giovedì 31 gennaio 2013

Fantasy nella mia libreria ^_^



Oggi mi è giunto il romanzo LA FIGLIA DEI RICORDI di Sarah McCoy, vinto con il contest delle ricette ^_^

Oltre a questo, la mia libreria virtuale si è arricchita di altri due fantasy che mi allettano moltissimo e che spero di iniziare quanto prima!


TOUCHED
di Elisa S. Amore

Youcanprint edizioni
pagine: 456
prezzo eBook: 4.66 euro
prezzo cartaceo: 16.90 euro
( 1° libro Serie "Touched" )

Cosa sei disposta a sacrificare quando l’unica persona che può salvarti è la stessa che deve ucciderti?


Trama

Gemma è una ragazzina curiosa e sognatrice, la sua vita sembra trascorrere tranquilla, tra compiti, interrogazioni e Peter che non ha occhi che per lei. Ma Gemma non sa che presto l’incontro con Evan, un ragazzo misterioso ed enigmatico le cambierà l’esistenza, costringendola a vivere un’avventura surreale e devastante.
Touched è un romanzo fantastico e coinvolgente da leggere tutto d’un fiato.

L'autrice
Elisa S. Amore è nata nel 1984 e vive in un paesino nel cuore della Sicilia insieme al marito, al figlio e a un carlino che dorme tutto il giorno e da cui non si separa mai. In famiglia si è guadagnata il titolo di “divoratrice di libri”. Ama scrivere di notte, quando il resto del mondo dorme e sa che là fuori, le stelle le fanno compagnia. Le piace nuotare, passeggiare tra i boschi e sognare a occhi aperti. Ama le moto da corsa, colleziona libri, cartoni Walt Disney in dvd e miniature in scala dei personaggi Disney, il tutto gelosamente custodito sottochiave. Touched è il suo romanzo d’esordio e fa parte di una pentalogia composta da quattro libri più uno, scritto in codice. Il secondo capitolo della Saga, “Unfaithful” sarà disponibile da Gennaio 2013.

Palindra. La stirpe di Inanna – I libro 
di Elena Ticozzi Valerio 
Ed. Youcanprin
322 pp
Novembre 2012


Trama

Palindra è una giovane archeologa, studiosa formidabile e appassionata, che vive e lavora nella vivace Edimburgo.
Un giorno, per fortunata casualità, ritrova in un antico libro di storia un manoscritto che riporta il racconto delle ultime ore dell’atamano Ermak Timofeevič: il leggendario conquistatore della Siberia.
L’inattesa scoperta condurrà Palindra, insieme al fedele amico Stuart, fino alle sponde del fiume Irtysh, alla ricerca delle testimonianze del terribile agguato che nel 1584 costò la vita al valoroso condottiero.
La spedizione sarà proficua e con i numerosi reperti verrà allestita una mostra straordinaria: l’occasione per Palindra di conoscere Viktor, un cosacco del Don, e Lord Sinclair, un ricco filantropo dalla pepata ironia.
Palindra, nella speranza di decifrare gli arcani simboli incisi su un medaglione rinvenuto durante gli scavi, scoprirà che Viktor cela un passato misterioso e delle amicizie quanto mai originali.
Che cosa si nasconde dietro queste insolite scoperte? Come mai Viktor conosce una lingua di cui nessun esperto ha mai avuto notizia? Chi è in realtà l’affascinante Lord?

Con una scrittura scorrevole e avvincente l’autrice intreccia il reale al sorprendente e all’inaspettato, e coinvolge il lettore in un turbinio di avventure fantastiche e appassionanti, trasportandolo dalla moderna Edimburgo alle lande ghiacciate delle isole Svalbard, dalla inesplorata Kamchatka alla magica Islanda, per tornare all’antica Uruk, ai tempi in cui nasceva la storia dell’umanità che, forse, non è stata esattamente come noi la conosciamo…
L'autrice.
Elena Ticozzi Valerio è nata a Como, vive ora a Milano, che ama profondamente, con il marito, la suocera e tre gatti.
Ha viaggiato fin da piccola con i genitori, appassionati di storia, alla ricerca delle testimonianze del nostro passato.
Adora in particolare i paesi del grande nord che visita non appena le è possibile.
Dotata di una fantasia esuberante è cresciuta nella “terra di mezzo”, che ha attraversato innumerevoli volte a bordo del Millennium Falcon.
Ama la musica in tutti i suoi generi e il buon cibo.
Si diletta nello studio delle lingue e delle arti marziali.

Frammenti di libri (36)



frammento


«E secondo me, invece, un individuo come te la possiede un’anima… un individuo che si preoccupa, che si prende cura degli altri, che soffre per aver fatto del male a qualcuno, che prova emozioni… 
secondo me, un individuo così, un’anima la possiede… 
Un ragazzo che è morto per salvare una bambina non può aver perso l’anima perché, in punto di morte, qualcun altro ha deciso di trasformarlo e farlo vivere per sempre. Tu non sei un dannato, ma un vampiro che vivrà per sempre con un’anima… ecco cosa sei!»
Mi guardò dritto negli occhi e, senza che me ne rendessi conto, 
in un baleno mi fu davanti.
«Io… Daphne… grazie…»
Gli sorrisi.
E poi accadde una cosa che non avevo assolutamente programmato, ma che in realtà avevo varie volte sognato.
Si chinò lentamente, mi scostò dei riccioli ribelli che mi ricadevano sul volto e appoggiò con infinita delicatezza le labbra sulle mie.

tratto da L'INTOCCABILE di Federica Leone

(221x250, 877Kb)
kiss


Segnalazione romance: "Una calda estate in Texas" di Lisa Kleypas



In attesa di San Valentino, che dite, ci diamo alla ricerca di romance super romantici...??
Ok, io inizio con una fresca uscita...

UNA CALDA ESTATE IN TEXAS
di Lisa Kleypas

Una calda estate in Texas
Ed. Mondadori
Romanzi d'amore
322 pp
10.50 euro
USCITA 29 gennaio 2013
Trama

Nonostante l'infanzia passata in una famiglia difficile, Ella Varner è riuscita a crearsi una vita serena, accanto all'affettuoso Dane e con un lavoro che ama: tiene una seguitissima rubrica di consigli su un giornale.
Quando qualcuno ha un problema, scrive a Ella, e lei ha sicuramente una risposta. 
Ma quando è Ella ad avere un problema? Per esempio, quando la disastrata sorella Tara spunta fuori dal nulla per affidarle Luke, il figlioletto appena nato, e poi scompare? 
Con il suo spirito pratico, Ella si presenta da colui che tutti indicano come il padre di Luke, il miliardario Jack Travis. 
Un playboy impenitente, un uomo che guida sempre troppo veloce, vive troppo pericolosamente, e ama troppe donne. L'incontro tra i due sarà a dir poco esplosivo...

«Un romanzo emotivamente intenso e piacevolissimo. Ritroverete tutta la passione, la suspense, il divertimento che vi aspettate da questa autrice.» Romance Review Today

L'autrice.

Lisa Kleypas, laureata in scienze politiche, ha pubblicato il suo primo romanzo a soli ventuno anni. Eletta Miss Massachusetts, si è dedicata alla carriera letteraria: i suoi romanzi d'amore sono pubblicati in quattordici lingue e le sono valsi numerosi premi
.

Oggi in libreria... cosa troviamo?



Oggi non sono pochi i libri in uscita..!
Ne vediamo alcuni??

VORREI CHE FINALMENTE SUCCEDESSE QUALCOSA DI BELLO
di Trixi Von Bulow

Ed. Corbaccio
collana Romance
Trad. di L. Basiglini
294 pp
14.90 euro
USCITA 31 GENNAIO 2013

"Ci sono persone che arretrano spaventate alla prima, minima difficoltà. E ci sono persone che non vedono neanche un muro alto ventidue metri nel bel mezzo della loro strada. Devono sbatterci contro per capire che non possono procedere. E ciononostante, cercano un varco, un mattone mancante, che magari gli permetta di infilarsi dall’altra parte. Ci sono persone che non accettano un «no». Io sono una di quella. Winston Churchill sarebbe stato orgoglioso di me."

Trama

Fritzzi Berger è una donna che è diventata forte per necessità, anzi, per legittima difesa; da 365 giorni è senza un marito e con almeno altrettanti dubbi su se stessa, e ha una bambina che di notte emigra nel letto della mamma con il suo coniglietto di peluche.
Mi auguro che alla fine qualcosa di bello accade
cover
Lavora, pagata male, presso una casa editrice, e ha quindici anni di matrimonio alle spalle e il quarantesimo compleanno alle porte, quando si lascia convincere da un'amica ad andare un paio di giorni al mare.
E fra quotidiane delusioni, la sensazione costante che tutto stia andando a rotoli, equivoci talora tristi e talora spassosi, Fritzzi continua tenacemente a sperare di tornare a essere nuovamente felice, finché qualcosa accade per davvero..

L'autrice.
Trixi von Bülow è autrice e editor presso una piccola casa editrice tedesca. I suoi libri di saggistica, come 101 Dinge, die man tun kann, um eine Frau, glūcklich zu machen (101 cose da fare per rendere felice una donna), hanno avuto molto successo in Germania e sono stati tradotti in numerosi paesi. Trixi von Bülow vive a Monaco con il marito e due figli
.


IL COLORE DEL LATTE
di Nell Leyshon

Ed. Corbaccio
Narratori Corbaccio
180 pp
14 euro
USCITA 31 GENNAIO 2013
Trama

È la primavera del 1831 quando Mary incomincia a scrivere la sua storia. Scrive lentamente, ci vorranno quattro stagioni perché racconti tutto. Ma non importa: scrivere è diventato un bisogno primario per lei, come mangiare e dormire. Viene da una famiglia di contadini, ha quindici anni, una gamba più corta dell'altra e i capelli chiari come il latte. Conosce solo la fatica del lavoro nei campi, proprio come sua madre, suo padre e le sue sorelle. Conosce solo il linguaggio della violenza, che il padre le infligge se non lavora abbastanza. Ma ha un cervello lucido e una lingua tagliente. Un giorno il padre la allontana di casa perché il vicario vuole una ragazza che accudisca la moglie malata. Mary non vuole abbandonare l'unica vita che conosce, ma non ha scelta. 
E nella nuova casa imparerà a scrivere, e scrivere rende liberi anche se la libertà ha un prezzo.

L'autrice.
cover

Nell Leyshon è nata a Glatsboury, in Inghilterra e vive nel Dorset. È autrice pluripremiata di numerose sceneggiature, soprattutto teatrali. Passerà alla storia per il suo talent: è infatti la prima sceneggiatrice donna a cui il Shakespeare’s Globe Trust abbia mai commissionato (dalla sua fondazione nel 1599) uno spettacolo per il Globe, il teatro più famoso del mondo, il luogo in sui Shakespeare stesso lavorò ai suoi capolavori. Forse per l’influsso delle numerose sceneggiature prodotte, la scrittura di Nell Leyshon coinvolge e assorbe immediatamente, i suoi personaggi conquistano e convincono come fossero persone in carne e ossa. Il colore del latte ha stupito la stampa e il pubblico internazionali e ha conquistato tutti in casa editrice.




Cover a confronto



cover mon amour

Il tema delle cover di oggi è il confronto tra quelle italiane e le originali..!

Vediamo chi vince tra....

figlio
IL FIGLIO
DAL 13 FEBBRAIO!

the son
























cover originale
Le bambine che cercavano conchiglie
dal 7 febbraio


























Alla fine di un lungo inverno
dal 31 gennaio
cover


























Mi auguro che alla fine qualcosa di bello accade
cover
dal 31 gennaio





















Iniziamo dalla prima coppietta.
Tutte le cover Giunti Y del ciclo "The Giver" sono di gran lunga più gradevoli degli originali...|
Non siete d'accordo?

Per quanto riguarda il libro in uscita per la Garzanti, "Le bambine che cercavano conchiglie", preferisco un po' di più l'originale, più suggestiva, anche se nessuna delle due alla fine mi fa impazzire. ^_^

Per le altre due, mi piacciono di più le italiane, ance se per la terza c'è da dire che la cover originale ben si addice al titolo originale (An apple a day).

Per l'ultima, trovo carinissima la ragazza che si copre parte del vis con i guanti lasciando intravedere solo gli occhi!!!

VI VA DI DIRMI TRA QUESTE QUALE INCONTRA DI PIU' I VOSTRI GUSTI? ^^

Recensione: IL BACIO DELLA MORTE di Marta Palazzesi



Buondì!!
Eccomi con la recensione del tanto atteso

IL BACIO DELLA MORTE
di Marta Palazzesi

Ed. Giunti Y
Trama
Quando hai diciotto anni, vivi nelle remote foreste della Romania e il tuo unico obiettivo è dare la caccia alle spietate creature che popolano il Mondo Sotterraneo, non puoi permetterti distrazioni.
E questo Thea lo sa molto bene.
Abile mezzo demone dotato del potere dei sogni, è una ragazza ribelle e irriverente.
Ma quando riceve il pugnale con cui cacciare gli Azura, è più che determinata a impegnarsi fino in fondo negli allenamenti che la renderanno ufficialmente una Cacciatrice, mettendo da parte tutto il resto.
Però non sempre le cose vanno come previsto e Thea si ritrova costretta non solo a combattere contro un nemico infido e crudele, ma anche a resistere al costante impulso di azzuffarsi col padre, dal quale ha ereditato i poteri da Incubo.
Ma soprattutto deve cercare di contenere l’attrazione per il nuovo compagno di caccia, un affascinante mezzo Succubo dal passato oscuro.
Inaspettate rivelazioni e inquietanti avvenimenti sconvolgeranno pericolosamente la vita di Thea, divisa tra il desiderio di seguire chi ama e compiere il proprio dovere.

recensione


"Il bacio della morte", edito dalla Giunti Y e appartenente al genere Young Adult/paranormal, è il primo libro di una trilogia denominata "Casa dei Demoni", scritto dalla giovane Marta Palazzesi.

Lo avevo atteso molto e, quando l'ho avuto tra le mani, l'ho letto davvero con molto interesse.

A guidarci lungo il nostro viaggio nella conoscenza di demoni, mezzo-demoni e creature spietate chiamate Azura, ci pensa la 18enne protagonista, Thea Anderson, che vive in una "comunità" popolata appunto da demoni ed ibridi (cioè coloro che sono nati da un'unione tra un demone e un umano), dove tutto è scandito da regole precise e dove i ragazzi ritenuti idonei studiano e si allenano per diventare cacciatori di Azura, i quali sono sempre in giro (e talvolta si aprono un varco oltre i cancelli che proteggono la comunità di Thea, entrandovi e aggredendo brutalmente), pronti ad uccidere o a "sedurre" qualche demone forte perché li segua nel Mondo Sotterraneo e sia uno di loro.
Thea è una mezzo demone; suo padre è un demone potente ed in vista, col potere di creare i sogni, dono che anche la figlia ha; sua madre è un'umana particolare, con la capacità di "guardare oltre", nel futuro, scorgendo ciò che gli altri non vedono; purtroppo è da 10 anni in uno stato depressivo a causa di una sciagura, nella quale la sua amica Sabina (moglie del capo dei demoni, Grigor) è rimasta vittima.
Thea non ha un buon rapporto col padre, ma questo è dovuto al fatto che entrambi hanno un bel caratterino e si somigliano più di quanto non vogliano ammettere, cosa della quale il lettore si renderà conto leggendo, e che strapperà più di un sorriso.
La nostra giovane "quasi-cacciatrice" è alle prese con i duri allenamenti per diventarlo a tutti gli effetti e non vede l'ora di darsi da fare per pugnalare i feroci nemici; accanto a lei, come compagno di caccia, il bello ma misterioso Damian.
Thea ne è affascinata ma sente anche un certo timore in sua presenza;  questo ragazzo, quasi suo coetaneo, da subito appare come un tipo schivo, solitario, di poche parole..., e quelle poche che dice sono pure enigmatiche.
Ben presto Thea scoprirà che il suo nuovo compagno è un Succubo, un demone tra i più forti e con svariate capacità sovrannaturali, alcune delle quali non proprio innocue.
Ma a stupirla non poco sarà la sua storia personale passata; quando Thea verrà a sapere, praticamente da subito, chi è Damian ne resterà stupita e anche un po' scettica: sarà il caso di fidarsi di lui?

Ruotano, attorno a Thea, altri personaggi non meno importanti nell'economia della narrazione: c'è la migliore amica Serena, figlia del capo Grigor, dolce, bella, intelligente e fine, che ha una cotta per l'amico di sempre, Came; c'è il simpatico e gioviale Shane, Caterina l'arpia, i due principi russi - cugini di Serena -, il bell'Alex e l'antipatica sorellina di lui, Ania...

La vita di Thea - già di per sé abbastanza movimentata, un po' per la costante minaccia degli Azura, un po' per i numerosi richiami cui è soggetta a causa delle sue "marachelle" - verrà sconvolta proprio dalla presenza di Damian - per il quale sente una forte attrazione (fisica ma non solo), che lui cercherà di respingere per il bene della stessa Thea - e a causa di un evento inaspettato che metterà in pericolo la vita di più persone.

Thea
Essendo il primo libro di una saga, il lettore arriverà alla fine con il desiderio di leggere il seguito, visto che le avventure della nostra bella e ribelle cacciatrice sono appena iniziate!

Leggere "Il bacio della morte" è stato molto piacevole; lo stile è scorrevole, con un linguaggio fresco e giovanile, in cui il lettore si ritrova molto facilmente; le vicende che coinvolgono Thea e i suoi amici sono davvero simpatiche e vivaci, grazie al punto di vista della protagonista, cui l'Autrice dà un tono ironico, critico (in modo spiritoso), regalandoci molti momenti divertenti, che fanno sorridere e che sicuramente rendono la narrazione briosa e vicina a noi.


L'autrice è stata brava nel creare una trama appassionante, non solo o non tanto per le vicende in sè, quanto per i personaggi, costruiti in modo da risultare interessanti e dandoci modo di conoscerli ed immaginarli, tanto nell'aspetto esteriore, quanto nel carattere.

Thea secondo me è un personaggio che difficilmente può creare antipatia, anzi io personalmente l'ho adorata...: testarda, impetuosa, "dalla mano facile" (meglio andarci d'accordo...), ma anche intelligente, acuta, desiderosa di prendersi cura di chi ama, nonché bisognosa di dare e ricevere amore...., anche se l'orgoglio non sempre le permette di ammetterlo con facilità!

Damian
Damian... Oh beh, sono grandicella per sciogliermi davanti a un personaggio letterario maschile (vero?)...., ma quanto mi piace questo tipo....!
Lasciando da parte l'aspetto legato ai suoi poteri e guardando solo quello "umano", mi piace perché non è spavaldo, non ostenta la propria avvenenza (come qualcun altro nel romanzo...), non fa per forza il piacione, è misterioso e lascia rosicare un pochetto la nostra donzella (e diciamocelo, ci piacciono di più i ragazzi che ci lasciano un po' "in attesa" rispetto ai cascamorti), il che non è un male, anzi accresce l'interesse.

Ma lascio a voi il gusto di apprezzarlo, insieme a tutti gli altri personaggi.

Giudizio positivo, aspetto con ansia ed entusiasmo il seguito.....!

mercoledì 30 gennaio 2013

Bozza della cover di GODDESS di Josephine Angelini!!



La giunti Y non smette di stupirci stamane!

Dopo esserci segnate la data dell'uscita di "Il Figlio" di Lois Lowry, eccoci a sbirciare la cover - anche se non è quella definitiva - di...


GODDESS
di Josephine Angelini

copgoddessprov
uscita: 5 GIUGNO 2013


Trama tradotta da me ^_^

Dopo aver scatenato la liberazione degli dèi dalla loro prigionia sull'Olimpo, Helen deve trovare il modo per rinchiuderli prima che inizi una guerra devastante.
Ma gli dèi sono arrabbiati e assetati di vendetta, hanno già fatto molte vittime e a peggiorare le cose c'è l'oracolo che rivela come in mezzo a loro ci sia in agguato un diabolico Tiranno.
Mentre Hele deve fare ancora chiarezza sui proprio sentimenti circa Orion e Luca, la vita di quest'ultimo è in pericolo e la ragazza dovrà prendere una decisione terribile, perché la guerra si sta avvicinando.

Goddess è la straordinaria conclusione (dopo Starcrossed e Dreamless) di Josephine Angelini, dove una dea dovrà elevarsi al di sopra di tutto per cambiare un destino già scritto, in una vera e propria battaglia che non lascerà domande senza risposte ma neanche cuori intatti...


Questa è la cover originale; quale tra le due preferite?
Io proprio non saprei, sono incantevoli *_*



LEGGI IL PRIMO CAPITOLO!!!





Parole d'Autore prima che..... ^_^



ex-epigrafe

Ecco cosa riporta l'Autrice di "La bambina dai capelli di luce e vento", prima dell'inizio della storia....

Se volete che vostro figlio sia intelligente, raccontategli una fiaba;
se volete che sia molto intelligente, raccontategliene di più...
Albert Einstein

ANCHE IL LIBRO CHE AVETE IN LETTURA HA UNA CITAZIONE RIPORTATA DALL'AUTORE PRIMA DELL'INIZIO DELLA NARRAZIONE?



Il significato della parola EPIGRAFE al quale mi riferisco è questo: Iscrizione in fronte a un libro o scritto qualsiasi, per dedica o ricordo; più particolarm., citazione di un passo d’autore o di opera illustre che si pone in testa a uno scritto per confermare con parole autorevoli quanto si sta per dire. (Treccani)

Una citazione una canzone: When I look into your eyes



words&song


"E fu lì che accadde qualcosa di inaspettato.
Damian mi guardò. Intendo, mi guardò davvero,
come se mi notasse per la prima volta,
esattamente quello che era successo a me
quandomi ero ritrovata tra le sue braccia 
pochi istanti prima.
Come se all'improvviso
avesse una consapevolezza di me tutta nuova".

tratto da IL BACIO DELLA MORTE di M. Palazzesi

When I Look Into Your Eyes
- Firehouse - 

Recensione: "DUE DI DUE" di Andrea De Carlo



Mi accingo a dire la mia opinione su...

DUE DI DUE
di Andrea De Carlo



Ed. Bompiani
Tascabili Narrativa
400 pp
10.50 euro
2005
"Due di due" è un romanzo apparso per la prima volta nell'89.
Narra l'amicizia fra Mario, l'io narrante, e Guido, un suo compagno di scuola. Sono così diversi da essere speculari, Mario e Guido: il primo è un adolescente come tanti, impaurito e attratto dalla vita, indeciso nelle scelte e appena abbozzato nella personalità, succube dell'autorevolezza e del carisma altrui; il secondo ne ha da vendere di autorevolezza e carisma, ha entusiasmo per la vita, ed è diverso, diverso da tutti gli altri, abbastanza per attrarli, troppo per non spaventarli, per non restare, alla fin fine, sempre isolato.
Nonostante le differenze, l'amicizia di Mario e Guido prosegue lungo gli anni Settanta e Ottanta: a scuola e fuori scuola, fino all'età adulta.







Premetto che non avevo mai letto nulla di questo autore e che mi ha fatto piacere conoscerlo.
"Due di due" è un libro in cui ci sono davvero molti spunti di riflessione su tematiche diverse, di natura sociale di sicuro (è ambientato negli anni della contestazione giovanile in Italia e non solo) ma anche personale, primo fra tutti il tema dell'amicizia, il suo valore per la nostra vita.

Mario e Guido sono i protagonisti di questa storia di amicizia; il lettore segue il punto di vista del primo ma questo non gli impedisce di farsi un'idea completa anche di Guido e degli altri personaggi; una caratteristica che ho apprezzato dell'Autore è la capacità di rendere viva ogni pagina, ogni parola e situazione, dandoci modo di guardate tutto e tutti da più punti di vista.
Ma procediamo con ordine.

Mario e Guido sono due adolescenti, vanno al liceo, vivono nella caotica e fredda Milano e fanno amicizia quasi subito, sin dal loro primo incontro; un legame che si intensificherà man mano e che li accompagnerà per tanti anni.
I due non potrebbero essere più diversi tra loro: Mario è un tipo timido, insicuro, sempre alla ricerca di conferme, con scarsa propensione all'azione e a prendere decisioni; al contrario, Guido ci appare sempre spavaldo, sin da ragazzo, con le idee (di stampo anarchico) chiare sulla società attorno a lui e su quanto la disprezzi e la voglia fuggire; un po' meno sicuro del proprio futuro e di ciò che vuol costruirsi per realizzarsi, ma fatto sta che la sua personalità carismatica attrae a primo acchito chiunque lo conosca, donne in primis.

Ed infatti, da ragazzi, Mario un po' soffre il fatto che tutte le attenzioni da parte delle ragazze che conoscono, si riversino principalmente sull'amico, mentre su di lui solo o per ripiego o comunque in un secondo momento.

Appare da subito come Mario sia in realtà quasi succube di Guido, cerchi la sua compagnia e ne sia affascinato, per quello spirito di libertà che sempre contraddistinguerà l'amico.
Guido sarà sempre lo stesso, bene o male, nel corso degli anni; a cambiare sarà più che altro il nostro Mario, che dopo un inizio incerto e apatico (la sofferenza ed il malessere per non riuscire a combinare un granchè nei primi anni della sua gioventù gli porteranno una crisi depressiva...) troverà e la propria strada (a livello di "cosa farò da grande") e la compagna per la vita, nonché madre dei suoi futuri figli: Martina, una giovane che, al pari di Mario, detesta la squallida e arida vita di città, preferendo segregarsi in campagna, a stretto contatto con la natura e vivere di ciò che essa offre.

Ed infatti, De Carlo ci presenta la "rustica coppia" Mario-Martina come due personalità "retrò", un po' Amish, oserei dire ironicamente, che desiderano star lontani dai progressi cittadini e vivere in un'atmosfera bucolica, fatta di lavoro  nei campi e di produzione di prodotti artigianali (attività, questa, che verrà col tempo, con le giuste collaborazioni e i giusti progetti).
Certo, la battuta con gli Amish va presa con le pinze: Martina e Mario non vivono fingendo di essere nell'Ottocento, si riforniscono di corrente e tutto il resto per star bene, soprattutto quando diventeranno genitori di due vispi gemelli, però certo in loro c'è la chiara convinzione di voler  evitare a tutti i costi di farsi fagocitare dalla massificazione e mercificazione in atto a livello sociale.

In questo contesto, ritroviamo il nostro irrequieto amico Guido, che negli anni - mentre Mario evolveva da studente indolente ad attivo contadino - piuttosto "peggiora", nel senso che andrà in lungo e in largo, viaggiando per il mondo, cambiando casa e donne, finché a un certo punto approderà a casa di Mario e Martina, dove forse troverà, almeno per un po', quel pizzico di serenità che in fondo cerca ma che "quelli come lui" (sempre ed eternamente insoddisfatti, che non sanno/non vogliono/non riescono ad adeguarsi al mondo attorno a sé, a "mettere radici") sono destinati a non trovare mai.
Su una cosa Guido cercherà di concentrare le proprie energie e la propria acuta intelligenza (nonché la propria insofferenza verso il sistema sociale): il progetto di scrivere un libro, che denunci in modo freddo e crudo le ipocrisie e i malesseri presenti nel suo tempo.
Ma anche l'attività della scrittura si rivelerà difficile per lui, che non riesce ad accettare di conciliare il rifiuto della società ipocrita e piena di regole, con il "bisogno" di dover pubblicare i propri libri attraverso case editrici che pensano solo ai propri interessi; e non solo: chi leggerà i suoi libri?
Gente che storce il naso davanti alla verità, davanti ad uno specchio spietato che mostra loro tutta la propria "anti-umanità" e falsità...; ma allora perché scrivere, da chi e da cosa trarre "ispirazione"?
Non ci sarà un solo momento in cui non avvertiremo le inquietudini di Guido, e non sarà certo l'incontro con Chiara (la sorella di Martina, che vive anche lei in campagna) e gli eventi ad esso conseguenti a cambiarlo, a rasserenare quest'anima eternamente in pena, che affogherà e addormenterà tutti i malesseri nell'alcol, oltre che continuando a vivere come un nomade...

Devo dire che Guido è un personaggio che non ho molto amato; io non riesco ad ammirare un individuo che, per quanto originale, attivo, profondo nei pensieri, non sia però capace di dare un senso vero e concreto alla propria esistenza; ok non farsi ingabbiare dagli schemi stabiliti dagli altri, ok non obbedire ciecamente alle formalità, ok il desiderio positivo di "cambiare il mondo", di non conformarsi ad un sistema sociale freddo, che tratta le persone come numeri, oggetti..., ma un'esistenza priva di radici per me non è un punto o un valore aggiunto, al contrario, è una perdita.
Perdita di sé, dei propri sogni ed obiettivi, perdita di affetti, di legami stabili nei quali dare e ricevere; perdita delle occasioni che la vita -  vissuta non da soli ma con/per gli altri - ci offre per crescere e migliorare.

Mario l'ho "odiato" all'inizio, poi mi è salito perchè ha recuperato punti dopo essersi dato degli obiettivi intelligenti nella vita; certo, io non farei mai quel tipo di scelta, non obbligherei i miei figli a vivere come selvaggi (l'Autore mette in bocca a Mario questo aggettivo, attribuito ai gemelli) sempre e solo in campagna, esclusi da ogni contatto sociale, senza mezzi di comunicazione ecc..., non ritengo sia uno stile di vita saggio (ma forse, è solo totalmente diverso da ciò a cui sono abituata, chissà...), ha certamente i suoi contro, ma comunque, almeno Mario ha dato una direzione alla propria vita.
Invece Guido resterà sempre l'adolescente anarchico ossessionato dal dover fuggire dalla grigia Milano, che arrogantemente (ma senza volerlo essere, in realtà) crede di aver individuato tutte le falle del sistema sociale e di essere tra i pochi a volerlo evitare e denunciare, per restare "genuino", vivo, vero.

Un aspetto della storia d'amicizia, che ho trovato esagerato, è la morbosità eccessiva di Mario e Martina verso Guido: sempre in attesa di una lettera o cartolina che dia sue notizie, frementi all'idea di leggere il libro di Guido, preoccupati delll'accoglienza dello stesso da parte del mondo editoriale..., insomma ho trovato che alla fine questi due vivessero quasi ruotando attorno a Guido...., il che mi pare un tantino esagerato, ecco.

Per il resto, e a conclusione, ho apprezzato  il modo di scrivere di De Carlo, come ho già detto, molto pratico e concreto; ci sono momenti in cui la narrazione si fa più dinamica ed interessante ed altri in cui il ritmo è forse meno incalzante.
Comunque, nel complesso è una buona lettura.
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