domenica 24 novembre 2019

Recensione: ARRIVÒ I PRIMI DI GENNAIO di Livin Derevel



L'adolescenza è così: complicata, movimentata, piena di turbamenti, paure, insicurezze, ma anche ricca di emozioni travolgenti, deliziose infatuazioni, baci rubati e vere amicizie che sfidano il tempo e le distanze.


ARRIVÒ I PRIMI DI GENNAIO 
di Livin Derevel


Serie: Teenage Dreams #1
588 pp
Data di uscita: ottobre 2019
Siamo nel Vermont e alla Franklin Gooding Junior High School la vita degli studenti scorre come sempre, tra lezioni, balli scolastici, risate e scherzi tra compagni, nuovi arrivi e, per alcuni di essi, nuove e forti emozioni in procinto di travolgerli.

Sono ragazzi di sedici-diciassette anni, alle prese con i piccoli e grandi problemi tipici dell'adolescenza, e se per qualcuno la preoccupazione più grande del momento è un litigio con l'amichetta del cuore, per qualcun altro è qualcosa di ben più notevole.

Tre sono i protagonisti di questo romanzo corale, e tre sono quindi le voci che, alternandosi, ci raccontano il mondo giovanile e frizzante della Franklin, sul quale si stagliano i conflitti e i turbamenti di un piccolo gruppo di ragazzi; i riflettori sono puntati in particolare su Suzanne, Ashley e Lian.

La bella Suze ha appena scoperto di essere incinta del suo storico e amatissimo fidanzato (Benedict, detto Brixx), il quale è partito per New York, dove frequenta una scuola di musica e intanto insegue un sogno che sembra allontanarlo ogni giorno di più dalla sua ragazza e da tutto ciò che si è lasciato "dietro".
E proprio adesso che Suze scopre di aspettare un bambino e avrebbe bisogno della rassicurante e amorevole presenza di Brixx, si ritrova, invece, più smarrita e sola che mai.
Grandi interrogativi affollano la sua giovane mente, mille turbamenti e paure riempiono il suo cuore: chi c'è ad indirizzarla, a rincuorarla, a darle un abbraccio, un consiglio saggio che non la faccia sentire sbagliata qualunque scelta prenderà?
Suze si guarda attorno e non riesce a vedere nessuno di cui possa fidarsi completamente e al quale raccontare questo suo segreto che le cresce dentro e che lei deve sbrigarsi a decidere se continuare a far crescere o... se non sia il caso di interromperlo...

Certo, Suze sa di non essere davvero sola!
Ha due genitori che l'amano, anche se con essi ha un rapporto differente: con sua madre è sempre in contrasto, in quanto sono all'opposto caratterialmente: la genitrice è rigida, perfezionista, ultra-disciplinata ed efficiente, intransigente con se stessa e con chi le è accanto, figlia in primis, dalla quale la donna pretende sicurezza e determinazione nelle scelte, senza capire che in realtà Suzanne è un'adolescente come tante, con le proprie insicurezze e i legittimi dubbi sul futuro, nonostante sia una ragazza molto intelligente, capace e giudiziosa.
Col padre, invece, la ragazza ha uno splendido rapporto, perché l'uomo è premuroso, amorevole, dolce, comprensivo, la supporta e la incoraggia come può...; eppure, anche a lui Suze non ha il coraggio di aprirsi e pronunciare la fatidica frase: "Sono incinta. Che faccio ora?".

E poi c'è una sfilza di cari e vecchi amici, con cui Suze esce e trascorre pomeriggi e serate a ridere e scherzare; tra essi spicca Ashley Learson, il suo migliore amico dall'infanzia (lo è anche di Brixx), con cui Suze ha un legame profondo, molto stretto e basato sulla massima fiducia.
Ash è una sorta di fratello con cui confidarsi e confrontarsi e lei sa che, dietro quella corazza di ironia pungente e di ostentata superficialità, si cela un ragazzo assennato, maturo, empatico: chi meglio di lui potrebbe raccogliere una confidenza importante come quella che Suze custodisce nel proprio cuore impaurito?

A frenarla è forse la consapevolezza di dare una notizia sconvolgente alle persone che le sono vicine da sempre? È la paura di deluderle? Di sentirsi dare un consiglio che in realtà lei non vorrebbe ascoltare?
La verità è una ed una sola: è Suze ad aspettare un figlio da Brixx, e ogni scelta sul proprio corpo e su ciò che le cresce dentro è sua, soltanto sua, e la prenderà da sola.
Certo, una volta presa, andrà comunicata ai propri cari, a Brixx per primo, e farlo è qualcosa di difficilissimo, soprattutto quando, col passare delle settimane, il ragazzo comincia a diradare il ritorno a casa per gli eccessivi impegni con la musica e la madre le fa pressione circa la scelta del college.

È quasi paradossale, per Suze, la situazione di silenzio forzato nella quale si sente rinchiusa: proprio lei, che a scuola ricopre un ruolo di counselor, di tutor a vantaggio dei ragazzi della scuola, di quanti - tra gli studenti - abbiano un qualsiasi tipo di problema, di richiesta (che sia un consiglio o anche semplicemente la voglia di parlare con qualcuno che si limiti ad ascoltare senza giudicare), che necessitino insomma di un aiuto di qualsiasi genere.
Proprio lei, che ha e dimostra grandi capacità empatiche, di ascolto, di comprensione, di supporto emotivo e psicologico per gli altri, si ritrova a dover affrontare una situazione emotivamente enorme senza saper chiedere l'aiuto di qualcuno...!
E allora stringe i denti e fa un sorriso tirato, finge che sia tutto ok e va a scuola, continuando la vita di sempre in compagnia dei suoi amici.
E nella cricca, a un certo punto, si inserisce una new entry: un freddo giorno di gennaio ecco arrivare Lian, un ragazzo bello e carismatico, con l’abbronzatura di Los Angeles e gli occhi color del cielo, eccentrico, brillante, sfacciato, disinibito e molto sexy, pronto a creare scompiglio nel parterre femminile e a farsi perdonare scoccando incantevoli sorrisi. Ma questo non deve far credere che sia superficiale, il belloccio sciocchino e vacuo, tutt'altro: Lian è più maturo della sua età, è profondamente riflessivo e sa analizzare i propri sentimenti, pensieri, timori, è un attento osservatore dei comportamenti altrui, sa tacere quando deve e far battute spiritose se c'è da rompere il ghiaccio e spezzare tensioni. 
Lian è un tipo davvero particolare, ha un fascino seduttivo naturale, che gli esce da tutti i pori, che sia il modo di parlare (allusivo, impertinente, schietto) o gli sguardi intensi - ora birichini e  disinvolti, ora penetranti e profondi, carichi di allusioni e parole non dette ma che pure bucano l'anima della persona cui sono rivolti, imprigionandola, inchiodandola al muro e denudandola.

Ed è ciò che accade ad Ashley in presenza di Lian, sin dal primo istante in cui i loro occhi si incrociano: Ash capisce che Lian è speciale, che gli crea un effetto nella mente e nel corpo che nessuno gli ha mai provocato.
Nondimeno lui, Ash, è considerato il playboy della Franklin, colui che vanta una lunga sfilza di flirt e storie di sesso di una serata e via, e dietro al quale sbava il 90% delle ragazze della scuola.
Ad Ash piacciono le donne. Punto.
Eppure... 
Cos'è quell'imbarazzo improvviso e incontrollabile che lo fa arrossire come una dodicenne e che prova quando Lian gli è di fronte?
Cos'è quel turbinio di sensazioni ed emozioni contrastanti che lo confondono, lo inducono a balbettare frasi sconnesse o a rispondere con sciocchi monosillabi quando lo "straniero che viene da Los Angeles" gli rivolge la parola?
E se il suo istinto gli suggerisce di darsela a gambe e di stare il più possibile lontano da questo nuovo acquisto della Franklin, perchè gli smuove sensazioni e pensieri inconfessabili - misti al piacere che la sua compagnia gli dà, nonostante voglia negarlo a se stesso -, c'è una parte di lui che desidera fortemente che l'altro lo avvicini, gli parli, gli sorrida, lo sfiori anche solo accidentalmente.
Che sta succedendo al latin lover più celebre della scuola?
Ma non è sempre stato etero? Ha sempre fatto sesso solo con ragazze..., cos'è questa confusione d'identità che si sta affacciando adesso?
E se dentro di lui certi "dubbi" sulla propria sessualità ci fossero sempre stati, latenti, silenziosi... e ora si fossero solo "risvegliati", trovando "la via" e la motivazione per emergere..., cosa implicherebbe questo per Ash? 
Fare coming out

I due ragazzi cominceranno a frequentarsi per ragioni di studio (Ash è un genio della matematica e Suze gli propone di fare da tutor al nuovo arrivato, Lian, che ha delle evidenti lacune in questa disciplina) e, tra momenti imbarazzanti, desideri repressi che però si fanno sentire, occhiatine maliziose e tentativi di sciogliere il gelo, Ash si sentirà sempre più a suo agio con Lian, che grazie a una naturale spontaneità - propria di chi si è accettato, sa quel che vuole e ha ben chiari i propri gusti sessuali - e al suo "corteggiamento" ora discreto ora più maliziosetto, riuscirà ad aiutare l'altro a guardarsi dentro con onestà e limpidezza.

"Sono gay?": è una domanda che Ash deve arrivare a porsi non per inserirsi in una categoria, per vedersi affibbiare un'etichetta, ma per darsi delle risposte oneste su se stesso, su ciò che davvero sente e vuole, su ciò che può farlo star bene e donargli equilibrio e serenità.
Riuscirà a far chiarezza dentro di sé?

Attorno ai tre amici satellitano altri ragazzi, come Gloria, Neil, Jamie, Cody, Chris, Lauren, compagni vecchi e nuovi, insegnanti fuori dagli schemi, genitori giovanili e aperti al dialogo (beh, non tutti), e tutto contribuisce a dare vivacità e colore alle vicende dei personaggi principali; la Frankin è la scuola ideale, quella che tutti avremmo voluto frequentare, non perché sia perfetta e i suoi studenti non abbiano problemi, ma perché tra i suoi corridoi si respira un'aria di famiglia, di appartenenza ad un gruppo, e c'è una grande attenzione al singolo adolescente, al suo vissuto, e tutti sanno di avere qualcuno che li ascolta e che si interessa a ciò che hanno da dire.

Ho trovato questo romanzo di Livin Derevel scritto molto ma molto bene; c'è una grandissima cura per ogni dettaglio, che riguardi la descrizioni delle vicende narrate, degli ambienti (case, scuola, paesaggi...), dei personaggi - i cui ritratti fisici e psicologici sono precisi ed esaurienti -, lo sviluppo degli eventi, la delicatezza e la sensibilità nel raccontare il mondo degli adolescenti, con le difficoltà proprie di questa fase della vita, che sia una gravidanza inaspettata (che a diciassette anni non è roba da poco) o la presa di coscienza della propria identità sessuale.
E anche se i personaggi vengono travolti da novità e tempeste emotive, è come se l'Autrice desse loro il tempo per elaborare e accettare i propri tumulti interiori, perché non c'è cambiamento e non c'è scelta importante da prendere che non necessitino di riflessione, che non passino attraverso notti insonni, che non richiedano solitudine e il giusto spazio per far chiarezza dentro sé..., e anche il lettore viene condotto per mano nelle vite di questi ragazzi e coinvolto nelle loro vicende, attimo per attimo, senza fretta, fino ad arrivare alle ultime pagine e desiderando di continuare la lettura per conoscere l'evolversi delle diverse situazioni.

Ho apprezzato ogni singolo elemento di questo libro (che è il primo di una duologia, Teenage Dreams), che costituisce una lettura bella e appassionante, scritta con una lodevole proprietà di linguaggio (minuzioso, scrupoloso, nulla è lasciato al caso, c'è una scelta oculata di termini ed espressioni) e con una narrazione fluida, ricca, articolata e accurata sotto ogni aspetto.

Davvero non posso che consigliarvi questo romanzo!


Per aggiornamenti sul blog dell’autrice: QUI
Per leggere in anteprima i primi TRE capitoli del romanzo: QUI

venerdì 22 novembre 2019

Recensione. POLOM PROJECT di Stephenie Queen



I due giovani ed impavidi protagonisti, unici eredi di un progetto scientifico dalla portata notevole e che fa gola ad un gruppo di gente senza scrupoli, vivranno un'avventura pericolosa e all'ultimo respiro, dalla quale non dipenderà soltanto la loro singola esistenza ma forse anche quella di molte persone.



POLOM PROJECT
di Stephenie Queen

Intrecci Edizioni
Emily e il suo fidanzato Tom hanno di recente subito un tragico lutto: entrambi hanno perso le loro famiglie, che sono state sterminate senza che ancora sia stato trovato il colpevole.
All'inspiegabile omicidio si accompagna la successiva scomparsa del padrino di Emily, Matt, fatto che ha gettato i ragazzi in uno stato di ulteriore smarrimento e preoccupazione.
I due sono figli di due ricercatori impegnati in un progetto scientifico e segreto chiamato POLOM, qualcosa di grosso e importante, in grado di rivoluzionare la conoscenza condivisa dalla comunità scientifica sulla vita sulla terra e, ancor più, su  altri pianeti, in particolare su Marte.

È passato solo un mese dal tragico evento e per i due giovani e promettenti dottorandi non c'è pace: le loro esistenze, infatti, proprio quando sembrano sul punto di riassestarsi, si ritrovano a fronteggiare una minaccia che non avevano previsto, ma che pure è strettamente collegata alla morte delle loro famiglie.
Emily e Tom sono in pericolo, braccati da un gruppo di Marines, determinati a impadronirsi del POLOM. 

I due sono quindi costretti a fuggire, nel mezzo della White Mountain National Forest, a cercare ripetutamente rifugio e aiuto per poi scoprire che c'è sempre qualche delatore insospettabile, pronto a consegnarli nelle mani dei nemici.
Sul loro cammino a un certo punto si imbattono in Michael, un marine che ora sembra dar loro la caccia e un momento dopo dice di volerli aiutare.
Ma Tom ed Emily non sono né sciocchi né ingenui e intuiscono che il giovane è un individuo ambiguo, cinico e pronto a tutto pur di raggiungere i propri loschi obiettivi.

In cosa è coinvolto Michael? Perché i Marines sono sulle loro tracce e si dimostrano ossessionati dal POLOM, su cui bramano mettere le mani? Quali sono le loro intenzioni?

La loro corsa per sfuggire ai nemici, nascosti ovunque, armati e estremamente determinati a catturarli, sarà un'avventura che li lascerà senza fiato, li farà tremare di paura all'idea che qualcosa di brutto possa succedere all'amato/a, ma provocherà anche la loro rabbia verso coloro che son disposti a torturarli e ad uccidere pur di carpire notizie fondamentali circa il progetto.

Emily e Tom tireranno fuori tutto il coraggio, l'istinto di sopravvivenza, l'astuzia, l'intelligenza, la forza fisica e morale per far fronte ai loro aguzzini, che non sono comunque dei pivelli, ma anzi sanno come toccarli nei loro punti deboli.

In particolar modo, Emily dimostrerà di essere un tipo "tosto", furbo, e pur soffrendo e temendo per sé e per il proprio ragazzo, non esita a rischiare, non abbassa la testa davanti ai soprusi e all'arroganza di Michael, ma è pronta ad aguzzare l'ingegno e a manifestare il proprio caratterino indomito e ribelle per non soccombere.

È un'avventura che li conduce nientemeno che in uno dei luoghi più misteriosi della Terra, l’Area 51, dove i fidanzati saranno fatti prigionieri della MASA, un’associazione militare segreta, e dovranno combattere per non restare nelle loro mani.

La sfida più importante della loro vita è non solo riuscire a salvarsi, ma anche proteggere il POLOM e scoprire la ragione per cui le ricerche dei loro genitori sono così ambite...

POLOM PROJECT (primo volume di una trilogia) è un breve romanzo dal taglio molto avventuroso e dinamico, con sequenze narrative che si susseguono ad un ritmo incalzante; i due protagonisti sono giovani ma coraggiosi e decisi, l'ambientazione è intrigante e così pure lo spunto del progetto segreto, che si interroga sulla presenza di forme di vita su altri pianeti, argomento che solletica l'interesse di tanti.
Consigliata, lettura veloce (e non solo per il numero di pagine, ma ancor più per lo stile della narrazione, che è molto scorrevole) e interessante.


giovedì 21 novembre 2019

Cinque grandi giallisti firmano "NATALE ROSSO SANGUE" - dal 28 novembre in libreria!



Amanti del giallo, ecco un'anteprima che potrebbe incuriosirvi, la lettura ideale per vivere, durante le feste, cinque differenti brividi d'autore!

Il 28 novembre esce in libreria l'imperdibile raccolta di novelle noir firmate, tra gli altri, da due indiscussi maestri del thriller italiano: Piergiorgio Pulixi e Gianluca Arrighi, e accanto ad essi  altri tre ottimi giallisti: Diego Lama, Riccardo Landini e Letizia Vicidomini.
I racconti che compongono l'antologia, tutti ad altissima tensione e carichi di suspense, hanno in 
comune l'ambientazione natalizia e terranno incollati i lettori su ogni singola pagina.


NATALE ROSSO SANGUE
Autori:
GIANLUCA ARRIGHI, DIEGO LAMA
RICCARDO LANDINI, PIERGIORGIO PULIXI
LETIZIA VICIDOMINI


CentoAutori Edizioni
Collana L’Arcobaleno
128 pp
9,90 €
Come trasformare il giorno più bello dell’anno in un incubo senza fine…

Un Natale nel segno del giallo raccontato da cinque diversi scrittori della letteratura noir italiana. 
Storie avvincenti, all’insegna della suspense e delle emozioni forti. Un insieme di racconti, presentati nello stile unico che contraddistingue ogni autore e con un'unica ambientazione: Natale, il giorno più bello dell’anno. 
In questo viaggio suggestivo tra passioni e delitti il Natale sarà come da tradizione tinto di rosso e non solo per il colore delle decorazioni…


Autori.

Gianluca Arrighi è considerato uno dei maestri del thriller italiano. Il suo ultimo romanzo è A un passo dalla follia (Cento Autori 2018).

Diego Lama. Ha vinto il Premio Tedeschi 2015 con il romanzo La collera di Napoli e nel 2016 ha pubblicato il romanzo Sceneggiata di morte, entrambi usciti nella collana Oscar Gialli Mondadori.

Riccardo Landini autore della trilogia dell’Inganno per Cento Autori. Nel 2019 è uscito il suo ultimo romanzo: Il giallo di via San Giorgio (Newton Compton).

Piergiorgio Pulixi è uno dei massimi esponenti del noir italiano. Il suo ultimo romanzo è Lo stupore della notte (Rizzoli 2018).

Letizia Vicidomini autrice di romanzi gialli e noir, il suo ultimo romanzo è Notte in bianco (Homo Scrivens 2017).

mercoledì 20 novembre 2019

Libri in uscita fine novembre - Oltre Edizioni/Gammarò Edizioni



Cari lettori, vi presento le novità in uscita tra fine novembre e dicembre per Oltre edizioni.


Biagio Proietti, autore noto al pubblico per la sua attività cinematografica e televisiva, esce con un giallo: Il Dio del male.
Nel ventennale della morte di Mario Soldati, Elisa Amadori ricorda l'opera e la figura del grande scrittore nel saggio Il fantastico Soldati che investiga sull’intera produzione dello scrittore torinese che l’Autrice, senza esitazione, definisce “padre” della letteratura distopica italiana.
Fabrizio Benente e Mario Dentone nel libro Mala Morte a San Nicolao - ambientato a l’Hospitale di San Nicolao di Pietra Còlice che si trova sulla diramazione della Via Francigena che da Pontremoliporta a Santiago de Compostela, dove da anni conducono scavi che hanno portato a tantissimi ritrovamenti, -hanno scritto un testo a metà tra la fiction e la realtà, una sorta appunto di cold case, che integra in maniera avvincente la relazione scientifica .


IL DIO DEL MALE di Biagio Proietti (Oltre Ed., 200 pp, 16 euro) - In libreria il 25 novembre
.
 Una telefonata arriva a Franco Verzini, un industriale farmaceutico a rischio di bancarotta: una voce chiaramente contraffatta gli annuncia che il prossimo 28 settembre, giorno del suo compleanno, sarà ucciso. Il giorno dopo, mentre si trova in azienda, in compagnia solo del guardiano della stessa, salta la corrente mentre lui si trova chiuso in ascensore.
Ci vorrà del tempo per liberarlo. Un nuovo, angoscioso avvertimento. Non l’unico.
Altre telefonate minacciose che lo riguardano raggiungono la moglie e il figlio. A questo punto l’imprenditore avverte la polizia, che manda il commissario Daniela Brondi che, con l’aiuto dell’ispettore Ferri, darà avvio a misure di sicurezza che non basteranno a salvare la vita all’imprenditore, il cui corpo sparirà in fondo al lago.
La bella poliziotta non accetta la sconfitta e con rabbia e determinazione prenderà a indagare su Verzini, la sua famiglia, il suo entourage, quella che lui chiamava “la mia corte”, un nido di vipere che non renderà facile il lavoro di Daniela Brondi in una sfida appassionata nella cui rete ad essere preso sarà anche il lettore. Tanto più che erano in molti ad avercela con lui, soprannominato “Il Drago, il dio del male”.

L'autore.
Biagio Proietti è nato a Roma nel 1940. E’ stato attivo nel cinema e in televisione tra gli anni settanta e ottanta. Ha legato il suo nome al film horror Black Cat (Gatto nero) e ad alcune serie televisive, tra le quali spiccano due di grande successo Coralba e Dov’è Anna? Sua anche la miniserie sull’investigatore Philo Vance interpretato da Giorgio Albertazzi. Nel 2014 è uscito il romanzo Dov’è Anna, per 21 Editore, tratto dalla sua omonima serie, firmandolo con Diana Crispo, sua compagna nella vita oltre che sul lavoro. Ha scritto anche per il teatro e per la radio. Lo scorso anno, è uscito un libro testimonianza sulla sua vita e le sue opere nel libro Biagio Proietti, un visionario felice, a cura di Mario Gerosa. Attualmente fa parte del Consiglio di gestione della SIAE e del direttivo di Writers Directors Worldwide.




IL FANTASTICO SOLDATI di Elisa Amadori  (Gammarò, 300 pp, 24 euro)  In libreria il 25 novembre

Nel ventennale della morte ricordiamo l’opera e la figura di Mario Soldati.
Lo fa una giovane studiosa, Elisa Amadori, con un suo saggio che, partendo dal romanzo Lo smeraldo, del 1974, investiga sull'intera produzione dello scrittore torinese che l’Autrice, senza esitazione, definisce “padre” della letteratura distopica italiana. Infatti, solo dopo i suoi romanzi, e in particolare dopo Lo Smeraldo sarebbero venuti in Italia i romanzi distopici di Buzzati, Cassola, Morselli, Volponi.
Sono tutti romanzi usciti negli anni Settanta, momento storico di forte instabilità, che vedono il romanzo distopico rispondere all'aspirazione dell’uomo contemporaneo ad una totalità , ormai perduta, di un mondo abitato dal senso dello smarrimento.
Un saggio, questo di Elisa Amadori, che ci fa conoscere meglio un autore capitale del nostro Novecento, anche grazie, ad alcune testimonianze di persone che l’hanno conosciuto e a lui vicine che completano il quadro d’insieme che dello scrittore e della sua opera ci ha dato l’Autrice.

L'autrice.
Elisa Amadori, nata a Gualdo Tadino nel 1982, è laureata in Lettere a Perugia, città in cui vive. Ha conseguito un Dottorato in Italianistica presso l’Università degli Studi di Macerata con una tesi su Mario Soldati. Nel suo percorso si è dedicata anche all'attività di consulenza editoriale e allo studio della Letteratura legata all’esodo giuliano-dalmata, in particolare all'opera di Diego Zandel. Insegna materie letterarie nella Scuola secondaria di secondo grado
.


MALA MORTE A SAN NICOLAO di Fabrizio Benente, Mario Dentone (Oltre ed., 210 pp, 18 euro) - In libreria il 15 dicembre

Fabrizio Benente, archeologo, conduce da anni gli scavi presso l’Hospitale di San Nicolao di Pietra Còlice che si trova sulla diramazione della Via Francigena che da Pontremoli porta a Santiago de Compostela.
Tra i tantissimi ritrovamenti ce n’è stato uno in particolare che ha scatenato la fantasia del professore: lo scheletro di un uomo morto trafitto da 19 colpi di spada e di pugnale. Agli scavi, in qualità di allieva del Benente, partecipò anche Marzia Dentone, figlia dello scrittore Mario Dentone che ha preso a scrivere, su “istigazione” dello stesso Benente, un racconto di assoluta fantasia su questo ritrovamento e le sue possibili implicazioni, una specie di cold case.
Ne è uscita l’idea di questo libro in due parti: quella di una fiction, una sorta appunto di cold case, che integra in maniera avvincente la relazione, scientifica ma, in questo caso, anche molto di personale divertimento, delle evidenze dagli scavi, all’interno della quale sono emerse più di una storia, tutte assai curiose, oltre a quella dello sconosciuto ucciso dal cui ritrovamento è partita l’indagine.
Ne è nata un’opera avvincente, composta in due parti, che appassionerà gli amanti dell’archeologia e, perché no? anche quelli del giallo.

Gli autori.
Fabrizio Benente è professore associato di Archeologia cristiana e medievale presso l’Università di Genova. Ha condotto scavi archeologici e ricerche in diversi paesi del Mediterraneo. Ha curato l’allestimento di mostre, è stato direttore di museo e organizzatore di eventi culturali. Ha pubblicato monografie e saggi a carattere scientifico. È autore di documentari, di opere divulgative e di narrativa: Appunti di Viaggio (2011), Radio Orwell (2016).

Mario Dentone è scrittore e saggista. Ha collaborato con la facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Genova. Da alcuni anni alterna l'attività narrativa con quella teatrale e con collaborazioni giornalistiche. Ha pubblicato numerosi romanzi: Equilibrio (1981); Al Mattino Era Notte (1983); Donna di carta velina (1988); Il gabbiano (1995); La Badessa di Chiavari (2007); Il padrone delle onde (2010), Il cacciatore di orizzonti (2012) Il signore delle burrasche (2014); La Capitana - 1. L’ammutinamento (2016); La Capitana - 2. L’orgoglio del mare (2019).




martedì 19 novembre 2019

LIBRI CHE... AVREI VOGLIA DI RILEGGERE



Ci sono stati, nel corso degli anni, libri che mi sono ritrovata a leggere troppo di fretta - come nel caso de L'ISOLA DI ARTURO di Elsa MoranteLA COSCIENZA DI ZENO di Italo Svevo, ai quali mi sono accostata in vista di un esame universitario - o in momenti "no", che hanno fatto sì che non li apprezzassi appieno, come invece meritano. È il caso, ad es., di GOMORRA di Roberto Saviano o di NOTRE DAME DE PARIS di Victòr Hugo.
Ma ci sono anche romanzi che ho amato, cui sono affezionata, ma che ho letto taaaanti anni fa, durante la pre-adolescenza, come LE AVVENTURE DI TOM SAWYER di Mark Twain, e che vorrei rispolverare per riprovare le sensazioni e le emozioni di un tempo.

Ecco, questi libri avrei proprio voglia di rileggerli; a frenarmi è solo la mancanza di tempo e la voglia di leggere libri nuovi.


Einaudi
400 pp
Il romanzo è un'esplorazione attenta della prima realtà verso le sorgenti non inquinate della vita. L'isola nativa rappresenta una felice reclusione originaria e, insieme, la tentazione delle terre ignote. L'isola, dunque, è il punto di una scelta e a tale scelta finale, attraverso le varie prove necessarie, si prepara qui, nella sua isola, l'eroe ragazzo-Arturo.
È una scelta rischiosa perché non si dà uscita dall'isola senza la traversata del mare materno; come dire il passaggio dalla preistoria infantile verso la storia e la coscienza.


È concepito come fosse il diario terapeutico che un "nevrotico", Zeno Cosini,
Mondadori
408 pp
scrive su richiesta del suo medico e che questi decide di pubblicare per "vendicarsi" del paziente che ha bruscamente interrotto la terapia.
Il racconto di Zeno percorre così le tappe di una vita malata, attraverso la lotta contro il fumo, la morte del padre, la storia di un matrimonio senza amore, di un adulterio appassionante e infelice, di un'iniziativa commerciale disastrosa.
Risalendo, con le note di un'impareggiabile ironia, tutti i tortuosi rivoli dell'esistenza interiore del protagonista, Italo Svevo affonda qui nelle più oscure e dolorose regioni dell'incertezza umana, per poi risalire alla quieta consapevolezza del "male di vivere".


Mondadori
373 pp
Un libro che racconta il potere della camorra, la sua affermazione economica e finanziaria, e la sua potenza militare, la sua metamorfosi in comitato d'affari. Una scrittura in prima persona fatta dal luogo degli agguati, nei negozi e nelle fabbriche dei clan, raccogliendo testimonianze e leggende.
La storia parte dalla guerra di Secondigliano, dall'ascesa del gruppo Di Lauro al conflitto interno che ha generato 80 morti in poco più di un mese. 
Una narrazione-reportage che svela i misteri del "Sistema" (così gli affiliati parlano della camorra, termine che nessuno più usa), di un'organizzazione poco conosciuta, creduta sconfitta e che nel silenzio è diventata potentissima superando Cosa Nostra per numero di affiliati e giro d'affari.

Bur
541 pp


Esmeralda, una giovane zingara di grande avvenenza, è solita danzare sul sagrato della chiesa di Notre-Dame, cuore della Parigi medievale. L'arcidiacono Frollo è attratto dalla giovane donna e, pur fra sentimenti contraddittori, cerca di farla rapire dal campanaro Quasimodo, un essere deforme fino alla mostruosità.
Ma il capitano Phoebus de Châteaupers la trae in salvo e conquista il suo amore.


Newton Compton
221
Qual è il segreto dell'infanzia? E perché, una volta che è passata, siamo disposti più a rimpiangerla che a capirla? 
Tom Sawyer è un ragazzo che conosce questo segreto, e perciò la vita per lui è come una fontana sempre viva e zampillante. Non cede alla noia, rifiuta la logica repressiva della realtà costruita dagli adulti, disegna un cerchio magico in cui invita il lettore a entrare. Non ha fretta di crescere, e si muove giocando nel tempo eterno dell'immaginazione creativa. 
Eroe di vicende che conducono al successo e alla fama, Tom Sawyer è insieme una metafora dell'America della frontiera, l'America selvaggia dei coloni e degli avventurieri, degli sterminati spazi e delle grandi opportunità.


ANCHE VOI AVRESTE VOGLIA DI LEGGERE ALCUNI LIBRI
 GIA' LETTI IN  PASSATO?

QUALI E PERCHE'?

lunedì 18 novembre 2019

Recensione: SVEGLIARSI CON TRUMP UNA MATTINA di Peppe Lanzetta



Una nuova indagine complicata attende il commissario Peppenella che, destreggiandosi tra vecchi casi non risolti, juventini ammazzati, pene d'amore e subalterni un tantino strambi, fa sentire il suo grido dalle periferie dimenticate per cercare di scuotere le coscienze di tutti.



SVEGLIARSI CON TRUMP UNA MATTINA
Un'odissea per il commissario Peppenella
di Peppe Lanzetta


CentoAutori
Collana L’Arcobaleno
Pagine 240
Prezzo 14€
Dopo aver combinato un bel guaio con il precedente caso dell'"assassino delle canzoni" (arrestando il colpevole sbagliato, dietro suggerimento della moglie dell'agente Martusciello), a far lambiccare nuovamente il cervello del povero Peppenella ci si mette un'altra serie di assurdi delitti: tre persone, a distanza di pochi giorni, vengono trovate morte, assassinate, e ad accomunarle è un elemento presente in tutte e tre le scene del delitto: la maglietta della Juve, come a deridere il povero disgraziato, che in vita ha tifato decisamente per la squadra sbagliata.

Son tempi difficili.
Lo sono a livello internazionale, a motivo della vittoria politica da parte del tycoon dai capelli arancioni.
Lo sono in Italia, con la confusione che impera in seno alle istituzioni, le beghe tra partiti, la disoccupazione che avanza, il degrado socio-economico che stringe in una morsa gli italiani, in primis le fasce deboli.
E sono tempi difficili pure a Napoli, dove si respira un'aria carica d'elettricità a causa del trasferimento di Higuain dal Napoli alla Juve, scelta giudicata deprecabile dai tifosi bianco-azzurri, che ormai parlano del loro ex idolo come di un grandissimo infame e mercenario.

Ma cosa ancora più assurda, questo evento calcistico sta provocando malesseri, gente colpita da infarti che affolla il pronto soccorso, reazioni aggressive e rabbiose.
"Ma davvero i morti tra i tifosi juventini sono un effetto della rabbia dei tifosi napoletani verso il caso Higuain?", si chiede stranito Peppenella, e vorrebbe che la risposta non fosse affermativa.
Ma per saperlo non gli resta che cominciare a indagare, con l'aiuto - si fa per dire! - degli agenti di polizia Caputo e Martusciello, che sono sempre loro, i soliti pasticcioni, chiacchieroni, imbranati, sempliciotti, un po' ignorantelli ma in fondo simpatici, anche se spesso e volentieri parlano a sproposito scatenando le ire del povero commissario Peppenella, che deve vedersela pure con i propri problemi amorosi.
Eh sì perché un vortice di amore e passione lo ha travolto, ed è tutta "colpa" della seducente agente Ada Zangrini, che sta attirando non solo l'attenzione del commissario ma anche quella di tutti i poliziotti del commissariato.
Peccato però che Ada abbia in serbo una sorpresa non proprio piacevole per Peppenella, che però non può lasciarsi distrarre: il caso del killer delle canzoni resta sempre irrisolto, anzi si complica, e quello recente degli juventini morti ammazzati pare non avere alcuna vera pista da seguire.

Menomale che c'è la cagnetta Sophie a offrirgli un aiutino: accompagnandola al parco per una passeggiata, Peppenella fa alcuni incontri casuali che, a lungo andare, potrebbero risultare utili...

Peppe Lanzetta continua la saga dello sventurato commissario Peppenella, raccontandoci le sue vicissitudini umane e professionali all'interno di una Napoli sempre più caotica, "rumorosa", contraddittoria, per certi versi folle, ma sicuramente viva e ricca di sorprese; una città abitata da persone semplici, alcune buone altre disperate, altre ancora infuriate; infuriate contro un governo che nulla fa per andare incontro ai bisogni reali delle persone, e questa rabbia, che pure di per sé è legittima, spesso viene veicolata nel modo sbagliato, e il commissario - con la sagacia e la sensibilità che lo contraddistinguono - non può ignorare questa realtà.
E lui, del resto, è il tipo che volentieri cade spesso in ragionamenti ed elucubrazioni mentali, riflettendo sul contesto (Napoli e, in generale, l'Italia) in cui vive, sui tanti problemi concreti che affliggono gli italiani, sulle persone che gli capita di incontrare, sulla propria vita e sui dolori che l'hanno segnata, dalla morte dell'adorata moglie al destino dell'unica figlia, la sventurata Costantina, che tanto ha sbagliato ma che lui, da padre, continua ad amare e a pensare con tristezza e un pizzico di rimorso.

In questo episodio la soluzione del nuovo caso (i morti tra le fila bianconere) in realtà, pur essendo alla base delle vicende, procede molto lentamente e per gran parte del tempo Peppenella è più impegnato a parlare, parlare, parlare..., soprattutto con i suoi subalterni, che sia la bella e conturbante Ada, lo sciocco Caputo, il povero Martusciello (che ha la sfortuna di avere una moglie che si crede di essere Jessica Fletcher e si immischia nei casi ai quali lavora il marito), vedove angustiate e rancorose o giovanotti delusi da una vita grama di soddisfazioni; verso la fine le acque si muovono un po' di più e l'Autore ci riserva anche un piccolo colpo di scena.

Peppenella fa simpatia, perché è una brava persona: è un uomo sostanzialmente solo, con i ricordi e i rimpianti a fargli compagnia; è intelligente e riflessivo, cerca di dedicarsi alle indagini con impegno, ma purtroppo non riceve grandi aiuti dai suoi collaboratori; i momenti in cui discute con i due poliziotti strappano sorrisi perchè restiamo sgomenti, insieme al protagonista, delle assurdità che son capaci di partorire.

Ho trovato che il testo presentasse diversi "errori" (refusi?), e non di rado alcune frasi erano poco chiare (sintatticamente, intendo); per quanto riguarda la storia in sè, avrei preferito che ci si concentrasse di più sulla soluzione dei delitti piuttosto che dare troppo spazio alle sequenze dialogiche; a parte questo, è una lettura godibile, con un protagonista particolare e simpatico.

domenica 17 novembre 2019

Recensione: PURCHÈ SIA AMORE di Barbara Nalin



Un romance contemporaneo che ruota attorno a passioni ed amori intensi, una protagonista romantica alla ricerca del vero amore, quello che ti fa sentire viva e... "a casa".



PURCHÈ SIA AMORE
di Barbara Nalin

Editore: auto pubblicato
Pagine: circa 319
Prezzo: 2,99 € (ebook)
 11,19 € (cartaceo)
Brigitte è una donna di trentotto anni, bella e indipendente; lavora come traduttrice e ha all'attivo alcuni romanzi, che hanno avuto un buon riscontro di pubblico.
Bri è attualmente single... ma il suo cuore è impegnato e batte per un solo uomo, il bellissimo Niccolò, di cui è da tempo innamorata e che lei non riesce a dimenticare nonostante non stiano più insieme da un po'.

Quello con Niccolò è un amore passionale, travolgente e, per Bri, totalizzante: lui è l'amore della sua vita, e la donna mai riuscirebbe ad immaginarsi accanto ad un altro uomo perché solo Niccolò la fa sentire viva, completa, e lei è disposta ad andare incontro ai tempi e alle esigenze di lui pur di dare sempre nuove chances al loro amore.

Purtroppo, però, il giovanotto è un vero e proprio spirito libero, restio a instaurare una relazione seria con una donna, e nonostante stia bene con Bri e i due siano molto in sintonia, l'idea di prendersi responsabilità e di rendere la loro storia seria, lo turba e lo porta, ciclicamente, a scappare e ad allontanare Brigitte.

Quest'ultima ne soffre moltissimo: essendo una donna intelligente, riconosce la propria "dipendenza affettiva" da Niccolò, oltre che la scarsa maturità di lui, ma il suo cuore non riesce a chiudere le porte all'amore che prova per il ragazzo, anche quando lui va e viene dalla sua vita, lasciandola ogni volta di sasso, sola, e tornando quando e come dice lui, aspettandosi di essere accolto a braccia aperte.

Tutti coloro che le vogliono bene - sua madre Callie, sua zia Emma e la cugina Mae - non fanno che spronarla a riprendere in mano la propria vita, a non farla dipendere dagli umori instabili e dalle decisioni ballerine di un uomo come Niccolò (che sicuramente, esse sostengono, non è innamorato di lei), ma a essere padrona e protagonista delle proprie scelte, del proprio destino, del proprio cuore.

E Brigitte prova ad andare avanti, anche sentimentalmente, seppur a modo suo, ma c'è sempre qualcosa che non va e per cui si ritrova insoddisfatta e single: naufragano le storie con Emanuel, con Fabio, e l'idea di cercarsi un uomo attraverso chat d'incontri evapora come neve al sole.

Finché non decide di lasciare Verona (in cui ha vissuto la storia d'amore con Niccolò) e, dopo l’ennesima separazione da lui, di affrontare il dolore trascorrendo del tempo fra le campagne e l’aria calda della Camargue, in Francia, in casa della zia Emma, saggia e comprensiva, e in compagnia della cugina Mae, decisa, vivace e sempre pronta ad ascoltarla e consigliarla.

E proprio in questa nuova fase della propria esistenza, Bri trova la forza di non abbattersi, nonostante il pensiero vada costantemente al suo amore perduto (che lei spera sempre ritorni, dichiarandole tutto il suo amore), così decide di aprire un blog (“Love Addict” ) nel quale dispensare consigli appassionati e sinceri a quanti, uomini e donne, hanno problemi sentimentali.
Se da una parte la consapevolezza di essere lei per prima a soffrire per amore la fa sentire inadeguata in questo ruolo di "consigliera", dall'altra, proprio perchè sa cosa significhi star male per colpa di un partner egoista e avvezzo al tira e molla, sente di aver qualcosa da dire sull'amore, sulla capacità di 
donarsi completamente, di vivere la passione a 360°, di perdersi nel proprio compagno anche quando la ragione ci consiglierebbe di mandarlo al diavolo.

Entusiasta per questa nuova avventura, Bri si sente pronta a buttarsi in una piccola impresa personale e che sente sua (il blog) ed inoltre conosce Arséne, un giovane uomo pieno di fascino, dal fisico mozzafiato ma soprattutto dalla personalità intrigante e dalla spiccata sensibilità: lui sembra leggerle nel cuore e nella mente, indovinando i suoi pensieri più profondi e comprendendo alla perfezione i suoi sentimenti, i suoi turbamenti, i mille dubbi e le paure in merito a Niccolò e alla difficoltà di lasciarlo andare definitivamente per non soffrire più a causa sua.

Pian piano emerge non solo che lo stesso Arséne è stato male per amore, ma che ha avuto una relazione sofferta e finita male proprio con Mae...
La vicinanza e la frequentazione tra Bri e Arséne creano momenti di complicità, che stupiscono la ragazza perché ella si rende conto di provare una grandissima attrazione per un uomo che non è Niccolò, e questo la fa ben sperare di poter ripartire da zero con qualcuno che la prende fisicamente e mentalmente e con cui sta vivendo una grandissima intesa.

Quello che però non si aspetta è di ritrovarsi a portare alla luce una serie di rivelazioni incredibili, un segreto di famiglia che la sconvolgerà, che scombussolerà i rapporti tra tutte e quattro le donne di casa e che metterà Brigitte davanti alla necessità di fare delle scelte non facili ma che comunque sono coerenti con i suoi sentimenti.

L'esperienza francese - con i suoi risvolti anche drammatici - avrà il potere di ridonarle la voglia di amare oppure la scoraggerà ancora di più?
Bri non è una donna che si arrende ed è convinta di quale sia l'unico nome che il suo cuore sussurra: gli darà ascolto, affrontando il rischio di beccarsi l'ennesima delusione amorosa?

"Purché sia amore" è un romanzo in cui l'Amore è il vero protagonista, ed infatti sono tantissimi i passaggi in cui si riflette su questo sentimento bellissimo e complicato, che è poi il motore delle nostre vite; Brigitte è una donna che ama con tutta l'anima, completamente, fino però ad annullarsi, a mettere in secondo piano se stessa e i suoi bisogni pur di andare incontro a quelli dell'amato.
Benché non sia una ragazzina, deve ancora imparare che la prima persona che ha il dovere di amare e rispettare è se stessa, e se non trova prima dentro di sé le risorse e le motivazioni indispensabili per essere felice (anche da sola!), sarà difficile avere un rapporto equilibrato e sano, che non le provochi dolore, con un uomo, tanto più se quest'uomo è alla ricerca continua di indipendenza e sembra allergico ai legami duraturi.

Il romanzo tratta temi profondi (tradimenti, dipendenza affettiva, rapporto genitori-figli, rapporto di coppia...) e racconta passioni intense e travagliate, ma lo fa con una narrazione che bilancia l'importanza delle tematiche affrontate con la giusta dose di leggerezza e spigliatezza. Del personaggio principale ci vien dato un ritratto psicologico ed emotivo esaustivo: è una donna come tante, che cerca di trovare la propria dimensione e il proprio posto nel mondo, di mettere a frutto talenti e capacità, ma la relazione sentimentale in cui è "impantanata" potrebbe limitarla moltissimo; sta a lei far tesoro delle esperienze vissute e degli errori commessi per continuare a crescere e migliorarsi; i due uomini più importanti - Niccolò e Arséne - sono esattamente agli antipodi: tanto è inaffidabile e volubile il primo, quanto il secondo sembra essere l'uomo ideale. 
Scorrevole e piacevole, lo consiglio in particolare a quanti prediligono le storie romantiche in cui si dà spazio all'analisi dei rapporti di coppia.

sabato 16 novembre 2019

Novità dalle case editrici




Cari lettori, oggi sottopongo alla vostra attenzione un paio di romanzi.

Il primo racconta una storia che unisce il fascino della storia con il pathos del cuore, una protagonista coraggiosa, una vicenda umana che ci parla del potere della memoria.


LE NOTTI DI KOS
di Elena D'Ambrogio Navone



Cairo Editore
252 pp
15 euro
Novembre 2019
Igea non ha ancora diciotto anni quando nel 1945, fra gli sconvolgimenti che segnano la fine della Seconda guerra mondiale, la Storia la trascina lontano dalla sua terra, portandola in un campo di concentramento in Italia. 
Lei, figlia di un italiano e una greca, e sposata contro la sua volontà a un italiano, nella drammatica nuova situazione vive nel ricordo di un tempo più bello e sereno; quello trascorso nella sua isola, Kos, con Miliò, la nonna, nata su una barca in una notte di tempesta. 
È Miliò ad aver tramandato alla nipote la sua cultura isolana, legata alla natura. 
Un alone di magia circonda la sua particolare sensibilità: aiutare il prossimo è il suo dono. La forza di queste radici si rivelerà essenziale per Igea, anche dopo la fine del conflitto. 
Dopo anni di matrimonio accanto a un marito assente, infatti, arriverà il grande amore, il sentimento travolgente capace di farla diventare donna. 
Ma la relazione che per lei cambia ogni cosa per lui è solo un'avventura... 
E tante saranno ancora le vicissitudini prima che il destino si riveli, finalmente, benevolo. Tornata sulla riva del mare, Igea potrà rinascere nella sua vera essenza.


Il secondo è un thriller, primo volume di una trilogia.


POLOM PROJECT
di Stephenie Queen



Intrecci Edizioni
Dopo l’inspiegabile omicidio che ha sterminato le loro famiglie e la successiva scomparsa del loro padrino, Emily e Tom sono gli unici eredi del POLOM, un progetto scientifico in grado di rivoluzionare la conoscenza condivisa dalla comunità scientifica sulla vita del nostro e degli altri pianeti. A un mese dal tragico evento, quando le loro esistenze sembrano sul punto di riassestarsi, i due ragazzi si ritroveranno braccati dagli USMC, determinati a impadronirsi del POLOM. 
Costretti alla fuga, nel mezzo della White Mountain National Forest, si imbatteranno in Michael, un marine che sembra volerli aiutare e che invece si rivelerà un personaggio losco e compromesso. 
La loro avventura li condurrà nel luogo più misterioso della Terra, l’Area 51, dove, prigionieri della MASA, un’associazione militare segreta, dovranno combattere per sfuggire ai loro aguzzini.
Riusciranno a salvarsi, a proteggere il POLOM e a scoprire la ragione per cui quelle ricerche sono così ambite?


L'autore.
Il nome Stephenie Queen nasce quando l’autrice aveva undici anni, dall’amore per Stephen King e del suo Salem’s Lot. Dopo essersi laureata e aver avviato una start up, Stephenie gira il mondo con il suo camper alla costante ricerca di una conferma che le sue reminiscenze di vite non vissute in cui, sin da bambina, lottava con gli atlantidei, o viveva nel castello di Camelot come apprendista di Mago Merlino o esplorava lo spazio indossando la tuta della NASA, siano realtà
.

venerdì 15 novembre 2019

Recensione: ORIZZONTI di Francesco Canfora



Raccolta poetica divisa in due parti: la prima, composta da poesie a verso libero, ha al centro domande sul senso della vita e sulle istanze spirituali dell’uomo; la seconda comprende solo poesie haiku, nelle quali, secondo la tradizione giapponese, il poeta esprime prevalentemente le sensazioni che prova davanti alle manifestazioni della natura.



ORIZZONTI
di Francesco Canfora



Armando Editore
L'essere umano è spontaneamente proiettato verso l'infinito, l'ignoto, verso il futuro, che si carica di aspettative e speranze; ma inevitabilmente, lo sguardo si volge anche indietro, ai giorni passati, all'infanzia, ripensata con tenerezza.

L'esistenza si muove, ogni giorno, tra problemi e affanni, che rendono il cuore turbato e alla ricerca di pace; e se la vita ci spinge a non fermarci e ad andare avanti, pure sentiamo, sovente, il bisogno di ristorare l'anima nella quiete di un silenzio fatto di riflessioni sulla vita, su ciò che davvero la rende degna di essere vissuta.
E la natura attorno a noi è fonte continua di pace e riposo, ci ricorda il fluire della vita, del tempo che passa, e infatti il poeta sofferma l'attenzione su di essa: la luce della luna - che sembra osservare con placida curiosità le vicissitudini degli uomini sulla terra -, il buio calmo della notte, il furore di un giorno di pioggia, la bellezza semplice dei fiori.
La stessa attenzione nei confronti degli elementi naturali si riscontra anche negli haiku.

Non mancano i versi in cui l'Autore si rivolge direttamente a Dio, affidando a Lui le proprie fragilità, paure, con la ferma fiducia che Egli le accolga con misericordia, concedendo aiuto e perdono.

La penna di Francesco Canfora è lieve e delicata come una carezza e rivela tutta la sensibilità di chi scrive, il suo rimirare la bellezza della natura con occhi meravigliati e spontanei per poter trovare in essi la pace interiore e la calma di cui il cuore ha bisogno per affrontare le tempeste che la vita mette davanti a ciascuno di noi.
Sono poesie brevi ma intense, che instillano serenità, un atteggiamento di riflessività, amore per le cose piccole ma preziose che ogni giorno fanno da sfondo alla nostra esistenza su questa terra, dandole valore, arricchendola.

Ringrazio Armando Editore per la copia omaggio e ne consiglio la lettura a quanti amano le poesie, ed in particolare quelle che mettono al centro quello splendido miracolo che è la Vita.


TRAMONTO

Il sole al tramonto
basso scende
dietro la linea dell’orizzonte
e colora di rosso
la luce del giorno
che lenta si spegne.
Gli uccelli si posano
fitti sui rami
a cercare riposo
nel buio della notte, 
mentre i fiori chiudono
attenti i loro petali. 
Nel cuore dell’uomo
torna la nostalgia dei ricordi
e giunge sereno
un desiderio di pace.

giovedì 14 novembre 2019

Anteprima - LA CASA DELLE VOCI di Donato Carrisi || dal 2 dicembre in libreria



Un'uscita di inizio dicembre che non mi lascerò scappare è sicuramente il prossimo romanzo di Donato Carrisi:


LA CASA DELLE VOCI



Wd. Longanesi
USCITA
2 DICEMBRE 2019
Gli estranei sono il pericolo. Fidati soltanto di mamma e papà.

Pietro Gerber non è uno psicologo come gli altri. La sua specializzazione è l’ipnosi e i suoi pazienti hanno una cosa in comune: sono bambini.
Spesso traumatizzati, segnati da eventi drammatici o in possesso di informazioni importanti sepolte nella loro fragile memoria, di cui polizia e magistrati si servono per le indagini.
Pietro è il migliore di tutta Firenze, dove è conosciuto come l’addormentatore di bambini.
Ma quando riceve una telefonata dall’altro capo del mondo da parte di una collega australiana che gli raccomanda una paziente, Pietro reagisce con perplessità e diffidenza.
Perché Hanna Hall è un'adulta. Hanna è tormentata da un ricordo vivido, ma che potrebbe non essere reale: un omicidio. E per capire se quel frammento di memoria corrisponde alla verità o è un’illusione, ha disperato bisogno di Pietro Gerber.
Hanna è un’adulta oggi, ma quel ricordo risale alla sua infanzia. E Pietro dovrà aiutarla a far riemergere la bambina che è ancora dentro di lei.
Una bambina dai molti nomi, tenuta sempre lontana dagli estranei e che, con la sua famiglia, viveva felice in un luogo incantato: la «casa delle voci».
Quella bambina, a dieci anni, ha assistito a un omicidio. O forse non ha semplicemente visto.
Forse l’assassina è proprio lei.

ANCHE VOI, COME ME, OGNI VOLTA ASPETTATE I ROMANZI DI DONATO CON TREPIDAZIONE? 😍
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...