lunedì 27 gennaio 2014

Anteprime Piemme. Dal 18 febbraio: IL CLUB DEL SABATO SERA - IL BAMBINO CHE INVENTO' LE STELLE



Anteprime Piemme di febbraio...:

IL CLUB DEL SABATO SERA
di Becky Aikman


Ed. Piemme
378 pp
18.50 euro
USCITA 18 FEBBRAIO
2014
Trama

Becky ha poco più di quarant’anni quando rimane vedova. Per superare il senso di perdita e il grande dolore che la annienta, decide di riunire altre donne nella sua condizione.
È così che cinque giovani vedove si ritrovano un sabato sera al mese, la serata più difficile per chi è sola, per stare insieme e darsi coraggio. 
Diventano amiche e per un anno cenano insieme, escono, partecipano a corsi di cucina... così pian piano ritornano a sorridere alla vita, e qualcuna si apre anche a un nuovo amore.

Un viaggio alla riscoperta della felicità quando ti è capitato il peggio che ti possa capitare; tra commozione, sorrisi e lacrime, una storia di perdita e rinascita che fa bene al cuore.

L'Autrice.
Becky Aikman è una ex giornalista di “Newsday”, è ora redattrice di “Business Week”. Vive a New York. Il club del sabato sera è il suo primo libro
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IL BAMBINO CHE INVENTO' LE STELLE
di Tom Bullough


Ed. Piemme
224 pp
14.50 euro
USCITA 18 FEBBRAIO
2014
La trama

Kostya guarda le stelle e sogna di andare nello spazio. Sarà perché, abituato alle distanze della steppa russa, il sole non gli sembra poi tanto lontano.

A lui, il mondo, piace vederlo attraverso la matematica. I numeri e le leggi della fisica gli danno la sensazione di afferrare quella realtà che, nella vita di tutti i giorni, in parte gli sfugge e lo inganna, perché non riesce a sentirne bene i suoni, dopo che la scarlattina lo ha reso parzialmente sordo.
Nessuno – tra i compagni di scuola che lo prendono in giro per il suo handicap, o tra i compaesani che lo ritengono un po’ matto per i suoi strani esperimenti – immagina che diventerà uno scienziato, né che le sue scoperte saranno utili, quasi un secolo dopo, ai primi astronauti. 

Si può forse avere fiducia in chi, ferratissimo sul principio di Archimede, non sa neppure nuotare?
La verità è che quel mondo non può ancora comprendere Kostya, perché Kostya appartiene già al futuro.

L'AUTORE
Tom Bullough , giornalista e scrittore, è nato nel 1975 in Galles, dove è cresciuto in una fattoria. Il bambino che inventò le stelle è il suo terzo romanzo, il primo tradotto in Italia.

Recensione LA POLVERE di Elisa Barindelli



Ieri sera ho letto tutto d'un fiato un racconto fiabesco molto ma molto carino, che mi ha fatto sognare e mi ha permesso di guardare per un attimo il mondo, e le piccole cose che ci circondano, con stupore e meraviglia.

LA POLVERE
di Elisa Barindelli


La_polvere
0.89 euro
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Trama

Un mattino, il mondo si risveglia sotto una morbida coltre di polvere: solo le nuvole possono lavarla via con la pioggia, ma qualcuno deve sfidare dubbi e luoghi comuni per arrivare fino in cima alla torre e parlare con loro. Saranno un ragazzino di sette anni ed il suo papà a mettersi in cammino per far tornare i colori a splendere, imbarcandosi in un percorso spirituale ricco di sorprese.

"La polvere" è una metafora piena di magia, che disegna a matita, ma con maestria invidiabile, un'epoca di passaggio e di evoluzione. Un viaggio di crescita, riscoperta e rinascita narrato con la delicatezza di una fiaba e la leggerezza di un gioco.

Questo è un libro che si fa ricordare a lungo.

L'autrice.
Elisa Barindelli cresce a Milano, dove frequenta le scuole fino a terminare l'università nel 2006, laureandosi in ingegneria delle telecomunicazioni; realizza numerose iniziative legate a svariati ambiti artistici, tra cui la scrittura, la musica e la fotografia, parallelamente alla creazione di siti web e community on-line
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il mio pensiero
Svegliarsi una mattina e trovare il mondo sommerso dalla polvere...!
Il piccolo Jori è stupito e incuriosito: ma da dove viene questa polvere e come liberarsi di essa?
Jori vive col papà Ayl, che ama scrivere storie; insieme decidono di fare un viaggio e recarsi su una torre e parlare con le nuvole, in modo che mandino la pioggia e spazzi via la polvere.
Sul loro cammino incontreranno diversi personaggi: qualcuno li penderà in giro e considererà folle il progetto di parlare alle nuvole; qualcun altro si mostrerà entusiasta, altri condivideranno, con un pizzico di dolce nostalgia, la propria storia un po' triste...
Sempre con determinazione e con atteggiamento riflessivo, padre e figlio continuano il loro percorso insieme; solo in un momento si separeranno e questo darà modo al piccolo Jori di comprendere che...

"l'importanza di un viaggio non si capisce solo dalla sua destinazione, così come la sua durata non si può giudicare solo dai giorni di cammino.
Forse, si disse, il vero valore di un viaggio si poteva leggere in coloro che ne ritornavano"

Riusciranno Jori e Ayl a raggiungere le nuvole e a parlare con loro per chiedere il favore di mandare la pioggia?

Una fiaba breve, totalmente attraversata da un'atmosfera d'incanto, ambientata in un'epoca e in un luogo non specificati che contribuiscono a dare la sensazione di essere immersi in una storia magica, che permette al lettore di tornare bambino e accompagnare il piccolo Jori in questo suo viaggio.
Ayl è un papà dolce, comprensivo, che desidera lasciare al suo bimbo la possibilità di riflettere, far domande e crescere, facendo le proprie esperienze, pur "vegliando" su di lui.

Leggendo, non ho potuto fare a meno di accostare Jori al "piccolo principe"; a parte la già menzionata "atmosfera magica e fiabesca" che  attraversa la narrazione, quello che mi ha fatto scattare l'associazione è l'approccio del piccolo al mondo, alla vita, agli altri, il suo far domande e aspettare risposte adeguate; la sete di conoscenza, il desiderio di imparare, la capacità di empatia, di ascoltare le storie altrui e immedesimarsi nei loro sentimenti.

C'è molta delicatezza e dolcezza in questa breve storia, che resta impressa per la sua semplicità non banale ma anzi deliziosa e tenera.

Consigliato: una lettura velocissima ma carina!!!

Shoah: Schindler, tra il film e la testimonianza dei sopravvissuti



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Ieri sera su LA7 davano "La chiave di Sarah", film che possiedo in dvd e che ho visto non molto tempo fa (la recensione sul romanzo la trovate sul blog!!); ho scelto quindi di metter su "Schindler's List" di Spielberg, che riesce sempre a toccarmi profondamente.

locandina
Il film si basa sul romanzo La lista di Schindler di Thomas Keneally basato sulla vera storia di Oskar Schindler.

L'industriale tedesco Oskar Schindler, in affari coi nazisti, usa gli ebrei come forza-lavoro a buon mercato. Gradatamente, pur continuando a sfruttare i suoi intrallazzi, diventa il loro salvatore, strappando più di 1100 persone dalla camera a gas

Il film è stato girato in bianco e nero tranne alcuni inserti come la bambina con il cappottino rosso e la sequenza nel finale del film, interamente a colori, quando, ai giorni nostri, vengono rispettosamente deposti i sassi sulla tomba del vero Oskar Schindler presso il cimitero di Gerusalemme.
La bambina vestita di rosso in realtà si chiamava Roma Ligocka e contrariamente a quello che succede nel film, sopravvisse alla Guerra.
Steven Spielberg ha deciso di usare parte degli incassi per creare la Survivors of the Shoah Visual History Foundation, organizzazione no-profit per una collezione audio-video delle testimonianze di circa 52.000 sopravvissuti.
7 Oscar: film, regia, fotografia di Janusz Kaminski (in bianconero, tranne prologo ed epilogo), musica di John Williams, montaggio, scenografia e sceneggiatura.


In merito a questo film,  segnalo un libro-testimonianza che racconta proprio l'esperienza di Schlinder, vista attraverso gli occhi del ragazzino più giovanepresente tra gli oltre 1000 ebrei da lui salvati: Leib Leizon (Leon Leison).

(in inglese)

IL BAMBINO DI SCHINDLER
di Leon Leyson


Il bambino di Schindler
Ed. Mondadori
Gennaio 2014
196 pp
14 euro
Trad. E. Costantino
ill. S.M.L.Possentini
Sinossi

Un piccolo villaggio, i fratelli, gli amici, le corse nei campi, il bagno in un fiume limpido: questa è la storia vera di Leon, quella di un mondo spazzato via all'improvviso dall'invasione dei nazisti. 
Quando nel 1939 l'esercito tedesco occupa la Polonia, Leon infatti ha soltanto dieci anni. 
Ben presto lui e la sua famiglia vengono confinati nel ghetto di Cracovia insieme a migliaia di ebrei. 
Con coraggio e un pizzico di fortuna Leon riesce a sopravvivere in quello che ormai sembra l'inferno in terra e viene assunto nella fabbrica di Oskar Schindler, il famoso imprenditore che riuscì a salvare e sottrarre ai campi di concentramento oltre milleduecento ebrei.
In questa testimonianza rimasta a lungo inedita, Leon Leyson racconta la propria storia straordinaria, in cui grazie alla forza di un bambino l'impossibile diventa possibile.

Leon ha incontrato Oskar  una sola volta dopo la guerra, nel 1972, quando un gruppo di sopravvissuti lo invitò a Los Angeles; Leon era tra coloro che gli diedero il benvenuto in aeroporto; Leon non era sicuro che Oskar potesse riconoscerlo, ma lui disse: 

"Io so chi sei! Il piccolo Leyson!"

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L'autore.
Leon Leyson è stato il membro più giovane della lista di Schindler. Convinto che nessuno sarebbe stato interessato alla sua storia, ha evitato di parlarne fino a quando il film Schindler's List non ha catturato l'attenzione di tutto il mondo.
Ha insegnato per trentacinque anni nel liceo di Huntington Park, in California. Per il suo impegno come educatore e testimone dell'Olocausto ha ricevuto una laurea ad honorem in Lettere dalla Chapman University. È scomparso nel gennaio 2013
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Giornata della Memoria. Pensieri



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PER NON DIMENTICARE
Volevo condividere con voi qualche estratto del libro "Sopravvissuta ad Auschwitz" di Eva Schloss - la recensione del libro è sul blog.

Sono pensieri importanti che vi posto perchè contribuiscono a dare alla GIORNATA DELLA MEMORIA il senso e lo scopo che essa deve avere ogni anno, senso e scopo che non devono ridursi (solamente) a manifestazioni, letture sul tema, film, documentari trasmessi...., ma che devono poter far nascere, in chi si interessa a questo passato da non dimenticare e che ancora "brucia" nelle coscienze di tutti noi, la consapevolezza che ricordare deve servire a renderci persone migliori, come singoli individui e come comunità, nella speranza che il rispetto dei diritti fondamentali di ogni uomo non siano nuovamente (ahimè, aggiungo "non continuino", in molte realtà)  ad essere calpestati...

Non solo, ma vedendo le cose dal punto di vista dei sopravvissuti, condividere la loro esperienza non è importante solo per noi posteri -  per conoscere e non permettere ancora atrocità simili - ma anche per loro, per riacquistare quella parte di sè che uomini senza pietà e umanità hanno cercato di distruggere e incenerire.


"Niente potrà mai giustificare gli orrendi crimini
commessi dai nazisti,
quelle azioni non potranno mai essere perdonate e spero che,
a causa di vicende analoghe alla mia,
saranno ricordate come tali.
MA grazie alla mia opera di diffusione,
raccontando alla gente la mia storia,
diventai una persona nuova - 
forse la persona che ero sempre stata dentro di me - 
e questo finì per essere una benedizione per me 
e per la mia famiglia.

(...)

Voglio che essi 
(coloro che ascoltano le sue conferenze, bambini, carcerati.... N. d. B.)
apprendano ciò che ho imparato io:
per quanto profonda sia la disperazione,
c'è sempre speranza.
LA VITA E' BELLA E PREZIOSA
E NESSUNO DOVREBBE SPRECARLA MAI."

domenica 26 gennaio 2014

Reading&Quotes



Citazione molto bella sulla lettura..:



Leggere uno scrittore è per me non semplicemente avere un'idea di ciò che lui dice,
ma andar via con lui e viaggiare in sua compagnia.
(Andre Gide)


Ed è proprio così, no?
Non si legge solo per avere un'idea dei contenuti espressi in un libro, ma forse soprattutto lasciarci accompagnare dall'autore in luoghi ed epoche diverse dalla realtà,
in un viaggio che ci fa conoscere gente nuova
e vivere emozioni uniche ogni volta!!!



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HITLER, IL MIO VICINO: in libreria



In linea col tema della Giornata della Memoria:


HITLER, IL MIO VICINO.
Ricordi di un'infanzia ebrea
di Edgar Feuchtwanger


Ed. Rizzoli
Bertil Scali
Trad. A.Zucchetti
270 pp
17 euro
Gennaio 2014
Trama

Monaco 1929. La madre di Edgar è pianista, il padre editore, casa sua è abitualmente frequentata da Thomas Mann, Carl Schmitt e Richard Strauss. 
Di fronte a casa sua abita un uomo il cui volto comincia allora a comparire sulle pagine dei giornali: Edgar lo osserva salire e scendere dalla sua Mercedes nera senza sapere nulla di lui e senza curarsene troppo. 
Fino al 1933, quando quel suo vicino, Adolf Hitler, viene nominato cancelliere del Reich e la sua vita, così com’era prima, finisce: ciò che fino ad allora gli era sembrata un’avventura si trasforma in un incubo, tra rappresaglie, arresti e fucilazioni. 
Il suo migliore amico Ralph non gli parla più, e sua madre la sera firma con gli occhi rossi le croci uncinate che disegna sui suoi quaderni di scuola. “È la fine della Repubblica mio piccolo Bürschi, guarda molto attentamente. Non devi dimenticare”, proverà a spiegargli suo padre davanti alle immagini dei deputati in camicia bruna che si scambiano il saluto. 
Edgar e la sua famiglia dovranno partire, ma per andare dove? Come vivranno? Chi incontreranno? 
In questo libro unico, insieme romanzo di formazione e documento storico, l’autore ripercorre la sua infanzia vissuta nel pieno del fervore culturale e artistico della Germania di Weimar, fino all’incubo improvviso del nazismo e delle persecuzioni razziali: “Me la ricordo bene, la mia infanzia. I miei compagni di scuola ariani mi invitavano alle loro feste di compleanno. 
A quei tempi non esisteva neppure la parola ‘ariano’.
 E se fosse esistita, nessuno l’avrebbe usata. Allora eravamo tutti uguali ”.
È il suo sguardo, innocente e corruttibile, a darci la misura del caos e dell’insensatezza in cui il mondo era sul punto di sprofondare.

L'autore.
Edgar Feuchtwanger, 1924, è uno storico di origine tedesca, professore emerito all’università di Southampton. Ha all’attivo numerose pubblicazioni di storia tedesca e inglese
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Wishing well: Readers Nest Book Shelf


Che ne pensate??

Un modo intelligente e carino per tenere i vostri libri preferiti lì dove amate fermarvi per leggere.
 E mai più "orecchiette" nei tuoi libri. Realizzato in alluminio riciclato.

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