venerdì 4 marzo 2016

Recensione: CIAOBANANA. La storia di Giulia di Giuliano Iovane



Cari lettori, buongiorno!

Eccomi con una recensione: si tratta di un giallo davvero avvincente il cui contenuto ruota intorno all'intolleranza, al pregiudizio, all'ignoranza e alla violenza, espresse in alcune delle loro forme.
Ringrazio la C.E. goWare per avermi inviato una copia del romanzo.

CIAOBANANA. La storia di Giulia
di Giuliano Iovane


CIAOBANANA. La storia di Giulia
goWare,
Febbraio 2016
 pp. 190
Edizione digitale € 4,99
Edizione a stampa € 11,99
Giulia

Giulia Benelli è una ginecologa che si trova in Questura, a Milano, al cospetto di un sostituto procuratore e di un funzionario di polizia, che la stanno interrogando a proposito di una serie di omicidi terribili, le cui vittime sono tutte bambine rom.
Giulia, per rispondere alle domande dei due uomini, decide di fare un salto indietro nel passato, nel proprio passato, e di raccontare la storia della propria vita.

Giulia non è stata sempre chiamata Giulia; c'è stato un periodo della sua vita in cui qualcuno l'ha chiamata con un altro nome: Zveza.
I ricordi di Giulia quand'era Zveza partono dal campo rom in cui è cresciuta con quelli che lei credeva essere i suoi genitori, i suoi fratelli, le sue sorelle, la sua gente.
Cresce respirando la cultura rom, con le sue regole interne, le sue tradizioni, i modi di concepire i ruoli maschili e femminili; cresce chiedendo l'elemosina.

Una bambina, Ciaobanana e i cartoni colorati

Chi di noi non ha mai visto un bambino fermo al semaforo, con la manina tesa per farsi dare qualche spicciolo?
Zveza conosce bene questa realtà, quello che lei chiama "lavoro", sin dall'età di sei anni, quando viene costretta dal padre a star ferma tutto il giorno a un semaforo in via Sempione a Milano, cercando di racimolare quanti più soldini può.
La piccola è così abituata a quella vita da non riuscire ad immaginarne un'altra: lei sa che ogni mattina deve prendere il suo cartone colorato e tendere le mani, accostandosi alle auto quando il semaforo è rosso e stando ferma quando è verde.
E quei suoi cartoni sono per lei una sorta di tappeto magico, che lei ama dipingere ed abbellire con i colori, così da renderli delle piccole opere d'arte, sperando che l'aiutino a fare più soldi, come si aspetta il padre, che ogni sera, davanti al fuoco attorno al quale la comunità del campo si riunisce per raccontare le esperienze della giornata, la rimprovera per gli scarsi guadagni.
E se i dipinti sui cartoni riescono un po' a rendere quel suo lavoro quotidiano meno grigio e triste, ad essi si aggiunge nel tempo anche un altro gioco divertente, quello di recarsi sempre dallo stesso fruttivendolo, salutarlo con un semplice "ciao" e intanto fissare un frutto - come la banana, ad es., - e ripetere ciao fino a quando l'uomo non si decide a darglielo.
Nasce così questo gioco del ciaobanana, che in un certo senso diverrà il leitmotiv che accompagnerà Zveza/Giulia per tutta la sua vita, anche nei momenti più difficili.
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Zveza intanto cresce, guardando il mondo dal suo semaforo, presso il quale conosce un ragazzino di buona famiglia, un gagè (un non-zingaro), Federico, e con questi si instaura una bella amicizia, perchè lui, a differenza di altra gente, non disprezza e non ignora la bambina del semaforo.

Zveza è abituata all'indifferenza, alle scortesie, alle maleducazioni.. di tanti che si innervosiscono al solo vederla arrivare con la mano stesa; c'è anche qualche ragazzino che la minaccia o qualche adulto che la schiaffeggia con rabbia..., mai dimentica presto i maltrattamenti subiti.

Zveza non capisce perchè alcuni la odino tanto: cosa c'è di male in lei, e cosa fa di male nello stare al suo semaforo?

Purtroppo, col tempo la ragazzina imparerà a conoscere la forza negativa dei pregiudizi, e di quanto essi possano portare a conseguenze drammatiche se restano tali.

Bocconi amari...

All'età di 13 anni, per sfuggire al fidanzamento impostole dal padre, Zveza decide di scappare, portando con sè la foto dei genitori; ma qual è la sorpresa quando scopre, dietro il ritratto, un ritaglio di giornale che le svela un'amara verità: lei si chiama Giulia ed è una gagè, una bimba italiana, figlia di una coppia alla quale dei rom dieci anni prima hanno sottratto, rapito, una bimba di tre anni.

Questa scoperta sarà l'inizio di uno stravolgimento nella vita di Zveza, che - grazie all'aiuto di Federico - conoscerà la sua vera famiglia - i genitori Paolo e Anna - e si ritroverà, a 13 anni, catapultata in una realtà ben diversa da quella da cui proviene, e nella quale ha vissuto comunque per 10 anni.
Pur non essendo rom di nascita, Giulia lo è stata per tanto tempo per "acquisizione" culturale; lei è cresciuta in mezzo agli zingari, ormai ragiona come loro, vede il mondo come loro.., non sente di essere italiana, ma rom.
Sa che questo fa soffrire i suoi genitori veri, ma Giulia non riesce a staccarsi da quel mondo alla quale lei sente di appartenere indissolubilmente, e che in fondo ama, nonostante ci abbia trascorso dieci anni a causa di un rapimento.

L'ingresso nella vita "normale" (ma poi chi stabilisce che i gagè sono normali e i rom no?, si chiede la ragazza) non sarà affatto facile, ma Giulia è intelligente, determinata, e con l'aiuto di due amorevoli genitori e dell'amico Federico - col quale sboccerà l'amore - proverà in tutti i modi ad integrarsi, a studiare, a realizzarsi.

Nel corso degli anni, anche quando apparentemente i dieci anni da rom sembreranno un lontano ricordo, in Giulia non smetteranno di esserci due anime: quella gagè, consapevole di essere un'italiana che deve vivere da italiana, e quella zingara, che lei sente sua, incollata sulla propria pelle, un vestito dal quale non riesce a liberarsi.
Questo bisogno struggente e, se vogliamo, irrazionale (se guardato dall'esterno) di tornare sempre (e non solo con la mente e i ricordi...) a quel campo rom, a quella famiglia acquisita che l'ha cresciuta, a quel semaforo testimone di dieci anni della sua vita su una strada.., creeranno non pochi problemi a Giulia, che dovrà fare appello a tutta la forza interiore di cui è capace, oltre che a far suo l'aiuto di chi l'ama,  per non impazzire davanti a questa divisione dell'anima che sente dentro di sè.

Il racconto dettagliato, che è quasi una confessione intima e lucida che Giulia fa a se stessa - prima ancora che alla polizia -  della propria vita avventurosa e ricca di esperienze dolorose, che hanno del romanzesco, prende quindi le mosse da un presente che non cessa di essere complicato: Giulia deve rendere conto di un particolare che è stato ritrovato accanto ai corpi delle bambine uccise e che purtroppo la coinvolge (suo malgrado?) negli omicidi.

Cosa c'entra davvero Giulia con queste morti atroci?
E' possibile che lei sia un'assassina? Forse tutti i problemi vissuti a causa dell'esperienza traumatica (il rapimento) possono aver fatto scaturire in lei dei disturbi mentali sfociati poi in omicidi seriali?

Considerazioni.

Quando Giulia termina il proprio racconto, ritorniamo definitamente nel presente e veniamo immersi pian piano nel vero e proprio giallo che caratterizza questo romanzo.
L'Autore ci fa conoscere altri personaggi, dalla personalità complessa e che in qualche modo sono legati al passato di Zveza/Giulia, e attraverso essi, le loro parole, le loro azioni, veniamo totalmente immersi nel caso degli omicidi seriali delle bimbe rom.
Seguiremo le piste investigative, i vari ragionamenti che tutti i soggetti coinvolti fanno per dare ognuno il suo contributo alla risoluzione dell'intricato caso.
In particolare ci addentreremo in discorsi di natura criminologica interessanti e affascinanti anche nel loro essere (volutamente) strambi, che pretendono di tracciare e/o di smontare  (a seconda dei casi...) un identikit del serial killer ben preciso, così da poterlo inchiodare senza ombra di dubbio, soprattutto tenendo conto di quelle che sembrano delle prove schiaccianti...

Ma nulla è come sembra e ciò che in un certo momento e per determinate ragione sembra cristallino e inequivocabile, se lo si guarda bene, senza pregiudizi e con intelligenza, ci si rende conto che può crollare miseramente e rivelare una faccia della verità che mai avremmo immaginato.

Il romanzo è scritto ed è "costruito" davvero bene, perchè si parte da una storia nella storia - il passato della protagonista - che, non solo la polizia, ma il lettore stesso deve conoscere per capire il presente.
La storia di Giulia tocca tanti argomenti importanti, come già ho accennato: il pregiudizio verso chi è diverso, l'intolleranza e l'insofferenza verso di lui; la violenza nei confronti di chi è più debole, come appunto i bambini (il sequestro dei minori, ma anche l'abuso sessuale, l'accattonaggio...); la malattia mentale; la difficoltà di integrarsi in una società che si sente distante da sè, se non addirittura ostile...
E  poi c'è tutta la parte relativa all'identificazione della personalità dei serial killer, che esercita inevitabilmente la sua attrattiva, bombardati come siamo, ai nostri giorni, dai tanti casi di omicidi che diventano casi mediatici, di cui si parla e straparla nelle varie trasmissioni tv, con tanto di contributi da parte di esperti nel settore (avvocati, psichiatri, criminologi...).

E' un romanzo che si legge con molto interesse dalla prima all'ultima pagina, il ritmo è sempre serrato, sia nella narrazione in prima persona (da parte di Giulia, del proprio vissuto, delle proprie emozioni, paure, fragilità, punti di forza...) che in quella relativa al presente e quindi al mistero dei brutali assassini di bimbe rom innocenti.
Giulia colpisce il lettore e piace perchè è un personaggio ben caratterizzato, che ne vive di tutti i colori ma che a modo suo riesce sempre a cadere in piedi, perchè è una persona buona, capace di perdonare e di guardare avanti, che ha dovuto imparare a convivere con le piccole e grandi contraddizioni presenti dentro di sè, insegnando a chi le è vicino il valore del rispetto per chi vive secondo costumi e abitudini diversi dai propri.

Un bel romanzo, profondo per le tematiche affrontate e per il modo in cui sono presentate al lettore, non posso che consigliarlo!

giovedì 3 marzo 2016

Anteprima Nord Edizioni: NON TI DIRO' MAI ADDIO di Jessica Brockmole (dal 17 marzo)



"Una trascinante storia d'amore, che celebra il potere della speranza, il suo trionfo": queste sono le parole con cui Vanessa Diffenbaugh, l'Autrice de "Il linguaggio segreto dei fiori", ha definito l'ultimo romanzo di Jessica Brockmole, dal 17 marzo in libreria.


NON TI DIRO' MAI ADDIO
di Jessica Brockmole

Editrice Nord
382 pp
18 euro
in libreria:
17 MARZO 2016
Il destino li ha fatti incontrare
La guerra li ha divisi
Ma l’amore è una promessa che custodiscono nel cuore

Trama

Quando Clare Ross arriva in Francia, la prima cosa che pensa è che i colori siano tutti sbagliati. 
Non c'è traccia del rassicurante grigio della sua Scozia, ed è come se lei fosse stata catapultata in un mondo estraneo, troppo brillante. 
L'unico colore che fin da subito la fa sentire a casa è il castano profondo degli occhi di Luc Crèpet, il figlio degli amici di famiglia presso cui Clare è ospite. 
Grazie alla passione comune per l'arte e la pittura, durante una magica, intensa estate, tra Luc e Clare s'instaura un rapporto di tenera amicizia; giorno dopo giorno, Luc tinge la vita di Clare di una sfumatura nuova e vivace, mentre Clare tratteggia i contorni di un'emozione che Luc non aveva mai provato prima. 
Ancora non lo sanno, ma quella sarà l'ultima estate spensierata della loro giovinezza: è il 1914 e su entrambi incombe l'ombra della guerra, che ben presto porterà Luc a combattere in trincea, richiamando Claire a sicuro in Scozia.
Devastato dalla sua lontananza, Luc comincia a scrivere lettere a Claire, nonostante la guerra lo porti a spostarsi da un posto all'altro.
Anni dopo, Claire,  ormai un'artista, torna in Francia per contribuire a creare protesi facciali per i soldati feriti. Uno dei veterani che arriva nel suo studio le sembra familiare, e man mano che la sua maschera prende forma sotto le sue dita, riconosce Luc. 
Ma questo soldato, reso amaro dalla guerra, è ancora lo stesso ragazzo che ha scritto le sue lettere malinconiche da Parigi? Dopo la guerra e tanti anni di separazione, Claire e Luc saranno in grado riprendere il loro legame da dove si era interrotto?
Poco importa quanti anni siano trascorsi e quanto ostacoli ci saranno ancora da superare: Luc e Claire non smetteranno mai di sognare che il loro amore trionferà su tutto e che un giorno torneranno a dipingere insieme il loro futuro...

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Dando vita a due personaggi indimenticabili e restituendoci tutta la complessita del periodo storico in cui essi vivono, Jessica Brockmole ci mostra come l'amore e il perdono ci possano riscattare.

L'autrice.
Jessica Brockmole ha vissuto per diversi anni in Scozia, scoprendo quanto sia difficile mantenere un rapporto a distanza, proprio come la sua protagonista. Attualmente vive in Indiana col marito e collabora come critica letteraria per l'Historical Book Review. Con Editrice Nord ha già pubblicato "Novemila giorni e una sola notte" (titolo originale: "Letters from Skye", che si è imposto come fenomeno editoriale già prima della pubblicazione (2013).

Cover librose



Ecco qualche cover anche questo giovedì!
sono tutte e quattro copertine di libri che ruotano attorno ... ai libri! ;)

C'è qualcuna di esse che vi piace? ^_-


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mercoledì 2 marzo 2016

Film tratti dai libri in onda stasera (2 marzo)



Cari lettori che amate anche la tv e il cinema!

Vi segnalo i due film tratti dai libri che andranno in onda stasera sul digitale.

Io credo proprio sceglierò il secondo ^_^

Su RAI MOVIE alle 21:15 c'è un film tratto dall'omonimo romanzo di Fabio Volo, il quale veste, da attore, i panni del suo protagonista.

IL GIORNO IN PIU'


2011

Regia: Massimo Venier
Cast: Fabio Volo, Isabella Ragonese, Camilla Filippi, Roberto Citran,Pietro Ragusa, Luciana Littizzetto, Lino Toffolo, Stefania Sandrelli,Jack Perry, Valeria Bilello, Stella Pecollo, Paolo Bessegato,Roberta Rovelli.

Sinossi

Giacomo Pasetti è bravo nel lavoro, con le donne e soprattutto nell’'evitare accuratamente ogni sorta d’impegno affettivo e sentimentale.
La sua vita cambia quando incontra una ragazza su un tram. La incontra tutte le mattine andando a lavorare, non ne conosce nemmeno il nome, eppure sente di amarla.
Quando finalmente riesce a parlarle e passare una serata con lei viene a sapere che si chiama Michela ed è il suo ultimo giorno in Italia, sta per andare a vivere a New York, le hanno offerto un incarico in una prestigiosa casa editrice.
Un bacio lunghissimo e poi più niente, solo un saluto dal finestrino di un taxi. Si sono incontrati troppo tardi. A Giacomo propongono un grosso affare in Sud America, lui accetta, ma durante il trasferimento l’'aereo fa scalo in una città non troppo distante da New York. 
Giacomo scende e la va a cercare...






Su CANALE 5, dopo l'infinito Striscia la notizia c'è:

STORIA DI UNA LADRA DI LIBRI


2013
Regia di Brian Percival

Con Sophie Nélisse, Geoffrey Rush, Emily Watson, Ben Schnetzer, Nico Liersch, Barbara Auer, Rainer Block, Oliver Stokowski, Matthias Matschke...

Trama (da filmtv)

Adottata all'età di nove anni, Liesel (Sophie Nélisse) vive con i genitori (Geoffrey Rush ed Emily Watson) in un quartiere tedesco di operai. Testimone degli orrori del nazismo, Liesel trova conforto nei libri da quando, dopo averne rubato uno, comincia a collezionare volumi e impara a leggere mentre i suoi genitori nascondono sotto le scale della loro abitazione un rifugiato ebreo (Ben Schnetzer).




Spazio emergenti: "Un ricordo dal passato" di Alice De Checchi



Buon pomeriggio, cari lettori!

Quest'oggi vi presento il libro di una scrittrice emergente che è anche una blogger ^_^

Il 15 gennaio è uscito il primo libro di Alice de Checchi:

 "Un ricordo dal passato"
di Alice De Checchi



Lettere animate editore
Genere:narrativa/romanzo rosa
Numero pagine:252
Prezzo ebook:1,99
Prossimamente anche in cartaceo
Link d’acquisto ebook

AMAZON          Kobo 


Sinossi

Alice Alighieri vive a Padova e dopo la laurea in lettere ha un sogno: diventare giornalista.
L’occasione per farlo le si presenta con un tirocinio presso il giornale “Le Ricerche” ma il suo capo Anna Ciampoli le mette il bastone sulle ruote e le assegna svariate mansioni che però non sono in linea con il lavoro da giornalista.

Alice decide di tenere duro prima o poi avrebbe avuto la possibilità di dimostrare quanto valeva bastava aspettare il momento giusto. 
Ma quando arriva, non riesce a sfruttarlo al meglio e per un equivoco, il suo primo articolo viene pubblicato con il nome di un collega. 
Alice ha un’ultima chance, Anna , chiamata da tutti in redazione con il soprannome di “madame dei poveri”, le assegna un importante compito scrivere un articolo sulla storia che lega due amiche Clara Bisutti e Sara Raposo.

L’unico problema è che le due non si vedono da più di sessant’anni , da quando negli anni cinquanta Sara e la sua famiglia emigrano in Canada.

Come mai le due non si sono più scritte?

Biografia.
Alice De Checchi nasce nel 1989, si è diplomata in ragioneria e vive attualmente in un paesino in provincia di Padova.Quando era ancora una bambina aveva già sviluppato un nutrito numero di passioni tra le quali l’archeologia, la cucina, la musica e il cinema, ma quella più forte è stata sicuramente quella per i libri. La lettura ha sempre fatto parte di lei mentre la scrittura è arrivata con il tempo, ha iniziato con il recensire nel network letterario Qlibri dei romanzi e nel febbraio 2015 ha aperto un lit blog personale thebooksofalice.blogspot.it e uno in comune con Valentina Bellucci suitcasedilibri.blogspot.it. 


Twitter: https://twitter.com/AliceDeChecchi 
Blog http://thebooksofalice.blogspot.it/ 
http://suitcasedilibri.blogspot.it/ (blog con Valentina Bellucci)

Epigrafe (IL TEMPLARE di Guillou)



Il libro in lettura, IL TEMPLARE di Guillou, contiene questa breve citazione come epigrafe.


"La via per l'inferno è lastricata di buone intenzioni".

Jacula Prudentum, 1651, n. 170




ANCHE IL LIBRO CHE STATE LEGGENDO VOI 
HA UNA CITAZIONE INTRODUTTIVA O UNA BELLA DEDICA?



"Iscrizione in fronte a un libro o scritto qualsiasi, per dedica o ricordo; più particolarm.,
citazione di un passo d’autore o di opera illustre che si pone in testa
a uno scritto per confermare con parole autorevoli quanto si sta per dire


In libreria dal 10 marzo "Girl runner" di Carrie Snyder‏




Sarà in libreria giovedì 10 marzo per Sonzogno Girl runner, il primo romanzo della scrittrice canadese Carrie Snyder. 
Finalista del Rogers Writers’ Trust Fiction Prize e libro dell’anno di Amazon, è tradotto in oltre 15 paesi.

Dicono del romanzo:

«Aggie è un’eroina memorabile: mi ha presa per mano dalla primissima pagina e non mi ha mai più lasciata»
Sara Gruen, autrice di Acqua agli elefanti

«Ricco di immagini e perle di saggezza, il romanzo di Carrie Snyder cattura magistralmente i sentimenti di una donna atleta, indipendente, con la passione della corsa»
Publishers Weekly

«Aganetha Smart ha una voce così incantevole e potente in ogni fase della vita che è inevitabile il paragone con Olive Kitteridge di Elizabeth Strout» 
Star Tribune

«Una scrittura, apparentemente lieve e sussurrata, momenti poetici, capace di trasportare nel mondo quotidiano delle eroine femminili di Alice Munro»
La Vanguardia

GIRL RUNNER
di Carrie Snyder

Sonzogno editori
Trad. Gioia Guerzoni
pp. 286
 € 16.50
ebook €9.99
In copertina: ill. M. C.Azzali
Trama

Girl runner, la ragazza che correva, si chiama Aganetha Smart e, nel 1928, conquistò la medaglia d'oro per il Canada alle Olimpiadi di Amsterdam. 
Ma chi si ricorda più di lei e della sua gloria passata, ora che vive sola e abbandonata in una casa per anziani?
Eppure, un giorno, la sua tranquilla routine viene interrotta dalla visita di un ragazzo e una ragazza, desiderosi - almeno così dicono - di farsi raccontare la sua storia e girare un documentario sulle sue imprese sportive. 
Con il corpo debole ma la mente pronta a un'ultima avventura, Aganetha si lascia così caricare in auto e trascinare via. Man mano che il viaggio la conduce verso i luoghi della sua infanzia, nelle brumose campagne dell'Ontario, i ricordi di Aggie (come la chiamavano affettuosamente in famiglia) invadono la scena, si accavallano, raccontando una vita movimentata e intensa. I numerosi personaggi del suo lontano passato tornano così a esistere, più presenti dei vivi che la circondano: c'è Aganetha bambina e poi adolescente che, insieme alle sorelle, impara a conoscere il mondo dei grandi; c'è la Prima guerra mondiale, che si porta via tanti giovani; c'è la scoperta del talento atletico e quell'allenatore che eccita la sua voglia di primeggiare; ci sono i tormenti dell'amicizia femminile e poi quelli del primo amore; infine c'è la donna adulta, alle prese con scelte di vita che non sempre si collocano nel solco della propria epoca. 

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Oltre a una trama ricca di colpi di scena, è la voce narrante di Aganetha a sedurre e ipnotizzare il lettore, con le sue emozioni, la sua forza d'animo e quella speciale generosità che la porta a entrare in contatto con persone molto diverse da lei. Solo quando il suo viaggio si avvia alla conclusione, Aggie scopre che i due giovani che sono venuti a cercarla non sono quel che dicono di essere, e conoscono un segreto che lei non ha mai rivelato a nessuno.

«Per tutta la vita non ho fatto altro che andare da qualche parte, mirando un punto fisso all’orizzonte che sembrava non avvicinarsi mai. All’inizio l’ho inseguito con abbandono, con fiducia, poi con una certa frustrazione, con dolore, e ancora più avanti con la lucidità di un’artista della fuga. Ormai è troppo tardi per fermarmi, anche se corro solo nella mente, per abitudine»


L'autrice.

Carrie Snyder, scrittrice canadese, ha pubblicato la raccolta di racconti The Juliet Stories, finalista del Governor General's Literary Award 2012. Girl runner è il suo primo romanzo: finalista del Rogers Writers' Trust Fiction Prize 2014, libro dell'anno di Amazon, tradotto in oltre 15 paesi. Vive a Waterloo, Ontario, con il marito e quattro figli
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martedì 1 marzo 2016

READING CHALLENGE 2016: bilancio di febbraio



Ed eccomi a condividere con voi il resoconto  delle mie letture di Febbraio ^_-

Anzitutto i miei progressi nella Reading Challenge:

  • Obiettivo n.19 - Romanzo rosa: IL PROFUMO DELL'ORO di Lorena Bianchi (RECENSIONE): un romanzo storico molto bello, con al centro una dolce storia d'amore che ha dovuto affrontare il crogiolo del dolore e della separazione prima di poter essere definitivamente forgiata, con la speranza di durare per sempre.
  • Obiettivo n.22 libro da cui è stato tratto un film: NON TI MUOVERE di Margaret Mazzantini (RECENSIONE): il monologo di un uomo e di un padre pieno di rimpianti, che si guarda indietro e fa i conti con se stesso, con ciò che è stato e che ha vissuto, con progetti e sogni realizzati e non, e che ricordando prova ad esorcizzare la paura di perdere nuovamente e irrimediabilmente una persona amata.
  • Obiettivo 16. Un libro di un giovane autore italiano, magari proprio quello di esordio: CAZZIMMA di Stefano Crupi (RECENSIONE): l'interessante esordio letterario di Crupi ha al centro la storia di un ragazzo nato e cresciuto in una realtà difficile.
  • Obiettivo n. 3.Un libro con meno di 80 pagine - REPARTO N.6 di A. Cechov (RECENSIONE):  un libriccino che si legge in pochissimo tempo ma che colpisce il lettore per la lucidità disarmante con cui tocca un argomento molto delicato, quello delle condizioni vergognose in cui versavano (ahimè, in certi sensi e in certi casi, versano ancora, seppur in contesti differenti) i malati di mente, rinchiusi in strutture che, prima ancora che ospedali, erano delle vere e proprie prigioni.
  • Obiettivo n.29. Un libro dell'autore più odiato - IL CASTELLO - F. Kafka (RECENSIONE): ahimè, le amosfere inquietanti, la trama surreale e il protagonista un tantino irritante non hanno creato alcuna affinità tra me e il praghese Franz.
  • Obiettivo n.11. Un libro del mese - UNA LETTERA DAL PASSATO - Ehrlich (RECENSIONE): un romanzo dai sapori vintage, ambientato nell'America degli Anni Cinquanta, una storia coinvolgente, con una leggera "vena gialla" e molta introspezione psicologica.
  • Obiettivo n.6 Rilettura di un classico letto alle superiori - IL BRIGANTE di G. Berto (RECENSIONE): un romanzo tratto da fatti realmente accaduti, caratterizzato da una prosa quasi poetica, attenta al tratteggio dei personaggi e del difficile contesto sociale di riferimento (seconda guerra mondiale).
  • Obiettivo n.26. Un libro di argomento storico/avventuroso - IL TEMPLARE - J. Guillou (RECENSIONE): l'ultimo libro di febbraio, recensito ieri, che ha tutte le peculiarità proprie del romanzo storico, tra intrighi politici, amori contrastati e avventure a colpi di spada.

Passiamo ai romanzi letti non rientranti nella sfida:

  1. E ALL'IMPROVVISO SEI ARRIVATO TU di Hélène Battaglia (RECENSIONE). Un romance contemporaneo molto scorrevole e con una storia piacevole e sufficientemente coinvolgente!
  2. HEY MONDO, ESISTO ANCHE IO di Viviana Rizzo (RECENSIONE): un libro piccolo ma che contiene semplici ma interessanti spunti di riflessione su tematiche esistenziali sempre attuali.
  3. LA VITA SEGRETA E LA STRANA MORTE DELLA SIGNORINA MILNE di Andrew Nicoll (RECENSIONE). Un giallo ispirato a fatti realmente accaduti e a persone realmente esistite, che stuzzica la curiosità del lettore fino a travolgerlo con un finale davvero inaspettato.

Tra tutti questi libri, che a modo loro mi son piaciuti quasi tutti (a parte Kafka, ahimè), in particolare ho amato il giallo LA VITA SEGRETA E LA STRANA MORTE DELLA SIGNORINA MILNE di Andrew Nicoll, per il colpo di scena finale, e NON TI MUOVERE della Mazzantini, per storia e stile, che mi travolgono sempre.

Attualmente ho in lettura quattro libri (eh lo so..., sono incorreggibile):

  • IL PAESE CHE AMO DI PIU' di O.J. Smith: un libro che porta il lettore a considerare la bellezza e la meraviglia di ciò che Dio promette ai Suoi figli che credono in Lui: il Cielo!
  • CIAOBANANA. La Storia di Giulia di G.Iovane: un giallo che si presenta avvincente e commovente, e che si dipana sul ritornello del Ciaobanana, il gioco che ha alleviato l’infanzia di una piccola rom.
  • LA ROSA SELVATICA di J. Donnelly: il terzo libro della serie iniziata con "I giorni del tè e delle rose": romanticismo, avventure, inganni e segreti fanno di questo romanzo una lettura molto coinvolgente.
  • I DUE REGNI. La città intera di A. Palumbo: un fantasy con protagonista una maga che avrebbe voluto essere una guerriera e che si ritroverà ad affrontare avventure e missioni pericolose.


E ORA TOCCA A VOI! ^ _^
SE VI VA, LASCIATEMI UN COMMENTO SULLE MIE 
E SULLE VOSTRE PERSONALI LETTURE! :)
SIETE SODDISFATTI DI CIO' CHE AVETE LETTO NEL MESE DI FEBBRAIO?
AVETE UN LIBRO CHE VI E' RIMASTO NEL CUORE E CHE CONSIGLIERESTE?

Prossima lettura: EBANO di Ryszard Kapuściński



Libri prossimamente in lettura.


Le grandi religioni. Induismo, Buddismo, Cristianesimo, Islamismo
di Mohandas K. Gandhi

Ed. Newton Compton
trad. L.Angelini
F. Paris,
276 pp
4.90 euro

"Le pagine della storia del mondo sono tutte lordate dai sanguinosi racconti delle guerre di religione. Solo con la purezza e le buone azioni dei seguaci si può difendere la religione, mai con la contrapposizione a chi professa altre fedi".
Con questo messaggio di pace e di rivolta contro la guerra e l'oppressione, Gandhi approcciò lo studio delle grandi religioni, ricorrendo all'idea della non-violenza come obbligatorio pass-partout per trovare una sottesa unità tra un credo e l'altro.
Le lettere, gli articoli apparsi su diversi giornali e riviste, i discorsi pubblici e gli scritti vari di Gandhi raccolti in questo volume disegnano un quadro completo e di estrema chiarezza del pensiero del Mahatma sulla religione e propongono le più salienti riflessioni del profeta della nonviolenza riguardanti le principali fedi religiose e le strade da percorrere per giungere finalmente al dialogo fra i popoli.






EBANO
di Ryszard Kapuściński

Ed. Feltrinelli
280 pp
16.50
2000
"Questo libro non parla dell'Africa, ma di alcune persone che vi abitano e che vi ho incontrato, del tempo che abbiamo trascorso insieme. L'Africa è un continente troppo grande per poterlo descrivere. È un oceano, un pianeta a sé stante, un cosmo vario e ricchissimo. È solo per semplificare e per pura comodità che lo chiamano Africa. A parte la sua denominazione geografica, in realtà l'Africa non esiste. La narrazione, etica e ammaliante , di un grande reporter che ha il coraggio di vivere il suo mestiere come nomadismo e redenzione".

Ryszard Kapuscinski si cala nel continente africano e se ne lascia sommergere, rifuggendo tappe obbligate, stereotipi e luoghi comuni. Va ad abitare nelle case dei sobborghi più poveri, brulicanti di scarafaggi e schiacciate dal caldo, si ammala di malaria cerebrale; rischia la morte per mano di un guerriero.
 Kapuscinski non perde mai lo sguardo lucido e penetrante del reporter e non rinuncia all'affabulazione del grande narratore.

L'autore.
Ryszard Kapuściński è nato a Pinsk, in Polonia orientale, oggi Bielorussia, nel 1932, ed è morto a Varsavia nel 2007. Dopo gli studi a Varsavia ha lavorato fino al 1981 come corrispondente estero dell’agenzia di stampa polacca PAP. Dei suoi numerosi libri-reportage Feltrinelli ha pubblicato: Il Negus. Splendori e miserie di un autocrate (1983, 2003), Imperium (1994), Lapidarium. In viaggio tra i frammenti della storia (1997), Ebano (2000), Shah-in-shah(2001), La prima guerra del football e altre guerre di poveri (2002),In viaggio con Erodoto (2005, premio Elsa Morante sezione “Culture d’Europa”; "Audiolibri - Emons Feltrinelli", 2011), Autoritratto di un reporter (2006), L’altro (2007), Ancora un giorno (2008), Nel turbine della storia. Riflessioni sul XXI secolo (2009), Giungla polacca(2009), Cristo con il fucile in spalla (2011), Se tutta l’Africa (2012) e Stelle nere (2015). Nella collana di e-book Zoom Feltrinelli ha pubblicato Con gli alberi contro (2013). Nel corso della sua lunga carriera ha avuto numerosi riconoscimenti tra cui, nel 2003, il premio Grinzane per la Lettura e il premio Principe de Asturias. L’Università degli studi di Udine gli ha conferito la laurea honoris causa in traduzione e mediazione culturale nel 2006.

I ROMANZI DELLE CROCIATE di Jan Guillou: dal libro al film



Cari lettori, ieri vi ho parlato del romanzo storico "Il templare" di Jan Guillou.

Ebbene, esso fa parte di una serie - non troppo lunga, fortunatamente - denominata i "romanzi delle crociate", che vedono protagonisti il Templare Arn Magnusson e i suoi discendenti.

Per quanti fossero interessati a questi romanzi (tipo me, per capirci :D ), ecco qui tutti e quattro i volumi, pubblicati da Tea Edizioni a prezzi davvero ottimi:

Il Templare
PRIMO VOL.
LINKBestTea
trad.K. De Marco
406 pp
6.90 euro


BestTea
trad. L.Cangemi
496 pp
6.90 euro
Nel 1177, Saladino, l’uomo che ha giurato di liberare Gerusalemme dagli infedeli, sta per morire per mano di briganti, quando Arn Magnusson, il temuto Templare, uccide i banditi e salva Saladino senza rendersi conto dell’ironia del suo gesto. 
Arn, nei dieci anni trascorsi da penitente in Palestina, ha imparato molto e ora è a capo della guarnigione di Gaza con l’incarico di mantenere la legge nella zona. 
Nel frattempo, in Svezia, l’amata Cecilia ha partorito il loro bambino che viene allevato dallo zio paterno di Arn, mentre proseguono le sanguinose lotte per il trono di Götland che coinvolgono le famiglie di entrambi...


BestTea
trad.K. De Marco
480 pp
6.90 euro

Nell’anno del Signore 1192, Arn Magnusson, dopo vent’anni come Templare nella terra degli Infedeli, torna in Svezia. Arn è ora ricco e stimato: in Oriente ha appreso e perfezionato le arti della guerra e della pace. Eppure la sorte sembra accanirsi ancora contro di lui. 
Cecilia, la donna che ama e che gli ha dato un figlio, dopo gli anni della lunga separazione trascorsi in un convento, è vittima di un intrigo che le impone una scelta difficile, e l’aspra lotta per il trono rischia di trasformarsi in una guerra cruenta e disastrosa, destinata a coinvolgere e sconvolgere l’intera Svezia




TeaDue
trad.K. De Marco
437 pp
8.90 euro
Il signore, lo jarl, Birger Jarl, altri non è che il nipote del mitico Arn Magnusson, il Templare che dopo vent'anni di servizio in Terrasanta era tornato in patria e aveva gettato le fondamenta di un nuovo regno. 
Birger Magnusson impara fin da ragazzo a maneggiare la spada e diventa poi un abile commerciante e uno stimato uomo di legge. 
Ma è allo scoppio della guerra, prima contro Knut Holmgeirsson, poi contro i sostenitori del suo stesso figlio Valdemar, che Birger sfodera tutta la sua forza e capacità... 
Una storia affascinante e sanguinosa dove il terreno trema sotto gli zoccoli dei cavalli al galoppo e dove il matrimonio diventa uno strumento di potere altrettanto importante della spada. Il racconto dell'amore perduto come prezzo del potere. 
La descrizione della nascita della Svezia moderna, della sua capitale e delle leggi istituite da Birger Magnusson che resteranno in vigore per più di seicento anni



E ho scoperto che c'è anche il film!! ^_^

Arn - L'ultimo cavaliere (Arn - Tempelriddaren, Letteralmente tradotto Arn - il cavaliere templare) è un film del 2007 basato sui romanzi di Jan Guillou intorno ad Arn Magnusson, immaginario cavaliere templare svedese.

Ne è stato girato un seguito, Arn - Riket slut vid vägens del 2008.


Gran Bretagna, Svezia, Danimarca, Norvegia, Finlandia, Germania 2007
Genere: Avventura
durata 139'

Regia di Peter Flinth

Cast: Joakim Nätterqvist, Sofia Helin, Bill Skarsgård, Simon Callow, Bibi Andersson, Milind Soman, Vincent Perez, Nicholas Boulto


Sinossi presa da http://www.filmtv.it/

I genitori del piccolo Arn Magnusson, sopravvissuto per miracolo a una malattia gravissima in tenera età, decidono di esprimere la loro riconoscenza a Dio inviando il bimbo in un monastero. Lì Arn viene istruito all'arte del combattimento da fratello Guilbert, e crescendo diventa un coraggioso cavaliere dell'ordine dei Templari, destinato a difendere la Terra Santa dai musulmani.

Basato sulla saga best seller di Jan Guillou, una serie di quattro libri dedicati alle Crociate, il film è una superproduzione scandinava che si è meritata il titolo di film più costoso del cinema svedese e ha già originato un sequel (il progetto prevede una trilogia) e una serie televisiva diretta dallo stesso regista.
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