sabato 6 luglio 2019

Recensione: PROMESSE. Due indagini di Lincoln Rhyme e Amelia Sachs di Jeffery Deaver



Due brevi racconti con protagonisti il criminologo Lincoln Rhyme e la sua compagna di vita, il detective Amelia Sachs, impegnati a risolvere due casi avendo a disposizione pochi elementi d'indagine.



PROMESSE. Due indagini di Lincoln Rhyme e Amelia Sachs
di Jeffery Deaver



Ed. Solferino
trad. R. Prencipe
128 pp
12 euro

Bellagio, sull'incantevole lago di Como, è la location ideale e senza dubbio una delle più suggestive per scambiarsi le promesse di matrimonio.
Ed infatti è qui che hanno deciso di convolare a giuste nozze Amelia Sachs e Lincoln Rhyme.

Chi conosce già lo scrittore americano Jeffery Deaver ha sicuramente fatto anche la conoscenza di questi due personaggi, divenuti famosi grazie al caso de Il collezionista di ossa (thriller portato sul grande schermo in un film con Denzel Washington e Angelina Jolie): Rhyme è un esperto criminologo che, in seguito ad un tragico incidente, è diventato tetraplegico e adesso è sulla sedia a rotelle; l'agente di polizia Amelia Sachs, che ha collaborato con lui in tanti casi, ora è finalmente sua moglie, con grande gioia di amici e parenti, accorsi in Italia per festeggiare i due novelli sposi.

Ma a quanto pare per Rhyme e Sachs c'è sempre tempo e modo per lavorare; conoscono infatti, nell'albergo in cui si trovano in luna di miele, una donna, Claire Dunning, che racconta loro di essere molto preoccupata per suo marito Richard, ultimamente troppo distratto.
I due sono a Bellagio per rinnovare le promesse di matrimonio e Claire non capisce cosa renda inquieto suo marito...: forse rogne sul lavoro? L'uomo lavora per un'importante azienda che si occupa di innovazioni tecnologiche in ambito medico, capaci di ottenere prestazioni ed esami diagnostici in tempi record.
C'è molta competizione e concorrenza senza scrupoli in questo settore: forse Richard s'è messo nei guai vendendo segreti ad altre aziende?
Con la coppia c'è la fedele assistente di Richard, la bellissima Sharon.

Come sempre accade nel loro rapporto professionale, a Rhyme spetta la parte "mentale" del lavoro - è lui che principalmente deve fare ipotesi investigative, interrogare, proporre soluzioni -, mentre l'impavida Amelia si mette fisicamente alla ricerca di prove e quant'altro possa tornare utile per spiegare gli strani comportamenti che Mr Dunning sta avendo con la moglie.
Quando si profila la possibilità che dietro ci sia "semplicemente" una tresca adulterina tra Richard e la sua assistente, Sachs e Rhyme dovranno aprire bene gli occhi e cercare di porsi domande meno scontate, perché nell'aria si sente un pericoloso "odor di veleno" e, se non vogliono che ci scappi un morto, devono darsi una mossa.

A questo primo racconto (Promesse) ne segue un secondo, In assenza di prove, che già dal titolo ci lascia intendere come marito e moglie siano alle prese con un altro caso investigativo, stavolta privo di qualsiasi prova evidente da cui partire.
I due sono in Florida, dove Rhyme ha appena finito un ciclo di lezioni di tecniche forensi, e vengono coinvolti nel caso di un aereo finito a picco nell’Oceano Atlantico per cause tutte da chiarire. 
Dall'ultima chiamata registrata non è chiaro se si tratti di un incidente tecnico o di qualcos'altro; fatto sta che il detective del posto manda a chiamare il nostro esperto in criminologia perché dia il suo parere ed escluda la possibilità che possa essersi trattato di un attentato.
Chiudere il caso in quattro e quattro otto non è possibile, in quanto manca il reperto fondamentale: l'aereo, che si è inabissato nelle acque dell'oceano, più precisamente nella Fossa di Porto Rico, a ben otto chilometri di profondità, portandosi dietro, di conseguenza, le prove di un eventuale attentato.
A complicare le cose ci si mette una tempesta di quelle che si vedono solo in Florida e che ha spazzato via dalla pista di decollo ogni traccia.

Insomma, Sachs e Rhyme non sanno che pesci prendere; l'unica strada percorribile pare essere quella, oltre a visionare le telecamere, di interrogare alcuni dipendenti che potrebbero aver visto qualcuno eventualmente mettere un ordigno nell'aereo quando era ancora nell'hangar.

Anche in questo caso, Rhyme deve cercare di non fermarsi alle prime ipotesi e spiegazioni, andando oltre ciò che sembra a un primo sguardo e cercando di leggere con attenzione i comportamenti dei sospettati, smascherando i bugiardi.
E spesso la menzogna è lì dove non avevi creduto potesse essere...

Siamo in presenza di una raccolta di due racconti scritti da un maestro del thriller; in queste pagine il lettore riceve semplicemente un piccolo assaggio delle capacità investigative dei due abili protagonisti: Lincoln Rhyme è acuto e attento, entra con disinvoltura nella mente dei criminali, mentre Amelia Sachs è il suo perfetto braccio destro, che gli fornisce i giusti suggerimenti e lo supporta nelle loro indagini private; insieme sono una coppia formidabile.

I due episodi sono davvero brevi e i casi si risolvono ovviamente in fretta; non c'è modo di approfondire i personaggi, le trame non sono complesse e non si può dire che si arrivi alla soluzione attraverso momenti di tensione narrativa; ciò che dà piacevolezza alla lettura è costituito più che altro dall'atteggiamento con cui i due "investigatori" si approcciano ai due casi, con ironia e molta complicità reciproca, e il modo in cui, ragionando e vagliando ipotesi, essi giungono alla verità, che si rivela con piccoli colpi di scena che, pur non provocando particolari emozioni nel lettore, rendono nel complesso il tutto sufficientemente gradevole.

In conclusione: se siete appassionati di thriller adrenalinici e avvincenti, tenete presente che questi due racconti sono troppo tranquilli e non ritengo abbiano i requisiti per soddisfare la vostra voglia di sangue e suspense; siamo in presenza, a mio avviso, di un libro non impegnativo, adatto come lettura estiva (anche in virtù della sua brevità) e per quei lettori che preferiscono storie poliziesche leggere e non ad alta tensione  ^_-


venerdì 5 luglio 2019

On my wishlist (luglio 2019)



Libri finiti in wishlist!

Il primo è un romanzo complesso e avvincente, sospeso tra epopea rurale, racconto di formazione, biografia di un’artista. La collisione unica tra due classi sociali, due mondi distanti, è il travaglio da cui nascerà un nuovo Paese.


IL GIARDINO DEI MOSTRI
di Lorenza Pieri


E/O edizioni
320 pp
18 €
Luglio 2019
Siamo tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta, in un paese della Maremma toscana troppo famoso per essere citato. 
Le vicende di due famiglie, una locale di allevatori di cavalli, i Biagini, e una romana altoborghese, i Sanfilippi, si intrecciano, mentre il luogo in cui si incontrano diventa il teatro perfetto della messa in scena dei cambiamenti che avvengono in Italia. 
Così l’amicizia tra Sauro, un buttero ambizioso, e Filippo, un politico edonista, diventati anche soci in affari, porterà gli altri membri delle loro famiglie a legarsi o scontrarsi. Nel paese, dove a prima vista si assiste a una diffusione ubriacante di denaro e allegria, le fedi politiche, i legami familiari, il rigore morale, l’identità sessuale sembrano perdere i loro contorni.
Sauro e Filippo, le mogli Miriam e Giulia, i figli Saverio e Luca sono i prototipi di un’umanità debole, apparentemente magnanima ma il più delle volte meschina. In mezzo a loro la fragile Annamaria, quindici anni e parecchi complessi, fatica a trovare il suo posto. Soprattutto nel confronto con Lisa, bella e spigliata. Ma c’è un mondo parallelo che sta prendendo forma. È il Giardino dei Tarocchi dell’artista franco-americana Niki de Saint Phalle. 

Un luogo magico a cui Annamaria si avvicinerà un poco alla volta e in cui apprenderà, attraverso i racconti e i ricordi dell’artista, molte di quelle lezioni di vita che nessuno, nella sua famiglia, aveva mai saputo o voluto darle.

L'autrice
Lorenza Pieri è nata a Lugo di Romagna ma ha trascorso infanzia e adolescenza in Toscana. Dopo gli studi universitari a Siena e Parigi ha lavorato per quindici anni nell’editoria. Dal 2014 vive negli Stati Uniti dove alterna la scrittura di narrativa a quella giornalistica e drammaturgica, nonché alla traduzione letteraria. Nel 2016 le Edizioni E/O hanno pubblicato il suo primo romanzo, Isole minori, che ha vinto quattro premi ed è stato tradotto in cinque lingue.


"Tutto quello che non ricordo" è una storia d’amore e di amicizia, di tradimento e autoinganno, ma è anche un romanzo sulla perdita, sul tempo che abbiamo, sul nostro bisogno di ricordare ed essere ricordati, e sulle parole a cui ci aggrappiamo nella speranza o nell’illusione di cambiare tutto quello che è stato.


TUTTO QUELLO CHE NON RICORDO
di Jonas Hassen KHEMIRI


Iperborea Ed.
Trad. A. Bassini
252 pp
17.50 
Questa è la storia di Samuel, un ragazzo che ha perso tragicamente la vita: è stato un incidente o un suicidio?
Un giovane scrittore incontra tutti quelli che lo conoscevano per ricostruire attraverso le loro parole chi era veramente Samuel: l’amico speciale Vandad, ora in carcere; la Pantera, artista underground a Berlino; il grande amore Laide, attivista per le donne migranti; l’arzilla nonnina a cui la malattia sta strappando la memoria.
Un appassionante puzzle di voci si compone con la suspense, i colpi di scena e le contraddizioni di un’indagine a presa diretta in cui ciascuno racconta la sua personale verità.
E mentre capiamo di non poterci fidare fino in fondo di nessuno veniamo risucchiati nel ritratto commovente, esilarante e irresistibilmente umano di un ragazzo che abbraccia il mondo con la spontaneità pura di un bambino.
Uno smemorato cronico alla continua ricerca di esperienze indimenticabili, che annota su miriadi di quaderni per combattere la sua paura dell’oblio.
Un outsider tenero ed enigmatico, forse un poseur, forse un sognatore sfruttato dalle persone che più amava, a cui ci affezioniamo come a un amico che ci fa osservare con uno sguardo nuovo il nostro rapporto con gli altri e con la vita.


L'autore.
Jonas Hassen KHEMIRI è nato e vive a Stoccolma, è uno dei più importanti scrittori della sua generazione, autore di fama internazionale di quattro romanzi e sei opere teatrali. La sua opera è stata tradotta in più di venti lingue e le sue pièce sono state rappresentate da più di cento compagnie in tutto il mondo, ottenendo riconoscimenti come il Village Voice Obie Award per il miglior testo.

giovedì 4 luglio 2019

Le mie letture: bilancio di metà anno 2019



E anche in questo mese del 2019 mi accingo a tirare un bilancio delle mie letture di metà anno!


NARRATIVA CONTEMPORANEA

L'amore travolgente e sensuale che Rebecca Connell racconta in L'ARTE DI DIRSI ADDIO (3,5/5); Williams ci presenta il suo STONER quale "eroe silenzioso", straordinario nel suo essere così "normale", comune eppure speciale (5/5); normale e straordinario formano il binomio giusto anche in CANTO DELLA PIANURA di Haruf, col suo ritratto genuino e realistico di un'umanità varia e indimenticabile (5/5); Offutt in COUNTRY DARK ci narra una storia dura e drammatica che appassiona e che illumina i lati più nascosti e oscuri del sogno americano (5/5); divertente e ironico come sempre Muzzopappa con la sua HEIDI (3,8/5); sincero e profondo il DIARIO DI UN DOLORE di C.S.. Lewis (4/5); UN PALLIDO ORIZZONTE DI COLLINE di Kazuo Ishiguro è un racconto poetico e lieve, con protagoniste donne irrisolte e tormentate (4/5); Laura Fusconi nel suo VOLO DI PAGLIA ci racconta una storia di dolore che vede coinvolti in prima linea bambini innocenti costretti a dire addio troppo presto alla propria infanzia (4,5/5); un'undicenne alla disperata ricerca del proprio padre è la protagonista di SEI COME SEI di M. Mazzucco (3,5/5); la guerra separa famiglie, creando dolore e segreti, ci racconta la Harmel in FINCHE' LE STELLE SARANNO IN CIELO (4/5); asciutto ed essenziale il ritratto che del proprio padre ci ha lasciato Annie Ernaux in IL POSTO (3,8/5); R. Gary mantiene in EDUCAZIONE EUROPEA la propria scrittura asciutta e lo stile leggero nel descrivere con vivacità e realismo il periodo e le vicende legate alla guerra (3,8/5); LA CASA DI VETRO di Mawer rivela le contraddizioni, i tradimenti e i drammi di un gruppo di persone travolte dalla guerra (3,5/5); malinconico è il ricordo che G. Swift ci dà di UN GIORNO DI FESTA, memorie d'amore e perdita che fanno sentire la loro suggestione dopo tanti anni (3,8/5);  storie di periferia romana, di delusioni e voglia di riscatto, sono quelle raccontate nell'esordio letterario di Marco Bocci in A TOR BELLA MONACA NON PIOVE MAI (3,8/5); BELLA MIA di Donatella Di Pietrantonio si sofferma sul trauma vissuto da chi è sopravvissuto al terremoto de L'Aquila del 2009 (4/5); Covacich ci dice DI CHI E' QUESTO CUORE attraverso frammenti di storie, di pensieri e punti di vista circa il vivere quotidiano (4/5); una storia delicata e forte insieme, in cui la protagonista, tra macerie e calcinacci materiali e interiori, deve imparare a dire ADDIO FANTASMI (4,5/5); la vita scriteriata de IL FASCIOCOMUNISTA Accio Benassi (2/5).

In questa sezione, le letture belle sono davvero molte, capaci di farmi sorridere, emozionare, riflettere, e per citarne alcune, dico Volo di paglia, Canto della pianura, Stoner, Addio fantasmi, ma tra tutte mi sento di dare il 1° posto a un libro che ho scoperto "da sola" e che mi ha fatto piacere conoscere:

RECENSIONE

LIBRI LETTI: 19

THRILLER

La protagonista di SEGRETI SEPOLTI di L. Unger scopre che la propria vita finora è stata un cumulo di bugie (3,8/5); magnetica e surreale la storia, ricca di suspense, narrata in LISSY da L. D'Andrea (4/5); con quali CATTIVE COMPAGNIE si è invischiato il marito di Kate Grey, che da un anno è vedova inconsolabile? (R. Newman, 3/5); K. Zan ci lascia entrare nell'incubo vissuto da ragazze rapite e sul DOPO, una volta uscite (3/5): in LA CULLA BUIA Sophie Hannah affronta un argomento spinoso, quello delle morti in culla (3/5); emozionante ELLIE ALL'IMPROVVISO in cui L. Jewell tratta il doloroso tema di un'adolescente scomparsa in circostanze misteriose e di una madre distrutta che, da quella tragica sparizione, non s'è mai ripresa (5/5); A. Grassi con le sue SCARPE SCARLATTE ci immerge in un intrigo fatto di hackers, associazioni contro la violenza sulle donne e traffico di rifiuti (4/5).

Per la tensione sempre alta e le emozioni vivide trasmessemi, dichiaro che... the winner is:


RECENSIONE
LIBRI LETTI: 7.



NOIR/POLIZIESCO/GIALLO

miglior libro in questa categoria
Un caso complesso e spinoso aspetta l'ispettore Traversa ad Acireale, in QUATTORDICI SPINE di R. Russo (4/5); LO SCANDALO MODIGLIANI di Follett è una piacevole "caccia al tesoro" collocata nel mondo dell'arte (2,8/5); De Giovanni ci fa conoscere LE PAROLE DI SARA, noir con una protagonista femminile tanto caparbia quanto sola (4/5); scorbutico, "cannaiolo", sempre di cattivo umore, sarcastico e manesco, ma anche molto bravo nel risolvere i casi più difficili; non si può non amare Rocco Schiavone in PISTA NERA di a. Manzini (5/5); APPUNTAMENTO ALL'OBITORIO, del mio concittadino M. Valente, si è rivelato un giallo appassionante che ruota attorno ad un inspiegabile omicidio che nasconde fitti collegamenti con il mondo militare (4/5); è un poliziesco tinto di noir scritto con una penna magistrale LA PIETRA DI LUNA di Wilkie Collins, che con una narrazione fluente e minuziosa ci descrive un'Inghilterra in Età Vittoriana che si muove tra l'ironico e il melanconico (4,5/5); la magia misteriosa del  Salento si mescola con i lati più oscuri dell'animo umano in PIZZICA AMARA di G. Genisi (4,5/5).

LIBRI LETTI: 7.

NARRATIVA FANTASTICA


Nel mondo fantastico de LA PRINCIPESSA DEGLI ELFI di L. Oliviero il Bene è sempre in lotta contro il Male (3,5/5); LASCIA DIRE ALLE OMBRE di Jess Kidd mi ha incantata con la sua
atmosfera mystery e una storia nera e "magicamente surreale", sovrannaturale eppure tanto umana, che porta allo scoperto ciò che si nasconde nel cuore dell'uomo (5/5); altrettanto piacevole è stata la lettura del fantastico ed enigmatico mondo creato dalla penna di J. Carroll in IL PAESE DELLE PAZZE RISATE, che infatti si prende l'oro (5/5); SC E LA MALEDIZIONE DEL TERZO OCCHIO è l'articolato mondo magico creato da Emanuela Molaschi (2,8/5); amore e licantropia sono gli ingredienti fondamentali di WOLVES COAST di O. Calcagnile (3,5/5); fantasia e realtà sono il mix alla base di DEVORA di F. Buso che, partendo dalla "maledizione dei Templari", narra le esistenze avventurose di due donne eccezionali (4/5); in questa categoria inserisco anche PSICONAUTA di M. Degano, che ci catapulta in un prossimo futuro in cui si sperimentano i poteri della mente umana (3,5/5).

LIBRI LETTI: 7.


RACCOLTE/RACCONTI

LE STREGHE DI ATRIPALDA (T. Lorenzo) sono 14 racconti sullo sport che mettono in luce le
RECENSIONE
passioni e i sentimenti, le speranze e le delusioni, le sconfitte e le vittorie di persone "normali" (3,8/5); 500  CHICCHE DI RISO sono 500 battute scherzose con cui A. Pagani diverte e intrattiene piacevolmente il lettore col suo sano umorismo (3,5/5); in FERMO! CHE LA SCIMMIA SPARA. D. Cintolesi trascina i suoi lettori in storie di violenza, mescolando pulp, horror, noir, conditi con una vena di "macabra ironia" (3,8/5); Imma Pontecorvo attraverso NICO E IL FANTASTICO MONDO DEL MARE ci ricorda che tutti abbiamo delle paure e per affrontarle a volte serve la motivazione giusta (3,5/5); Silvia Del Lorenzis condivide con i lettori pensieri e riflessioni IN EQUILIBRIO SUI BORDI DELL'ANIMA (3,8/5).

LIBRI LETTI: 5.


ROMANZO DI FORMAZIONE

LA BANDA DEGLI SFIGATI di A. Tufano ci insegna ad andare oltre i pregiudizi perseguendo ideali di giustizia e solidarietà (3,5/5);  un'estate particolare è quella di una ragazzina impegnata a barcamenarsi tra i propri piccoli problemi e quelli, più grandi, degli adulti (TINA di A. Torino, 4/5); Galiano ci emoziona con le vicende di Gioia, adolescente "intraducibile" e protagonista di EPPURE CADIAMO FELICI (4,5/5).

LIBRI LETTI: 3.



NARRATIVA ROMANTICA

L'amore è un folle, folle sentimento: parola di STORIA DI UNA SFIGATA QUALSIASI di V. Alvisi (3/5); meno godibili del previsto le strambe  DISAVVENTURE DI MARGARET di C. Schine (2,5/5); UNA NOTA NEL CUORE di I. Mossa punta sul connubio magico tra una dolce storia d'amore e il potere della musica (3/5).

LIBRI LETTI: 3.

FICTION STORICA


Un giovanotto vanesio e volubile stringe un patto singolare con un anziano, che gli chiede di abbandonarsi ai piaceri della vita (IL TESCHIO E L'USIGNOLO, M. Irwin, 3,5/5); suggestivo il ritratto che ci dà Simone Censi di Mastro Titta ne IL GARZONE DEL BOIA (4/5).

LIBRI LETTI: 2.



SAGGISTICA

Breve ma interessante saggio di Paolo Jachia, che ripercorre in maniera cronologica la carriera di
CLAUDIO BAGLIONI. UN CANTAUTORE DEI GIORNI NOSTRI 1967-2018, analizzandone i testi più significativi (4,8/5); non mi ha convinto al 100% TERRONI di Pino Aprile sulla questione del Meridione quale vittima degli invasori venuti dal Nord (a cominciare dai Savoia nel 1861, 2/5)

LIBRI LETTI: 2.



AUTOBIOGRAFIA

BUIO E LUCE. Alzate gli occhi al cielo di Fabio Salvatore testimonia di come nella sofferenza si possa riscoprire la forza della fede (4/5); commuove e tocca profondamente la testimonianza di un sopravvissuto all'Olocausto, il BAMBINO N. 30529, Felix Weinberg (4/5).

LIBRI LETTI: 2.


NARRATIVA DISTOPICA

L'inquietante società maschilista immaginata dalla Atwood in IL RACCONTO DELL'ANCELLA mette i brividi (3,8/5).

LIBRI LETTI: 1.

Totale pagine lette da gennaio a giugno: 14511 (circa)
Totale libri letti da gennaio a giugno: 58

mercoledì 3 luglio 2019

Segnalazioni editoriali (giugno/luglio 2019)



Alcune segnalazioni da diverse realtà editoriali.


È in libreria il romanzo "I Cancelli del Cielo - Lughe de Chelu" di Giovanna Mulas, edito da AG Book Publishing.
122 pp
15 euro
LINK


Un’autobiografia in chiave di romanzo, un manifesto contro il femminicidio.
Questo romanzo, pubblicato per la prima volta nel 2003 col titolo "Lughe de chelu (e jenna de bentu)" e arrivato in terza edizione negli Stati Uniti, è un'autobiografia in chiave di romanzo, manifesto dell'Autrice contro la violenza sulle donne. Le è valso una prima candidatura per l'Italia al Premio Nobel per la Letteratura.
Giona Demura, divenuta da anni Suor Maria dell'Eucarestia, era un tempo una scrittrice di grande successo e pluripremiata, la cui esistenza è stata sconvolta quando, dopo il divorzio, l'ex marito ha tentato di ucciderla. La notizia che il suo più grande amore del passato, mai dimenticato, è in punto di morte la spinge a correre al capezzale dell'uomo e a ritrovare i propri figli.
Tra la magia e la realtà di un'isola selvaggia e dolce come la Sardegna, la storia di un passero con le ali d'aquila destinato a morire "dentro" per rinascere, finalmente, alla vera vita.

L'autrice.
Giovanna Mulas è nata a Nuoro nel 1969. È membro onorario della Giornalisti Specializzati Associati (GSA), Milano; membro del World Poetry Movement (WPM); pluriaccademica al merito; tradotta in cinque lingue. Ha vinto numerosi premi letterari internazionali, tra i quali il Premio Internazionale per l’Arte e la Cultura Giosuè Carducci, Roma (2008); il Premio Mimosa d’Argento-Donna Sarda dell’Anno (2009); il Premio alla Carriera (Corona d’Alloro) dalla Regione Sicilia e l’EuropClub (2010); il Premio Internazionale alla Cultura dalla Città di Ostia (2011).
Ha pubblicato, ad oggi, oltre venti libri tra narrativa, poesia e saggistica.
Nel 2011 ha presenziato, ufficialmente per l’Italia e prima artista sarda nella storia dell’evento, al Festival Internazionale di Poesia di Medellín.
Nel 2012 le è stata conferita la Laurea Honoris Causa in Lettere.
Nel 2013 la Giuria del prestigioso Sirmione Lugana / Circumnavigarte ha voluto onorarla col Premio Arte & Cultura.
Nel 2014 l’Accademia Internazionale Costantina di Arte & Cultura, in occasione dell’annuale Gran Galà di Natale, ha premiato il suo lavoro al Ministero della Difesa.
Nel 2015: nello storico Palazzo San Bernardino, a Rossano Calabro, è stata onorata col Riconoscimento Speciale “All’Impegno Civile e Culturale”; nell’affascinante cornice dell’antico Protoconvento Francescano di Castrovillari, è stata Testimonial del Focus Sardegna legato al I Festival Antropologico dei Popoli – XI Festa delle Culture.
Nel 2016 è stata onorata, presso il Centro Espositivo Elsa Morante in Roma EUR, col Premio Donna D’Autore per la Letteratura.
È stata designata al Titolo Onorifico di Dama dall’OSJ: Ordine Cavalleresco dei Cavalieri di Malta.
Già direttore dei periodici di poesia "Isola Nera" (in lingua italiana) e "Isola Niedda" (in lingua sarda), è stata direttore artistico degli stages di Scrittura/Teatro al Castello di Govone, Piemonte.
Ha ricevuto più volte la candidatura per l’Italia al Premio Nobel per la Letteratura.





"Come sciacalli senza cuore" di Alberto Alessi non è soltanto uno spietato atto d'accusa contro il fenomeno dell'editoria a pagamento, ma una critica sociale di ampio respiro.
12,33 euro


Il 5 aprile del 1994, il giorno della morte di Kurt Cobain, cinque persone che con la letteratura hanno poco o niente a che fare, decidono di fondare una casa editrice. 
La loro strategia è semplice: chiedere agli autori di pagare per essere pubblicati. 
Il sistema funziona, gli scrittori accettano e sembrano pure essere dotati di talento, le vendite vanno a gonfie vele, ogni libro, che sia un saggio, un thriller, un romanzo epistolare, diventa un caso editoriale. Purtroppo, ogni volta che un autore riesce a trasformare il proprio sogno in realtà, ovvero il proprio manoscritto in libro, muore.

Superando la struttura e la narrazione convenzionali, l'autore compone la trama come un mosaico, alternando la classica narrazione a frammenti di opere, articoli di giornale, lettere, recensioni, verbali di polizia ecc.

L'autore.
Alberto Alessi è nato a Castelfranco Veneto nel 1984; laureato in Lettere e filosofia all'università di Padova, suona e canta nel gruppo rock "L'Amor violento". Ha pubblicato "Due novelle rock'n'roll" (Lettere Animate, 2015), "In basso, agli inferi" (Montag, 2017). E' un fervente anarchico.




Passiamo alla prima uscita del mese di luglio di Butterfly Edizioni, l'attesissimo terzo volume della serie Promises: L'ultimo respiro (Promises series Vol. 3) di Alessia D'Oria.

Butterfly Edizioni
Collana: Digital Emotions
Genere: Romance
Prezzo: 2,99 € ebook
16,00 € cartaceo
Data di uscita: 2 luglio 2019
In due anni di lontananza, Vincenzo De Luca è diventato un uomo spietato. Si è macchiato di orrori e non è più disposto a donare il suo cuore, ormai compromesso, all'unica donna che abbia mai amato. Angela è diventata proprietà dei Volpe, è segregata in casa da suo padre - capo clan mafioso avversario dei De Luca - ed è costretta a un matrimonio combinato. I due giovani si appartengono ma una storia tra loro sembra impossibile. 
L'unica soluzione per sopravvivere è odiarsi ed essere nemici per dimenticare ciò che provano l'uno per l'altra.
Per convincersi che non le fa più effetto e ottenere potere nel suo clan, Vincenzo rapisce Angela, ma la loro corazza, fatta di anni di silenzio e rancori, è pronta a disintegrarsi di fronte a una sola carezza. 
Nonostante le ferite, il loro legame è forte e l'amore predomina sul dolore. 
Questa volta è una promessa: o vivranno insieme o moriranno insieme; perché quando si prova un amore così grande, non c'è alternativa che combattere contro tutto e tutti.



Termino col il romanzo noir Le porte della notte dell'autrice Maria Masella (Fratelli Frilli Editori).

208 pp
14.90 euro
Terza indagine per la coppia formata da Teresa Maritano e Marco Ardini dopo l'ottimo successo dei precedenti "NESSUN RICORDO MUORE" (2017) e "VITTIME E DELITTI" (2018).

La brava e prolifica scrittrice genovese Maria Masella, in attesa del 19° giallo autunnale con protagonista il commissario Antonio Mariani, ritorna con la terza indagine noir di Teresa Maritano e Marco Ardini.

È l’inizio dell’estate e Teresa Maritano è a Celle Ligure con Paola, la bambina di cui ha ottenuto l’affido. Dovrebbe essere una breve vacanza, ma durante una breve gita a Varazze Teresa nota un dettaglio che darebbe un senso a quanto le era stato raccontato nel febbraio precedente da Rolando, quando era andata a chiedergli informazioni sul mobiletto ritrovato nella bottega di Borgo Incrociati in cui era stato ucciso Remo Valsi. 
Quel dettaglio permetterà al commissario Marco Ardini di ricostruire il suo passato e di capire cosa gli era successo realmente? Teresa esita a comunicargli quanto ha saputo e visto, ma quando scopre altri inquietanti elementi non ha scelta. 
Deve informarlo perché non ha gli strumenti indispensabili per continuare da sola. Deve informarlo anche se farlo sarà perdere la serenità perché il suo legame con Marco è uno di quelli che fanno soffrire. 
Insieme dovranno ricostruire una storia lacerata da silenzi e omissioni, mentre lui si perderà nei suoi incubi, mentre nuovi eventi li costringeranno ad agire in fretta per evitare ulteriori vittime. Per evitare che si aprano le porte che tenevano lontana la notte.

martedì 2 luglio 2019

Recensione: VOCI SOFFOCATE di Beppe Quintini



A Cimego, un paesino in provincia di Trento, la polizia è sulle tracce di un killer spietato che va assolutamente individuato e fermato.
E' Natale ma l'atmosfera di festa e magia è disturbata dal sangue che sporca la neve che scende ad imbiancare il paesaggio, che sta perdendo il proprio incanto a causa di una mente diabolica e astuta che sta mietendo vittime seguendo rituali macabri e terribili. 



VOCI SOFFOCATE
di Beppe Quintini



Ed. Fanucci
536 pp
«Stanotte ho ucciso...»
Una pausa.
«...Un uomo e una donna.»

Queste sono le agghiaccianti parole, pronunciate dalla voce di un Individuo sconosciuto in una mattina dal freddo pungente, che si sente sussurrare un frate francescano - frate Gioele -, seduto nel confessionale della chiesa di Cimego, in cui è stato mandato dal proprio ordine religioso.
A questa tremenda confessione (comprensiva anche dei nomi delle vittime) segue una frase enigmatica: «La salvezza del prossimo è più vicina di quanto pensi. Non sta in cielo ma in terra».

La spaventosa confessione si conclude con un violento colpo alla nuca che ferisce gravemente il frate e permette all'Individuo di fuggire senza essere visto.

Il lettore, però, prima di arrivare a quello che è l'inizio di un'indagine molto complessa, conosce una giovane donna, affascinante e in cerca di avventure amorose: Gisele Blanchè, che si infatua del barman Marco, intraprendendo una relazione con lui. Scopriamo, qualche pagina dopo, che la bella francese è sposata con un noto fotografo, Olivier Fontain.

La coppia è la prima doppia vittima che cade nelle mani sanguinarie del killer, chiamato misteriosamente l'Individuo, dallo sguardo attento e glaciale, il sorriso diabolico, che sa come restare "invisibile" col suo passo felpato, silenzioso e il cappuccio sulla testa a coprirgli parte del volto.

Quando la polizia giunge sul luogo del delitto, in seguito alle informazioni fornite dal povero frate in ospedale, scopre una scena tra le più efferate mai viste, che mette alla prova anche gli stomaci più forti; è evidente come l'assassino sia un calcolatore intelligente che non lascia nulla al caso e, a modo suo fornisce alla polizia degli indizi per arrivare a capire alcuni dettagli molto rilevanti, che se compresi, possono aiutare a fermarlo.

Il punto, ovviamente, è che i significati di questi indizi non sono affatto espliciti, anzi, vanno interpretati, collegati tra loro, insomma richiedono tutta l'attenzione e l'acume possibili.

E non sono molti a poter assumere quest'incarico con la ferma speranza di portarlo a termine; la polizia lo sa ed infatti chiede la collaborazione di un ex-poliziotto tra i più esperti e stimati degli ultimi anni:  Mathias Novari, che dovrà affiancarsi all'agente Marina Bruni.

La prima volta che incontriamo Mathias, non ricaviamo l'impressione di un un uomo forte e che sa il fatto suo, tutt'altro: è in uno stato di apatia e depressione, frutto della recente sospensione dal servizio  in seguito ad un drammatico episodio che gli ha tolto non solo l'amore per il proprio lavoro, ma anche la gioia di vivere. Fatti drammatici nei quali è stato coinvolto un bambino innocente, del cui triste destino Novari si addossa ogni colpa (e che sono stati causa del suo allontanamento dalla polizia).

Ma non c'è tempo per i piagnistei, il killer continua a colpire e va fermato, così Marina - donna tenace e affascinante. molto professionale, che ha saputo farsi strada in una realtà lavorativa popolato da uomini, affrontando a testa alta pregiudizi e battutine - si ritrova a dover lavorare su questo caso difficilissimo contando, in particolare, sul giovane collega Luca Freschi (esperto in tecnologie informatiche) e sulla new entry, l'ex-poliziotto Novari, appunto.

Inizialmente tra i due si respira un'aria di tensione: Novari, dietro la sua barba lunga che lo rende impenetrabile e i suoi atteggiamenti supponenti e "da professore", non si attira le simpatie di Marina, che già di suo è diffidente e riservata, soprattutto col "sesso forte".
Ma l'urgenza del caso e la consapevolezza, da parte di entrambi, di avere accanto un partner più che competente, li aiuterà ad abbattere ogni barriera e a collaborare spalla a spalla, dandosi fiducia l'un l'altro; lo stesso Luca, timido e convinto di non essere mai all'altezza, avrà modo di ricredersi su se stesso, mettendo a frutto il proprio ingegno, che risulterà molte volte indispensabile.

Le scene che descrivono i momenti degli omicidi sono crude e minuziose, ti danno la sensazione di essere lì nella stanza degli orrori, dove l'Individuo, con tutta la calma e la fredda lucidità che gli appartengono, svolge con maniacale attenzione i propri rituali, che comprendono lunghi attimi di terrore e dolore acuto per le povere vittime, le quali arrivano alla morte pregando che essa giunga presto, pur di liberarli dalle sofferenze causate dalle torture del loro miserabile assassino.

«È una strana sensazione, vero? Cercare di urlare e non riuscirci. A volte non riesci a causa del dolore, altre ancora è il terrore a strozzarti le corde vocali. O una lingua tra due lame affilate pronte a reciderla.»

L'obiettivo di quest'omicida non è "semplicemente" la morte dei prescelti, ma è una vera e propria vendetta con lo scopo, secondo la sua mente contorta, di purificare il mondo dalla presenza di gente ignobile; eh sì, perchè agli occhi dell'Individuo, queste persone hanno le loro colpe da espiare e vanno punite come meritano. Come hanno provocato del male in passato, così adesso ne ricevono il "contraccambio".

«Credo invece che il nostro uomo uccida spinto da un’irrefrenabile voglia di giustizia. Un motivo personale, forse la missione di ripulire la società da una certa categoria. Credo perfino che voglia essere fermato.»

Che ci sia dietro gli omicidi questa sorta di "missione", Novari e Marina lo intuiscono gradualmente e mettendo al posto giusto tutti i tasselli, aiutati da importanti dettagli "letti" sulla scena del crimine, in cui c'è sempre la firma del suo "compositore", termine non casuale in quanto l'Individuo monta su un "teatrino" in cui dissemina  particolari tanto inquietanti quanto raccapriccianti: pentagrammi disegnati con un "pennello" e un "inchiostro" molto speciali con su indicate delle note, per le quali chiaramente l'uomo ha usato "oggetti" particolari che suscitano repulsione e orrore.

Insomma, i nostri poliziotti hanno da lavorare e da scervellarsi per cercare di capire cosa vogliano dire questi dettagli intrisi di sangue e le parole che l'assassino rivolge al frate nel confessionale ogni volta che ha commesso l'omicidio.

C'è un modo per arrivare a lui e, ancor più, per arrivare sulla scena del prossimo crimine prima che esso abbia luogo e che un'altra vittima sia trucidata senza pietà? 

"Voci soffocate" è un thriller in cui si respira tensione e la suspense è palpabile dalle prime pagine; ogni particolare è inserito al posto giusto ed incastrato con gli altri magistralmente, così da creare una sorta di spaventoso "spartito musicale" che va letto e compresso con la chiave giusta.
Novari e Marina devono cercare di capire cosa spinga il killer a riprodurre di volta in volta la medesima modalità nell'ammazzare le proprie vittime, le quali sono frutto di una scelta ragionata...

Chi sono, per l'assassino, le persone che meritano di morire in quel mondo, e perchè? Forse ci sono episodi del loro passato che le accomunano o le avvicinano all'Individuo?

Spesso un'azione malvagia compiuta negli anni della giovinezza, commessa per incoscienza e con una dose di cattiveria gratuita, può trascinarsi dietro le proprie nefaste conseguenze, che magari arriveranno anni dopo, ma arriveranno di certo.

La serrata caccia all’uomo che sta insanguinando la provincia trentina si intreccia con l’oscura abitudine di un borioso e prepotente senatore a Roma, ma intuire il filo rosso che lega vari personaggi e ambienti non significa arrivare immediatamente alla verità, tutt'altro: sembra sempre che tutto sia confuso e inafferrabile.
Eppure i due colleghi sono convinti che la verità debba celarsi da qualche parte e che prima o poi emergerà in modo inequivocabile.

«Per quanto una persona possa impegnarsi a tenere nascosta la verità, si deve rassegnare al fatto che è solo questione di tempo.»

Il ritmo è davvero serrato, la tensione sale quando capiamo che l'assassino è nuovamente all'opera con i suoi strumenti di morte, e a noi lettori non resta che sperare che Mathias e Marina riescano a dipanare la matassa e ad acchiapparlo in tempo.

Mi è piaciuto tutto di questo romanzo, a cominciare dall'ambientazione: Madonna di Campiglio, il paesino di montagna, il freddo gelido, la neve che copre tutto di bianco ma questa purezza è sporcata dal sangue orribilmente versato, e così pure il fatto di essere nel periodo natalizio, che solitamente si collega ad un'atmosfera di pace e serenità e invece...

Mi sono piaciuti i due protagonisti Mathias e Marina, più simili di quanto non credano e forse proprio per questo all'inizio non vanno molto d'accordo; entrambi hanno delle ferite nel corpo e nell'anima che impediscono loro di fidarsi del prossimo, di lasciarsi andare, di pensare che c'è posto anche nella loro vita per l'amore e la felicità; questa sfiducia li spinge a dedicarsi totalmente all'indagine, perchè in fondo "Il lavoro è il miglior antidoto alla tristezza".
Due persone fondamentalmente sole e tristi che potrebbero trovare l'uno nell'altra la giusta motivazione per tornare a vivere con più consapevolezza e serenità.

Il clima di amicizia e stima professionale e umana che si instaura tra loro e con l'agente Luca, il lavorare in sinergia e partendo ciascuno dalle proprie abilità, è un punto di partenza importante per affrontare con successo l'indagine.

Ho trovato che tutta l'architettura narrativa regga in piedi splendidamente, che ogni tassello trovi il suo spazio in maniera coerente; trama avvincente, colpi di scena che via via svelano ulteriori particolari e creano sempre maggiore tensione, invogliando il lettore a procedere nella lettura.
Per quanto i dettagli degli omicidi siano inevitabilmente crudi (magari non a tutti i lettori possono piacere), essi non sono messi lì a caso, tanto per far scorrere fiumi di sangue, ma hanno tutti un senso e ci dicono qualcosa della mente criminale che ne è l'artefice.
Trovo sempre interessante che si scavi nella vita dell'assassino: nel nostro caso, dietro tutto quell'odio, quella lucida follia e quell'aberrante malvagità, c'è comunque un uomo che, a sua volta, ha subito qualcosa di orribile, e arrivare a conoscere l' "origine del male" è fondamentale per poter fermare la carneficina in atto.

Non posso che concludere consigliando questo thriller a tutti gli appassionati del genere (e non solo a loro, certo): io l'ho trovato scritto molto bene, con una trama articolata e dinamica, personaggi delineati in modo chiaro e sviluppi sempre interessanti. 

lunedì 1 luglio 2019

Anteprima Rizzoli: IL MAESTRO DEL SILENZIO di Giulio Massobrio - dal 9 luglio



Buon pomeriggio, lettori!

Oggi torno qui con voi sul blog per segnalarvi la prossima uscita in libreria del nuovo romanzo di Giulio Massobrio “Il maestro del silenzio”, in uscita per Rizzoli il 9 luglio: si tratta del primo romanzo che svela con grande maestria i retroscena e le dinamiche della nostra Intelligence.



IL MAESTRO DEL SILENZIO
di Giulio Massobrio


Rizzoli Ed.
384 pp
19.50 euro
9,99 (e-book)
USCITA:
9 LUGLIO 2019
Non esistono. Combattono una guerra invisibile. Sono gli agenti dell’Unità Zero.

Figure furtive scivolano nei caruggi, nelle ombre della casba di Genova tra il caos delle botteghe e i silenzi di vecchi bordelli. Da lontano occhi attenti osservano, perché il tempo incalza e gli eventi sbandano ora che sulla Superba, nei giorni della Conferenza Internazionale del Mediterraneo, incombe la minaccia di un attentato.
A sventarla, in un clima di tensione e paura che opprime l’Europa intera, è chiamata l’Unità Zero dei Servizi italiani, capeggiata dal veterano Fosco e da Petra, la “numero due” con cui è meglio non incrociare troppo a lungo lo sguardo.
La squadra si avvale di scrupolosi analisti, abilissimi hacker, infallibili operativi e soprattutto di Mimo: il trasformista dai cento volti, l’agente segreto condannato a vivere mille vite.
Ma stavolta la trama ordita dal nemico sembra invincibile.
E solo calandosi nella mente dell’avversario, l’Unità Zero potrà riuscire a neutralizzarne gli intenti di morte.

Grazie a una meticolosa ricerca sul campo, Giulio Massobrio crea una perfetta alternanza tra il ritmo dell’azione e le schermaglie del duello psicologico. Riscrive il genere della spy story restituendo le intime contraddizioni, le debolezze inconfessabili, la tormentata umanità delle donne e degli uomini che operano nelle più riservate agenzie di intelligence.

L'Autore.
GIULIO MASSOBRIO ha diretto gli Istituti culturali del Comune di Alessandria ed è autore di mystery e thriller, tra cui Occhi chiusi, L’eredità dei Santi, Rex, Autobus bianchi e Tierradentro. Per Rizzoli, con Marco Gioannini, ha pubblicato i volumi storici Marengo. La battaglia che creò il mito di Napoleone, Custoza 1866. La via italiana alla sconfitta e Bombardate l’Italia. Storia della guerra di distruzione aerea 1940-1945.

domenica 30 giugno 2019

Libri a tema... Estate




Lettori carissimi, oggi desidero proporvi alcuni titoli che hanno a che fare con la stagione attuale: l'Estate!



E' caduta una stella di Josephine Tey

Ed. Mondadori
244 pp
10 euro
"Erano da poco passate le sette di una mattina d'estate e William Potticary faceva la sua consueta passeggiata sull'erba rasa della scogliera. Di fianco a lui, una sessantina di metri più in basso, si stendeva la Manica, calma e splendente .."

Il cadavere di una donna sulla spiaggia di un isolato tratto della costa inglese. 
Scotland Yard indaga, e l'ispettore Alan Grant si trova alle prese con un'inchiesta intricata, un labirinto di false piste e indizi fuorvianti. 
Al punto che la questione non è, per Grant, chi potesse desiderare la morte della splendida Christine Clay, attrice del grande schermo, ma se ci fosse qualcuno che non la volesse morta... 
Un classico del giallo che ha ispirato a Hitchcock la trama di "Giovane e innocente".




Una splendida mattina d'estate
 di James Hadley Chase


Feltrinelli
190 pp
7 euro
Victor Dermott, commediografo di successo, si è ritirato a scrivere in un ranch isolato ai margini del deserto del Nevada, in compagnia della moglie, del figlioletto, di un domestico vietnamita e di un cane da guardia. 
Ma in una splendida mattina d'estate, alle prime luci dell'alba, si sveglia di soprassalto, in un bagno di sudore. 
Crede di aver avuto un incubo, ma l'incubo deve ancora arrivare. Nessuna traccia del domestico, il cane è sparito, il telefono tagliato, le automobili fuori uso. 
E presto il ranch si popolerà di figure sinistre e grottesche: una giovane ereditiera rapita da un leggendario gangster tornato in attività dopo anni di pensione, un ex galeotto italoamericano immalinconito da una mamma malata, una coppia di gemelli, fratello e sorellla, incestuosi, selvaggi e insofferenti di ogni disciplina persino criminale. 

Questi i protagonisti di uno spietato gioco al massacro, scandito da mille imprevisti, con poliziotti e agenti dell'Fbi a far da comparse predestinate a giungere sempre un istante troppo tardi.



La locanda dei ricordi d'estate di Marissa Stapley
Ed. Sperling&Kupfer
300 pp
17.90 euro
Ci sono luoghi che hanno il potere di curare ogni ferita. Per Mae, quel luogo si chiama Alexandria Bay, la cittadina a nord di New York dove è cresciuta insieme ai nonni, che da sessant'anni mandano avanti con passione Summers' Inn, la locanda sul fiume. 
Lì sono di casa le sue memorie più care: il primo amore, il calore della famiglia, i pochi ricordi della mamma - con quei suoi consigli su «cosa fare quando fuori piove», quasi perle di saggezza per affrontare le piccole delusioni della vita. 
Ed è proprio lì, quindi, che Mae si rifugia il giorno in cui scopre che il suo futuro marito è sparito nel nulla, lasciando in bancarotta lei e tutti gli amici che avevano investito nella loro società. 
Ma le cose non sono più come prima. O forse è Mae a vederle sotto una luce diversa, adulta. 
Alla locanda, la nonna sta perdendo la lucidità di un tempo; sembra vivere in un passato di cui ricorda nitidamente ogni dettaglio e dal quale emerge all'improvviso, senza filtri, una rivelazione sconvolgente. 
In città, intanto, un incontro fortuito con Gabe, il suo primo grande amore, costringe Mae ad affrontare una volta per tutte la verità sulla fine della loro storia. 
Davanti a lei ci sono i segreti di una vita intera: un labirinto oscuro che dovrà attraversare se vorrà ritrovare la felicità per sé e la sua famiglia. 
Perché, se è vero che la casa è dove ti porta il cuore, a volte quel cuore ha bisogno di amore, perdono e buona volontà per rimettere insieme tutti i pezzi perduti per strada



Morte d'estate
di William Trevor


Un pomeriggio d'estate di un altro secolo che sta per morire quattro bambinaie passano tra le colonne all'entrata di Quincunx House per recarsi a un colloquio percorrendo il viale
Guanda Ed.
216 pp
ombreggiato da alti allori e ortensie non ancora in fiore.


Quando in un pomeriggio d'estate la moglie Laetitia muore in un incidente stradale, Thaddeus Davenant si ritrova improvvisamente vedovo e con una figlia da crescere. 
Decide di assumere una bambinaia, ma non trovandone nessuna che gli sembri adatta accetta l'offerta della suocera, che si trasferisce così a vivere da lui. 
Una ragazza che si era proposta come baby sitter comincia però a nutrire pericolose fantasie romantiche nei confronti di Thaddeus, e dopo la mancata assunzione organizza un piano per rapirne la figlia. 
La vicenda prende a questo punto le tinte del giallo e, alla fine, altre due morti segneranno quella tragica estate.



Bullet Park di John Cheeve

Ed. Feltrinelli
232 pp
8.50 euro
"Vi siete mai svegliati una mattina d'estate con la consapevolezza che quello sarà il giorno in cui ucciderete qualcuno? È una mattina di uno splendore incomparabile, e voi sollevate una foglia per scoprire una qualche pecca, ma non ce n'è ..."
Eliot Nailles e Paul Hammer: due uomini, due archetipi prigionieri della cabala del loro cognome (nail e hammer sono, in inglese, rispettivamente chiodo e martello). 
Uno è un marito innamorato e un padre affettuoso, l'altro un bastardo psicotico, perduto in un mondo che non sa che farsene di tipi come lui.  
La culla del loro dramma magnetico e irresistibile è il sobborgo di Bullet Park, ancora una volta un nome simbolico (bullet, proiettile) che ospita un'ossessione ­ quella di Hammer per il "sacrificio" di una vittima predestinata ­ e allo stesso tempo è la culla di quella media borghesia, americana ma non solo, che Cheever ha ritratto come nessun altro.


L'estate del '78 di Roberto Alajmo

Un pomeriggio d’estate Roberto Alajmo incontra la madre in una strada di Mondello, la località
Sellerio Ed.
178 pp
15 euro
marina a ridosso di Palermo. Non può immaginarlo, ma quello è un addio. «Cos’abbia fatto lei, nei tre mesi successivi, ancora oggi non lo so.
È oggetto della presente indagine». Roberto Alajmo, nel suo libro più necessario e personale, ha trasformato una vicenda così intima, così scomoda, in un romanzo di vita, appassionante e commovente, un romanzo che ci ricorda lo straordinario potere della letteratura di mettere a nudo i nostri sentimenti. 
Nel luglio del 1978 lo scrittore è uno studente in attesa degli orali dell’esame di maturità, studia con i compagni nella casa di Mondello, a Palermo, e a fine giornata esce insieme a loro per riposarsi, per rifiatare, per mangiarsi un gelato. 
«Trenta metri, non di più, e si arriva in via Stesicoro (…) Li conoscevo così bene, quei trenta metri, che mai avrei immaginato potessero riservarmi una sorpresa». 
Elena, la madre, è seduta lì, sul marciapiede. Alza un braccio, con la mano a coppa si ripara dal sole e lo guarda. «“Mamma, che ci fai qui?”, “Avevo voglia di vedervi”. Vedervi: me e mio fratello. “E perché non hai bussato?”, “Così…”». 
Quello è l’ultimo incontro tra Elena e suo figlio Roberto e da lì nasce questo libro, che è un’indagine, una investigazione familiare, il racconto di un uomo adulto su un evento che ha segnato la sua giovinezza e la sua maturità. 
È la storia di un addio di cui lo scrittore non ha avuto sentore, è la ricerca del senso di quel commiato inatteso, del progressivo allontanarsi della madre dal marito, dai figli, dalla vita stessa...
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