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lunedì 21 novembre 2022

Serie tv - tra fede e fanatismo ** IN NOME DEL CIELO **

 

Ho appena finito di guardare una miniserie (una sola stagione, sette episodi) ispirata a drammatici fatti di sangue realmente accaduti: IN NOME DEL CIELO (Under the Banner of Heaven).

È tratta dall'omonimo libro-inchiesta "In nome del cielo. Una storia di fede violenta", in cui l'autore, Jon Krakauer, racconta il duplice omicidio di Brenda Wright Lafferty e della figlia Erica, di soli 15 mesi, compiuto nel 1984 nello Utah, maturato in ambiente mormone; a tal proposito, Krakauer esamina anche l'origine e l'evoluzione della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni (LDS), ramo integralista dei mormoni.

Ideata da Dustin Lance Black, la serie vede nel cast Andrew Garfield,  Daisy Edgar-Jones, Gil Birmingham e Sam Worthington

Si tratta di un crime drama che ripercorre, appunto, gli eventi di quel 1984, quando a Salt Lake Valley, nello Utah, furono trovate morte in casa la giovane mormone Brenda e la sua bambina.

Ad occuparsi del caso è il detective Jeb Pyre, che si ritrova a indagare su questo terribile duplice omicidio; per lui non è un caso come tutti gli altri in quanto egli stesso è di fede mormone e dover scavare nei torbidi segreti della Chiesa alla quale appartiene, lo fa star male, lo fa sentire quasi un traditore.

Purtroppo ciò che scopre non è nulla di edificante; nell'indagare sulla numerosa famiglia Lafferty, grazie anzitutto alle informazioni e all'aiuto di Allen (il più piccolo dei fratelli Lafferty, nonché marito della povera Brenda), emerge una realtà di fanatismo religioso da far accapponare la pelle.

Il racconto del presente - dei comportamenti violenti e assurdi dei Lafferty e di tutto l'odio e il folle fondamentalismo da essi portato avanti con la scusa di servire il Padre Celeste e di fare la Sua volontà sulla terra - si alterna a quello del passato, ai giorni in cui è stato fondato il movimento mormone, ad opera di John Smith.

Ad accomunare presente e passato è purtroppo la violenza: uomini che dicono di credere in Dio, di seguire le Scritture, e che invece sono capaci di architettare e commettere le peggio cose.

In particolare, a dare inizio alla frangia ribelle in famiglia è Dan, che si ribella all'autorità paterna e decide di essere lui il portavoce del Signore, un nuovo profeta, insomma.

Ovviamente non resterà solo nei suoi vaneggiamenti, ma verrà affiancato dagli altri fratelli, non solo carnali - tra cui Ron, che assume, via via che si procede con gli episodi, sempre più importanza nell'evolversi dell'indagine, perché anche lui si farà prendere da un fervore religioso pericoloso - ma anche "in fede".

Questi uomini predicano un ritorno alle origini, ai primi insegnamenti del loro profeta Smith: sì alla poligamia, sì al prendere in moglie addirittura le figlie, sì ad azioni efferate e sanguinose contro chi vuole contrastarli, no all'obbedienza alle leggi dello stato.

La dolce ma decisa Brenda si accorge dal primo momento che la famiglia Lafferty, pur essendo 

la vera Brenda con Erica
"credente", ha modi di fare estremi, troppo conservatori, ma i suoi timori peggioreranno quando capirà che i cognati hanno perso la testa e si credono "dio in terra", tanto da poter decidere chi merita di vivere e chi no.


Cercherà di fermarli? In fondo, anche lei è una devota e sincera mormone, ma vede che i parenti acquisiti si sono incamminati in una strada piena di insidie, che invece di avvicinarli a Dio li sta allontanando, rendendoli cattivi, violenti, vendicativi, prepotenti.

Pyre viene messo seriamente in crisi perché si scontra con una comunità - neanche tanto piccola e isolata - di fedeli ("santi"), fratelli e sorelle, che non ha molta voglia di collaborare, ma anzi queste persone hanno alzato una barriera protettiva per non far trapelare le verità scomode e le usanze discutibili all'interno della loro congregazione.

Perdere lucidità nel corso del lavoro, negli interrogatori, nella ricerca di informazioni, nello scavare nel marcio presente in quella che Jeb considera la propria Chiesa, è quindi un rischio più che concreto; a salvarlo da questo pericolo di viziare le indagini ci pensano anzitutto il collega (un nativo) Bill Tapa, e poi anche il forte senso di giustizia e di onestà che Jeb si sforza di mettere davanti a tutto.

Non lo aiuta il fatto che sia la moglie sia i fratelli della propria comunità non condividano il suo lavoro (per i motivi già detti), ma un poliziotto deve fare il suo lavoro e farlo bene, senza lasciarsi influenzare da convinzioni personali e sentimentalismi sterili, ed è ciò che - non senza sofferenza - farà il detective.

Personalmente sono sempre affascinata dalle storie (se sono vere, ancora di più) in cui la fede è una forte componente e in cui essa diventa un vile strumento, purtroppo, in mano a individui egoisti e invasati che rispolverano dogmi vecchi e ne inventano di nuovi,  e che quasi sempre celano solo una cieca voglia di primeggiare e tiranneggiare, di manipolare gli altri, di imporre la propria voglia insana di far ciò che vogliono dentro e fuori casa, millantando una "chiamata del Signore" che, manco a dirlo, hanno sentito e ricevuto solo loro.

Non per nulla, all'aspetto religioso (che comunque ha delle ripercussioni a livello civile, legale..., come nel caso della poligamia, che non è consentita dalla legge) si aggiunge anche uno di tipo sociale e politico, visto che i fratelli Lafferty si convincono che Dio li voglia esonerare dal pagare le tasse...

Una serie tv che a me è piaciuta, l'ho seguita con interesse perché lascia entrare nei meccanismi - non tutti e non sempre limpidi - e nelle credenze di questa organizzazione religiosa della quale so decisamente poco; gli eventi narrati sono inquietanti e mi ha stupito vedere come in questo stato americano la presenza di mormoni fosse (se lo sia ancora non lo so) tanto forte da pensare di influenzare pure le indagini di polizia (!!!).

Se l'argomento non vi dispiace, provate a darle un'occhiata, anche perché è pure breve ^_-


2 commenti:

  1. Mi sembra interessante se è su Sky o Netflix posso vederla. Per questo motivo non ho, perdonami, letto fino in fondo il tuo post per timore di spoiler.

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    1. se nn ricordo male, netflix! per il resto, cerco sempre di fare attenzione e di non spoilerare, però per sicurezza hai fatto bene a fermarti :-D

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz