei Supersuicidi della Sessione Estiva – i cui membri sono tenuti a sottoporsi a un pericoloso rito di iniziazione – e si rafforza l’amicizia tra due studenti diversissimi tra loro: Gene, coscienzioso allievo modello, e Finny, carismatico ed esuberante campione sportivo, ispiratore e anima della Società, spirito libero e anticonformista per vocazione. 

SULLA STRADA (Kerouac): Sal Paradise, un giovane newyorkese con ambizioni letterarie, incontra Dean Moriarty, un ragazzo dell'Ovest. Uscito dal riformatorio, Dean comincia a girovagare sfidando le regole della vita borghese, sempre alla ricerca di esperienze intense. Dean decide di ripartire per l'Ovest e Sal lo raggiunge; è il primo di una serie di viaggi che imprimono una dimensione nuova alla vita di Sal. La fuga continua di Dean ha in sé una caratteristica eroica, Sal non può fare a meno di ammirarlo, anche quando febbricitante, a Città del Messico, viene abbandonato dall'amico, che torna negli Stati Uniti.

IL PASTO NUDO (W. Burroughs): William Burroughs rivelò di essere «l’unico romanziere americano vivente a cui si possa plausibilmente attribuire genio». Scavando nelle proprie ferite con l’acume della paranoia e un’acrobatica inventiva stilistica, in “Pasto nudo” Burroughs disegna, sfrontato e perentorio, un ritratto dell’America all’acido fenico.

LA FONTE MERAVIGLIOSA (A. Rand): La storia di un giovane architetto che rinuncia alla fama e al successo per lottare contro pregiudizi e convenzioni affermando il proprio genio artistico. E' anche una storia d'amore struggente e impossibile.

WALDEN OVVERO LAVITA NEI BOSCHI (H.D. Thoreau): Nel luglio 1845, Henry Thoreau lasciava la sua cittadina natale per andare a vivere in una capanna nei boschi del vicino lago di Walden. Il suo voleva essere un esperimento, che assumeva però risvolti politici e sociali insieme: era una scelta di "disobbedienza civile" verso una società di cui non condivideva gli ideali mercantili. 

lunedì 18 aprile 2016

Prossimi arrivi in libreria (19 - 27- 28 aprile)



Carissimi, ecco qualche prossima uscita molto vicina su cui è caduto l'occhietto ^_^

Storie d'amore, di matrimoni in crisi, avventure affascinanti.
Da cosa vi farete sedurre? ^_-

PRIMA IL CUORE
di Jessi Kirbi


Ed. Mondadori
244 pp
17.50 euro
USCITA:
19 APRILE 2016
La notte in cui il fidanzato Trent, a soli diciassette anni, muore in un incidente stradale, il mondo di Quinn Sullivan si frantuma in mille pezzi.
Forse, se riuscisse a mettersi in contatto con le persone che hanno ricevuto i suoi organi potrebbe superare quel dolore inconsolabile. 
E allora Quinn si fa coraggio e le contatta tutte quelle persone, una dopo l'altra. 
Tutte tranne una, quella più importante: il ragazzo che ha ricevuto il cuore di Trent, e che ha scelto di restare anonimo. 
Ora che finalmente ha recuperato le forze, infatti, Colton Thomas è determinato ad andare avanti per la sua strada lasciandosi il passato alle spalle. 
Ma Quinn decide di incontrarlo ugualmente. 
E subito avverte una connessione particolare con lui, un legame speciale che, di giorno in giorno, diventa sempre più profondo. Trascinata dalla straordinaria voglia di vivere di Colton, Quinn torna a sorridere, anche se un terribile senso di colpa la tormenta: è giusto nascondergli la sua vera identità per paura di perderlo? 
E, soprattutto, come può abbandonarsi ai sentimenti che prova per lui se ogni battito del suo cuore non fa che ricordarle ciò che ha perso per sempre?


NEL GIARDINO DELL'ORCO
di Leila Slimani


Ed. Rizzoli
250 pp
18 euro
USCITA
28 APRILE 2016
Adele e Richard sono una coppia felice.
Lei è una giornalista di trentacinque anni, lui un medico, stanno crescendo insieme un figlio ancora piccolo nel loro elegante appartamento di Parigi. 
Ma Adele ha un segreto. 
Approfitta del tempo libero per organizzare la sua vita intorno alla possibilità di incontrare degli uomini e di lasciarsi andare a rapporti sessuali occasionali. 
Un'ossessione che si fa sempre più palpitante, che Adele porta avanti all'estremo, fino a quando può gestire la vita in famiglia. 
Poi un giorno, inesorabile, ogni cosa emerge, ed è la realtà più cruda a presentarsi. 
Una crisi matrimoniale profonda, che però nasconde un esito del tutto imprevedibile.




Dal 28 aprile tornerà in libreria L’amore è una cosa meravigliosa di Han Suyin in una nuova edizione Sonzogno (collana Bittersweet diretta da Irene Bignardi) con postfazione di Renata Pisu. Vincitore del Premio Bancarella nel 1956, il libro ha ispirato il kolossal hollywoodiano con Jennifer Jones e William Holden e la celebre canzone interpretata da Andy Williams.

L'AMORE E' UNA COSA MERAVIGLIOSA
di Han Suyin


Ed. Sonzogno
Trad. Raffaella Lotteri
Postfazione Renata Pisu
400 pp
18 euro
9.99 euro (ebook)
USCITA:
 28 APRILE 2016
Nel 1955 uscì nelle sale L'amore è una cosa meravigliosa, con Jennifer Jones e William Holden, e tutti se ne innamorarono.
Lo stesso accadde quando dai jukebox risuonava la canzone composta per il film, Love Is a Many-Splendored Thing, interpretata da Andy Williams.
Quasi tutti, però, ignoravano che dietro questa commovente vicenda sentimentale c'era una storia vera, raccontata nell'omonimo romanzo di Han Suyin, dottoressa metà cinese e metà europea, donna molto bella, più volte maritata, ma lacerata tra Oriente e Occidente nella sua scomoda identità di "mezzo sangue".

Il romanzo, fortemente autobiografico, si svolge a Hong Kong alla fine degli anni Quaranta.
Racconta la storia d'amore tra una donna cinese di buona famiglia, che ha studiato medicina nelle scuole inglesi, e un giornalista britannico residente in Asia, sposato con figli.
È una relazione molto travagliata, circondata com'è dall'ostilità e dai pregiudizi della famiglia di lei e della società circostante.
Sullo sfondo si agitano le passioni politiche del dopoguerra, l'epopea della guerra civile e la vittoriosa Lunga Marcia dei comunisti di Mao Zedong.

L'amore è una cosa meravigliosa (1952) fu un successo mondiale, con moltissime edizioni internazionali, quattro solo in Italia, dove vinse il Premio Bancarella nel 1956. Sonzogno lo ripubblica in una nuova traduzione, arricchito da una postfazione di Renata Pisu.

L'autrice.
Han Suyin (1917-2012), di padre cinese e madre belga, fu celebrata autrice di romanzi, scritti autobiografici, saggi sulla rivoluzione maoista. Dedicò gran parte della sua opera a far conoscere in Occidente la cultura del paese asiatico di cui si sentiva cittadina d'adozione
.


LA LADRA DI RICORDI
di Barbara Bellomo

Ed. Salani
15.90 euro
256 pp
USCITA:
27 APRILE 2016
Isabella De Clio è una archeologa siciliana specializzata in arte antica: seria e spigolosa, onesta, preparatissima e con un "piccolo" problema: è cleptomane. 
Delusa dalla vita e dagli uomini, sta finendo una borsa di studio che potrebbe lanciarla nel circuito dei più importanti musei del mondo, dove però la meritocrazia è alquanto lontana.
In questo contesto si inserisce all'improvviso l'inspiegabile omicidio di una donna dall'oscuro passato, che ha a che fare con un prezioso cammeo di età augustea. 
È proprio questo cammeo a coinvolgere Isabella nelle indagini, a fianco all'affascinante commissario Caccia, stanco della routine familiare e appassionato di jazz, a Giacomo Nardi, vedovo e depresso professore di museologia e beni culturali, e al nipote della vittima. 
Il cammeo perduto dono di nozze offerto a Ottaviano dalla sua sposa bambina e, due millenni dopo, pegno del silenzio offerto da un losco padrone alla sua giovane amante per nascondere una terribile colpa - innesca una storia che intreccia la Roma del I secolo a.C e l'Italia contemporanea, i grandi protagonisti dell'età repubblicana - Cesare, Lepido, Cicerone, Marco Antonio, la crudele moglie Fulvia e la piccola Clodia - e i mediocri baroni universitari dei nostri tempi, lo sbarco alleato in Sicilia, la violenza che si nasconde tra le mura di casa e la precarietà in cui i ragazzi di oggi, anche i migliori, sono costretti a crescere e a diventare adulti.

Recensione: CAMERE SEPARATE di Pier Vittorio Tondelli



E proseguiamo con il mio parere su un romanzo particolare, incentrato sulla figura di un uomo di 30 anni che si ritrova a riflettere su se stesso, sulla morte e sulla vita, sull'amore vissuto e sul senso di estraniazione e separazione che prova rispetto al mondo e, a volte, anche verso se stesso.


CAMERE SEPARATE
di P.V. Tondelli


Camere separate
Ed. Bompiani
224 pp
11 ero
2001
Leo ha più di trent'anni ed è un uomo fondamentalmente solo, che sta vivendo un (ormai lungo) periodo di crisi esistenziale dal quale sembra non voler uscire.

Leo ha avuto più di un amore nella propria vita, ma pochi sono stati realmente importanti,.
Sì, c'è stato il compagno Hermann, tanto affascinante quanto volubile, con cui litigava un giorno sì e l'altro pure, con cui si è lasciato un sacco di volte, fino all'abbandono definitivo che lo ha convinto che non avrebbe vissuto un'altra convivenza.
Finché non è arrivato Thomas.
Il bel Thomas, un po' più giovane di lui, che rappresenta l'amore vissuto con passione e attrazione, la freschezza della gioventù ed insieme l'incertezza di un futuro ancora da disegnare.
Insomma, il contrario di Leo, che rappresenta invece la consapevolezza matura di un adulto che non ha alcuna voglia di sentirsi ingabbiato in una relazione amorosa che rischia di assumere i soffocanti contorni di un matrimonio.
Nel corso di tre anni di relazione con Thomas, Leo vi trasferirà tutta la propria inquietudine, le proprie contraddizioni (dolcezza-aggressività, sarcasmo-tenerezza, vicinanza-lontananza, ricercarsi/abbandono...), pretendendo che Thomas stia al suo gioco delle "camere separate".

"l’amore, come il dolore, non può né crescere, né diminuire. Era una prospettivadiversa con Thomas. Sapeva, fin dall’inizio, che mai lui avrebbe potuto essere “tutto”. Per questo chiamava il loro amore “camere separate”. Lui viveva il contatto con Thomas come sapendo, intimamente, che prima o poi si sarebbero lasciati. La separazione era una forza costitutiva della loro relazione e ne faceva parte analogamente all’idea di attrazione, di crescita, di desiderio sessuale. Era una consapevolezza che se non impediva l’abbandono, lo rendeva più umano."

Leo ama Thomas e lo vuole accanto a sè, ma non sempre, non tutti i giorni, non nella quotidianità tranquilla e abitudinaria di una vita di coppia in cui inevitabilmente si delineerebbero ruoli quali "moglie" e "marito"; e così imposta la sua relazione con il giovane amante  tenendo presente che si tratta di un rapporto di appartenenza ma non di possesso, come eterni fidanzati che non avrebbero dovuto temere i momenti di separazione, perchè sicuramente avrebbero stimolato il loro rapporto.

Ma il tempo e la vita non ci appartengono e quando Thomas muore a causa di una malattia, a Leo resta solo il ricordo di un amore forte e tenero, e nel cuore e attorno a lui... una profonda solitudine.

Il dolore e il senso di svuotamento per la perdita dell'amato spingono Leo a viaggiare in lungo e in largo, per controllare questa sofferenza, l'angoscia, la solitudine, la paura di morire.
La malattia e la morte di Thomas hanno segnato un punto di svolta e già in precedenza c'è passato, uscendone cambiato.

La consapevolezza della fragilità della propria esistenza - con la conseguente voglia urgente di cambiare vita, di lasciarsi dietro il passato - l'aveva esperita già anni prima, in una notte drammatica eppure illuminante che l'ha visto da solo con se stesso, in balia di un turbine di sensazioni fisiche e psicologiche violente che lo portarono a una sorta di rinascita.

La solitudine ha il suo gran peso nella vita di quest'uomo che non trova requie da nessuna parte e con nessun altro uomo dopo Thomas, e per alleviare questo peso Leo sceglie, appunto, di viaggiare; eppure egli

"non avverte la propria solitudine come una disperazione. Si sta concentrando su di sé, si sta racchiudendo nelle proprie fantasie e nei propri ricordi. Sta cercando di abbracciare la parte più vera di se stesso recuperandola attraverso il ricordo, la riflessione, il silenzio.".

L'Autore scava nel profondo del protagonista, che del resto è uno scrittore sensibile, acuto osservatore di ciò che lo circonda, che si interroga moltissimo su se stesso e sugli altri, ma che sente rispetto al mondo e alle persone sempre un ineluttabile senso di separazione, dal proprio paese natio e dalla famiglia, dalla religione, con la quale ha un rapporto di attrazione-repulsione, frutto della convinzione di aver bisogno di Dio ma non di pratiche religiose borghesi, grette e ipocrite, che condannano le sue scelte di vita.

Leo è un individualista, un uomo che ha compreso, negli anni, di poter stare bene da solo, ed è per questo che dopo Thomas, crede di non aver bisogno di un altro amore.
Ma questo potrebbe far allargare in lui quella zona incattivita e sterile che rischia di lacerarlo, di togliergli ogni gioia di vivere.
Leo ha forse bisogno di recuperare una nuova carica che lo spinga a vedere che la vita sta andando avanti, e che il lutto va affrontato, condiviso, per poi liberarsene, non lasciandosi soffocare come sta facendo lui?

Attraverso tre soli capitoli, identificati come "movimenti" - Verso il silenzio - Il mondo di Leo - Camere separate - l'Autore non si limita a raccontare la vita di Leo, i suoi silenzi, le sue fughe da se stesso, la sua rabbia e il suo dolore, il senso di inutilità e di solitudine, ma quasi ci costringe a "indossare" gli occhi del protagonista, ci fa sentire addosso tutta la sua tristezza, la sua nostalgia, i suoi sentimenti e stati d'animo contraddittori. 

Camere separate è dunque un romanzo ricco di interiorità, che ci scorre davanti con una scrittura lucida ma intensa, malinconica e spesso ruvida, che pone il lettore davanti al doppio impulso della vita e della morte, davanti alla solitudine che non è vista da chi la vive come qualcosa di negativo, ma anzi come l'unica condizione per restare con se stessi  e starci bene, davanti all'amore, che non deve necessariamente essere totalizzante per renderci felici e appagati.

domenica 17 aprile 2016

Recensione: NOI SIAMO INFINITO di Stephen Chbosky (romanzo)



Finalmente sono tornata al mio pc e alla mia ADSL!
Come state, lettori? Avete letto in questo weekend?
Io abbastanza e ho un paio di recensioni da condividere con voi.

Noi siamo infinito racchiude le esperienze di un adolescente nell'arco di un anno, un anno che si rivelerà forse uno dei più importanti della sua vita perchè avrà modo di crescere, di conoscere meglio se stesso, affrontando ricordi dolorosi che rischiavano di fargli del male.

NOI SIAMO INFINITO 
di Stephen Chbosky

NOI SIAMO INFINITO
Ed. Sperling&Kupfer
Charlie è un adolescente 15enne in procinto di entrare alle scuole superiori.

È il 23 agosto 1991 quando invia la sua prima lettera al “caro amico”, un ragazzo di cui non dirà mai il nome (lo stesso nome Charlie in realtà è uno pseudonimo, e sono fittizi anche gli altri nomi citati nelle lettere) ma che lui reputa essere comprensivo e non superficiale, capace di ascoltare senza giudicare, che è ciò di cui il nostro giovanotto ha più bisogno.

Apprendiamo subito che c’è stato un evento spiacevole che sta turbando molto Charlie: il suicidio di un suo coetaneo e amico, Michael; Charlie ne parla con tristezza mista a confusione, come se non sapesse bene cosa sia giusto provare e dire in casi drammatici come questi; lui nella sua breve vita ha già vissuto una perdita, significativa e a lui molto vicina, cioè la morte della sua zia preferita, Helen, sorella della mamma, con cui c’era un rapporto speciale e la cui morte ha costituito un momento shock per il ragazzo, tanto da finire in analisi e da condizionarne lo sviluppo del carattere.

Charlie è infatti un ragazzo tendenzialmente molto triste e malinconico, dolce, genuino, estremamente sensibile e gentile, che scoppia a piangere all'improvviso per commozione o dispiacere ovunque si trovi e con chiunque sia; ha una famiglia “normale” alle spalle: i genitori, comprensivi ma autorevoli, il fratello maggiore, che va al college ed è un asso nel football, e la sorella, la cui preoccupazione principale sembrano essere i ragazzi.

È un tipo molto riflessivo, Charlie, anzi pure troppo, secondo il prof. Bill, che l’ha preso a cuore e non solo gli consiglia un sacco di bei libri da leggere, ma cerca anche di aiutarlo a partecipare di più alla vita sociale, ad uscire dalla sua timidezza.
Charlie, infatti, sembra essere più spettatore che protagonista della propria vita, guardando quest’ultima “dal di fuori” ed infatti chi lo conosce lo giudica semplicemente “un ragazzo da parete”, di quelli che fanno da “tappezzeria” ad una festa, che dove li lasci là li trovi.

Ma un giorno a scuola Charlie fa amicizia con un tipo simpatico, soprannominato “Niente” ma che si chiama Patrick, e con sua sorella Sam, una ragazza dagli occhi verdi molto carina.
Grazie a loro, Charlie verrà introdotto in una sorta di cricca di ragazzi un po’ più grandi che gli faranno fare esperienze “particolari”, a partire dalla droga (hashish, LSD).
E se da una parte queste frequentazioni lo aiuteranno ad integrarsi nelle amicizie di Patrick e Sam, dall’altra non potranno che contribuire ancora di più ad alienarlo dalla realtà.

Eppure, in compagnia di questi due amici, in certi momenti in cui è solo con loro, in macchina, con la musica ad alto volume, Charlie prova un senso di libertà e di leggerezza che gli toglie ogni tristezza, lo fa sentire accettato e capito; lo fa sentire INFINITO, insieme a due persone alle quali vuol bene.

A dire il vero, per Sam pian piano prova un sentimento più forte dell’amicizia, ma si rende conto che lei lo vede solo come un ragazzino, un amico, e Charlie si rassegnerà ad essere solo questo per Sam, e a guardare da lontano le sue storie, cercando di dimenticarla magari con qualche altra….

Il fatto che Charlie si sforzi di essere sempre cortese e carino con tutti e in ogni occasione (anche quando in realtà non ne avrebbe voglia) non è sempre un bene per lui, perché lo porta a reprimere i propri reali sentimenti, a star zitto quando avrebbe voglia di parlare, a dire sì quando vorrebbe dire no, a sorridere quando avrebbe voglia di urlare, a star fermo quando invece dovrebbe darsi una mossa e prendere l’iniziativa per diventare attivo protagonista della propria esistenza.

Charlie non è affatto stupido ma si sente trattato come tale e spesso si chiede “Cosa c’è che non va in me?”, e desidererebbe scomparire per smettere di aver voglia di piangere:

“Non so se hai mai desiderato addormentarti, per svegliarti solo mille anni dopo. Non so se hai mai pensato che vorresti non essere al mondo; o non renderti conto di essere vivo. O qualcosa del genere. Credo che sia un’idea morbosa ma è esattamente così che succede a me, in questi momenti. Ecco perché sto cercando di non pensare. Voglio solo che ogni cosa smetta di girare”.

Durante la lettura capita anche al lettore di chiedersi: Ma, Charlie, cosa c’è che non va? Cosa c’è che ti turba, che ti rattrista, che ti spinge ad essere sempre così accomodante verso tutti?

E un motivo c’è: un segreto che Charlie non è in grado di svelarci perché non lo ricorda, perché il suo inconscio lo ha relegato in un cantuccio della sua mente, ma che adesso pretende di riaffiorare; Charlie dovrà affrontarlo e sarà per lui o la rottura definitiva di un equilibrio già precario o la possibilità di rinascita.

È un romanzo che si presenta sotto forma di lettere, che somigliano un po’ alle pagine di un diario, in cui Charlie versa sulla carta tutto ciò che è nel suo cuore, senza vergogna e senza veli, con la schiettezza che gli è propria, mostrandoci paure, desideri, confusione, crucci propri della sua età.

Emerge il ritratto - che fa ora sorridere ora commuovere  - di un adolescente che si sta formando, che ha bisogno di trovare il proprio posto nel mondo, che desidera con tutto se stesso essere accolto e compreso ma che ancora non sa come fare perché ciò accada.

Charlie deve imparare a non avere paura di essere se stesso, di dire ciò che pensa, di fare ciò che si sente, e il fatto di mettere per iscritto ciò che ha dentro (rivolgendosi a un’altra persona ma forse prima di tutto a se stesso) sarà per lui importantissimo perché lo aiuterà a sfogarsi, a non perdere il filo dei propri pensieri, a tirar fuori ciò che lo schiaccia prima che sia troppo tardi.

È una lettura che ci introduce nel mondo di un ragazzo speciale che sta attraversando la fase più delicata dell’esistenza, e arriva al lettore per la sua immediatezza, per la freschezza e la spontaneità del linguaggio, mostrandoci un angolo della realtà quotidiana di un adolescente le cui giornate ruotano attorno alla scuola, agli amici, ai problemi di cuore, alla famiglia, e che ha le preoccupazioni e le speranze tipiche dell’età; hanno una loro importanza anche la lettura e la musica, due veicoli che permettono a Charlie di riflettere su se stesso e di interagire con gli altri.

Lo consiglio soprattutto ad un pubblico di lettori giovane (ma non solo, certo) e voglio assolutamente guardare l’omonimo film ^_-

14. Un libro che parli di amicizia
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