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sabato 27 febbraio 2021

Recensione: DOPO LE ESEQUIE di Agatha Christie



Il celebre e simpatico investigatore belga, con la sua inconfondibile pelata, i baffi arricciati e l'intuito formidabile, è chiamato a risolvere una spinosa questione: il signor Richard Abernethie è stato davvero assassinato dai famigliari che hanno così accelerato la conquista dell'eredità?



DOPO LE ESEQUIE 
di Agatha Christie

Mondadori
trad. L. Volpatti
189 pp
«Diamine, è stato ucciso, no?» 

Quando, dopo i funerali di Richard Abernethie, morto per cause naturali (era da tempo malato), l''avvocato dello stesso chiama a raccolta i parenti stretti per comunicare le volontà espresse nel testamento, la sorella del defunto, Cora, pronuncia questa bislacca domanda con tutta l'ingenuità di cui è capace e per cui è famosa in famiglia; frase che ovviamente lascia i presenti sgomenti perché getta un atroce dubbio sulle cause della morte di Richard.

Nessuno ha mai ipotizzato neanche lontanamente che questi possa essere morto assassinato, ma le parole sibilline e le mezze frasi della strana Cora, per la prima volta gettano il seme del dubbio nel fratello, in una cognata e in tutti i nipoti (con relativi coniugi) presenti.

Ma a restare interdetto è soprattutto l'avvocato Entwhistle, che conosceva bene il defunto e la famiglia stessa; ed infatti, sia lui che tutti i presenti - passato lo sbigottimento iniziale - sorridono pensando che, al solito, Cora s'è lasciata andare ad una delle sue solite uscite assurde ed inspiegabili.

Perché in fondo lei è sempre stata così: strana, sciocca, una specie di gallinella senza cervello che spessissimo parla a sproposito.
Eppure, Entwhistle sente, istintivamente, che c'è qualcosa di più: Cora ha detto quella frase per una ragione. E se il fratello avesse parlato con lei prima di morire e le avesse rivelato qualche dubbio o timore?

Fatto sta che solamente il giorno dopo l’incauta affermazione, la donna viene ritrovata nella sua casa cadavere, brutalmente assassinata a colpi d’ascia. 
Coincidenza o qualcuno aveva dunque interesse a zittirla per sempre? 

L’avvocato Entwhistle non riesce a liberarsi di questo sospetto e decide di ricorrere all’aiuto di Poirot.
Questi comincia a indagare, a far domande, a cercare di conoscere meglio i parenti dei due fratelli morti per capire chi di loro potesse avere effettivamente delle ragioni personali forti da macchiarsi di ben due delitti, cui si aggiunge il tentativo di avvelenare con l'arsenico la fedele domestica di Cora, Miss Gilchrist, dalle cui dichiarazioni emerge come Richard fosse andato qualche tempo prima dalla sorella e che le avesse confidato di temere che lo stessero avvelenando.

Poirot scopre che in particolare i giovani nipoti nascondono qualche piccolo scheletro nell'armadio, che  hanno delle situazioni economiche precarie: possibile che si siano sporcati le mani di sangue per un'eredità che, in realtà, non ammontava a chissà cosa e a chissà quanto?

I presupposti perchè gli omicidi siano frutto di un torbido e meschino intrigo famigliare ci sono tutti, ma la signora del giallo appassiona i suoi lettori in modo da giungere ad una soluzione meno scontata del previsto che verrà svelata solo nelle ultimissime battute.

Poirot è un personaggio simpatico, ironico, acuto, geniale, intuitivo, discreto nel suo far domande ai sospettati in modo che, pur non sentendosi sotto pressione, rispondano alle sue curiosità, che sembrano buttate lì con noncuranza ma in realtà sono frutto dei suoi ragionamenti sottili, che lo portano a ponderare, a valutare, a far emergere quella parte dell'essere umano più oscura - che si cela dietro una parvenza di sorrisi educati, di perbenismo, di risposte date con ostentata leggerezza -, così da arrivare a districare anche la matassa più ingarbugliata.

La Christie, anche con questo romanzo del 1953, ha costruito una trama appassionante, conducendo passo dopo passo il lettore verso la soluzione, inserendo, nel corso dello sviluppo delle vicende, elementi apparentemente insignificanti ma che in realtà hanno la loro importanza.
Un giallo tra i più classici che non delude gli amanti del genere.

4 commenti:

  1. Sono anni che non leggo questa autrice, devo proprio dare una ripassata ai libri che ho già. Ciao e buona serata.

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    1. ciao vivì!! i suoi libri sono sempre piacevoli, personalmente mi rilassano!!

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  2. Io adoro questa scrittrice e Poirot mi affascina con le sue "celluline grigie". La Christie non delude mai:)

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz