mercoledì 4 marzo 2015

Anteprima Neri Pozza: "Una vita intera" di Robert Seethaler



Un'altra prossima pubblicazione Neri Pozza.


UNA VITA INTERA
di Robert Seethaler



Ed. Neri Pozza
trad. R. Cravero
160 pp
14 euro
PROSSIMAMENTE
35 settimane in classifica in Germania
Il romanzo-evento del 2014
Nominato «libro dell’anno» dai librai tedeschi

Trama

Andreas Egger non ha mai gridato né esultato da bambino. 
Fino al suo primo anno di scuola non ha mai neppure davvero parlato. 
Quando nell’estate del 1902, ancora bimbo, lo tirano giú dal carro con cui giunge tra le montagne diventate poi sue, resta semplicemente muto a guardare in alto con grandi occhi stupiti le cime splendenti di bianco. 
Ha quattro anni all’epoca, e non interessa a nessuno. 
Men che meno a Hubert Kranzstocker, il contadino che lo accoglie controvoglia. 
Il bimbo è l’unico figlio di una cognata che ha condotto una vita leggera ed è stata perciò punita dal buon Dio con una tisi che se l’è portata via.
Kranzstocker non lo manda al diavolo unicamente perché reca al collo un sacchetto di cuoio con delle banconote. 
In compenso non esita a picchiarlo per un pane lasciato ammuffire, una vacca persa o un balbettio durante la preghiera della sera. 
Un giorno lo bastona a tal punto che nella gamba destra di Andreas ogni cosa va fuori posto. 
L’aggiustaossa di un paese vicino gliela sistema alla bell’e meglio, ma la gamba da allora spunta sbieca dall’anca, irrimediabilmente storta.
Andreas Egger non grida né esulta nemmeno quando, trent’anni dopo, fa la sua comparsa nella valle, tra le urla di gioia del paese, la squadra del cantiere della ditta Bittermann & Figli: duecentosessanta operai, dodici macchinisti, quattro ingegneri, sette cuoche e un drappello di aiutanti, l’avanguardia di una colonna incaricata di costruire una funivia e mutare per sempre il volto della valle.
Andreas Egger ubbidisce semplicemente in silenzio al suo destino: vivere tra la quiete e la bellezza dei monti e la crudeltà degli uomini. Impara cosí dapprima il mestiere di bracciante e poi di contadino, e alla fine entra a far parte della Bittermann & Figli. 
È «la gigantesca macchina chiamata Progresso», gli dicono. 
Ma a lui queste cose non interessano.
Soltanto una cosa gli sta a cuore: mettere piede nell’osteria del paese e incrociare lo sguardo di Marie Reisenbacher, la ragazza dai capelli biondi e la pelle rosea che lavora lí ai tavoli, e che un giorno gli ha procurato «un dolore sottile vicino al cuore» sfiorandogli appena il braccio. 
Perciò quando, un pomeriggio di fine agosto, riesce a strappare un bacio a Marie e a stringerla a sé e lei gli dice «Ohi. Quanta forza, che hai!», gli sembra di capire che, oltre alla crudeltà, esiste anche la possibilità del bene e della felicità tra gli esseri umani.


«Leggendo Stoner forse si piange. Quando si legge Seethaler ci si ritrova ad annuire commossi: la vita sfugge in un momento».
Peter Pisa, Der Kurier

«Sottile, delicato, tenero e poetico. Che autore meraviglioso! Riesce a commuoverci profondamente con questo indimenticabile romanzo». Elke Heidenreich, Frankfurter Allgemeine Zeitung

«Per me Seethaler è un maestro che si inserisce nella tradizione di Joseph Roth». Gerhard Polt, scrittore e regista

«Le parole di Seethaler sono leggere come il battito d’ali di una farfalla, ma sanno colpire al cuore con una forza incredibile».
Christine Westermann, WDR
,

Nominato «libro dell’anno» dai librai tedeschi, selezionato da Der Spiegel come uno dei romanzi piú importanti del 2014, accolto con entusiasmo dalla critica e dal pubblico in Germania, Una vita intera si segnala, nella narrativa contemporanea, per la bellezza della sua scrittura e l’originalità della sua narrazione: l’unicità di un’esistenza qualunque.

L'autore.
Robert Seethaler è nato a Vienna nel 1966. Autore e sceneggiatore, nel 2007 il suo romanzo d’esordio è stato premiato con il prestigioso premio del Buddenbrookhaus. Ha ottenuto numerose borse di studio, tra cui la Alfred Döblin dalla Academy of Arts, e il film tratto dalla sua sceneggiatura (Die zweite Frau) ha ricevuto un importante riconoscimento al Festival del Cinema di Monaco di Baviera nel 2009. Una vita intera è stato un grande successo di critica e pubblico. Attualmente vive tra Vienna e Berlino
.

martedì 3 marzo 2015

Novità in libreria+Contest: RICOMINCIARE A PARIGI di Corine Gantz



Proprio da oggi fa il suo ingresso in libreria un romanzo edito da Sperling&Kupfer e attorno al quale c'è un contest.


Ed. Sperling&Kupfer
336 pp
16.90 euro
dal 3 marzo 2015
RICOMINCIARE A PARIGI
di Corine Gantz



TRA NINA GEORGE E NICOLAS BARREAU, 
UNO STRAORDINARIO SUCCESSO DEL SELF-PUBLISHING, 
IN CORSO DI PUBBLICAZIONE IN 9 PAESI.

TRE SCONOSCIUTI IN UNA CITTÀ MAGICA. 
UNA CUOCA PER PASSIONE CHE REGALA FELICITÀ 
CON I SUOI PIATTI… 
E UN NUOVO INIZIO È POSSIBILE.

Trama

Una casa nel cuore di Parigi: per molti è un sogno, per Annie è tutta la sua vita. Solo lì, dopo aver lasciato gli Stati Uniti, si è sempre sentita al sicuro e padrona di sé. 
Ora che suo marito è morto lasciandola in un mare di debiti, Annie escogita un piano per non perderla: affittarne le stanze vuote. 

Al suo annuncio, indirizzato a chi sogna di «Ricominciare a Parigi!», rispondono due americane e un pittore francese, ognuno in fuga da un dolore segreto. Coccolati dalla cucina di
Picture
,

Annie, tra sapori e profumi che fanno bene al cuore, gli inquilini ritroveranno in quella casa un angolo di sole e un nuovo inizio. 
Mentre Annie, prendendosi cura di loro, tornerà a prendersi cura di sé e a concedersi sentimenti a lungo dimenticati.

L'AUTORE
CORINE GANTZ, nata in Francia, ha vissuto a Parigi fino ai 23 anni e ora vive a Los Angeles. È autrice di un blog molto seguito, Hidden in France, dove parla di cucina, arredamento, viaggi e tutto ciò che è francese. Dopo il successo di Ricominciare a Parigi, è già all’opera su un nuovo libro.


**************** CONTEST****************

La vita è una storia che non finisci mai di scrivere.

A volte usare il verbo “ricominciare” è necessario, quando vogliamo esprimere l’idea di partire da un punto preciso dopo una fase di stasi o di crisi. Potreste immaginare un posto migliore di Parigi per dare un nuovo corso alla vostra esistenza?

A tutto ci pensa Annie, che affitta le camere della sua casa per chi desidera "Ricominciare a Parigi" e anche la sua vita forse avrà una svolta inaspettata.

Quante volte avete detto: “adesso si ricomincia”? 
Raccontate in 200 battute quella volta che è stata davvero significativa e che ha portato un cambiamento reale nella vostra vita.

Partecipate sulla PAGINA FB della CE S&K

Scrivete un contributo partendo da #RicominciareA… 

Quelli che sembrano più significativi
verranno premiato con una copia di RICOMINCIARE A PARIGI.

Avete tempo fino all'8 marzo!

Anteprima e Contest: "Il potere dell'oscurità - Brokenhearted" di Elisa S. Amore



Tra pochissimi giorni esce in libreria il romanzo di un'Autrice di cui ho letto "Touched" (QUI recensione).

Leggete tutto il post e scoprite come potreste vincere una copia del nuovo romanzo in uscita il 5 marzo!



"Un cammino costellato di legami indissolubili e tradimenti fatali, 
luoghi proibiti e sacrifici estremi, in un'avventura indimenticabile.
Siete Pronti a Sfidare il Fato?"

IL POTERE DELL'OSCURITA'
di Elisa S. Amore


Il potere dell'oscurità (Touched Saga #3)
Casa Editrice Nord
490 pp
16.40 euro
in libreria:
5 MARZO 2015




Trama

Come si può continuare a vivere, se la persona che ami non c'è più?
Gemma Bloom se lo chiede ogni giorno, consumata dal dolore e dal rimorso. 
Perché Evan ha sfidato le leggi del fato per salvarla, e ha pagato a caro prezzo la sua disubbidienza: caduto nella trappola tesa da un Angelo della Morte, è stato avvelenato proprio da Gemma. 
Da quel momento, lei non si dà pace ed è tormentata da incubi e allucinazioni in cui Evan viene torturato da mani invisibili. 
Ma, proprio quando Gemma crede di stare impazzendo, tra i frammenti del suo cuore spezzato comincia a serpeggiare una rabbia cieca, profonda. Sebbene all'inizio ne sia spaventata, Gemma è sempre più attratta da questo nuovo sentimento. 
Come se dentro di lei crescesse una forza terribile e seducente, determinata a prendere il controllo della sua anima… 
Fra spaventose premonizioni e pericolosi segreti, Gemma dovrà fare appello a tutto il suo coraggio, se vorrà sfidare il destino e resistere al potere dell'oscurità…

Col suo stile ricco e la sua prosa intensa, Elisa S. Amore ci conduce lungo un cammino costellato di legami indissolubili e tradimenti fatali, luoghi proibiti e sacrifici estremi, facendoci vivere un'avventura indimenticabile.

L'autrice.
Elisa S. Amore è nata nel 1984 e vive in un paesino nel cuore della Sicilia insieme al marito, al figlio e a un carlino che dorme tutto il giorno e da cui non si separa mai. In famiglia si è guadagnata il titolo di «divoratrice di libri». Ama scrivere di notte, quando il resto del mondo dorme e lei sa che, là fuori, le stelle le fanno compagnia. Le piace nuotare, passeggiare tra i boschi e sognare a occhi aperti. Colleziona libri e film d’animazione, il tutto gelosamente custodito sottochiave. La carezza del destino è stato il suo romanzo d’esordio.

**********CONTEST**********

CONDIVIDI E VINCI UNA COPIA AUTOGRAFATA E CON DEDICA del romanzo
Il potere dell'oscurità!

PER PARTECIPARE basta CONDIVIDERE!

partecipa andando sulla PAGINA FB

Il contest è valido fino alla mezzanotte di mercoledì 4 marzo. 
Il vincitore verrà estratto a caso tra i partecipanti 
e sarà annunciato giovedì mattina alle 8.

IL 5 MARZO IN LIBRERIA - IL PRIMO ROMANZO COMPLETAMENTE INEDITO
DELLA SERIE CHE HA CONQUISTATO MIGLIAIA DI FAN


On my wishlist: "L'amore molesto" di Elena Ferrante



Dal primo romanzo di Elena Ferrante, L'amore molesto, edito nel 1992, vincitore del premio Procida Isola di Arturo-Elsa Morante, del premio Oplonti d'argento e selezionato al Premio Strega e al premio Artemisia, è stato tratto l’omonimo film di Mario Martone, in concorso al 48º Festival di Cannes.

L'AMORE MOLESTO
di Elena Ferrante


Ed. E/O
9.50 euro
2011
Sinossi

Sullo sfondo di una Napoli dalle atmosfere grevi e soffocanti il viaggio di Delia all'interno di se stessa e del suo passato, nel tentativo di capire i motivi che hanno portato la madre a una morte misteriosa. 
I ricordi si aprono in un confronto con la figura della madre mai capita fino in fondo, amata e odiata a un tempo. 
Passato e presente si intrecciano e si confondono mentre Delia si sorprende a scoprire nuovi aspetti della sua personalità e di quella di sua madre. 
E finalmente i vuoti si riempiono, lasciando un senso di pacificazione. 
Un libro che scava nel rapporto madre-figlia senza nessuna indulgenza, con un linguaggio lucido e scarno che proprio per questo è ancora più incisivo e intenso. 
Un thriller "domestico" amaro e pieno di umanità.

L'autore.
Elena Ferrante è autrice dell'Amore molesto, da cui Mario Martone ha tratto il film omonimo. Dal romanzo successivo, I giorni dell'abbandono, è stata realizzata la pellicola di Roberto Faenza. Nel volume La frantumaglia racconta la sua esperienza di scrittrice. Nel 2006 le Edizioni E/O hanno pubblicato il ro­man­zo La figlia oscura, nel 2007 il racconto per bambini La spiaggia di notte e nel 2011 il primo volume dell'Amica geniale, seguito nel 2012 dal secondo volume, Storia del nuovo cognome
.



Anteprime Neri Pozza (marzo 2015)



Prossimi arrivi Neri Pozza.

Ritratto di un matrimonio
di Robin Black

Ed. Neri Pozza
trad. C. Brovelli
256 pp
17 euro

Trama

Augusta e Owen sono sposati da così tanto tempo da essere ormai «un’unica creatura» solitaria e separata dal resto del mondo. 
Da poco vivono in campagna, in una fattoria dove la terra è un luccichio di foglie dal suolo fino al cielo, e i laghi sono così perfettamente rotondi che sembrano usciti da un libro di fiabe. Augusta è una pittrice, ha gli occhi azzurri sotto le sopracciglia nere e un’avvenenza che suggerisce forza e potenza. 
Owen è uno scrittore, ha quarantotto anni ma pare ancora un ragazzo, con i capelli lunghi che gli cadono sul viso e i maglioni che sembrano presi in prestito dal padre.
Augusta e Owen vivono in una vera e propria «enclave creativa» da quando Alison, una pittrice, ha preso in affitto la casa di fronte alla loro. Minuta, il viso sorridente, le guance tonde, gli occhi grigio chiaro che sembrano d’argento come i capelli, Alison si è rifugiata in campagna attratta dall’idea di avere degli artisti come vicini.
Abitare un’antica fattoria, dipingere ogni singolo scorcio di un luogo incantato, scrivere in un granaio su un’amena collina, essere «un’unica creatura»: la felicità sembrerebbe la condizione naturale di Augusta e Owen se… se i due osassero soltanto portare alla luce i folletti maligni che li sbeffeggiano dall’ombra e li sfidano a farli uscire.
La ragione vera del trasferimento della coppia in campagna non ha, infatti, nulla a che vedere con il coronamento del loro idillio, ma con la sua sfiorata fine, precisamente con il tradimento di Augusta, o meglio di Gus, come la chiama Owen. Un tradimento consumato anni prima con il padre di un’allieva, e rimasto una presenza costante nella loro vita. Gus ha commesso l’errore di confessarlo a Owen, con l’incauta passione di chi è convinta di purificarsi e dimentica che forse sta corrompendo chi ascolta. Da allora Owen è l’uomo che sa troppo, lo scrittore che ha in testa un opprimente pensiero fisso. Per questo trascorre giornate intere nel granaio e ne esce con l’aria afflitta. 
Per questo la sua scrittura si è raggomitolata su se stessa per poi morire.
Per fortuna, però, ora è giunta nell’enclave Nora, la figlia di Alison, il corpo longilineo, i capelli biondi legati, una versione Modigliani della madre che tuttavia, diversamente dalla lei, non dipinge ma ama la letteratura e, in modo particolare, la scrittura di Owen: un genio, per lei, una fonte di ispirazione, un autore sottovalutato, destinato a elogi postumi.

Magnifico ritratto di un matrimonio d’amore con tradimento, il romanzo di Robin Black ha ricevuto al suo apparire un’entusiastica accoglienza da parte di critica e pubblico negli Stati Uniti.

«Robin Black è una scrittrice di grande sapienza, illumina, senza inutile enfasi, la fragile complessità delle storie personali… Questo romanzo è pervaso di inquietudine, esattamente come la vita».
The Guardian
18142427
.

«La potenza di questa storia sta nel come mostra, nel più piccolo dettaglio, il complicato vis-à-vis di una coppia nel tentativo di salvare il proprio matrimonio dopo un tradimento».
O: The Oprah Magazine

L'autrice.
Robin Black ha scritto una raccolta di racconti If I loved you, I would tell you this finalista al Frank O’Connor Short Story Award. Ritratto di un matrimonio è il suo primo romanzo. I suoi articoli, racconti e saggi sono apparsi in numerose riviste, tra cui O: The Oprah Magazine, The New York Times Magazine e The Southern Review. Vive a Filadelfia, con la famiglia.



Le immutabili macchie del leopardo
di Kristopher Jansma


Ed. Neri Pozza
trad. M. Togliani
272 pp
16 euro

Trama

Immaginare di avercela fatta: non vi è soluzione migliore di questa, se si è concluso poco o niente nella vita. 
Ed è quello che fa il narratore anonimo di questo sorprendente romanzo, sin da quando, tra le aule di un college, durante le lezioni di Narrativa e Poesia impartite dall’altezzoso professor Morissey all’insegna del motto «Tutta la verità dilla, ma dilla obliqua…», incontra Julian McGann, talentuoso ma tormentato scrittore, e decide di imitarlo. 
A differenza di Julian, però, il nostro non soltanto non riesce a combinare niente di buono, ma perde persino ogni testo che scrive. 
A soli otto anni, nel terminal di un aeroporto, mentre aspetta che la madre hostess finisca di distribuire arachidi tostate al miele a diciottomila piedi di altitudine e torni a prenderlo, conclude il suo primo capolavoro, ma un poliziotto sbadatamente lo getta nella spazzatura. 
Scrive altre tre storie, ma anche quelle vanno perdute: la prima sul fondo di un lago nero, la seconda nelle mani di una donna che non ricambia il suo amore, la terza in una polverosa discarica africana, avvolta nei resti strappati e insanguinati di una giacca di tweed.
Braccato dal successo di Julian, suo grande amico e rivale, e ispirato dall’amore che prova per la bellissima Evelyn Lynn Madison Demont, attrice esclusivamente di teatro con gli zigomi alti e lo sguardo annoiato, il nostro narratore decide di avventurarsi, sotto mentite spoglie, da un capo all’altro del pianeta: dai jazz club di Manhattan ai villaggi dello Sri Lanka, dal Gran Canyon alle hall degli hotel più eleganti di Dubai, dai mercati di Kumasi ai picchi ghiacciati dell’Islanda. 
Alla fine, quando per colpa delle sue stesse oblique verità rischierà di perdere l’amicizia di Julian e il legame con Evelyn, capirà che le sue «macchie»,come quelle di un leopardo, non se ne andranno mai e dovrà accettarsi così com’è.
18114280
,
Grazie alla perfezione dell’intreccio e all’abilità fuori dal comune nell’unire storie e aneddoti in un’unica solida trama, il romanzo di Kristopher Jansma è il cilindro da cui l’autore, come un mago, estrae Fitzgerald, Salinger, Borges e altri grandi della letteratura, regalando al lettore un’opera rara sul potere dell’immaginazione.

L'autore.
Kristopher Jansma è nato e cresciuto nel New Jersey. Si è laureato alla Johns Hopkins University e ha ottenuto un Master in Scrittura alla Columbia University. Nel 2011 alcuni suoi racconti sono stati pubblicati sullo Shaking Literary Magazine, ottenendo numerosi premi e riconoscimenti. Le immutabili macchie del leopardo è il suo primo romanzo
.

lunedì 2 marzo 2015

Anteprima. Dal 12 marzo in libreria "Reykjavík Café" di Sólveig Jónsdóttir.



E dopo una recensione, un'anteprima!!

Vi segnalo l'uscita - 12 marzo - per Sonzogno di Reykjavík Café, il romanzo della giovane esordiente islandese Sólveig Jónsdóttir.


Una commedia brillante che mescola sapientemente l’esotismo del grande nord con gli amori scombinati di quattro giovani simpatiche donne

Reykjavík Café
di Sólveig Jónsdóttir

Ed. Sonzogno
trad. di Silvia Cosimini
320 pp
17.50 euro
in libreria:
12 MARZO 2015

Trama

Per una donna i trent’anni sono un’età meravigliosa, si comincia a fare sul serio e ad assaporare il bello della vita. Peccato che non sia quasi mai veramente così. 
Hervör, Karen, Silja e Mía, ad esempio, sono tutte alle prese con situazioni sentimentali caotiche e insoddisfacenti
C’è quella che si accontenta di saltuarie notti di sesso con l’ex professore di università, chi vive dai nonni, trascorrendo i weekend in discoteca e svegliandosi ogni volta in un letto diverso. 
Oppure quella che, essendo medico, è spesso costretta a turni fuori casa e, guarda un po’, la volta che rientra senza avvisare sorprende il neo marito con una biondina. 
E poi c’è la più scombinata di tutte: è stata lasciata dal fidanzato, un avvocato benestante, e ora vive in una mansarda in mezzo agli scatoloni del trasloco, faticando a trovare un lavoro e una direzione nella vita.

Le quattro giovani donne non si conoscono né sembrano avere molti punti in comune. 
A unirle è la pausa obbligata al Reykjavík Café dove, nel buio gennaio islandese, vanno a cercare un po’ di calore e dove le loro storie finiranno per intrecciarsi. 
Finché, fra un latte macchiato e un cocktail di troppo, rovesci del destino e risate condite da improbabili consigli, ognuna troverà per sé il modo di raggiungere la propria felicità, o qualcosa di molto vicino.

«Il bestseller che ha scalato le classifiche islandesi. Non c’è da stupirsi: una lettura spiritosa, arguta, intelligente. Da buttare giù come un ottimo caffè» Buchmarkt

«Divertimento assicurato e una trama che ti avvolge dall’inizio alla fine» Fréttatíminn Weekly

«I lettori si scalderanno il cuore con questa storia di amori e passioni nel freddo Nord»  Nordis

L'autrice.
Sólveig Jónsdóttir ha studiato scienze politiche e vive a Reykjavík, dove lavora come giornalista alla redazione di «Lifestyle Magazine». Reykjavík Café è il suo primo romanzo
.

Recensione: "Shikasta" di Doris Lessing



Buon lunedi, lettori!
Eccomi a parlarvi di un romanzo che proprio non mi ha "rapita", anzi..., avrei voluto mollarlo più volte nel corso della lettura, ma alla fine ho deciso comunque di terminato.

Sto parlando di Shikasta, il primo libro (dei cinque) del ciclo "Canopus in Argos", in cui Doris Lessing ha creato un nuovo cosmo, dove la Terra è il campo di battaglia di tre imperi galattici rivali.

La Lessing ha avuto il Nobel per la Letteratura nel 2007, il che contribuisce a far sentire la sottoscritta - che non ha apprezzato appieno il capolavoro letterario in questione - un'emerita ignorante (e qui scatta Sgarbi che mi urla "Capra!" a ripetizione).


SHIKASTA
di Doris Lessing


Shikasta
Ed. Fanucci
Trad. O.Palusci
496 pp
20 euro
2014
Questo librone di quasi 500 pp narra gli ultimi giorni della Terra, che è chiamata appunto Shikasta (termine che significa "distrutta, indebolita, che si può rompere"); tale cronaca è raccontata attraverso i resoconti personali e la documentazione raccolta da un certo Johor, un emissario inviato da Canopus per mettere un freno al declino. 

Se prima del Tempo della Catastrofe, il pianeta era una realtà pacifica e in armonia con fauna e flora, in seguito è divenuto teatro di guerre, carestie, epidemie e disastri ambientali, per non parlare degli abitanti, che sono stati contaminati dal "Morbo Degenerativo", che oltre a causare un decadimento ecologico, sociale, politico, etico-morale (che porta  a disobbedienza, orgoglio...), conduce anche a problemi di natura fisica e psicologica.

Canopo, attraverso i suoi inviati, desidera frenare il decadimento imponendo delle regole (nessuna violenza, nessuna crudeltà, niente spreco di risorse...) e grazie al Sigillo cerca di ricordare agli abitanti la Legge di Canopo e la loro origine.

La Lessing, pur creando una realtà a noi aliena, non può non fare riferimento ad avvenimenti a noi noti, quali le guerre mondiali, sottolineando come esse non abbiano affatto arrestato l'imbarbarimento delle popolazioni, anzi...:

"Dopo una guerra, la rinnovata discesa nelle barbarie era molto visibile - ma di fatto, la mente degli abitanti di Shikasta non collegava causa ed effetto".

Inquinamento ambientale, uso smodato di tecnologia (quale unica chiave di benessere), consumismo, contrapposizione tra bianchi e neri, tra ricchi e poveri, gli effetti devastanti del colonialismo, guerre e stermini condotti nel nome di una presunta democrazia, dell'uguaglianza e del progresso...: sono le tematiche principali che l'Autrice affronta, e lo fa attraverso uno sguardo lucido ma non spietato, e servendosi del genere fantascientifico intriso di sufismo (una dottrina islamica di perfezionamento spirituale, che è ricerca di analisi interiore, la via del cuore, la purezza di una vita senza il Male).

Nel libro non mancano riferimenti culturali importanti, come alla Divina Commedia o all'Antico Testamento, ma per lo più la religione non fa una bella figura, in quanto, pur riconoscendo che essa potrebbe essere uno strumento potenzialmente positivo (frena la brutalità nell'uomo), la stessa ha però creato la casta sacerdotale; inoltre, non è stata realmente in grado di trasformare l'interiorità della persona, ma solo di favorire l'ipocrisia e un falso senso di religiosità.

Se la prima parte del libro è costituita dalle relazioni degli Archivisti di Canopo, soprattutto di Johor, la seconda si concentra su documenti più personali; infatti, oltre a conoscere la situazione di una certa Lynda Coleridge, chiusa in un ospedale psichiatrico, leggiamo le pagine del diario di Rachel Sherban, sorella terrestre di Johor (che si chiama George).

Verso la fine del romanzo si rende noto che c'è stato un processo, che vede coinvolto sempre George/Johor, il quale accusa pubblicamente le razze bianche di aver usato arroganza e stupidità verso i "diversi", in particolare verso le razze "di colore"; c'è il riferimento alla Gran Bretagna, che ha colonizzato l'India, non rispettandone cultura e identità.
Ma gli stessi Indiani hanno sbagliato contro il proprio popolo, attraverso la creazione delle caste (Intoccabili).

La "Terra", così come ce la presenta Doris, non ci piace perché va verso lo sfacelo; l'uomo per sopravvivere ha bisogno di una trasformazione, di una sorta di rinascita che lo allontani dalle brutture di cui si è macchiato. 
Purtroppo, la Terra vera - quella in cui viviamo - non è migliore dello scenario previsto dall'Autrice e non possiamo che concordare con la spiegazione di base che ella dà dei crimini commessi da parte degli esseri umani verso i propri simili: il disprezzo verso gli altri, l'arroganza che impedisce di conoscere le altre culture, la mancanza di umiltà e umanità.

Non sono forse questi gli atteggiamenti che conducono ai conflitti, agli stermini, alla distruzione...?

Cosa posso aggiungere su questo romanzo?
Non posso dire che mi sia piaciuto e che leggerlo sia stato un piacere; assolutamente no!
Lo stile e il linguaggio (mi tolgo il cappello davanti alla traduttrice Oriana Palusci, che secondo me ha fatto un lavoro di tutto rispetto) sono ricercati, ampollosi (frasi lunghissime!!!!!!), e per questo capaci di distrarre l'attenzione del lettore (l'emozione più forte che ho provato è stata la noia); leggendo, mi sono persa un sacco di volte e ogni volta che mi sembrava di riprendere "il filo del discorso" era solo un'illusione lessinghiana (cara..., carissima Doris, mia visionaria prestigiatrice!!!).

I personaggi principali sono pochi (benché il mondo di Doris sia affollatissimo - Giganti, Nativi e emissari...), e bisogna arrivare al diario di Rachel Sherban per sentire un minimo di curiosità accendersi, grazie alla presenza di persone normali e a fatti di vita quotidiana, in cui si abbandonano un po' il linguaggio "burocratese" e le frasi troppo lunghe (leggi leggi leggi e a un certo punto ti chiedi: aspè, qual era il soggetto?).

Zero emozioni, zero coinvolgimento; i fatti narrati non seguono un ordine cronologico e per la stragrande parte del libro le parole e le proposizioni si sono susseguite davanti ai miei occhi senza che io ci capissi un granché (ripeto: questo per la prima parte del libro, la seconda è un pochino meglio).

Insomma, sopracciglia inarcate per tutto il tempo.

Doris, scusami, ma proprio non sono riuscita ad amare né te né la tua Shikasta....
E non ci penso proprio a leggere gli altri 4 libri del ciclo su Canopo.
Lo so, è un libro con il suo peso nell'ambito della letteratura internazionale contemporanea, ma io davvero non sono riuscita ad apprezzarla.

Non mi chiedete se ve lo consiglio, tanto la risposta mi sa che si intuisca da quello che ho scritto sopra.
Chiaramente, se vi piace il genere e siete più arditi di me, leggetelo. Stiamo comunque parlando di un Premio Nobel, mica pizza e fichi  ^_^
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...