giovedì 30 aprile 2015

Racconti da leggere: SICILIA di Silvestra Sorbera (recensione)



Cari lettori, tempo fa vi parlai, qui sul blog, di un racconto breve, semplice ma scritto bene, "Vita da sfollati" di Silvestra Sorbera (post).

La stessa Autrice mi ha segnalato un altro suo scritto, che desidero sottoporre alla vostra attenzione.

SICILIA
di Silvestra Sorbera

 LazyBook

SINOSSI

Sicilia sogna e vuole fortemente emanciparsi dalla famiglia e dalla comunità in cui vive. 
Attorno a lei, la sua amica Anna, le sorelle, i primi moti studenteschi. 
Riuscirà a conquistare il ragazzo di cui si è innamorata, a portare i pantaloni e diventare un medico? 


O dovrà imparare che la vita è fatta di compromessi?

La protagonista racconta la sua storia di emancipazione femminile a Pachino, un piccolo paese a sud della Sicilia ma, allo stesso tempo racconta la storia di tutte le ragazze siciliane, e un po' di tutto il Sud Italia che sono state giovani a cavallo tra gli anni '60 e '70.


L'autrice.
,
Silvestra Sorbera, classe 1983, nata a Cuneo, residente a Torino, ha trascorso gran parte delle sua vita in svariate città della Sicilia. Laureata in scienze della comunicazione, ha iniziato il suo lavoro da giornalista presso la redazione siracusana del quotidiano La Siciliacollaborando inoltre con diverse testate. Nel 2007 si trasferisce a Torino dove continua il suo lavoro con una testata e una televisione locale. Atualmente dirige il magazine on line Gocce di spettacolo. E' madre di un bambino di tre anni e mezzo al quale ha dedicato una favola pubblicata nel 2013.
Sicilia è la sua quinta opera letteraria.
OPERE
  1. Commissario Livia (2009)
  2. Simone e la rana (2013)
  3. La forma dell'acqua. Camilleri tra letteratura e fiction (2013)
  4. Vita da sfollati (2014)
  5. Sicilia (2015)

A narrarci la storia di questo personaggio femminile forte e bello è una donna, Cristina, figlia della protagonista.
Cristina ama passare del tempo con la figlioletta Elisa e raccontarle
"le storie che sua madre raccontava a lei. Un modo per legare le generazioni, per tessere dialoghi tra donne, storie di vita che voleva imprimere a fuoco nella memoria di Elisa", 

in particolare, soffermandosi sulla nonna Sicilia e su come sia stata un esempio di donna libera e sicura di sè.

Il racconto "Sicilia" ha come protagonista questa donna, chiamata proprio Sicilia dal padre tanto attaccato alla sua terra.
Siamo in questa nella regione del Sud, negli anni Sessata/Settanta.
Sicilia vive con i genitori, circondata da tante sorelle; ma a differenza delle donne che la circondano, la nostra ragazza è allegra, intelligente, ha una personalità definita ed un carattere forte; sa quel che vuole e, soprattutto, sa chi è e sa cosa proprio non vuol essere.
Sicilia desidera essere una donna libera, non soggetta a convenzioni e modi di fare vecchi e desueti, che danno valore ed importanza ai maschi e vedono la donna come una persona che deve sempre essere sottomessa alle volontà altrui (padre, madre, marito.., ma anche ai pregiudizi e alle chiacchiere di paese), cui basta un niente per essere additata e giudicata male; non vuol ridursi come la madre e le sorelle maggiori, che sono vecchie dentro, senza sogni ed ambizioni che esulino dal mettere su famiglia, relegandole nel ruolo di moglie e madre zitta e sottomessa.
Sicilia non sarà così, ma cercherà di seguire i propri desideri, i propri sentimenti, le proprie passioni, di studiare ciò che vuole per sentirsi realizzata perchè lei è come
"una margherita di campo, di quelle gialle che trovi ai bordi delle strade di campagna.», le dice suo padre, spiegandole con affetto: 
«Perché ti serve poco, perché vai sempre avanti e resisti a tutto, alle malelingue, alla cattiveria, come le margherite; crescono così, selvagge, con poca acqua, in un terreno non facile eppure sono lì, bellissime, a portare allegria in chi passa, speranza che qualcosa possa ancora cambiare, che in fin dei conti qualcosa di bello c’è..»

L'Autrice ci racconta, attraverso la narrazione commossa di una giovane madre alla propria figlia piccola, una storia semplice, in cui rivediamo i modi di pensare di un tempo, tipici dei paesi del Sud, in cui non così tanto tempo fa, si dava eccessiva importanza alla forma, a quello che gli altri pensavano, e da questo ci si faceva condizionare.

Ma Sicilia è un'anticonformista, non ama le convenzioni e, anche se con qualche piccola rinuncia, cercherà di non deludere se stessa e il proprio diritto ad essere felice.

Un racconto breve ma, anche in questo caso, scritto bene, interessante proprio per la semplicità del contesto e per la forza della protagonista.

Libri da leggere



Due libri che hanno attirato la mia attenzione e che sono nelle mie mani.
Vorrei poteri dire che li leggerò presto... ma... meglio non fare previsioni!!
Come sempre vi chiedo: li conoscete, li avete letti e me li consigliate?


UNA VITA DA LETTORE
di Nck Hornby


 Ed. Guanda
trad. M. Bocchiola
200 pp
14 euro
2006
Trama

Libri ricevuti, libri recensiti, libri comprati e mai letti, libri che prima o poi bisognerà leggere, libri letti davvero, finalmente: un labirinto di letture di tutti i generi, dai classici alle biografie degli sportivi, dalle raccolte di versi ai graphic novel, dai romanzi appena usciti a quelli imperdibili dell'800... Schiacciato dal mucchio delle letture a cui non si può rinunciare, Nick Hornby prova, con leggerezza e ironia, a trovare qualche criterio per orientarsi nel dedalo delle letture, racconta le sue preferenze e le sue antipatie e soprattutto restituisce una gioiosa voglia di leggere. Perché è vero che ogni tanto è meglio una partita di calcio.. ma è anche vero che se il libro è bello, non c'è partita né concerto rock che tenga.

L'autore.
Nick Hornby è nato nel 1957 e vive a Londra. Dopo aver lavorato come insegnante, si è dedicato interamente alla narrativa, raggiungendo un vasto successo internazionale
.


SCIENTOLOGY.
Ci sono nata. ci sono cresciuta. Sono scappata
di Jenna Miscavige Hill


Scientology
Ed.Rizzoli
432 pp
18 euro
2015

Sinossi

È doloroso, difficile e a volte può essere molto pericoloso aprire gli occhi e renderti conto che hai vissuto tutta la vita in una gabbia. Jenna era una principessa. 
Il suo adorato zio Dave era l’uomo più importante del mondo, le persone a lei più care godevano di privilegi ed erano rispettate da tutti. Lei stessa aveva obiettivi chiari e ambiziosi: essere ammessa nell’ambito rango dei Messaggeri del Commodoro e scalare il più velocemente possibile i gradini del Ponte verso la Libertà Totale. Intorno a lei tutto era Etico, tutto era giusto. 
Era giusto firmare un contratto con l’impegno a servire la Chiesa di Scientology per un miliardo di anni. 
Era giusto che i suoi genitori fossero così lontani, perché si stavano occupando di una missione ben più alta di una semplice famiglia. 
Era giusto venire addestrata con lunghe ore di procedure a reprimere i sentimenti di rabbia e dolore, per temprarsi ed essere efficiente senza lasciarsi distrarre dalle emozioni. 
Era giusto lavorare duramente e avere responsabilità fin da bambina, avere la vita misurata in un apposito Modulo tutte le settimane, erano giuste le Corvè obbligatorie e le punizioni con i lavori forzati o i pipistrelli, giusti i Cartellini per le delazioni, i Presidi del Sabato e il divieto di rivolgere la parola a chi non è tuo pari nella gerarchia. Perché quando ci sei dentro quello è il tuo mondo. 
Perfino gli ordini più rigidi, la disciplina e i ranghi, le interminabili esercitazioni e gli interrogatori più serrati diventano la tua casa, il tuo rifugio e il tuo sogno. 
Anche se in questo orizzonte non c’è spazio per l’intimità, per la fragilità e per l’errore, per tutto ciò che ci rende umani. A volte, però, nella vita si aprono delle porte. 
Osservi, incontri delle persone e inizi a vedere che oltre ai confini del tuo mondo ce n’è un altro molto più vasto. Se ci vivi dalla nascita, non ti rendi conto che tutto ciò che ti hanno insegnato è una prigione e non hai idea di cosa ci sia là fuori e di come funzionino le emozioni, se cominci ad ascoltarle. 
Così succede che la principessa sogni di uscire nel mondo, per diventare semplicemente una persona normale. Ma anche quando la voglia di essere liberi è più forte della paura del rischio e della solitudine, sfuggire al proprio destino è un salto nel buio.

In questa straordinaria testimonianza, pubblicata con grande attesa in contemporanea mondiale, Jenna Miscavige Hill, nipote del leader di Scientology succeduto a L. Ron Hubbard e cresciuta in seno alla Chiesa fin dalla più tenera infanzia, racconta per la prima volta con l’ausilio di preziose immagini inedite la vita quotidiana di una scientologa e la sua coraggiosa fuga. Una grande storia di schiavitù e riscatto, un documento unico, avvincente come un romanzo ma drammaticamente reale, che ci offre una prospettiva privilegiata sui segreti di una delle organizzazioni più potenti e misteriose del mondo.

L'autrice.
Jenna Miscavige Hill è nata nel 1984. Scientologa di terza generazione e nipote del leader David Miscavige, ha scalato le gerarchie dell’organizzazione in giovanissima età e a soli ventuno anni è riuscita a fuggire. Oggi vive con il marito e i loro due figli. Sul sito www.exscientologykids.com raccoglie le testimonianze di chi ha vissuto la sua stessa drammatica esperienza.

Novità fantasy: "La sabbia delle streghe, Milmay la nuova regina" di Teresa Di Gaetano



Buongiorno lettori ed amici!

Vi segnalo l'uscita di un libro, appartenente alla saga fantasy, che si intitola: La sabbia delle streghe – Milmay la nuova regina.

Chiaramente, essendo il quarto libro della saga, si legge preferibilmente dopo la trilogia della principessa Primrose, in particolare dopo “Alla ricerca dei ricordi” perché continua a raccontare le vicende della principessa.

La sabbia delle streghe, Milmay la nuova regina
di Teresa Di Gaetano


ISBN: 978-88-91185-34-1
EDITORE: self-publishing youcanprint
FORMATO: cartaceo
20 euro
308 pp
GENERE: fantasy (fantasy)
DATA DI PUBBLICAZIONE: Aprile 2015


Il libro è acquistabile in tutti gli stores di internet, compreso IBS.


Link d’acquisto



Trama

Sono passati alcuni anni da quando la principessa Primrose ha salvato il GranRegno dalla distruzione totale.
Milmay, principessa del regno di Duverger, ha trascorso buona parte della sua adolescenza in tutta tranquillità chiusa nel suo Castello.
Un giorno le viene a fare visita Naska, una delle due figlie gemelle di Primrose, che le chiede di impugnare le armi e spodestare così il nonno, re Melville, dalla sua tirannia.
Nel frattempo, emergono segreti mai svelati a corte dal vecchio Re Kandahar.
Milmay non è l’unica erede al trono di Duverger.
Il vecchio Re, poco prima che lei nascesse, aveva messo incinta una serva che aveva dato alla luce Rosana, una figliastra.
Il padre invita la figlia Milmay a partire, ma lei non si decide per lungo tempo. Essendo stata vittima del maleficio di una delle Tredici Streghe Nere ed essendo sempre vissuta tra le mura del Castello per paura di essere di nuovo colpita da qualche maleficio, non vuole partire, ma poi un attacco improvviso al suo Sette principi del GranRegno.
Sette principi che non hanno regnato.
Ma qualcosa ora finalmente si è mosso. La stirpe di Primrose reclama di nuovo il dominio sul GranRegno.
Milmay è l’unica, sola, fanciulla che potrà ridare il GranRegno alla casata di Primrose.
Ma sarà veramente lei la nuova regina? Colei che permetterà di far ritornare a regnare i Sette principi?
 O qualcuno o qualcosa glielo impediranno?

Scopritelo leggendo questo nuovo ed appassionante libro della saga!




mercoledì 29 aprile 2015

On my wishlist: LO DIRA' IL TEMPO di Mira Magen



Un libro uscito di recente che vorrei leggere...
Ecco quale citazione - tratta dall'Antico Testamento - l'autrice riporta in apertura al libro.

“Tu sei giusto, o Signore, perché io debba contendere con Te. 
Eppure io oso rivolgerti la Parola, suoi Tuoi giudizi”.
 Geremia 12:1

Ed ecco quale informazione sul romanzo.

LO DIRA' IL TEMPO
di Mira Magen

Lo dirà il tempo
Ed. Atmosphere
302 pp
16 euro
Aprile 2015

Trama

In una radiosa giornata di giugno Anna, affetta da una disabilità alle gambe, prende “in prestito” una bicicletta sulla spiaggia di Tel Aviv. 
Fa sedere sul portapacchi il fratello minore e inizia a pedalare, decisa a rendere realtà il proprio sogno: correre su una bicicletta, i capelli al vento, libera e felice. 
Il bambino però cade e sbatte con violenza il capo. 
Da quel momento in poi l'esistenza di Anna e dei suoi familiari non sarà più la stessa, non solo per le ore terribili che saranno costretti a trascorrere all'ospedale, accanto al bambino.
Anna non dice a nessuno com'è caduto il fratello. 
Ma a poco a poco e con l'aiuto di Adiso, il suo amico etiope, impara a realizzare ciò che è accaduto e anche ad accettare se stessa, le sue difficoltà e i suoi sogni. 
Nuove persone, infatti, entreranno nelle loro vite e pensieri sconosciuti verranno ad assediare le loro menti. 
Quell'estate, iniziata in modo così tragico, li costringerà a ripensare se stessi, a crescere, e li cambierà in modo definitivo.


Lo dirà il tempo di Mira Magen è un grande mosaico di volti, di immagini e di voci che racconta storie segnate dal comune destino di un'umanità semplice, in balia di eventi a volte incomprensibili.
«Nel corpo di ogni storia e sotto la pelle di ogni famiglia si agita un segreto e Lo dirà il tempo di Mira Magen celebra la gioia di vivere che esso rappresenta». Haaretz

«Lo dirà il tempo di Mira Magen riesce a entrarti nelle vene. È un romanzo diretto, genuino, sfacciato e rivelatore». Maariv

«Un libro amabile che vale la pena di leggere, nel vero senso della parola». Die Welt

«Mira Magen è una maestra del quotidiano». 
Frankfurter Allgemeine Zeitung

25370319
-

L'autrice.
Mira Magen è nata a Kfar Saba, in Israele, da una famiglia ortodossa. Ha studiato psicologia e sociologia prima di dedicarsi alla scrittura. Ha lavorato come infermiera all’ospedale Hadassah di Gerusalemme. Magen iniziato a scrivere nei primi anni 1990. Ha pubblicato una serie di bestseller e un libro di racconti. Ha ricevuto il Premio del Primo Ministro (2005) e la Medaglia d’Oro dall’Associazione Editori quattro volte (2001, 2004; 2005; 2011). Lo dirà il tempo (Yamim Yagidu, Anna - 2008) è stato già pubblicato in Germania e Francia.

martedì 28 aprile 2015

Segnalazione fantasy: libri per bambini



E dai romanzi YA passiamo a qualcosa dedicato ai bambini/ragazzi.

LUNA SOTTOBOSCO - LA FAMIGLIA MAGICA 

Genere: Fantasy per ragazzi
Formato: Kindle
Lunghezza stampa: 83
Utilizzo simultaneo di dispositivi: illimitato
Venduto da: Amazon Media EU S.à r.l.
Prezzo: 0,99 euro

La famiglia Mandragora vive in un problematico condominio multietnico. 
Gli inquilini del palazzo sono all’oscuro della natura dei coniugi Pepe e Artemisia, né trovano qualcosa di strano nei loro figli: il ribelle Timo, la sapiente Melissa e il fantasioso Mirto. 
Ma la sbadataggine della vecchia zia Pervinca nell’evocare uno gnomo scatenerà una serie di eventi che risolveranno tuttavia i drammi, grandi e piccoli, della convivenza quotidiana.









Genere: Fantasy per ragazzi
Formato: Kindle
Lunghezza stampa: 217
Utilizzo simultaneo di dispositivi: illimitato
Venduto da: Amazon Media EU S.à r.l.
Prezzo: 1,81 euro

LUNA SOTTOBOSCO - LA SCUOLA MAGICA

La maestra Luna Sottobosco riceve una telefonata nel negozio di magia dell’amica Miranda che la invita a presentarsi all’Istituto Comprensivo La Sfinge, per piccoli esseri soprannaturali. 
Credendo in uno scherzo, decide di seguire le istruzioni e si ritrova in una scuola popolata da piccoli orchi ammansiti da bistecche di soia, gnomi sbadati, maliziose lupette mannare, umani considerati diversi nel mondo di provenienza, ma soprattutto situazioni bizzarre e complicate, da cui cercherà di uscire con l’aiuto della curiosità e del buonsenso.



L'autrice.
LUNA SOTTOBOSCO – Dopo un periodo come maestra nella scuola primaria, ha accettato una cattedra nel mondo sovrannaturale, ma ogni tanto torna in questa dimensione per raccontare le sue storie. 
La sua pagina Facebook: QUI

Recensione: La ragazza di Bube di Carlo Cassola.



Ed eccoci alla recensione de La ragazza di Bube, di Carlo Cassola.

La ragazza di Bube
Rizzoli

La vicenda, che vede protagonista la sedicenne Mara Castellucci, si svolge negli anni immediatamente successivi il secondo conflitto mondiale, in Toscana.

Mara è nata e cresciuta a Monteguidi, un paesino in Val d'Elsa, e vive con la famiglia: il padre, un uomo con un passato anche turbolento, con il vizio delle bottiglia,  fiero e convinto membro del Partito comunista, in cui confida e dal quale prende “ordini”; poi c’è la mamma, una donna riservata e amareggiata per la perdita del figlio maggiore, Sante, partigiano morto durante la lotta per la Resistenza; infine, il fratellino Vinicio.


Mara è un’adolescente allegra, molto vivace, intelligente, sensibile (un po’ soffre, senza lamentarsi, della evidente preferenza che i genitori, soprattutto la madre, nutrivano e nutrono per la memoria del primogenito), e molto consapevole della propria (acerba) femminilità, del proprio modo di atteggiarsi malizioso e un po’ ruffiano col “sesso forte”.

Mara è bella e simpatica, ironica e scherzosa, non si fa problemi a rispondere a tono a chiunque, è sicura di sè, baldanzosa, sa come farsi rispettare sia dalle amiche, che dalla cugina Liliana (boriosa, invidiosa, decisamente antipatica), che da qualche pretendente focoso e dalle mani lunghe, tipo Mauro, un giovanotto che le va dietro, aspettando che la ragazza sia con lui “generosa” di attenzioni .

Sono anni in cui la donna è chiamata – più e diversamente da oggi – ad assumere determinati comportamenti per evitare di dare scandalo, di essere additata come una ragazza facile e, se le va di “fare all’amore” con un giovanotto, le conviene farlo di nascosto.

Mara non è certo insensibile all’attrazione che il sesso maschile esercita su di lei, ma allo stesso tempo sa di essere davvero troppo giovane per pensare seriamente all’amore.
Vero è che tra amiche non si parla d’altro che di ragazzi e di probabili fidanzati da accalappiare con cui accasarsi, ma Mara non ne ha ancora l’intenzione, per cui, quando un giorno si vede arrivare in casa un giovanotto bruno e magro, dall’aria un po’ smarrita ma che allo stesso tempo fa mostra di sicurezza…, mai potrebbe immaginare di legarsi a lui per sempre….!
Claudia Cardinale
(Mara)

Quel ragazzo è Arturo Cappellini, detto Bube e soprannominato il Vendicatore dagli amici partigiani (per la "facilità" con cui mette mano alla rivoltella, fedele compagna sempre riposta nella tasca dei pantaloni); è stato un grande amico del defunto e compianto Sante, fratellastro di Mara, e adesso che sta ritornando a casa a Volterra, decide di fare un salto a Monteguidi per conoscere e salutare la famiglia dell’amico.

E così che si conoscono Bube e Mara, e tra i due scatta un certo interesse, fatto di sguardi e occhiate timide e impacciate e di silenzi da parte di un ritroso e taciturno Bube, e di sorrisi sfacciati e canzonature da parte di Mara, che ben comprende come quello che diventerà il suo “Bubino” non sia l’uomo duro e sicuro di sè che tenta di essere e mostrare, ma che in realtà nasconda più insicurezze di quante ne voglia ammettere.

Tra loro inizia una corrispondenza epistolare che in qualche modo sancirà il loro rapporto e che porterà a un fidanzamento.

Da una parte Mara è fiera di poter dire alle amiche e alla cugina invidiosa che ha un fidanzato lontano (ce le regala scarpe col tacco e borsette), ma dall’altra non è poi così convinta di volersi legare a questo giovanotto un po’ chiuso, brusco spesso nei modi, e che non fa che ricordarle: “Io sono l’uomo e tu mi devi ubbidire!

Mara ride di questo atteggiamento duro e da maschio (alfa, aggiungeremmo noi oggi) e non si lascia minimamente intimidire, anzi, non fa che canzonare e ironizzare sugli atteggiamenti da macho superduro del suo ragazzo.

E se il padre è ben felice che la sua figliola si sia fidanzata con un ex partigiano amico del figliastro prediletto, non lo è affatto la mamma, per le medesime ragioni: per lei questo Bube è un mezzo delinquente che non potrà che portare guai e dispiaceri all’incosciente Mara.

Inizia così questa relazione, fatta di lettere e brevi incontri, di dialoghi in cui emergono i caratteri e la personalità di ambedue, e non possiamo non sorridere davanti alla simpatia e alla sfacciataggine di Mara che prende in giro il suo burbero fidanzato, il quale vorrebbe imporsi sull’esuberante ragazza ma proprio non ce la fa, visto che la personalità decisa e forte è sicuramente lei.

I problemi, come previsto dalla mamma, non mancheranno, e in seguito ad un’azione avventata di Bube che, spinto da circostanze e persone mosse da odio e risentimento verso “i fascisti”, si ritroverà seriamente nei guai con la giustizia, così da essere costretto scappare per evitare la galera.

Mara segue il suo Bubino fino a casa di lui e fintanto che il Partito decide cosa consigliare al giovane nei pasticci; quei pochi giorni vissuti quasi nella macchia, saranno decisivi perché legheranno Mara al suo fidanzato, rendendo entrambi consapevoli dei sentimenti che li uniscono e della fedeltà che si devono l’uno all’altra.

Per sfuggire al carcere, Bube dovrà fuggire e nascondersi, mentre Mara cercherà di andare avanti e di ingannare l’attesa di buone notizie circa il destino di Bube, andando a lavorare come domestica presso una famiglia a Poggibonsi.
Questo periodo sarà importante per Mara, che è molto cambiata a causa di Bube e del suo rapporto con lui (oltre che per la condivisione dei suoi guai), e che avrà ancor più modo di crescere e prendere delle decisioni da donna matura.

Mara è una ragazza sveglia e carina, lo abbiamo detto, e gli uomini che la conoscono ne sono attratti: forse conviene aspettare un ragazzo combinaguai che non si sa se e quando tornerà, lasciandosi scappare la possibilità di frequentare un altro uomo, magari buono, acculturato, passionale e soprattutto senza problemi con la legge?

Bube, Bube, dove sei e quanto ancora dovrò aspettarti?


Quando la situazione penale del ragazzo peggiora, Mara dovrà decidere se aspettarlo o meno.

.
La Mara di prima (prima di Bube) era profondamente diversa dalla Mara di dopo: da ragazzina civettuola e frivola arriva ad essere matura, assennata, riflessiva.

Proprio l'evoluzione caratteriale e psicologica della nostra giovanissima protagonista credo sia l'aspetto fondamentale del romanzo, prima e ancor più del suo legame sentimentale con Bube e dello stesso sfondo post-bellico (con  i suoi riferimenti alla lotta partigiana, al pensiero comunista...), con un'Italia ancora in costruzione, con un residuo neanche troppo piccolo delle ideologie contrapposte che hanno contraddistinto il difficile periodo della guerra.

Mara è una ragazza come tante, desiderosa e affamata di felicità, di gioia di vivere, ma che si ritroverà accerchiata da aspettative e pretese che sono gli altri a ritenere importanti per lei, di quanto le ritenga ella stessa.
Cosa farà: le rispetterà con fedeltà e ubbidienza o reclamerà la sua legittima fetta di felicità, anche se questa non dovesse prevedere Bube ma qualcun altro, giunto nel momento in cui è più sola e fragile e pronto a corteggiarla e farla sentire una donna desiderata?
Accetterà di continuare ad essere la ragazza di Bube nonostante le difficoltà oggettive che gravano sul fidanzamento col ragazzo lontano?

Mara è davvero un personaggio femminile letterario forte, definito, che Cassola ci presenta a tutto tondo con una gran finezza e sensibilità; ci sembra di essere lì con lei, di vederne le espressioni facciali, di sentirne l'allegra ed improvvisa risata un po' infantile che sempre la caratterizzerà (anche nei periodi difficili), di soffrire insieme a lei pensando alle scelte che è chiamata a fare e dalle quali dipenderà la sua felicità.

La ragazza di Bube è un romanzo bello perchè così... vero, realistico, scritto con un linguaggio semplice (ci sembra quasi di sentirlo, l'accento toscano), ricco di dialoghi vivaci dai quali comprendiamo la natura dei personaggi, con il loro personale carico di dolore, di aspettative, speranze, responsabilità.

Non posso che consigliare questo romanzo che vinse il Premio Strega nel 1960.

In uscita il 7 maggio "Piccola dea", romanzo d'esordio di Rufi Thorpe



Come anticipato, non sono finite le segnalazioni, questa volta Sonzogno.

E' in uscita giovedì 7 maggio Piccola dea, romanzo d’esordio di Rufi Thorpe, finalista del Dylan Thomas Prize 2014 e del Flaherty-Dunnan.

PICCOLA DEA
di Rufi Thorpe


Sonzogno Editori
traduzione di Cristina Vezzaro
ISBN 978-88-454-2596-7
pp. 272
 € 16.50
 ebook  €9.99
in libreria:
7 MAGGIO 2015

Un debutto acclamato dalla critica americana come una delle rivelazioni dell’anno

Finalista del premio letterario Dylan Thomas Prize 2014 e del Flaherty-Dunnan

«Un libro che mi ha rapita, ci penso giorno e notte»
Vanessa Diffenbaugh, autrice de Il linguaggio segreto dei fiori

«Questo debutto è un vero schianto. Due eroine memorabili per le quali non si può che fare il tifo» ELLE

«Rufi Thorpe è una scrittrice molto abile. Ammiro il modo spietato col quale racconta l'amore e la bontà, e quello che rimane è soltanto verità» 
Emily Gould, THE MILLIONS

Trama

A dispetto dei luoghi comuni, il rapporto più intenso per le giovani donne non è quello con il primo amore.
È quello con l'amica del cuore. Lorie Ann e Mia, in riva all'oceano della California, sdraiate al sole a scambiarsi segreti, mentre provano a schiarirsi i capelli con il succo di limone, di questa amicizia ne sanno qualcosa.
Diversissime tra loro, eppure unite come sorelle, crescono complici e spensierate: non passa giorno senza che l'una sappia nell'intimo cosa nasconde il cuore dell'altra.
Siamo nei festosi anni Ottanta, e all'inizio di questa loro storia, che durerà per altri vent'anni, Lorie Ann e Mia si fanno una confidenza che scotta e che impone una decisione complicata: hanno sedici anni e sono rimaste incinte.
Mentre Mia è la bulla, scostante, con una famiglia sgangherata, Lorie Ann è la perfezione, quella che tutti invidiano: per la sua bellezza solare, il carattere aperto e generoso, la vita serena avvolta da una famiglia unita. Se la biologia c'entrasse col destino, e la scelta coraggiosa di Lorie Ann di non abortire, all'opposto dell'amica, dovesse venire premiata, avrebbe dovuto essere lei quella baciata dalla fortuna e dal successo.
Invece, anno dopo anno, Lorrie Ann scivola in tutt'altra esistenza, e a Mia, pienamente realizzata, non resta che documentare, e interrogarsi sulle ragioni per cui la sorte abbia riservato alla sua "divina" amica un percorso tanto accidentato.

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Definito in patria un debutto stellare, il romanzo di Rufi Thorpe mostra, con uno stile vivido e graffiante, la profondità dell'amicizia, la natura ambigua della maternità, dell'amore e della lealtà.

L'autrice.
Rufi Thorpe è nata in California e vive a Washington D.C. Questo è il suo primo romanzo, finalista del prestigioso premio letterario Dylan Thomas Prize 2014 e del Flaherty-Dunnan. Il debutto è stato acclamato dalla critica americana come una delle rivelazioni dell'anno.

Nuova uscita De Agostini YA: A PIEDI NUDI, A CUORE CALDO di Paola Zannoner, dal 12 maggio in libreria



Buongiorno e buon martedì!
Non so come stiano andando le vostre letture, ma io delle mie sono molto insoddisfatta...
Beh, non delle letture in sè, ma di me, che sono lentissima e che nel week end appena trascorso son riuscita a malapena a finire un romanzo, di cui posterò la recensione in giornata ^_-

Ma cominciamo con delle segnalazioni e, più precisamente, da un romanzo YA.
Vi ricordo che il 5 maggio sempre per De Agostini, in libreria troverete "Nemmeno in paradiso" di Chelsey Philpot- ne abbiamo parlato QUI.


A PIEDI NUDI, A CUORE APERTO
di Paola Zannoner


De Agostini Libri
Narrativa young adult dai 14 anni
304 pp
euro 14,90
in libreria dal 12 maggio

riedizione con testi completamente rivisti


Dalla penna di una grande autrice una storia potente e indimenticabile in cui l’amore è l’unica arma che riesce a vincere il pregiudizio.

Trama

Da quando Rachele ha incrociato lo sguardo di Taisir non riesce più a fare a meno di pensare a lui. 
Sarà colpa dei suoi occhi scuri e profondi, del suo sorriso ammaliante o del suo modo di muoversi, così disinvolto e sicuro ogni volta che sale sullo skateboard e se ne va in giro come se fosse solo al mondo… 
Sta di fatto che la ragazza ha completamente perso la testa. 
Ha deciso che vuole sapere tutto di lui: dove vive, cosa gli piace, come passa le giornate dopo la scuola. 
C’è solo un piccolo problema di cui Rachele non ha tenuto conto e che per Taisir sembra insormontabile: lui è arabo-palestinese, lei è italiana. Lui ha conosciuto l’odio, il dolore e la diffidenza, lei solo l’amore e la speranza. Ma Rachele non ha alcuna intenzione di arrendersi. 
Perché, in fondo al cuore, sa che Taisir le somiglia più di quanto possa immaginare. E
d è pronta a fare qualsiasi cosa pur di conquistarlo… 
Anche a dimostrare che, quando c’è l’amore, le differenze sociali e culturali non hanno importanza.

L'autrice.
Paola Zannoner vive a Firenze. Esperta di letteratura, è una delle più importanti scrittrici italiane per ragazzi. I suoi libri, tradotti in diversi Paesi, hanno ricevuto numerosi premi, tra i quali il Bancarellino, il Premio Cento e il Premio Sardegna. Per De Agostini ha pubblicato anche Voglio fare la scrittrice (2007), Voglio fare la giornalista (2011), Lasciatemi in pace! (2008), Rocco + Colomba (2011), Specchio Specchio (2012), La settima strega (2014) e Voglio fare l’innamorata (2014).

sabato 25 aprile 2015

Cito e canto: SOLA ME NE VO PER LA CITTA'



Ancora un altro brano tratto da "La ragazza di Bube", con canzone suggerita proprio dall'Autore ^_-


"Per piacere, cantami un'ultima volta sola me ne vo per la città".
E di novo la triste melodia s'insinuò nel suo animo, e le parole esacerbarono il suo dolore.
La sera, a letto, la ricantò a se stessa, piano, almeno dieci volte.
Soffriva e gioia insieme: sì, perchè era contenta di riaprire la piaga.
Un orgoglio doloroso fioriva nel suo animo.
gli altri, le persone che non amavano, che non soffrivano,
le disprezzava e quasi le compativa.
Era così per Annita, per Liliana, per le altre ragazze, 
non sentiva che disprezzo e in fondo compatimento.


sola me ne vo per la città
passo tra la folla che non sa
che non vede il mio dolore
cercando te sognando te che più non ho

ogni viso guardo e non sei tu
ogni voce ascolto e non sei tu
dove sei perduto amore
ti rivedrò ti troverò ti seguirò

io tento invano di dimenticar
il primo amore non si può scordar
è scritto un nome un nome solo in fondo al cuor
ti ho conosciuto ed ora so che sei l’amor
il vero amor il grande amor

venerdì 24 aprile 2015

Frammenti da..."La ragazza di Bube"



Ed eccoci ad un tenero passaggio tratto da "La ragazza di Bube",

"Oh Bubino, sono più brava io a fare i discorsi! 
Ma l'ho capito lo stesso cosa volevi dire.
E allora, ascoltami: quando saremo sposati,
non saremo più due, ma una persona sola.
Saremo felici insieme... e se avremo qualche dolore,
lo avremo insieme. 
Per esempio, se ti farà male un dente,
anch'io sentirò male a un dente...
Oh, Bubino, ma tu ti annoi con i miei discorsi.
E hai ragione, sai...Dice tante sciocchezze la tua Mara...
Ma non gliene devi volere.
Perchè sono sciocca, è vero, ma in compenso ti voglio tanto bene...
mi sembra di non poterlo contenere il bene che ti voglio."

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