venerdì 21 febbraio 2014

Oriental...introvabili: FINCHE' VERRA' IL MATTINO



Libro introvabile.... ma ho letto pareri molto positivi:

FINCHE' VERRA' IL MATTINO
di Han Suyin


Fin che verrà il mattino
Ed. Oscar Mondadori
738 pp
1985
Trama

Stephanie Ryder, giornalista americana, si trova in Cina per inseguire un sogno, più che per amore di un dongiovanni fallito (e sposato), il quale la desiderava in quella terra remota, solo per compagnia e per soddisfare i suoi appetiti sessuali.
E' la storia di un amore impossibile ambientata in un periodo in cui era molto forte l'ostilità tra gli americani e i cinesi. 
Il loro amore però, dopo tante prove difficili, sarà più forte di tutte le guerre e riuscirà a diventare possibile ma il finale non è così scontato come può sembrare. E' una storia d'amore che attraversa e supera tutta la storia della cina, tutti i suoi orrori. 

L'autrice.
Han Suyin è nata il 12-09-1917; il suo vero nome è Elisabeth Mathilde Comber; vive a Losanna. Parla correntemente sei lingue: l'hakka (il ceppo etnico cinese a cui appartiene la famiglia paterna); il mandarino (il cinese ufficiale); il cantonese (lingua prevalente della Cina del sud); il malese, il francese e l'inglese.
Pur conoscendo tutte quelle lingue, questa bravissima scrittrice cino-belga scrive prevalentemente in inglese, anche se alcuni suoi libri sono stati scritti in francese e cinese.
La sua produzione letteraria è suddivisa in tre categorie, separate per tematiche, denominate: 1) autobiografia/storia; 2) fiction (di cui fa parte questo romanzo); 3) saggi socio-politici e altri scritti-testimonianza (molti su Mao).

Recensione IL SEGRETO di Alejandra Balsa (il romanzo della serie tv)



Come anticipato, eccoci alla seconda recensione, questa volta di un romanzo che è poi il prequel della famosa storia d'amore tra Tristan e Pepa, protagonisti della serie tv spagnola "Il segreto", che sta spopolando in quest'ultimo periodo.
Io mi son ritrovata a seguirne le vicende in seguito all'interesse di mia madre, che ad ogni puntata mi faceva il riassunto benché io non me fossi particolarmente interessata.
Il plagio materno ha funzionato: ora seguo anche io la serie e.... così mi son letta "il prima", quello cioè che per ora non è emerso in modo palese perchè risale a una trentina (e oltre) di anni prima, vale a dire la storia d'amore tra la terribile donna Francisca Montenegro e il simpatico e buon Raimundo Ulloa.

IL SEGRETO
di Alejandra Balsa


Ed. Sperling&Kupfer
Pandora
16.90 euro
USCITA 14 GENNAIO
2014
Trama
Quali segreti si celano nel villaggio di Puente Viejo?
Che cosa si nasconde nel passato dei Montenegro, la potente famiglia del giovane Tristán?
Spagna, seconda metà dell'800. A Puente Viejo, villaggio circondato da immense proprietà terriere, si incrociano le vite e i destini di tutti gli abitanti.
Soprattutto si incontrano – e si scontrano – le due famiglie più importanti: i Montenegro, la cui tenuta domina l'intero paese, e gli Ulloa, che si contendono da decenni con i Montenegro la supremazia nel villaggio.
Ma, ignari di tanta rivalità, sin da bambini gli eredi delle due casate crescono insieme: i fratelli Francisca e Miguel Montenegro sono da sempre grandi amici di Raimundo Ulloa, finché una tragedia non incrina definitivamente i rapporti fra le due famiglie.
Francisca però è una ragazza volitiva e determinata, sempre pronta a sfidare le convenzioni, che non può accettare il ruolo previsto per lei dal padre.
Sarà proprio lei a segnare, con una sola decisione dettata dal cuore - e da cui non potrà più tornare indietro - la storia dei Montenegro.
Una storia che si rivelerà molto dolorosa, fatta di grandi tragedie e grandi perdite, ma che sarà, soprattutto, la storia di un amore tormentato e fortissimo, che il tempo e il destino condanneranno a una fine drammatica.
Separata con inganni e tradimenti dall'uomo che mai cesserà di amare, Francisca si troverà costretta ad accettare il matrimonio con un uomo che conosce appena.
Ma custodirà nel cuore, rovente e doloroso, il suo segreto, fino al giorno della nascita del piccolo Tristán, destinato a ripetere i suoi passi e a vivere anche lui un amore tragico e incompiuto.
Tradimenti, ricatti, promesse mai mantenute e amori travolgenti: la storia di Puente Viejo è tutto questo, e molto altro ancora.

il mio pensiero

Dico subito che non siamo in presenza di un capolavoro romance storico (mio parere) e che le vicende narrate di per sè non contengono spunti originali; nulla che insomma non si sia, bene o male, già letto: l'amore forte e puro tra due giovani appartenenti a famiglie che devono necessariamente odiarsi e star lontane; un amore destinato a vivere la passione fresca ed innocente ma anche il peso forte ed ingiusto dei pregiudizi, delle "beghe" familiari, delle rivalità paterne, dei giochi di interesse di chi, in barba al rispetto per il prossimo e al desiderio legittimo di vivere una vita pacifica in un posto tranquillo e lontano dal caos cittadino, pensa di poter dettar legge in nome del progresso industriale.
Un amore che cresce pian piano, a ridosso di un'amicizia nata nell'infanzia; un amore che chiede il diritto di poter essere vissuto liberamente ma che finirà per essere contrastato.

Gli Ulloa e i Montenegro: due famiglie benestanti ed in vista, proprietari terrieri che si ritroveranno a darsi battaglia per il possesso della villa dei Montenegro e che semineranno dietro sè dolore e odio, come se la vita non fosse già abbastanza crudele ed ingiusta per conto suo.

Enrique Montenegro è sposato alla bella e intrepida Esperanza, si amano ed hanno tre figli: Miguel, Eduvigis e la terzogenita, la ribelle e forte Francisca; la mamma morirà quando Francisca è ancora una bimba e la sua assenza peserà sulla vita del giovane padre, un uomo leale, distinto ed equilibrato, che crescerà i suoi figli con dignità, grazie anche all'amorevole aiuto della tata Leonor.

Enrique è da sempre amico di Ramòn Ulloa, ma questi si mette in società con uomini meno integri di lui e troppo ossessionati dai soldi, finendo così per divenire egli stesso vile e sleale, in special modo verso l'amico Enrique, pretendendo che egli gli venda La Villa dei Montenegro, pur sapendo quanto Enrique ci sia legato.
Intanto i figli dell'uno crescono insieme a quelli dell'altro e, nonostante i dispiaceri di morti improvvise e le cattiverie di una sorella invidiosa, Francisca e Raimundo giungeranno all'adolescenza consapevoli del sentimento che provano l'un per l'altra.

Ma, al pari dei Montecchi e Capuleti, ai due non è dato d'amarsi liberamente e sotto la luce del sole; è il caso di dire, insieme i bravi a don Abbondio, questo matrimonio non s'ha da fare...!

In un contesto sociale in cui si dà tanto importanza alle apparenze, all'etichetta, ai pettegolezzi della gente di un paese piccolo come Puente Viejo; in tempi in cui il rispetto e l'obbedienza ai genitori e alle loro volontà non possono essere messi in discussione a cuor leggero, in cui il dovere di prendere in mano gli affari di famiglia viene prima dei sentimenti e delle aspirazioni personali, Francisca e Raimundo avranno da combattere con nemici che sono i parenti stessi.
Dalla strega Isabel (la madre di Rai, che detesta quella campagnola di Francisca, ritenendola indegna ed opportunista) al malvagio e cinico Arriaga (amico e socio di Ramon Ulloa), da lettere spedite e giunte troppo tardi a "new entry" maschili affascinanti e prepotenti...., i sentimenti d'amore si ritroveranno messi alla prova e rischieranno di tramutarsi in desideri di vendetta.

L'amore tra Chiqui e Rai si rivelerà inossidabile e forte, di quelli che si incontrano una sola volta nella vita e che nessuno dovrebbe mai ostacolare... ma siamo in una telenovela.. e qualche ostacolo ci deve pur essere per mettere alla prova i protagonisti!

Raimundo si rivela onesto, appassionato, leale, forse un po' debole e con troppe reticenze, mentre Francisca ci appare molto più coraggiosa, indomita, ribelle, decisa, seppur non priva di dolcezza quando l'amore riempie il suo cuore.
Ma un amore non vissuto può indurire il cuore più ardente....!
Riuscirà questo amore a resistere al tempo, ai risentimenti, ai segreti, al dolore...?


Un romanzo che si legge molto velocemente, una lettura senza pretese, gradevole, che può risultare piacevole soprattutto a chi conosce i protagonisti tramite la serie tv, perchè chiarisce un po' di cose.

Carino...!
Poi a me le storie d'amore piacciono, quindi ^_^

Recensione NONOSTANTE TUTTO di Alex Rebatto



Buon venerdì!!!
Stamattina la mia giornata sul blog inizia tardi, ma prima ho avuto delle incombenze da sbrigare ^_^

Ieri sera ho terminato due libri e spero di poter postare due recensioni entro l'ora di pranzo (macchè.....).

Primo libro, per il quale ringrazio l'Autore per l'invio della copia digitale.

NONOSTANTE TUTTO
di Alex Rebatto


NONOSTANTE TUTTO
2.72 euro
QUI
Un paesino del centro Italia e una realtà senza sbocchi come tante.
In un call center s'intrecciano le vite di uomini e donne apparentemente senza un futuro. Vittime della noia, di scelte sbagliate, dei giochi di potere per cercare di sfiorare un minimo di gratificazione all'interno di un'azienda dove il sesso e la sudditanza appaiono come unica speranza per provare a sfuggire al cliché della "vita sprecata".
Tra vecchi ricordi legati alla droga e sogni cinematografici svaniti nel letto di un dirigente si alternano le vicende degli operatori, sempre più rassegnati e sconfitti.
Tra loro il protagonista.
Quando un concorso letterario gli apre le porte del successo, il nostro eroe, partito per la città, prova ad evadere da quella provincia che gli va così stretta.
In breve tempo scoprirà quali insidie si nascondono dietro il successo e quanto sia facile perdere la strada di casa.
Alcol, delusioni, droga, sesso, amici persi e rimpianti..
Un viaggio verso l'inferno cercando di restare sospesi con una corda all'ultimo brandello di paradiso.


il mio pensiero

"Nonostante tutto" è un libro che punta i riflettori su personaggi comuni, con vite comuni, professioni altrettanto "normali" e con vizi ed aspirazioni non lontane dalla realtà, anzi.

Ed è partendo da contesti aderenti alla realtà che l'Autore ci narra le vicende di un giovane che lavora in un Call Center ma aspira a diventare scrittore; vicende arricchite da tante piccole storie parallele, di persone che ruotano attorno al protagonista, storie che vanno ad incastrarsi formando un puzzle che, pagina dopo pagina, assumerà spesso tinte cupe e tristi.

Alessio Principe è un giovane uomo che  vive in un paesino di provincia, svolge un lavoro che probabilmente non è il massimo della stabilità professionale (come dicevo, operatore Call Center) e trascina le proprie giornate con una certa dose di apatia, insoddisfazione, aspettando che arrivi improvvisamente l'occasione propizia per spiccare il volo e realizzare le proprie ambizioni.
Intanto, lavora alle dipendenze di un certo Masiero che, da buon capo senza scrupoli e pieno di sè, tiranneggia sui propri dipendenti, non risparmiando atteggiamenti discutibili ed immorali, soprattutto con le subalterne del gentil sesso, che tiene alle proprie dipendenze in cambio di "favori" in natura...
In questo call center i diversi colleghi cercano di essere alleati tra loro e bene o male Alessio può considerarli propri amici; non solo, ma in fondo le diverse storie di vita possono costituire un interessante materiale per lui che, da aspirante scrittore, deve sforzarsi di essere anche un buon osservatore della realtà circostante, traendone spunti narrativi.
Non si sa mai che qualche casa editrice si accorga di lui...!

E così conosciamo i vari personaggi secondari che gravitano attorno ad Alessio: dalla dolce Claudia - con cui vive una breve storia d'amore -, ad Antonello e ai suoi problemi con la "polvere bianca"; da Giacomo (un giovane marito e padre, responsabile, uomo di fede e pronto a sacrificare una vita d'agi per andare in missione umanitaria) a Miriam, bella, un po' svampita ma in fondo buona.
E ci sono poi le amicizie fuori dall'ambiente lavorativo: dal reverendo di paese (che interagisce coi parrocchiani non sempre adottando comportamenti... "tipici di un prete") al compagno di stanza in ospedale, Barto, col quale Alessio intratterrà una strana amicizia nonchè discussioni filosofiche tendenti all'amarezza e al rimpianto nei confronti di una vita che prende più di quanto dà, e se dà, è una donatrice davvero poco generosa.

Da subito, Alessio ci appare un tipo abbastanza cinico, sicuramente intelligente, acuto, ma anche molto sarcastico, poco incline a coltivare davvero le amicizie (cosa di cui si renderà conto da solo, dopo aver fatto determinate esperienze), poco propenso a relazioni di coppia stabili, fissato col sesso e col bere alcolici ed, in generale, mal disposto nei confronti di una vita sobria...
Non che sia una cattiva persona, probabilmente; ci sarà del buono anche in lui, è pieno di talento (quando si mette d'impegno, è capace di scrivere un libro in un mese) ma non sembra intenzionato a far emergerlo, e forse la realtà attorno a lui non è un valido aiuto, in questo senso.

Le cose precipitano quando viene licenziato dal Call Center, ingiustamente e senza una motivazione reale; questo sarà il primo passo verso la solitudine e soprattutto verso una vita votata all'eccesso.
Proprio quando il problema oggettivo (la perdita del lavoro) avrebbe potuto diventare un'occasione per darsi una spinta e cercare, chissà, di prefiggersi obiettivi di un certo tipo (cercare case editrici seriamente disposte ad apprezzare e pubblicare i suoi manoscritti) e da lungo tempo agognati, Alessio non si rivelerà in grado di gestire le diverse situazioni che si ritroverà a vivere.
Vero è che ci sono contesti professionali poco puliti e persone con una certa posizione (ai quali ti devi necessariamente affidare se vuoi emergere) che non vedono l'ora di "spellarti vivo", di sfruttare il talento di un giovane scrittore emergente traendone il massimo vantaggio a qualsiasi costo....; se a questo si aggiunge che lo scrittore in questione è pure una personalità particolare e non facilmente gestibile, tutt'altro che docile, allora le cose non possono che complicarsi....
Ed infatti, alla novità positiva di una casa editrice disposta a pubblicarlo, si accosteranno una serie di fatti e persone che metteranno Alessio nei guai; nei guai non solo economicamente, ma soprattutto con se stesso.

Droga, alcol, sesso, stato di salute pessimo, solitudine, disprezzo per tutti e per se stesso, consapevolezza di star raschiando il fondo del barile e di non sentire più le forze per risalire....: Alessio si getterà a capofitto in un inferno che inizialmente gli era sembrato il mondo ideale, in cui godere dei piaceri più disparati e provare a far soldi (interviste, comparse in tv, autografi, feste Vip...), ma che pian piano si rivelerà per quello che è: il miraggio di una vita ben lontana dall'essere felice; una vita in cui lui si ritroverà solo più che mai e questo sembrerà renderlo ancora più chiuso e sprezzante verso tutti.
Ma in ogni uomo c'è un lato che aspira a risorgere dalle sabbie mobili che lo stanno soffocando; forse anche Alessio, nonostante tutto, continua a nascondere in se stesso quel briciolo di amor proprio, di orgoglio e rispetto per se stesso, che potranno aiutarlo a non lasciarsi andare nel baratro di una vita che vita non è, in cui lui non è che l'ombra di se stesso e di cui ha smesso da un po' di tempo di essere il protagonista?
Si dice che una volta toccato il fondo, non è possibile andare più giù e quindi non resta che provare a risalire.

Nonostante il romanzo - attraverso le vicende narrate, tanto quelle "minori" tanto quella principale - sia percorso da tinte "cupe", dominate dalla tristezza di tante piccole esistenze che non riescono a venir fuori dalla mediocrità, dalla noia, dalla rassegnazione di fronte alla prevaricazione, e a questo mondo corrisponda un linguaggio crudo, in certi tratti "sboccato", di certo molto realistico, senza peli sulla lingua...; nonostante il lettore segua Alessio nel suo viaggio all'inferno e inevitabilmente si trovi a provare spesso disapprovazione per le sue "non-scelte" o, al contrario, per le scelte sbagliate..., pure non sono riuscita a detestare del tutto  questo protagonista moralmente discutibile, che ne vive di cotte e di crude e che in molti casi non ha meritato opinioni rispettose da parte mie; c'è qualcosa in lui che, se da una parte racchiude diversi mali della società e mi fa "storcere il naso", dall'altra mi ha fatto pensare che in fondo egli non sia altro che un individuo lasciato in balìa di se stesso, intelligente ma anche debole, che alla fine ci appare come incredibilmente solo e "semplicemente" desideroso di essere importante per qualcuno.

Il libro mi è piaciuto, è scorrevole, si seguono con interesse le vicende di Alessio e degli altri, lo stile è vivace, i personaggi sono realistici e vividi, i dialoghi abbondanti, il che rende la narrazione veloce; certo, dicevo che il linguaggio è "nudo e crudo", non manca qualche parolaccia, ma credo che questo e le altre caratteristiche vadano a rendere la storia d'impatto e "tosta" al punto giusto.

Mi sento di consigliarne la lettura.


giovedì 20 febbraio 2014

Francisca e Raimundo....



Breve passaggio tratto da IL SEGRETO, di Alexandra Balsa.

«Non preoccuparti di nulla. Sistemeremo le cose», 
fu l’unica risposta che Raimundo trovò per eludere la
domanda di Francisca.
«Abbi fiducia in me. Adesso devo filare o mi scopriranno.»
«Non andare via, ti prego», si sorprese a dire Francisca.
Raimundo prese il suo viso tra le mani, 
la guardò negli occhi e sentì l’impulso
irrefrenabile di toccare le sue labbra. 
Molto lentamente, abbassò il capo e la
baciò con dolcezza, quasi furtivamente. 
Francisca restò immobile e si sentì le
gambe molli e incapaci di reggerla, 
e in quel momento scoprì un nome per quel
turbine di sentimenti che non aveva mai provato prima. 
Fu come una rivelazione.
Era innamorata di Raimundo. Erano innamorati.


,

cover "The Lion, the Witch and the Wardrobe



Le cover di oggi sono tutte relative a IL LEONE, LA STREGA E L'ARMADIO.

Che ne pensate?

La prima della Mondadori è carina, così pure per me la 1, la 7 e la 8; l'ultima mi piace meno perchè Aslan ha un aspetto troppo feroce XD

mondadori
mondadori

1 (2002)

2.

3 (1980)

4 (1970)













5 (1997)

6 (2008)

100915
7 (2005)

1045145
8 (2007)

7687657
9 (1994)

8264681
10 (2000)


















Frammenti letterari




Breve passaggio tratto dal romanzo in lettura UN DELITTO MOLTO MILANESE di Antonio Steffenoni.

"Adesso, l'insonnia gli stava offrendo l'occasione
per cominciare a mettere in ordine i libri.
Alle tre del mattino.
Questo gli aveva fatto ricordare una frase celebre
di Francis Scott Fitzgerald.
Così, aveva preso dallo scatolone contrassegnato dalla lettera F
il Meridiano che raccoglieva le opere dello scrittore americano
e ne aveva cercato il punto in cui racconta che
nella notte fonda dell'anima sono sempre
le tre del mattino
e che a quell'ora la tendenza
è quella di non affrontare le cose il più a lungo possibile
e di rifugiarsi in un sogno infantile." 






A marzo tre classici indimenticabili by Neri Pozza



Cari lettori ed amici, da amante dei classici qual sono non potevo condividere una prossima uscita marzolina firmata Neri Pozza......

Ho adocchiato il romanzo della Wharton, l'unico tra i tre che non ho mai letto.

Voi che ne pensate? C'è da aggiungere, con molta onestà, che pagare 12.90 euro dei classici che, sappiamo, in altre edizioni costano molto meno (per non parlare del fatto che si trovano facilmente anche usati e quindi a prezzi ancora inferiori...) può far storcere il nasino a qualcuno, però son certa che molti acquistano i libri anche per la rilegatura e per rendere la propria biblioteca ancora più elegante.
Io, lo confesso, se avessi il portafoglio a fisarmonica e una mega libreria... lo farei!!!! Ma così non è ... e mi accontento di edizioni anche molto economiche.

Inizio quindi con "La piccola Fadette", che per me è stata una delle letture dell'infanzia che ho amato e che mi hanno avvicinata al mondo meraviglioso dei libri e della lettura!!! 

Un grande romanzo sul tema della diversità e dei pregiudizi sociali. Una storia d’amore memorabile e commovente, nella Francia rurale dell’Ottocento. Uno dei personaggi femminili più belli della letteratura francese: Fadette, la piccola donna che – proprio come l’autrice – è costretta a lottare contro le convenzioni mondane per essere rispettata e amata.

LA PICCOLA FADETTE
di George Sand

Trad. dal francese di Alexandre Calvanese
Euro 12,90- 260 pagine
Introduzione di Daria Galateria 
Le Grandi Scrittrici
Collana a cura di Monica Pareschi
MARZO 2014

«Smussare il mio pensiero per piacere ai borghesi è una cosa che non mi è mai riuscita 
e che certo non imparerò a fare».
George Sand

Trama

Il capolavoro di George Sand, un grande libro sulla diversità e i pregiudizi sociali, in cui Landry e Sylvinet Barbeau, due fratelli gemelli, si innamorano entrambi di Françoise Fadet, detta la piccola Fadette, una ragazzina di quattordici anni emarginata in un paese della Francia rurale perché nipote di comare Fadet, una vecchia povera e avara, considerata una strega.

L'autrice.
George Sand, pseudonimo di Amantine Aurore Lucile Dupin, più tardi baronessa Dudevant (1804 - 1876), è una scrittrice e drammaturga francese. 
Ricordata per il suo anticonformismo e per le relazioni con lo scrittore Alfred de Musset e con il musicista Fryderyk Chopin, è considerata tra le autrici più importanti e prolifiche della storia della letteratura. Tra i suoi scritti più illustri: Indiana, Lélia, La palude del diavolo, François le Champi e l’autobiografia Histoire de ma vie.

Proseguiamo con il libro che mi alletta:

Con una prosa intensa ed elegante Edith Warthon ci consegna un ritratto realistico e privo di sentimentalismi dell’aristocrazia finanziaria americana di inizio Novecento: un mondo vuoto, meschino e pieno di contraddizioni in cui tutti sgomitano per entrare, costi quel che costi. Il libro più bello dell’autrice di L’età dell’innocenza. Un grande romanzo sulla ricchezza, sulla fama e sul prezzo che si è disposti a pagare per ottenerli. Titolo che manca da tempo dagli scaffali delle librerie.


LA CASA DELLA GIOIA
di Edith Wharton

Trad. dall’inglese di Gaia Cenciarelli
Euro 12,90 - 420 pagine
Introduzione di Benedetta Bini 
Le Grandi Scrittrici
Collana a cura di Monica Pareschi
MARZO 2014

Trama

Splendori e rovina di Lili Bart, graziosa figlia di una decaduta famiglia aristocratica del New England che tenta di trovare il suo posto nel mondo unendosi a un ricchissimo e noioso erede. Ma all’ascesa segue presto la caduta, quando la sua indipendenza e la sua sventatezza la trascinano in una spirale inarrestabile di debiti e disonore. 
Costretta a fare la segretaria di una facoltosa matrona e infine la sarta, non troverà mai l’umiltà necessaria per lavorare e frequentare persone normali.

L'autrice.
Edith Warthon è nata a New York nel 1862. Ha vinto il Premio Pulitzer con il romanzo L’età dell’innocenza (1920), tradotto in tutto il mondo e ancora oggetto di studio nelle scuole americane
.



E terminiamo con un classico romance punteggiato di mistery e noir, che io amo e che ho letto almeno un paio di volte, per non parlare delle sottolineature e delle recitate ad alta voce..... *_*

Una nuova, indispensabile traduzione di uno dei classici più letti di tutti i tempi. Con una magnifica introduzione di Tracy Chevalier che narra dell’enorme influenza che l’opera di Charlotte Brontë ha esercitato sulla sua scrittura. A distanza di quasi due secoli dalla prima pubblicazione del romanzo, che scandalizzò l’Inghilterra vittoriana, Jane Eyre è ancora l’emblema della donna moderna: indipendente, risoluta e innamorata.

JANE EYRE
di Charlotte Bronte

Trad. dall’inglese di Monica Pareschi 
Euro 12,90 - 600 pagine
Introduzione di Tracy Chevalier 
Le Grandi Scrittrici
Collana a cura di Monica Pareschi
MARZO 2014

« Charlotte Brontë ci tiene per mano ben stretti».
Virginia Woolf

Trama

La magnifica storia di una delle grandi eroine della letteratura di ogni tempo: Jane Eyre, l’orfana educata da una zia che non l’ama, diviene insegnante presso la tetra Lowood School e poi istitutrice di una bambina a Thornfield Hall, la sfarzosa dimora della famiglia Rochester. 
La giovane donna si innamora perdutamente di Mr. Rochester, l’affascinante padrone di casa che, tra le mura di Thornfield Hall, nasconde un terribile segreto.

L'autrice.
Charlotte Brontë (Thornton, Yorkshire 1816 - Haworth, Yorkshire 1855), oltre a Jane Eyre, ha pubblicato: Shirley (1849), Villette (1853), e Il professore (1857), e un volume di versi assieme alle sorelle Anne e Emily, entrambe scrittrici.


CATTIVE COMPAGNIE ... IN SALA D'ATTESA



Glitter Photos
on my bookshelf

Un thriller che ho sugli scaffali e che non vedo l'ora di leggere...
Il punto è: quando accadrà????????????

Comunque, se lo avete letto, me lo consigliate?
Se no, che ne pensate? Lo leggereste?

CATTIVE COMPAGNIE
di Ruth Newman


Ed. Garzanti
Trad. G. Maugeri
367 pp
18.60 euro
2011
Trama

Londra. Quella che Kate tiene stasera fra le mani sembra una banale foto delle vacanze, l'ennesimo ritratto degli amici che l'hanno invitata a cena. Ma sullo sfondo, dietro le colonne ricoperte di gelsomino del ristorante... proprio lui, Charlie. 
Kate non ha dubbi, quello è suo marito. Gli stessi capelli neri, gli occhi azzurri. Eppure questo non è assolutamente possibile. 
Perché Charlie è morto durante una vacanza in Sicilia, esattamente un anno fa. Kate è sconvolta, ma nessuno le crede, nemmeno Luke, il migliore amico di Charlie. 
Tutti continuano a ripeterle che deve togliersi dalla testa questa ossessione per il marito scomparso e rifarsi una vita. 
Per loro l'uomo della foto è un perfetto sconosciuto. 
Ma Kate è sicura: si tratta di Charlie. E se c'è anche solo una tenue speranza che lui possa essere ancora vivo, lei deve ritrovarlo. 
Ecco perché si butta a capofitto in un'indagine privata contro tutto e tutti. Un'indagine che la porta a Miami e poi in Sicilia. 
Giorno dopo giorno, indizio dopo indizio, le discrepanze nella scomparsa del marito diventano sempre più numerose e molto, troppo sospette.
 Forse Charlie è stato ucciso? E il suo matrimonio era davvero perfetto come lei lo ricorda? Ma soprattutto, Kate può fidarsi davvero degli amici di Charlie, quelli che le sono stati vicini durante tutto questo tempo? 

7927355
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Un thriller psicologico pieno di torbidi segreti e doppi giochi, dove nessuno è quello che sembra, nemmeno l'amico di una vita che credi di conoscere alla perfezione.


L'Autrice.
Ruth Newman vive e lavora a Cambridge, dove ha studiato psicologia e criminologia al King's College. Con Garzanti ha pubblicato anche Il college delle brave ragazze (2009), bestseller pubblicato in oltre venti paesi e vincitore del prestigioso Long Barn First Novel Competition, che l'ha lanciata come l'astro nascente della suspense britannica.

mercoledì 19 febbraio 2014

Viaggiare leggendo fantasy: Narni



Per la rubrica del martedì (disattesa e quindi rinviata ad oggi) "Viaggiare leggendo", ho pensato di fare un giro a Narni, cittadine dai forti tratti medievali, in provincia di Terni.
La motivazione è semplice: sono rimasta affascinata dal magico mondo creato da Lewis e che rimanda proprio a questa antica località italiana!

Le informazioni  e le immagini sono state tratte dall'interessante sito http://www.narnia.it/.

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narni
Le prime notizie di Nequinum (questo il suo nome originario) risalgono al 600 a.C.Nel 299 a.C. fu colonia romana col nome di Narnia. Nel 90 a.C. diviene Municipium.
Nell'XI sec. Narni diviene potente Comune. Fioriscono le Arti ed i Mestieri.

Tra il Medioevo ed il Rinascimento operano a Narni artisti come il Rossellino, il Ghirlandaio, Benozzo Gozzoli, il Vecchietta, A. Romano e lo Spagna. 
Nel 1527 subisce il Sacco dei Lanzichenecchi e molti edifici sono distrutti. 
Viene poi ricostruita nel XVI secolo ritornando al suo antico splendore.
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porta romana

Oltre ad essere ricca di chiese e palazzi antichi, la città è ricca di Torri, tipiche case medievali, alcune di esse furono abbassate, ma altre spiccano ancora al di sopra dei tetti.
La torre del Palazzo dei Priori (XIII sec.), la Torre dei Marzi (XIV sec.) casa natale di Galeotto Marzio, Torre Civica (XIV sec.) ed altre.

Per quanto riguarda Le Cronache, Lewis era un profondo conoscitore della cultura italiana e dei grandi classici della letteratura, tra cui poeti latini che nel tempo influenzarono molto le opere dello scrittore.

Conosceva e parlava magistralmente in latino nel 1947 iniziò la sua corrispondenza epistolare in latino con don Calabria; di questo rapporto epistolare in lingua latina se parla in “Una Gioia Insolita”, a cura di Luciano Squizzato prefazione di Walter Hooper edizioni Joca Book 1995. 
Inoltre,Lewis aveva letto in giovane età molti scrittori latini ed è probabile che vi abbia trovata diversi  riferimenti alla Narnia romana in Italia.
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"Quattro citazioni sono state trovate nelle Historiae di Livio (10:10, 27:9,27:50, e 29:15) , altre citazioni sono state trovate negli annali di Tacito (3:9) inoltre Plinio il Vecchio commenta nelle sue Storie Naturali riguardo il clima particolare di Narnia ( che diventa secco durante la stagione delle pioggie).... infine Plinio il Giovane nelle sue lettere alla suocera Pompea Celerina, menziona l'eccellenza degli alloggi della sua villa presso Narnia, e specialmente i suoi stupendi bagni. Di questi riferimenti, Lewis menziona sicuramente Plinio il Giovane, in una lettera ad Arthur Greeves”. Questo è quanto scrive Paul Ford's su “Companion to Narnia”.

Quindi il nome Narnia, dato ai libri fantastici di Lewis, prendeva le mosse proprio dalla città italiana posta sulla via Flaminia, estremo baluardo posto alla difesa di Roma.

Questo fatto è ulteriormente avvalorato da uno dei maggiori biografi di Lewis, cioè da Walter Hooper, che oltre ad essere in possesso di una cartina d'Italia su cui Lewis aveva studiato e sottolineato i percorsi delle strade consolari che da Roma portavano al nord, dice espressamente che questa cartina gli è stata data personalmente dallo scrittore e lo stesso Lewis ha detto a Hopper, dandogli tale documento, che da tale fonte aveva tratta il nome della magica terra di Narnia.

Citazioni d'Autore



Ed ecco la citazione riportata da Antonio Steffenoni in apertura al proprio "Un delitto molto milanese":

"Qualunque destino, per lungo e complicato che sia,
consta in realtà d'un solo momento :
il momento in cui l'uomo sa per sempre chi è".

Jorge Luis Borges

Anche il libro che state leggendo o il prossimo che leggerete ha una citazione, una frase o magari una dedica?


ex-epigrafe
Il significato della parola EPIGRAFE al quale mi riferisco è questo: Iscrizione in fronte a un libro o scritto qualsiasi, per dedica o ricordo; più particolarm., citazione di un passo d’autore o di opera illustre che si pone in testa a uno scritto per confermare con parole autorevoli quanto si sta per dire. (Treccani)
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