Ho sempre avuto un "debole" per le poesie.. diciamo "tristi", dove si sente forte il sentimento della nostalgia, del rimpianto verso un passato che non tornerà più.
Del resto, da adolescente - e un pò anche adesso - ho sempre avuto una "tendenza alla malinconia", a desiderare di trascorrere momenti in solitudine, lontano da chiacchiere e "rumori" per stare un pò con me stessa, con i miei pensieri, le mie fantasie, i miei desideri e e le mia paure mai espresse.
Ecco, queste sono alcune di quelle poesie di poeti celebri che leggevo e rileggevo, fino ad impararle quasi a memoria, per poi ricopiarle su diari colorati (in genere rosa...) che fungevano "da diari segreti" (o quasi).
IO VORREI VIVERE ADDORMENTATO
(Sandro Penna)
Io vorrei vivere addormentato
entro il dolce rumore della vita.
GABBIANI
(Vincenzo Cardarelli)
Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io son come loro,
in perpetuo volo.
La vita la sfioro
com'essi l'acqua ad acciuffare il cibo.
E come forse anch'essi amo la quiete,
la gran quiete marina,
ma il mio destino è vivere balenando in burrasca.
NOTTE D'ESTATE
(Umberto Saba)
Dalla stanza vicina ascolto care
voci nel letto dove il sonno accolgo.
Per l'aperta finestra un lume brilla,
lontano, in cima al colle, chi sa dove.
Qui ti stringo al mio cuore, amore mio,
morto a me da infiniti anni oramai.
Mi ha colpito quello che hai scritto...
RispondiEliminasoprattutto l'espressione "tendenza alla malinconia".
Ti ruberò una di queste poesie.
:)
ladrunGolaaaaaa :P
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