giovedì 23 febbraio 2017

Ultimi arrivi nella "mia libreria" (febbraio 2017)



Ultimissimi arrivi librosi che hanno arricchito la mia libreria *_*

Parto da due omaggi della C.E. Milena Edizioni: IL CARNEVALE A VENEZIA di Livin Derevel (un breve romanzo molto particolare, dallo stile "barocco", ricercatissimo, ambientato, come si evince dal titolo, nei giorni fastosi e goderecci del carnevale; i protagonisti sono le maschere, misteriose e senza pudori) e UN BATTITO NEGLI ABISSI di Antonella Tafanelli (tratta di violenza sulle donne).



I prossimi libri li ho acquistati a poco prezzo presso bancarelle dell'usato.

SETA di A. Baricco: la storia inizia con un uomo che attraversa il mondo, e finisce con un lago che se ne sta lì, in una giornata di vento. L'uomo si chiama Hervé Joncour. Il lago non si sa."

I DOLORI DEL GIOVANE WERTHER di W. Goethe: Werther è innamorato di Lotte, di cui sa fin dall'inizio che non è libera, perchè legata ad Albert. "Stia attento a non innamorarsene", sarà il consiglio di una cugina a Werther. Ma la tragedia è già innescata.

LA RAGAZZA E L'INQUISITORE di Nerea Riesco: Spagna, Logrono, 1610. L'inquisitore Salazardeve capire cosa c'è dietro al ritrovamento di un cadavere, se sia davvero da attribuire alle streghe e al demonio. Salazar ha ricevuto centinaia di confessioni, ma ha capito che è difficile discernere tra la verità e la follia collettiva indotta dalla paura. La sua strada è destinata a incrociarsi con quella di Mayo, ragazza di sedici anni, esperta nelle erbe e negli incantesimi. La giovane è alla ricerca della donna che l'ha allevata, Ederra, splendida curandera che, dopo essere stata condannata a morte per stregoneria, è scomparsa nel nulla.




ORLANDO di V. Woolf:  la fantastica storia del bellissimo Lord Orlando, che in più di tre secoli di vita incontrerà la regina Elisabetta, amerà una principessa russa, sarà ambasciatore a Costantinopoli e, dopo un misterioso letargo, cambierà sesso, diventando donna.


COSE DI CASA NOSTRA di G. Falcone e M. Padovani: venti interviste fatte al giudice, che ruotano attorno al problema-mafia: lo Stato. Un'analisi che parte dalla violenza, dai messaggi e messaggeri, per arrivare agli innumerevoli intrecci tra vita siciliana e mafia, all'organizzazione in quanto tale, al profitto - sua vera ragion d'essere - e, infine, alla sua essenza: il potere. Una testimonianza resa da Falcone dopo aver lasciato Palermo nel 1991.




E VOI?
ULTIMAMENTE AVETE FATTO ACQUISTI
O RICEVUTO REGALI LIBROSI? ^_-

mercoledì 22 febbraio 2017

Segnalazioni: ACCESSO NEGATO di Ugo Lucchese (Libromania) // IL PELLEGRINAGGIO di Laura Radiconcini (Ed. Il Ciliegio)



Carissimi lettori, in attesa di preparare un'altra recensione, condivido con voi qualche nuova uscita interessante: un thriller e un romanzo storico/paranormal.



Tra bastardi che non vorresti mai trovare sulla tua strada e canaglie con cui è impossibile non simpatizzare, un thriller dal ritmo incalzante e pieno di continue sorprese.


ACCESSO NEGATO
di Ugo Lucchese


Ed. Libromania
Genere: Thriller
Formati: epub, mobi
Prezzo: € 1,99
Tradire un'organizzazione criminale è una cosa rischiosa, soprattutto se si ha a che fare con la Costellazione, un impero del crimine potentissimo e supersegreto. 
Non la pensa così Nico, che si occupa di fabbricare dossier per mettere sotto scacco imprenditori, politici e chiunque entri nel mirino del Giudice, il misterioso capo dell'organizzazione. 
Forse stanco di una vita da furfante e acceca assicurarsi un futuro sereno grazie ai segreti di cui è a conoscenza e alla sua esperienza negli "affari". 
Qualcun altro, però, lo ha anticipato e il tradimento non passa inosservato come sperato, scatenando una caccia all'uomo senza quartiere in cui tutti fanno il doppio gioco e forse nessuno è davvero quello che sembra. 

L'autore.
Ugo Lucchese (Foggia, 1980), diplomato al Liceo Classico San Giuseppe di Monza, lavora in Unicredit per cui si occupa della gestione audio e video degli eventi aziendali. È sposato e ha una figlia, Gemma
.





Il Pellegrinaggio, è un romanzo storico ma parla dicreature soprannaturali, amore e morte sulla Via Francigena.


IL PELLEGRINAGGIO
di Laura Radiconcini



Ed. Il Ciliegio
Creature soprannaturali, amore e morte sulla Via Francigena

È il 1353 e la Peste Nera ha devastato l’Italia e l’Europa intera. Col cessare del morbo, numerosi sopravvissuti si recano in pellegrinaggio, per ringraziare Dio della propria salvezza e in suffragio dell’anima dei propri cari defunti. 
Adso, un vampiro che si fa passare per monaco, guida un gruppo di devoti al santuario di San Sertorio, dove li attendono affamati i membri della sua potente congrega, immortali di origine bizantina. 
Tra i penitenti, tuttavia, c’è chi suscita in Adso sentimenti completamente nuovi, fino a farlo innamorare perdutamente e mettere in dubbio la sua stessa natura e la missione di morte che deve portare a compimento. 

In questo romanzo corale, la tormentata storia d’amore tra i protagonisti è accompagnata dalle vicende degli altri pellegrini, molti dei quali nascondono colpevoli segreti.

L'autrice.
Laura Radiconcini, romana ma con ascendenze statunitensi, è ormai nonna. È stata per oltre trent’anni dirigente di un’organizzazione ambientalista internazionale e, da giovane, attiva partecipante ai movimenti per i diritti civili, in particolare divorzio, aborto e obiezione  di coscienza. La passione per le storie di vampiri risale all’adolescenza. «Tuttavia», racconta, «la cotta per Dracula mi passò quando mi resi conto che era malvagio in modo irrecuperabile.» Poi, dopo vari decenni, scoprì casualmente la saga di Twilight. Ecco finalmente i vampiri che aveva sognato da ragazzina, capaci di scelte etiche e di redenzione. E capaci anche di amare. L’entusiasmo la spinse a frequentare siti e blog americani, contribuendovi con racconti soprannaturali, che ebbero buona accoglienza. Man mano che li scriveva, li traduceva anche in italiano per amici e parenti. Il pellegrinaggio è nato dal loro incoraggiamento e da un viaggio in Toscana nei luoghi dove passava la Via Francigena.  

Abituata a postare sui blog e al dialogo con i lettori, ogni commento inviato a
laura.radiconcini@gmail.com sarà molto gradito.



"Lei gli allacciò le braccia intorno al collo; le mani di Adso si persero prima tra le ciocche scure, poi presero a carezzarle le spalle, a cingerle la vita… Alina lo guardò. Gli occhi grigi erano tempestosi come il mare d’inverno. «Ci ho provato,  ma non ho potuto starti lontana, sono troppo debole, e ora sono dannata, lo siamo entrambi. Tu sei un monaco e…» Adso la interruppe. «Io sono sicuramente dannato, Alina, molto più di quanto tu possa mai concepire, ma ti giuro che non sono un monaco».«Non appartieni alla Chiesa, non hai pronunciato i voti?»«No.»Alina si strinse nuovamente a lui, cercandogli le labbra."



Recensione: POKER CON LA MORTE di Marvin Menini


Un giallo all’italiana, o meglio “alla genovese”, con un linguaggio vivace, con pochi ma essenziali personaggi e interessanti riferimenti al gioco del poker, che rende le vicende molto accattivanti.


POKER CON LA MORTE
di Marvin Menini


Matteo De Foresta è un valido giornalista che sta passando un periodo non proprio sereno.
In casa, i rapporti con la compagna Barbara sono tesi come una corda di violino; i due non si parlano se non a monosillabi, e solo in presenza della figlia di cinque anni riescono a trattenersi e a fingere di essere una famiglia felice in stile “Mulino Bianco”, quando in realtà tra loro tira davvero una brutta aria. 
Lui vorrebbe certezze e risposte da lei, vorrebbe sapere di cosa è accusato, a cosa deve i suoi musi lunghi, mentre la donna vorrebbe che il compagno fosse più sensibile ed attento ai segnali di crisi che lei cerca di fargli arrivare, senza pretendere spiegazioni che dovrebbe immaginare da solo.
Barbara e Matteo non riescono neppure a litigare davvero, ma entrambi si trincerano dietro silenzi carichi di ostilità e risentimenti.

Come se non bastasse, anche il lavoro sta ricevendo qualche brutto colpo: il giornale rischia di chiudere e per evitare il peggio viene venduto e rilevato da una certa Clara Manzini, una giovane donna determinata, dal carattere forte che sembra aver preso di mira proprio Matteo e di provare piacere nello stuzzicarlo.

Ma i problemi non finiscono qui: un caro amico di Matteo, Evge (di nazionalità bulgara), va da lui per chiedergli un grande favore: indagare sulla morte del cugino, Alexander. Questi, infatti, è stato trovato annegato ma Evge è convinto che non sia stato un incidente, bensì che sia stato ucciso.
Da chi, il bulgaro non ha idea, ma una cosa sa: il cugino era invischiato nel complicato mondo dei pokeristi e chissà…, forse qualcuno aveva motivo di avercela con lui e volerlo morto.

Matteo, pur non volendo infilarsi in qualche pasticcio improvvisandosi investigatore, non riesce a dir di no all’amico, cui è molto legato, soprattutto perché cinque anni prima il ragazzo gli ha salvato la vita; così accetta l’incarico e decide di ricorrere alla propria  amicizia con Guido Rocchetti, vicequestore, sperando di ricevere da lui informazioni utili sottobanco.

Le cose precipitano, ci scappa un altro morto e Matteo si ritrova pian piano sempre più coinvolto negli ambienti del poker, che è “costretto” a frequentare per cercare di dare nome e volto a chi ha commesso i due omicidi.

Aiutato da un pokerista intelligente e un po’ spocchioso - , Attilio, coinquilino di Evge -, disposto a fargli da maestro e ad insegnarli i trucchetti per vincere con le carte, Matteo cercherà di raccogliere tutti gli indizi utili alla risoluzione del caso.
Restare concentrato non sarà facile, vista la tensione in casa, ma menomale che a tirarlo su di morale ci sono gli amici di sempre (Andrea e Bruno) e a distrarlo ci si mette pure lei, Clara, il capo più sensuale che poteva capitargli.

I problemi di cuore si alternano all’indagine, che a un certo comincia a succhiare tutto l’interesse di Matteo, che deve avere sangue freddo e mente lucida per imparare in fretta a giocare a poker come un professionista, imparando ad anticipare le mosse dell’avversario per poterlo battere; solo fingendosi un pokerista vero Matteo potrà entrare negli ambienti giusti e scovare il colpevole (o i colpevoli?) della morte prima di Alexander e poi di un’altra persona a lui cara.
Attento Matteo, fidati solo di te stesso e del tuo sesto senso, e ricorda, giocando giocando, che potrebbe aspettarti la partita più importante, quella in cui rischi non solo i soldi, ma anche la vita…!
Simpatico il personaggio di Guido: burbero, burino, col suo linguaggio colorito (e da romanaccio doc), dispettoso ma anche competente e in fondo disposto ad aiutare l’amico Matteo, anche se lo rimprovera spesso e volentieri, intimandogli di smettere di fare il giornalista-poliziotto.

È molto forte il valore dell’amicizia, in questo libro: quella fraterna e affettuosa tra Matteo ed Evge; quella goliardica e quasi fanciullesca con Andrea e Bruno; quella piena di riconoscenza con Guido (anche lui in passato ha fatto qualcosa di importante per aiutare Matteo).
Bella l’ambientazione: l’Autore, con le sue brevi ed essenziali descrizioni di Genova, ci restituisce una città ora poetica e solitaria, ora vivace, misteriosa e ricca di sorprese (in base all’umore del protagonista e allo sviluppo degli eventi).

Al centro di “Poker con la morte” vi è un’indagine che coinvolge il lettore per le piccole svolte che si susseguono, le intuizioni e i ragionamenti formulati dal protagonista, le cui conclusioni non ci vengono svelate subito ma gradualmente, fino a giungere all’epilogo in cui ogni pezzo del puzzle trova il proprio posto.

Un giallo/poliziesco scorrevole, molto piacevole per linguaggio, trama e ambientazione, come del resto tutti i romanzi della Frilli Editore (che ringrazio per la copia) che finora ho letto.

lunedì 20 febbraio 2017

Esce in libreria Il primo dei quattro misteri di FAIRY OAK



Dopo il successo della trilogia di FAIRY OAK ELISABETTA GNONE firma per Salani il primo dei quattro misteri di FAIRY OAK: CAPITAN GRISAM e l’AMORE.

Un’avventurosa storia d’amore in una nuova curatissima edizione rivista e arricchita di nuove e bellissime
ED. SALANI
14,90 €
23 febbraio 2017
illustrazioni!


ENTRA NELLA MAGIA
DELLA VALLE DI VERDEPIANO!


Il racconto della più commovente storia d’amore che le due gemelle e Grisam sapranno ricostruire con pazienza e tenacia dalla riapertura del baule segreto di Capitan Talbooth.

D’amore si parla, si scrive, si soffre, si gioisce e si ricorda… in tutta la storia.

Recensione: I SIGNORI DELLA CENERE di Tersite Rossi



“I Signori della cenere” è un romanzo avvincente, che mescola magistralmente elementi della nostra realtà contemporanea – in primis, la “crisi finanziaria globale” e coloro che la "manovrano" da dietro le quinte – ad altri dal sapore misterioso e leggendario,che affondano le loro radici nelle antiche civiltà perdute; un romanzo che mette l’uno di fronte all’altro il Bene e il Male, la ricerca di un modello di vita sociale libero e privo di gerarchie, contrapposto a quello vigente, che trae proprio dalla disuguaglianza e dalla distinzione tra poveri e ricchi, la propria forza.


I SIGNORI DELLA CENERE
di Tersite Rossi

Ed. Pendragon

Tutto ha inizio con un momento cruciale avvenuto a Creta nel XII sec.: il giovanissimo Ardan è riuscito a scoprire un segreto importantissimo, anzi il segreto, quello custodito gelosamente dalla Dea della Terra, nota come la Grande Madre; un segreto che, se scoperto e svelato, potrebbe avere conseguenze nefaste, dando il via ad una nuova stirpe di uomini, dai “valori” e principi decisamente opposti a quelli della Grande Madre.

1973. Tre uomini potenti – un professore americano, il segretario di Stato degli USA e un banchiere – si incontrano in gran segreto per decidere le sorti del mondo: attraverso l’unione di politica e finanza, i tre stanno architettando un piano terribile, che toglierà man mano sovranità ai singoli Stati del mondo per far posto ad un sistema economico/monetario globale.

Altra ambientazione: siamo sui Pirenei francesi e ci viene presentato il Grande Ordine, composto dai Guerrieri della fede che hanno come fine supremo la redenzione umana:

“Compito del Grande Ordine è scoprire le forze luciferine nascoste negli angoli del mondo e riportarle alla sottomissione della legge divina”.

Ci viene accennato anche ad un sogno pericolosamente “profetico” che anticipa un evento capace di mutare radicalmente le sorti: il ritorno della Grande Madre.

Conosciamo poi tre personaggi che avranno ognuno un ruolo importante nelle vicende che seguiranno: il banchiere Lorenzo, il ragioniere Aldo e l’antropologa Petra.

Lorenzo è un giovanotto che lavora nel mondo della finanza; è intelligente, scaltro, ricco, sa far bene il proprio lavoro e sa soprattutto come trarne il massimo profitto imbrogliando e architettando truffe difficili da scoprire e da denunciare; ma è anche una persona con problemi di dipendenza, dall’alcool, dalla droga, dal sesso, dal denaro. Non è un uomo libero perchè schiavo di passioni perverse e vizi, che lo rendono cinico, spietato, privo di sentimenti, ossessionato dall’avida bramosia di accumulare soldi “fregando” gli altri, di trarre piacere dal sesso occasionale e dalla violenza che gratuitamente elargisce contro vittime ignare e occasionali anch’esse.

Chi potrà salvare Lorenzo dall’abisso di un’esistenza solo materialmente soddisfacente, ma assolutamente arida di emozioni vere e di affetti?


Aldo Colombo è un ragioniere di mezz’età, interista nel sangue, sposato e con due figli. È un brav’uomo, cerca di fare al meglio il proprio lavoro, di non far mancare nulla alla famiglia, ma… è consapevole di come la propria vita sia grigia, piatta, senza slanci di alcun tipo. Aldo vorrebbe concedersi qualche sensazione forte, magari con la collega procace che gli stimola sogni erotici ad occhi aperti.

Quando però il suo capo lo licenzia, la perdita improvvisa del lavoro crea un punto di rottura nella mente del mite Aldo: da sempre disprezzato e trattato con sufficienza da tutti, da sempre protagonista passivo di una non-vita priva di scossoni e novità, all’interno di una famiglia nella quale si sente un fantasma, adesso che ha perso anche l’unica certezza di sempre (il lavoro), ad Aldo cosa resta? Di chi è la colpa delle continue umiliazioni subite? E una volta individuati “i colpevoli”, cosa potrebbe fare per vendicarsi?


Petra è una giovane donna impegnata in un dottorato di ricerca all’università; è un’antropologa ma finora non ha mai scalato la carriera in quest’ambito, al contrario dell’amica Sonia Mattei, che si stava dedicando anima e corpo alo studio delle civiltà antiche perdute. Uno studio che purtroppo s’è interrotto perchè Sonia è sparita senza lasciar traccia, dall’oggi al domani. Petra la conosce bene, è la sua più cara amica e non ha dubbi sul fatto che le sia accaduto qualcosa di tragico, perché se si trattasse di un allontanamento volontario, Sonia non avrebbe motivo per non avvisarla, lasciandola invece nella preoccupazione.

“Sonia, dove sei?”, è la domanda che ossessiona Petra, la cui vita si trascina pigramente, tra la noia di un lavoro che non la gratifica e i rimpianti per un amore perduto che non riesce a lasciare andare.

Il desiderio di voler capire che fine ha fatto l’amica, la porteranno sulla strada di appunti e studi condotti da Sonia su un’importante ricerca in grado di sovvertire l’attuale ideale umano, diffuso e tramandato di secolo in secolo dalla storia ufficiale.


Il tipo di società che predomina oggi – patriarcale, gerarchico, oppressivo, violento, “guerrafondaio”, che vede la donna come inferiore, che distingue (e declassa) gli uomini per ceto, cultura, colore della pelle ecc… - è davvero l’unico possibile?

E se la storia ci dimostrasse che in un lontano passato è esistita una società caratterizzata, al contrario, da un ordine matriarcale non gerarchico, non competitivo, non violento, non repressivo, sarebbe ipotizzabile e fattibile riproporlo oggi?

È possibile un modello di società alternativo pacifico, ugualitario?

Finora, e nel corso del tempo, c’è chi ha fatto di tutto per impedire che tale modello di società ritornasse a vivere, ma ci sono riusciti davvero o c’è ancora chi potrebbe diffonderlo nuovamente per il bene collettivo?

Petra si rende conto che gli studi meticolosi di Sonia andavano in questa direzione e che si stavano concentrando su queste poco note società del passato, sui loro valori di pace e uguaglianza, sul culto della Grande Madre e sul suo segreto da proteggere…

Sonia sentirà l’urgenza di proseguire gli studi affascinanti e suggestivi dell’amica scomparsa e in questa sua missione personale incontrerà Lorenzo, Aldo… e più di un terribile nemico.

Considerazioni.

Il romanzo di Tersite Rossi ha una trama intricata, tessuta con abilità e fascino, arricchita da riferimenti alle civiltà passate – di cui si son perse quasi del tutto le tracce - e a quelle indoeuropee, e a come queste abbiano invaso e cercato di cancellare altre civiltà più antiche ed evolute; la violenza operata dagli uomini del passato, per imporre il proprio modello di vita, non è diversa da ciò che accade oggi, anzi, le cose non fanno che peggiorare: il mondo è nelle mani di pochi uomini ricchissimi, presi da deliri di onnipotenza, che nascosti tra le mura di Wall Street sanno di avere in mano i soldi altrui e di poterli gestire per ricavare potere e profitto, sfruttando le masse, “il popolino”, assetandolo e affamandolo, riducendolo nella sofferenza, nella privazione, nella disperazione, pur di raggiungere i propri loschi e malvagi obiettivi.

Sono i Globocrati, cioè i leader finanziari del mondo che vogliono minare la democrazia per ottenere per sé il massimo profitto economico.

L’appassionante storia narrata da Tersite Rossi ci presenta gradualmente vari personaggi e situazioni che confluiranno poi in un unico grande intreccio, che vede tutti i personaggi summenzionati incrociarsi e influenzarsi reciprocamente.

È un romanzo che si sofferma su tematiche molto attuali: la crisi finanziaria internazionale, i banchieri di Wall Street e gli esperti di economia che si arricchiscono a spese della povera gente, la contrapposizione tra la ricerca di una convivenza pacifica tra i popoli e quella, abietta, della guerra come strumento che i “grandi della terra” impiegano per imporre le proprie ideologie; e poi, attraverso le singole esistenze di alcuni personaggi, l’Autrice ci parla di dipendenza - dalla droga, dal sesso, dal denaro.

E proprio in base alle persone e agli eventi di cui si narra di volta in volta, il linguaggio cambia, divenendo ora crudo, esplicito, duro e molto realistico quando si parla delle debolezze, delle perversioni e dei vizi umani, ora ricercato, preciso e accurato sia quando vengono esposte le teorie antropologiche/sociologiche relative alle civiltà antiche, sia quando si parla di finanzia ed economia.

La scrittura che caratterizza questo romanzo ha una grande potenza narrativa, riesce ad affascinare e ammaliare il lettore presentando in modo lucido e onesto tanto il presente quanto il passato, mostrandogli come la sopraffazione del forte sul debole sia un triste filo rosso che attraversa tutta la storia umana.

Ci sono molte informazioni e vicende che si intrecciano, e inizialmente può dare l'idea che ci sia "troppa carne sul fuoco" e che questo confonda un po' nel seguire la trama, ma in realtà addentrandosi nella lettura tutto torna e gradualmente ogni tassello trova il suo incastro in questo mosaico ben narrato.


Scritto molto bene, avvincente per stile, trama, intrecci e personaggi caratterialmente ben definiti, con un ritmo serrato, mi ha tenuta incollata capitolo dopo capitolo, in special modo perché a rendere tutto molto suggestivo e intrigante è il fatto che il confine tra fantasia e realtà tra queste pagine si mescola, è labile e questo stuzzica il lettore.
Ringraziando l’Autrice per avermi dato la possibilità di leggere questo suo libro, non mi resta che consigliarvelo caldamente; è una lettura particolare in grado di catturarvi!

sabato 18 febbraio 2017

Frammenti di... Poker con la morte



Un passaggio tratto dal noir in lettura.


"Le cose nella vita capitano sempre così. All'improvviso, come questa notte di acqua, lampi e morte. Le grandi tempeste, quelle che spazzano via tutto,non cominciano mai con grosse nuvole e lampi. Così fosse, sarebbe facile non credete? Ci si butterebbe al coperto, la paura prenderebbe il sopravvento; si scapperebbe ed i danni sarebbero minimi.
Quelle brutte invece iniziano sempre con una pioggerellina innocua, che solletica il viso e lascia pensare che da lì a qualche minuto tutto finirà. E dopo un po',ti ritrovi con l'acqua alla gola: nel mezzo di un qualcosa che spazza via tutto e lascia solo macerie e devastazione."

POKER CON LA MORTE, Marvin Menini



venerdì 17 febbraio 2017

Sfogliando IL LIBRAIO: anteprime di aprile 217



Condivido con voi qualche futura anteprima di cui sono venuta a conoscenza sfogliando la bella rivista IL LIBRAIO.

Per ora - per questioni di tempo, ahimè >_< - ve ne segnalo soltanto tre, che usciranno da aprile in poi.

Partiamo da un'anteprima made in Italy.

A volte ritornano. 
E ne avremmo fatto pure a meno, mi verrebbe da aggiungere.

Sto parlando di lui, Moccia, poco amato ed apprezzato da taaaaanti lettori e bookbloggers, ma non si può negare che c'è stato un periodo in cui le sue storie "hanno fatto tendenza", diventando popolarissime tra i teenager.

Mi riferisco in particolare a TRE METRI SOPRA IL CIELO e HO VOGLIA DI TE - che a mio avviso hanno avuto più notorietà di altri suoi libri resi film, tipo "Scusa ma ti voglio sposare" e sequel -, che a quanto pare, dopo anni dalla loro pubblicazione, ora si vedono giungere INASPETTATAMENTE (??) un epilogo.

Un epilogo che, diciamoci la verità, in quanti aspettavano?

Il finale di Ho voglia di te (senza voler spoilerare) era a modo suo abbastanza chiaro e metteva in pace i cuori di quanti si erano preoccupati che tra Gin e Step le cose potessero finire a causa di quella streghetta viziata di Babi.

Quindi 'sto terzo capitolo da dove sbuca? E soprattutto...: Moccia s'aspetta un film che ridoni popolarità ai suoi libri, visto che - almeno in Italia - è da un po' di tempo che pare (verbo di d'ursiana memoria) sia finito nel dimenticatoio...?

Non è da escludere, secondo il mio modestissimo parere, che possa aver riesumato il trittico Babi-Step-Gin già vedendoci un'eventuale trasposizione cinematografica.

Se così fosse, prendo l'occasione per fare un appello (che resterà ovviamente inascoltato) a Scamarcio - nel caso ipotetico che gli offrissero nuovamente il ruolo di quello sfigato che fa la parte del duro dal cuore di panna, alias Step Mancini: RIFIUTA!  A qualsiasi prezzo ^_^

Ma passiamo alla nobile trama, che si riassume tutta li: Gin e Step stanno tanto belli per i fatti loro, e di punto in bianco, torna lei, la capricciosa ed insoddisfatta Babi, a rompere le scatole alla coppietta.


TRE VOLTE TE
di Federico Moccia



Ed. Nord
APRILE 2017

Sono passati sei anni dall’ultima volta che Step ha incontrato Babi, la ragazza che prima gli ha fatto scoprire l’amore e poi gli ha spezzato il cuore. 
Adesso Step è una persona molto diversa ed è felice con Gin, la donna che ha perdonato i suoi errori e che gli ha insegnato ad amare di nuovo. 
Ma ecco che, inaspettatamente, Babi torna come un tornado nella sua vita, e Step è costretto a riconsiderare tutte le sue 
scelte, a mettere in discussione tutte le sue certezze.

L'amore tra Babi e Step è ormai solo un ricordo o un fuoco che non si è ancora spento?




Dopo il thriller "Maestra", Lisa Hilton torna con la spietata e bellissima Judith, in una nuova adrenalinica avventura, tra i pericolosi e affascinanti ambienti più glamour d'Europa


DOMINA
di Lisa Hilton


Ed. Longanesi
trad. S. Caraffini
Maggio 2017(?)
Judith Rashleigh ha finalmente realizzato il suo sogno: aprire una galleria d’arte a Venezia. 
In fuga dai crimini commessi in passato, vive e lavora sotto falso nome nella speranza di aver messo ordine nella sua vita. 
Ma un omicidio, al quale Judith non sembra collegata, la trascina di nuovo nel mondo spietato che pensava di essersi lasciata alle spalle. Tutto quello che pensavamo di sapere su Maestra sta per cambiare. 
Dalla collezione d’arte segreta di un oligarca alla temibile malavita in Serbia, dalla campagna inglese alla Calabria, sembra davvero vicina al successo tanto desiderato... ma quale sarà il prezzo da pagare? 

Con i suoi toni cupi e una narrazione serrata e tagliente, Domina metterà alla prova Judith come mai prima d’ora.


E dal 18 aprile in libreria torna l'autore de LA PSICHIATRA, Wulf Dorn, con un nuovo romanzo dalle atmosfere cupe, forte come un pugno allo stomaco, con un ritmo serrato: GLI EREDI ( Corbaccio Ed.)
Un altro Incubo radicale, definitivo e provocatorio che ci costringe a riflettere sulle responsabilità verso il mondo dopo di noi.




Dopo "Il club degli incorreggibili ottimisti", Guenassia ricostruisce per noi l'ultimo amore di Van Gogh: e se Vincent non si fosse suicidato? E se alcune delle sue tele fossero false?
E se il suo mecenate fosse soltanto un avido opportunista?


Siamo in Francia, estate 1890. 
Marguerite Gachet è la figlia diciannovenne del dottor Gachet, un medico che sta curando e ospitando Vincent Van Gogh. 
Tra i due nascerà un amore travolgente come tutti gli amori che vanno contro le regole. 
Una relazione con un artista squattrinato non è infatti quello che il padre aveva previsto per la figlia e non tarderà a opporvisi con spietata durezza. 
Gli ultimi giorni di Van Gogh immaginati sotto una nuova luce, la stessa che inondava i suoi quadri e bruciava nel suo animo tormentato. 


giovedì 16 febbraio 2017

Citazione d'Autore (LA FELICITA' E' UN BATTITO D'ALI)



Ecco la citazione in apertura del prossimo romanzo che leggerò: LA FELICITA' E' UN BATTITO D'ALI di Wendy Walace.


«Hope» is the thing with feathers –
That perches in the soul –
And sings the tune without the words –
And never stops – at all –

“Speranza” è la cosa piumata
Appollaiata nell’anima –
E canta la melodia senza le parole –
E mai si ferma – mai –

EMILY DICKINSON



"Iscrizione in fronte a un libro o scritto qualsiasi, per dedica o ricordo; più particolarm.,
citazione di un passo d’autore o di opera illustre che si pone in testa
a uno scritto per confermare con parole autorevoli quanto si sta per dire



mercoledì 15 febbraio 2017

Voglia di leggere un libro.... guardando "Per un pugno di libri"!



Cari amici e lettori, seguite la bellissima trasmissione PER UN PUGNO DI LIBRI?

Io ogni volta che posso/me ne ricordo, e mi rendo conto che scopro libri e/o autori cui magari non mi sono mai accostata, per pregiudizio o disinteresse di genere letterario.

Ad es., io non amo pazzamente la fantascienza; da ragazzina sì, la leggevo molto più volentieri, ma con gli anni ho mollato il campo.

Però sabato scorso, nella puntata condotta da una simpaticissima Geppi e dal colto ed ironico Dorfles, si è parlato e giocato attorno a un romanzo di Philip Dick, autore noto nel campo fantascientifico, cioè "Scorrete lacrime, disse il poliziotto".

Non solo, ma - me ignorante - ho conosciuto un (sotto)genere letterario a me ignoto: il ROMANZO UCRONICO, che può essere associato al romanzo storico o alla fantascienza; è un incrocio tra fantapolitica, utopia e distopia (quando descrive società ideali o, al contrario, indesiderabili).


Philip Kindred Dick nasce a Chicago il 16 dicembre 1928. 
Dopo la pubblicazione di alcuni racconti, nel 1955 esce il suo primo romanzo di fantascienza, Lotteria dello spazio, ma il suo genio si esprime al di là di ogni etichetta, anche in romanzi realistici. Durante un’esistenza segnata dalle difficoltà economiche, scrive capolavori come La svastica sul sole, Ubik, La trilogia di Valis
Muore il 2 marzo 1982, stroncato da un ictus, poco prima dell’uscita di Blade Runner di Ridley Scott, tratto proprio da Ma gli androidi sognano pecore elettriche?, che gli avrebbe dato finalmente la notorietà meritata. 
Da allora la forza e l’originalità delle sue opere hanno influenzato profondamente l’immaginario letterario e cinematografico, ispirando film come Atto di forza, Minority Report, Paycheck, Un oscuro scrutare, Next, I guardiani del destino. 

Fanucci Editore pubblica in esclusiva tutta la produzione di Philip K. Dick, considerato uno dei più importanti autori della narrativa americana del secondo dopoguerra.

Il romanzo che mi ha incuriosita non è stato quello oggetto della puntata, ma un altro, sempre dell'autore,solo menzionato.

LA SVASTICA SUL SOLE


Ed. Fanucci
trad. M. Nati
Editore: Fanucci
2015
 317 pp

Le forze dell'Asse hanno vinto la seconda guerra mondiale e l'America è divisa in due parti, l'una asservita al Reich, l'altra ai Giapponesi. 

Sul resto del mondo incombe una realtà da incubo: il credo della superiorità razziale ariana è dilagato a tal punto da togliere ogni volontà o possibilità di riscatto. 

L'Africa è ridotta a un deserto, vittima di una soluzione radicale di sterminio, mentre in Europa l'Italia ha preso le briciole e i nazisti dalle loro rampe di lancio si preparano a inviare razzi su Marte e bombe atomiche sul Giappone. 
Sulla costa occidentale degli Stati Uniti, i Giapponesi sono ossessionati dagli oggetti del folclore e della cultura americana, e tutto sembra ruotare intorno a due libri: il millenario I Ching, l'oracolo della saggezza cinese, e il best-seller del momento, vietato in tutti i paesi del Reich, un testo secondo il quale l'Asse sarebbe stato in realtà sconfitto dagli Alleati.

La svastica sul sole racconta la Storia e le sue possibilità, la realtà e le riscritture, lo scontro culturale tra Oriente e Occidente, l'invasione della spiritualità nella vita quotidiana, il dramma morale di chi deve sopravvivere in un regime di sottomissione. 
Scritto nel 1961, è uno dei capolavori di Philip K. Dick, vincitore nel 1963 del Premio Hugo.


DA QUESTO ROMANZO È STATA TRATTA LA NUOVA SERIE TV PRODOTTA DA AMAZON STUDIOS IN COLLABORAZIONE CON RIDLEY SCOTT, THE MAN IN THE HIGH CASTLE.


LO AVETE LETTO?
E' UN GENERE CHE VI PIACE?
LO LEGGERESTE ANCHE SE, COME ME, 
DI SOLITO NON VI DATE A QUESTO TIPO DI STORIE?

martedì 14 febbraio 2017

Recensione: DRAGONBLADE. Lama di drago di Kathryn Le Veque (RC2017)



Un amore forte e passionale nato nell'Inghilterra del 1300, tra una giovane donna tanto bella quanto caparbia e un po' ribelle; e un nobile, affascinante cavaliere, abituato a combattere e a farsi obbedire. Il loro amore sarà la forza che li unirà, permettendo di sconfiggere pericolosi nemici e ostacoli e portare a compimento un'importante missione.
Ringrazio la traduttrice Marina Albamonte per la copia messa a disposizione.

DRAGONBLADE. Lama di drago
di Kathryn Le Veque


.
La nostra storia si colloca nel 1326 d.C. nel distretto di Cartingdon, in Inghilterra. 
La gente del villaggio è riunita nella chiesa, al cospetto del sindaco della cittadina, Balin Cartingdon, agricoltore di nobile discendenza che ha fatto fortuna trasformando un piccolo terreno coltivato a mezzadria in una vasta piantagione.
Sono tutti radunati per discutere su quello che è il problema più pressante per tutti: sostenere o meno il giovane aspirante al trono, Edoardo, che ha soltanto 14 anni, affinchè possa salire al trono e regnare; infatti per ora al suo posto regna sua madre, la regina Isabella, insieme al suo amante, Roger Mortimer. 

Il sindaco sta faticosamente cercando di convincere la gente a supportare il giovane Edoardo, ma sua figlia, la bella e determinata Elizabetha , chiamata Toby in famiglia, fa irruzione nella chiesa contraddicendolo con fervore e un pizzico di irriverenza.

In questa situazione un po’ caotica, fa il suo ingresso il signore del feudo, Tate Crewys de Lara, accompagnato dai suoi soldati, tra cui i fedeli Kenneth e Stephen.
Il nobile cavaliere è giunto proprio per convincere i cittadini ad aiutarlo nella sua missione di portare sul trono Edoardo.

Tale e Toby hanno da subito un vivace scontro verbale, che sancisce anche il momento esatto in cui scatta una prima attrazione: gli occhi di lui non riescono a staccarsi da quelli di lei e questo è solo l’inizio di qualcosa di speciale che crescerà gradualmente.

Certo, questo primo incontro non sembra promettere bene, perché l’impressione che Tate ha della bellissima Toby è che sia una ragazza testarda, ribelle e poco elegante, dal carattere terribile, che non sa essere sottomessa all’autorità maschile.

Toby, dal canto suo, è incantata da quel fisico imponente, dagli occhi magnetici, dalla voce calda e forte di Tate, ma al contempo non si fa alcun problema a rispondergli per le rime quando si sente punta sul vivo.

L’arrivo di Tate e dei suoi cavalieri cambierà la vita in casa di Toby, e purtroppo non sempre in bene, perché Tate non è un uomo qualsiasi e ha molti nemici per il fatto di voler far fuori Mortimer e mettere sul trono il vero e unico re.

Eppure lui stesso, se le cose fossero andate diversamente, sarebbe potuto diventare re…
Infatti, Tate Crewys de Lara è il figlio di re, anche se illegittimo, cioè di Edoardo I Plantageneto, e possiede tutte le qualità di un membro di sangue reale. Da semplice cavaliere è divenuto il principale protettore del giovane Edoardo III nei giorni che seguono l’orribile morte di Edoardo II e proteggerlo è diventata la sua principale missione.

I destini di Tate e Toby si sono ormai incrociati e dividerli diventerà impossibile.


Sorpreso da questa donna forte e talvolta pungente, Tate ne è nondimeno affascinato e ben presto capirà il perché del lato duro del suo carattere: suo padre è un alcolizzato; la madre è diventata un fardello difficile da sopportare da quando è imasta invalida dopo aver partorito la sorellina di Toby, Ailsa, una ragazzina vivacissima, che per Toby è quasi come una figlia, perché l’ha cresciuta lei. Insomma, Toby ha dovuto necessariamente sviluppare un carattere deciso oltre che un grande intuito per gli affaei, visto che di fatto tutte le responsabilità della famiglia sono sulle sue spalle.

Inizialmente spinto da pura curiosità, poi da qualcos’altro, Tate comincia a scandagliare la dura corazza di Toby scoprendone il lato più tenero e buono.

Ma accade purtroppo l’imprevisto e Toby e la sua famiglia si trovano coinvolti negli attacchi della fazione che osteggia la salita al trono del giovane Edoardo e questo porterà pian piano sempre più scompiglio nella sua vita ma anche nei piani di Tate, che deve mettere al sicuro il nipote Edoardo I e difenderlo dalle diaboliche intenzioni di Roger Mortimer.

E il valoroso Tate si ritroverà a combattere per conquistare due troni, quello per un giovane re ma anche quello per il cuore di Toby.

La storia d’amore di Tate e Toby cresce di capitolo in capitolo, tra battibecchi e sguardi d’intesa, che mettono in luce le forti personalità di entrambi: il carattere spigoloso ma anche tanto generoso di lei, quello sicuro, da maschio alfa, di lui; ma tutti e due in realtà nascondo un gran bisogno di amore e passione.

Lei è giovane e non ha mai avuto esperienze sentimentali, impegnata da sempre nelle attività di famiglia, e poi con quel carattere pungente e decisamente poco mite, trovar marito non è proprio un’impresa facile.

Lui ha nel suo passato due perdite dolorose, che gli hanno chiuso il cuore all’amore, rendendolo concentrato solo sugli “affari politici” e le guerre, facendogli guadagnare il soprannome di Dragonblade, “lama di drago”, per il suo valore in battaglia.

Riusciranno a scalfire l’uno le difese dell’altra?

Le prove non mancheranno, così come i dolori, le perdite, la paura di perdere l’altro prima ancora di potergli confidare il proprio sentimento, e mentre le varie battaglie e gli assalti improvvisi impazzano, Tate e Toby vedranno crescere la forza di un sentimento sincero che metterà a dura prova tutto il loro coraggio e la loro determinazione per dare al trono d’Inghilterra il suo re, e a loro stessi il diritto di essere felici.

“Dragonblade. Lama di drago” è un bellissimo romanzo storico, ben inserito nel proprio contesto storico, accurato; il ritmo è dinamico, avvincente, si susseguono tanti momenti avventurosi ad altri romantici; i personaggi sono tutti ben descritti, in particolare i protagonisti: Tate corrisponde all’eroe forte e coraggioso, che porta avanti con dedizione e sacrificio i propri piani, e che è disposto a dare la propria vita per la donna che ama.
Toby non è la madamigella frivola e sciocca che aspetta il principe azzurro sul cavallo bianco, bensì è una giovane donna risoluta, che sa quello che vuole, con un grande cuore e anche lei è disposta a tutto pur di salvare chi ama.

Il romance storico è un genere che amo, soprattutto se è ben scritto (e ben tradotto!), come questo, che ha uno stile e un linguaggio asciutti ma precisi e curati, che dosa bene le descrizioni di fatti, luoghi e persone, con l’azione.
Bello, lo consiglio, chiaramente soprattutto a quanti amano questo connubio irresistibile di storia e romanticismo.


READING CHALLENGE
Obiettivo n.30 -Un libro ambientato nel Medio Evo
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...