giovedì 25 giugno 2020

Occhio ai libri (novità in libreria 2020)



Novità in libreria!


Il primo romanzo è toccante e poetico, ma è anche un pugno allo stomaco. Non solo perché porta in scena, passo dopo passo, la lenta discesa agli inferi della violenza domestica, scardinandone i meccanismi di manipolazione, di ricatto emotivo e pressione sociale, accompagnando il lettore nelle stanze solitarie dell’abuso attraverso le pieghe del linguaggio e le armi delle tecniche narrative.



Ogni volta che ti picchio
di Meena Kandasamy


Edizioni E/O
trad. S. Montis
240 pp
Giugno 2020
India dei giorni nostri. 
Lei è una scrittrice, una poetessa, una giovane attivista dal passato tormentoso e il cuore spezzato. 
Lui è un docente universitario, un ex guerrigliero maoista, un uomo che, parlando della rivoluzione, sembra più intenso di qualsiasi poesia, più commovente di qualsiasi bellezza. 
Si conoscono, si innamorano, decidono in fretta di sposarsi. 
La coppia si trasferisce in una lontana città costiera dell’India, senza vincoli né programmi, pronta a un salto nel vuoto che li vedrà protagonisti insieme. 
Lì, dietro le porte ben chiuse di una villetta circondata da un giardino selvaggio, il marito perfetto cambia volto, trasformandosi poco a poco in un carceriere e in un carnefice. 
La limitazione delle libertà della moglie – vestiti, trucco, capelli; e poi: mail, telefonate, fino al divieto di scrivere – traccia l’inizio di una spirale di violenza e sopraffazione che vedrà la donna sempre più sola e terrorizzata, abbandonata anche dalla famiglia di origine. 
Finché lei stessa non deciderà di reagire riprendendo in mano il controllo della propria storia.

L'autrice.
Meena Kandasamy (1984) è un’attivista, poetessa, scrittrice e traduttrice indiana. Ogni volta che ti picchio è il racconto del suo primo matrimonio con un uomo da cui ha subito violenze fisiche e psicologiche. Ha pubblicato due raccolte di poesie, Touch e Ms Militancy. Nel 2015 il suo romanzo d’esordio The Gipsy Goddess è stato nominato per il Dylan Thomas Prize e il DSC Prize. Vive e lavora tra Londra e Chennai. 




Il secondo descrive la dura realtà dei migranti latinoamericani intrecciandola con una storia al cardiopalma da cui sarà impossibile staccarsi.



IL SALE DELLA TERRA
di Jeanine Cummins



Feltrinelli Ed-
trad. F. Pe'
416 pp
Gennaio 2020
Acapulco oggi è molto diversa dall’immagine da cartolina usata per attirare i turisti. 
Il narcotraffico si è insinuato in città e gli omicidi sono all’ordine del giorno. Ad Acapulco vive Lydia, che si divide tra il lavoro in libreria e la famiglia: il marito Sebastián, giornalista, e il figlioletto Luca, otto anni e un’intelligenza fuori dal comune. 
Quello che Lydia non si aspetta è che la sua esistenza venga sconvolta improvvisamente, quando un commando di uomini armati irrompe alla festa di compleanno della nipote e stermina i suoi cari. Nascosti in bagno, solo Lydia e Luca si salvano dalla carneficina, e per loro inizia una fuga estenuante. 
Rimanere in Messico equivale a morte certa, ma per non farsi rintracciare dal boss che ha ordinato il massacro bisogna evitare le strade più battute e i normali mezzi di trasporto. 
Così, a madre e figlio non resta altro che prendere la via dei migranti. 
Questo significa anche salire sulla Bestia, il treno merci su cui si salta al volo rischiando di finire stritolati. 
Affrontano così la difficile traversata del deserto, conoscono altri migranti, alcuni disposti ad aiutarli, altri pronti ad approfittarsi di loro, cercando disperatamente di conservare la propria umanità in un’esperienza che di umano ha ben poco.
Ma è davvero possibile raggiungere il confine? I sicari li troveranno? E cosa ha scatenato la furia del boss che li vuole morti?



Infine il terzo, scritto dall'autrice palestinese più letta nel mondo, è il toccante ritratto di una donna coraggiosa che si rifiuta di essere una vittima.



CONTRO UN MONDO SENZA AMORE
di Susan Abulhawa



Feltrinelli Ed.
trad. Gazzelloni G.
368 pp
Giugno 2020
Nahr è rinchiusa nel Cubo: nove metri quadrati di cemento armato levigato, con sistemi di alternanza di luce e buio che nulla hanno a che vedere con il giorno e la notte.
Vanno a trovarla dei giornalisti, ma tornano a mani vuote, perché Nahr non condividerà la sua storia con loro.
Il mondo fuori la chiama terrorista e puttana; alcuni forse la definirebbero una rivoluzionaria o un esempio.
Ma la verità è che Narh è sempre stata molte cose e ha avuto molti nomi. È una ragazza che ha imparato, presto e dolorosamente, che quando sei un cittadino di seconda classe l’amore è un solo tipo di disperazione; ha imparato, sopra ogni cosa, a sopravvivere.
Cresciuta in Kuwait, arriva in Palestina con le scarpe sbagliate e lì trova obiettivi, passione politica, amici.
E trova un uomo dagli occhi scuri, Bilal, che le insegna a resistere, che prova a salvarla ma quando è già troppo tardi. Nahr si mette seduta nel Cubo e gli racconta la propria storia. Bilal che non è lì, che forse non è più neanche vivo, ma che è la sua unica ragione per uscire da quell’inferno.

L'autrice.
Susan Abulhawa è nata da una famiglia palestinese in fuga dopo la Guerra dei Sei giorni e ha vissuto i suoi primi anni in un orfanotrofio di Gerusalemme. Adolescente, si è trasferita negli Stati Uniti, dove si è laureata in Scienze biomediche e ha avuto una brillante carriera nell’ambito della medicina. Autrice di numerosi saggi sulla Palestina, per cui è stata insignita nel 2003 del premio Edna Andrade, ha fondato l’associazione Playgrounds for Palestine, che si occupa dei bambini dei Territori occupati. I suoi articoli sono apparsi su numerose testate, tra le quali “The Huffington Post”, il “Chicago Tribune” e “The Christian Science Monitor”. Feltrinelli ha pubblicato Ogni mattina a Jenin (2011), il suo primo romanzo, e Nel blu tra il cielo e il mare (2015)
.

mercoledì 24 giugno 2020

Novità narrativa - Casa Editrice Kimerik



Pubblicazioni firmate Kimerik Edizioni.



CONTRO OGNI APPARENZA di Irene Lucia Quarta (LINK). 

Due caratteri, due vite completamente diverse ma stesso sangue. Roberta e Linda sono sorelle, eppure non si direbbe. 
Responsabile, seria e impegnata l’una; superficiale, frivola e inaffidabile l’altra. 
Riusciranno a trovare un punto d’incontro? 
Per farlo sarà necessario abbandonare pregiudizi e diffidenze, soprattutto quando ad agitare le acque accadrà un evento impensabile e oscuro…

Note autore: Irene Lucia Quarta nasce a Erchie (Br) il 15 dicembre 1957 e risiede nel paese natale. Dopo aver vissuto del tempo in Germania è tornata in Italia per dedicarsi alle sue passioni: il lavoro, la famiglia e la scrittura
.




GLI INNAMORATI DELLA LUNGA VITA di Pasquale Pecora (LINK)


Chi non vorrebbe avere la possibilità di prolungare gli anni che si ritrova a disposizione per vivere? Probabilmente, la risposta a questo interrogativo non sarebbe univoca ed è proprio questo il dibattito etico e morale al centro del romanzo nato dalla penna di Pasquale Pecora. 
Un dibattito che, tuttavia, l'autore riesce abilmente a inserire in un tessuto narrativo che ne rende l'approccio piacevole e coinvolgente. Tutto è proiettato in un unico scopo: tracciare un panorama nuovo e originale in cui inserire un dibattito che, al contrario, è antico ma sempre attuale, quale è quello della lunga vita. 
Probabilmente, un problema che per sempre accompagnerà l'umanità, a meno che l'immaginario di un profetico Pecora, un giorno, non diventi pura realtà.

Note autore: Pasquale Pecora è nato alla fine degli anni '40, a conclusione del secondo conflitto mondiale, finito molto male per il nostro Paese. Era un'Italia disastrata da Nord a Sud, con mille problemi. I suoi genitori sono stati, in un certo senso, fortunati. Coltivavano delle terre a colonia, per cui patate e fagioli non mancavano mai. Nel periodo estivo, all'età di dieci anni, Pasquale aiutava i suoi genitori nei campi, trasportando la medicina contro una malattia della vite. La campagna non gli piaceva, era lento e impacciato. Spesso suo padre diceva che era uno sfaticato! Al posto della campagna gli piaceva scrivere. In aritmetica era un disastro, ma in italiano primeggiava. Ha seguito studi tecnici interessandosi a buoni livelli in materie come l'entomologia agraria e le metodiche di controllo biologico contro gli insetti nocivi, con cinquanta pubblicazioni scientifiche all'attivo, in italiano e in inglese. Queste ricerche sono molto affascinanti, soprattutto quelle riguardanti lo studio del comportamento degli insetti. Ha sempre avuto poco tempo a disposizione, ma ha cercato di ritagliarsi qualche ora per iniziare a scrivere racconti di fantasia basati, tuttavia, su fatti di cronaca. Nel 2018, finalmente, aveva terminato il manoscritto "Il pensiero dei padri il futuro dei figli - (Dalla Zappa al Tablet)", pubblicato da Europa Edizioni. Altri testi sono in cantiere e sono il frutto delle sue emozioni che in tutti i modi cerca di trasferire al potenziale lettore.





lunedì 22 giugno 2020

RECENSIONE: PARLAMI DI UN SOGNO di Charlotte Lays (Review Party)



Buongiorno, lettori e lettrici!!

Questa mattina desidero parlarvi di un romance contemporaneo in uscita proprio oggi e col quale partecipo al Review Party ad esso dedicato.


Come vedete nel banner qui sotto, sono citati gli altri blog su cui oggi potrete trovare altre recensioni di questo romanzo.







PARLAMI DI UN SOGNO 
di Charlotte Lays


Sinossi

Se il sogno di molte persone è riuscire a emergere e avere successo, quello di Sveva, quando inizia a muovere i primi passi nell’universo di internet, è semplicemente evadere. Evadere da una vita costellata di delusioni, da un padre che non si comporta da genitore, dalla precarietà economica in cui è costretta a vivere con sua madre e sua nonna. 
A soli diciassette anni, e con una vita monotona ad aspettarla, le è davvero difficile credere che il suo mondo possa cambiare. Tuttavia Sveva ha una passione, la moda, e due qualità rare, il coraggio e la tenacia: le sue carte vincenti. Quelle con cui parte alla volta dell’America, vivendo davvero per la prima volta. Ed emergere adesso è possibile. Ci crede davvero. 
Finché non si innamora. E si perde. 
L’amore è una cosa che Sveva non può proprio permettersi: non è come quello descritto nei romanzi, che riempie e annulla ogni problema, ma è sofferenza e rinuncia alle proprie passioni. O forse no? 

L'autrice.
Charlotte Lays è lo pseudonimo di Carlotta Pugi.
Classe 1980, vive a Montale, in Toscana, con il marito, due diabolici – a tratti adorabili – figli e una boxer bianca con cui condivide in anteprima le trame dei romanzi.
Charlotte scrive storie sexy e irriverenti, con donne forti che tengono a bada i cavernicoli del nostro secolo!


❤❤ LA MIA RECENSIONE ❤❤



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DISPONIBILE IN PREORDINE SU AMAZON.IT
IN VENDITA DAL 22 GIUGNO 2020
ebook €2,99 
cartaceo €12,99 
 pp. 376
DISPONIBILE ANCHE  SU KINDLE UNLIMITED


"Noi siamo qualcosa di unico da quando ci siamo guardati negli occhi, perché due randagi si riconoscono a miglia di distanza. Hanno negli occhi lo smarrimento e il bisogno di cercare continuamente un punto fermo attorno a cui ruotare o a cui fare sempre ritorno."

Non è facile crescere - e bene - in una famiglia che tu per prima reputi "disfunzionale".
Perché tale è, per Sveva Gironi, la famiglia in cui è nata e cresciuta.
Figlia di genitori separati, Sveva è consapevole dei buchi emotivi provocati dall'avere un padre sostanzialmente assente e menefreghista che, quelle rare volte in cui è presente, altro non fa che sminuire la figlia, riversandole addosso rimproveri, giudizi impietosi e cattiverie per farla sentire inutile e scialba.
Ma soprattutto... non amata.

Non è molto fortunata col sesso forte, la rossa Sveva: il suo primo amore l'ha solo usata e gettata; suo padre non le dimostra il benché minimo affetto e considerazione, anche perché il suo sogno è sempre stato quello di avere un figlio maschio.
E in effetti questo figlio ce l'ha..., frutto di una relazione extraconiugale.
Quando Sveva lo scopre, nonostante la delusione per la vigliaccheria paterna, vorrebbe poter instaurare col fratellino un rapporto, ma il padre - per motivi egoistici - glielo impedirà per diversi anni.

Con le due donne della famiglia Sveva ha un bel rapporto: sua madre è una donna premurosa, che ha sempre cercato di non far mancare nulla alla figlia, se non fosse che però non si è mai imposta più di tanto sul marito, dimostrando una debolezza di carattere che Sveva silenziosamente le rimprovera; sua nonna è la roccia di casa: forte, decisa, pragmatica, sempre dispensante consigli pratici e netti con la sua lingua affilata e schietta.
Nonostante il padre abbia un lavoro che gli permetta un certo tenore di vita (è procuratore sportivo), l'ex-moglie e la figlia vivono una situazione economica difficile, al punto che Sveva, finora, ha sempre dovuto rinunciare a più di un desiderio.

Ma la ragazza ha carattere, prova a credere nei propri sogni a e ad investire su stessa nonostante i presupposti sembrino essere alquanto traballanti, così a un certo punto, dopo aver mosso i primi e timidi passi nel mondo degli shooting fotografici, decide di andare negli Stati Uniti per trovare la propria strada nel campo della moda.
In compagnia della amica McKenzie, e grazie alla proposta di un amico comune, Nathan, Sveva comincia a entrare in modo concreto nel mondo digitale, diventando ben presto un volto noto sui social e la sua carriera, tra mille sacrifici, inizia a decollare.

Finchè un giorno, proprio mentre è con suo padre, conosce un ragazzo dagli occhi color dell'ambra, che le rapisce il cuore: Pete Sosa, calciatore acclamato e osannato in tutto il mondo, e da tutti chiamato con il nomignolo Peteňo.

Tra i due scatta una sintonia immediata e, sebbene entrambi siano costantemente molto indaffarati col proprio lavoro e in giro per il mondo, riescono ad allacciare un rapporto che col tempo assume sempre più il carattere di un grande amore.
Certo, non è facile per nessuno dei due mantenere  viva e solida una relazione fatta di weekend rubati al tempo tiranno e di videochiamate, soprattutto quando lei è una persona che non s'è mai fidata degli uomini per colpa di un padre sciagurato ed egoista che non le ha mai donato amore, anzi, solo delusioni e distanze che hanno reso Sveva insicura e reticente davanti all'idea di buttarsi in una storia d'amore.
E non lo è in quanto lui è un calciatore bellissimo, dal fisico statuario, pieno di fascino latino che fa cadere le donne ai propri piedi...: come ci si può fidare di un uomo che è il sogno erotico di chissà quante donne e che di certo è sottoposto a innumerevoli tentazioni?

Sveva ha sempre pensato a se stessa come ad una persona con "l'anima che sembra una gruviera", cioè piena di vuoti e di lacune affettive ed emotive che finora nessuno ha colmato; e per quanto lei senta il desiderio e il bisogno di veder colmati questi "buchi", la paura di soffrire spesso ha la meglio, la sovrasta al punto da indurla, nel corso degli anni e della sua relazione a distanza con Pete, a darci un taglio.
Del resto, tutto sembra andar contro il loro amore: non solo le loro professioni diverse e con orari e luoghi inconciliabili, ma anche il fatto che siano due persone famose, con gli occhi di milioni di followers su di loro, non li aiuta, anzi, sembra ritorcersi contro per separarli, per creare tensioni, fratture; e poi si sa, quando si è il bersaglio preferito di paparazzi e servizi gossip, quando la tua vita è sotto i riflettori e oggetto di interesse per i rotocalchi rosa, basta un nulla per alzare polveroni che sporcano la bella e limpida immagine che ci si è onestamente costruiti lavorando con fatica...

«L’amore è come un sogno: muore appena smetti di crederci.»

Arriverà un momento in cui Pete e Sveva verranno messi alla prova da una relazione troppo sballottata qua e là, presa ossessivamente di mira da flash e paparazzate logoranti; e se Pete sembra essere quello meno disposto a rinunciare al sentimento che gli esplode nel petto e alla passione che lo lega alla sua rossa, è proprio Sveva che a un certo punto arriverà a chiedersi se vale la pena continuare a credere in questo amore così ostacolato, che spesso è causa di troppi tormenti e dubbi che le  riempiono gli occhi di lacrime e il cuore gonfio di tristezza.

Molte cose accadono ad entrambi e proprio quando le loro esistenze sembrano aver preso ormai sentieri separati, potrebbe accadere qualcosa che li rimette di nuovo l'una di fronte all'altro.
Sapranno cogliere l'occasione per essere felici insieme e credere nel sentimento che li unisce?

"Parlami di un sogno" è un romanzo che regala molte emozioni; anzitutto, è scritto molto bene, lo stile è davvero scorrevole, fluente e la narrazione molto vivace; dal punto di vista geografico, siamo tra San Francisco e Milano (più altri luoghi quando Sveva è in giro per il mondo); Sveva è una giovane donna molto indipendente, con le idee chiare su cosa vuol fare e su che tipo di persona e di professionista vuol diventare; riesce a raggiungere il successo lavorativo nonostante sia partita da una situazione economica svantaggiata e non certo sostenuta moralmente (o economicamente) da tutti i famigliari (tutt'altro); ha tirato fuori coraggio, intraprendenza, resilienza, ha ingoiato lacrime e paure, ha messo in gioco se stessa pur di vedere i propri sogni prendere forma... e la vita le ha dato ragione, ripagandola di ogni sacrificio.

Sveva è un bel personaggio femminile, fragile e forte al contempo, ma anche Pete mi è piaciuto molto perché è quel tipo di uomo che quando ama, ama davvero ed è disposto ad andare oltre ogni difficoltà.

Molto attuale lo sfondo del mondo digitale, i followers, le fashion blogger, le foto postate sui social, i paparazzi appostati sotto casa per immortalare i vip del momento.

Un romance ricco di  romanticismo e passione, che dà molto risalto alla forza e alla fermezza necessarie per mettere a frutto le proprie capacità, con la serena convinzione che i propri sogni siano realizzabili se ci si crede e si lavora per raggiungere degli obiettivi;  un libro in grado di rapire il cuore di tutti quei lettori alla ricerca di storie d'amore travagliate, forti e travolgenti.



sabato 20 giugno 2020

Recensione: DALLA PARTE DELL'ASSASSINO di Pietro De Sarlo



C'è qualcuno, nella capitale, che ha iniziato a seminare morti con una tecnica raffinata e silenziosa; le vittime sono tutti uomini invischiati nella vita politica ed economica del nostro Paese, gente importante e potente, la cui morte fa rumore.
Ad occuparsene c'è il commissario Achille Schietroma, burbero, con qualche vizio che danneggia la salute, ma altresì tenace e caparbio nel risolvere la complessa indagine.



DALLA PARTE DELL'ASSASSINO
di Pietro De Sarlo



Altrimedia Ed.
228 pp
18 euro
Maggio 2020
C'è un uomo in giro per Roma convinto di avere una missione da compiere, e per portarla a termine sa di dover tirare fuori abilità e conoscenze acquisite negli anni; sa che deve assolutamente agire nell'ombra, nel silenzio, e l'arma che s'è scelto riflette queste caratteristiche: un ago con cui pungere la propria vittima alle spalle, inoculandole qualcosa di letale che le provoca subito la morte.
Siamo in presenza di una sorta di Angelo della Morte convinto di dover spazzar via i malvagi da questa terra corrotta?
Una cosa è certa: va fermato prima che i cadaveri aumentino.

Prima un prete con un passato di accuse infamanti, poi un certo Silverio Minotti, un pezzo grosso che aveva conoscenze altolocate: su ambedue i corpi c'è il buchino in cui è stato introdotto del veleno attraverso un ago.

Interrogando la fedelissima segretaria del Minotti, la conturbante Antonia, il commissario Achille Schietroma del Tuscolano X apprende che l'uomo era in possesso di documenti riguardanti molte persone importanti nel panorama politico, economico, imprenditoriale..., e se il loro contenuto compromettente uscisse allo scoperto, cadrebbero tante teste e ne verrebbe fuori una vera e propria crisi nazionale.

Nei giorni successivi, altri morti seguono fin troppo velocemente, e tutte queste persone sono legate le une alle altre in quanto intrattenevano rapporti d'affari. Molti dei quali decisamente poco puliti...

Ma a far ammattire Achille non ci sono solo i cadaveri eccellenti fatti fuori con una punturina: ogni giorno interagisce con i suoi sottoposti, che saranno pure dei bravi ragazzi ma non capiscono le sue battute e il suo sarcasmo un po' amaro e spesso lo guardano perplessi e immobili come dei salami: in particolare, accanto a lui c'è il fedelissimo ispettore Luigi Gianturco, un trentacinquenne cortese e ligio ai propri doveri, che però si lascia sedurre da Antonia, tanto da attrarsi l'ironia e le spiritosaggini del suo superiore; in seguito Schietroma sarà affiancato dall'agente Rezzonico, serioso, quasi incapace di sorridere e di star dietro ai discorsi e all'esuberanza di Achille, il quale spesso durante le giornate sbotta seccato perché è circondato da gente che non lo capisce.

I grattacapi non si limitano soltanto al posto di lavoro: i figli son cresciuti e hanno preso la propria strada lontani dal focolare domestico (entrambi sono fuori dall'Italia e Achille non si dà pace: possibile che non ci siano opportunità lavorative a Roma per loro?!?!), e l'uomo è rimasto con la bella moglie Virginia nella loro casa.
Quale occasione migliore, questa, per ritrovarsi come due piccioncini soli soletti nel loro nido d'amore?
E invece no, a regnare è la distanza, l'indifferenza: la donna è sfuggente, distratta, risponde a monosillabi ai tentativi maldestri del marito di chiacchierare, e pare avere altri pensieri per la testa.

E così, per cercare di sfogare il nervosismo accumulato dentro e fuori, il brusco e un po' cinico Schietroma si sfoga con le sigarette (alternando quella elettronica a quella "vera") e consultando i tarocchi, che però non promettono mai nulla di buono, anzi paiono divertirsi a predire ogni giorno una disgrazia.

Inoltre a far aumentare i livelli di stress ci pensa la stampa, che ovviamente mette sotto pressione il  Tuscolano X, insinuando come all'interno vi lavorino degli incapaci che non sono in grado di acchiappare un serial killer; come se non bastasse, ci si mettono pure i social, su cui l'assassino sembra essere diventato famoso nonché oggetto di ammirazione da parte di molti...

Insomma, il caso è particolarmente ingarbugliato, il povero questore gli sta col fiato sul collo, i morti non sono dei poveracci la cui brutta fine passa inosservata, tutt'altro: indagando e scontrandosi con molti ostacoli e tante reticenze da parte degli interrogati, Schietroma dovrà districarsi tra grovigli di bugie e torbidi segreti, fare i conti con lo squallore di un mondo contrassegnato da corruzione, da richieste sessuali in cambio di favori, da gente senza scrupoli che si venderebbe anche la madre pur di soddisfare le proprie brame di danaro e potere. 

Forse è vero: colui che sta uccidendo questi delinquenti  in giacca e cravatta, sta facendo un favore all'umanità, ripulendola - almeno in parte - da certi individui di dubbia moralità (o di sicura immoralità), ma non c'è tempo per fare filosofia: la sete di vendetta di questo fantomatico giustiziere può avere risvolti inaspettati e pericolosissimi e lui, Achille Schietroma, è un servitore dello stato, un poliziotto, e come tale ha il dovere di assicurare l'assassino alla giustizia.

Intanto, ad infittire il mistero contribuisce, sullo sfondo di questo mondo marcio, la presenza inafferrabile ma concreta di un uomo, chiamato con rispetto e timore Maestro e con la passione per i libri antichi; anche su di lui Minotti ha un dossier molto interessante...


Questo romanzo di Pietro De Sarlo (di cui ho letto il noir L'ammerikano) è un giallo molto piacevole, con una trama interessante, dal ritmo vivace che, nel delineare un quadro tristemente realistico e moralmente deplorevole di questo nostro Paese, affronta tematiche attuali (dalla corruzione presente in certi ambienti ai reati ambientali), e lo fa con una vena ironica, seppur amara, incarnata proprio dal protagonista, Achille Schietroma, tanto ruvido nei modi quanto schietto e sanguigno, un commissario e soprattutto un uomo che, al di là della mediocrità che lo circonda e delle proprie umane insicurezze, possiede una natura onesta che lo porta a cercare di fare bene il proprio lavoro sempre e comunque.
Ringrazio l'autore per avermi dato l'opportunità di leggere il suo romanzo, e ve lo consiglio, tanto più se vi piacciono i gialli in cui non c'è semplicemente un caso da risolvere e un serial killer da acciuffare, ma dove emerge senza mezzi termini anche tutto il marciume presente nell'essere umano quando si lascia guidare dall'egoismo e dal dio denaro.





venerdì 19 giugno 2020

Accessori per lettori



Che carini questi plaid a tema libri *_*
Anche le scarpe sono carine, e il piumone a tema musicale... delizioso :-D 
Vabbè, non sono in linea con la stagione e i prezzi non sono proprio abbordabili, almeno non per me in questo preciso momento storico, ma almeno a guardare ancora non si paga ^_^

Vi piacciono? Li comprereste?












mercoledì 17 giugno 2020

ANTEPRIMA RIZZOLI: “Gli scomparsi” di Alessia Tripaldi – In libreria dal 7 luglio



Lettori, vi segnalo l’uscita del nuovo romanzo di Alessia Tripaldi, Gli scomparsi, in libreria dal 7 luglio.


Si tratta di un thriller appassionante e psicologico in cui il discendente di Cesare Lombroso indaga su una serie di inquietanti rapimenti di bambini. 


400 pp
19 euro
USCITA 7 LUGLIO 2020
Un cadavere mutilato emerge da un tumulo di sterpaglie. 
Un ragazzo scalzo e magro dice di chiamarsi Leone e che quello è il corpo di suo padre, con cui ha sempre vissuto nei boschi. 
Quale segreto si nasconde tra le montagne impenetrabili del Centro Italia? 
La risposta spetta al commissario Lucia Pacinotti. 

«Un’altra sigaretta e poi vado» è la frase che ripete tra sé mentre è appostata in macchina cercando il coraggio di bussare alla porta del suo vecchio compagno di università, Marco Lombroso. 
Nonostante la frattura improvvisa che li ha separati anni prima, lui è l’unico che può aiutarla a dipanare il mistero del “ragazzo dei boschi”. 
Ciò che Lucia non sa è che bussando a quella porta costringerà Marco a riaprire anche il vecchio baule ereditato dal suo avo, Cesare Lombroso. 
Tra le pagine dell’Atlante dei criminali, nei pattern che collegano i crimini più efferati della Storia, si cela la verità, ma per trovarla è necessario addentrarsi nei fitti boschi delle montagne e in quelli ancora più intricati dell’ossessione per il male. 

Una forza narrativa irresistibile, una tensione travolgente, dei personaggi pieni di difetti ma che ameremo alla follia: sono solo alcuni degli ingredienti di questa storia. Alessia Tripaldi ci conduce nei labirinti della psiche umana, in bilico tra luce e ombra.

Gli scomparsi non è solo un thriller psicologico che toglie il respiro: è il viaggio al termine della ragione dove si nasconde l’altra faccia di ognuno di noi. 



martedì 16 giugno 2020

Un libro in più: FIORI SOPRA L'INFERNO di Ilaria Tuti


Il mio ultimissimo libro acquistato proprio stamattina. 



FIORI SOPRA L'INFERNO di Ilaria Tuti (Longanesi Ed., 366 pp)



«Tra i boschi e le pareti rocciose a strapiombo, giù nell’orrido che conduce al torrente, tra le pozze d’acqua smeraldo che profuma di ghiaccio, qualcosa si nasconde. Me lo dicono le tracce di sangue, me lo dice l’esperienza: è successo, ma potrebbe risuccedere. Questo è solo l’inizio. Qualcosa di sconvolgente è accaduto, tra queste montagne. Qualcosa che richiede tutta la mia abilità investigativa.
Sono un commissario di polizia specializzato in profiling e ogni giorno cammino sopra l’inferno.Non è la pistola, non è la divisa: è la mia mente la vera arma. Ma proprio lei mi sta tradendo. Non il corpo acciaccato dall’età che avanza, non il mio cuore tormentato. La mia lucidità è a rischio, e questo significa che lo è anche l’indagine.
Mi chiamo Teresa Battaglia, ho un segreto che non oso confessare nemmeno a me stessa, e per la prima volta nella vita ho paura.»


Questo non è soltanto l’esordio di una scrittrice di grandissimo talento.
Non è soltanto un thriller dal ritmo implacabile e dall’ambientazione suggestiva.
Questo è il debutto di una protagonista indimenticabile per la sua straordinaria umanità, il suo spirito indomito, la sua rabbia e la sua tenerezza.



domenica 14 giugno 2020

Anteprima: “Zugzwang – Il dilemma del pistolero” di Alessandra Pierandrei (romanzo storico/western)




È il 1888: un pistolero leggendario ritiratosi dalla scena, un ricco imprenditore che non sa accettare un "no", una giovane donna desiderosa di scoprire il mondo e uno scagnozzo disposto a tutto pur di qualche dollaro si ritrovano coinvolti in un pericoloso viaggio dall'Oregon fino all'Oklahoma, che metterà a rischio le loro vite e, soprattutto, li costringerà a fare i conti con il proprio passato.




“Zugzwang – Il dilemma del pistolero” 
di Alessandra Pierandrei


Nativi Digitali Edizioni
186 pp
Ebook 3.99€
(offerta di lancio 2.99€)
 12€ cart.
USCITA
30 GIUGNO 2020


È il 1888, e Jasper Stevenson, considerato tra i migliori pistoleri del West, ha da tempo appeso le Colt al chiodo per trasferirsi nel pacifico Oregon. 
In una delle tante giornate trascorse tra le bottiglie e i fantasmi di antichi drammi, l’ex-pistolero viene disturbato da un’offerta di lavoro del ricco imprenditore Barnett, uno di quelli che non sanno accettare un “no” come risposta. 
Quando le carte vengono scoperte, un dilemma scuote l’indolenza di Jasper: tenere chiuse le porte del proprio scottante passato, con il rischio che venga fatto del male a persone a lui care, o aprirle, al costo di dover finalmente fare i conti con se stesso? 
Come spesso accade, vince il “male minore”, o almeno quello che è ritenuto tale…

Senza altra scelta che intraprendere un viaggio che lo condurrà fino in Oklahoma, a lui si unirà Katharine, una giovane donna smaniosa di vedere il mondo al di fuori del circo di Buffalo Bill, e che forse conosce la vita e le sue avversità più di quanto Jasper, all'inizio, sia disposto ad ammettere.

In “Zugzwang – Il dilemma del pistolero” Alessandra Pierandrei non ci racconta solo la storia di un viaggio avventuroso, ma anche uno scorcio sul passato e presente di un variegato e affascinante gruppo di personaggi, restituendoci un’accurata e appassionante rappresentazione di drammi e amenità ai tempi del Selvaggio West, dove non è tutto oro nero quel che luccica...


L'autrice.
Alessandra Pierandrei, anni trentuno all’anagrafe, ma niente di serio.
Con evidente sconsideratezza si è laureata in giurisprudenza e poi, con altrettanta, è diventata avvocato.
Scrive, oltre che per lavoro, anche per hobby: gestisce infatti un blog in cui blatera delle cose più disparate e per anni ha fatto parte dello staff di Parole Pelate, un sito che recensisce serie tv, libri e film.
Nel 2017 ha frequentato il corso di scrittura e sceneggiatura della Scuola Internazionale di Comics di Jesi (ora Acca Academy) tenuto da Marco Greganti e Giulio Antonio Gualtieri.
Passa il tempo a sognare a occhi aperti come Snoopy, ma in realtà è Charlie Brown
.

sabato 13 giugno 2020

Recensione: L'ULTIMO RINTOCCO di Diego Pitea




Molto accurato nello stile, con un ritmo serrato, "L'ultimo rintocco" è un thriller con una trama e uno sviluppo delle vicende davvero avvincente; la ricerca dell'intelligente e spietato serial killer da parte dello psicologo Richard Dale tiene col fiato sospeso il lettore a ogni capitolo, che vive con coinvolgimento, insieme al protagonista, il trascorrere delle ore che li separano dal prossimo omicidio.


L'ULTIMO RINTOCCO
di Diego Pitea



goWare Ed.
424 pp
Quanto sadismo può albergare nella mente e nell'animo di un essere umano? Dietro crimini efferati e sanguinosi si nasconde una mente "semplicemente pazza", disturbata, o una personalità malvagia e diabolica, espressione di un'intelligenza superiore alla media e in grado di partorire abilmente omicidi di difficile soluzione?

Tra le strade della città eterna si aggira un genio del male che ha cominciato a mietere vittime, e queste hanno - come sovente accade - caratteristiche comuni: sono donne in stato di gravidanza (solitamente attorno al quarto/quinto mese), con un altro figlio piccolo, attualmente single e che vivono da sole.

E' il caso cui si sta dedicando Richard Dale, psicologo esperto in criminologia che collabora come consulente nell'Unità Analisi Crimini Violenti.
Al suo fianco c'è l'ispettrice e profiler Doriana Guerrera e i due, supervisionati dal commissario Marani, si ritrovano al cospetto di una prima scena del crimine cruenta e terrificante: a terra giace una donna incinta con un taglio sopra il pube; del feto nessuna traccia e sulla parete una scritta enigmatica: "Rosso".

Inizia da questo momento un vero e proprio incubo che diventerà, coi giorni, una corsa contro il tempo frenetica e drammatica, costellata da altre morti; ogni volta sul luogo del delitto c'è un elemento presente che "stona", un particolare che non tutti riescono a cogliere ma Richard - che tra altre cose è da sempre appassionato di indovinelli - sì; non solo, ma il serial killer lascia questi indizi proprio per lui, per sfidarlo a interpretarli, a sciogliere l'enigma che si nasconde e che, se risolto in tempo, può portare a intuire il posto in cui avverrà il prossimo omicidio e tentare così di salvare la prossima vittima.

Perché la successiva vittima di certo ci sarà; del resto, le azioni di un serial killer sono contrassegnate dalla metodicità e dalla precisione, per cui se costui - denominato l'Escissore per le sue notevoli abilità nel praticare questi tagli alle povere donne incinte, sottraendone il feto - lascia intendere che colpirà in un determinato luogo e a una data ora, è sicuro che ciò accadrà, nei modi e nei tempi da lui stabiliti.

Quando Richard realizza di essere il bersaglio del maledetto gioco-sfida iniziato dall'Escissore ne resta sconvolto, preoccupato ma anche personalmente coinvolto e stimolato: trovare l'assassino diviene una vera e propria missione, che chiama all'appello tutte le sue abilità nel tracciare la personalità del ricercato, provando a prevederne le mosse.

A Dale non resta che analizzare, come in una macabra caccia al tesoro, le tracce lasciate dall'Escissore, personalità edonista, molto intelligente, scaltra e anche colta, per identificare le vittime prima che sia troppo tardi per loro.

Richard è un uomo molto particolare; affetto dalla Sindrome di Asperger, è sfuggente, enigmatico, scontroso, solitario, brusco, si perde spesso nei propri labirintici pensieri e cercare di comprenderlo, di avvicinarglisi, di dimostrargli empatia.. è davvero un'ardua impresa per chiunque, anche per coloro che gli vogliono bene e gli sono vicini, che sia la moglie Monica o la collega Doriana, che tra l'altro è segretamente innamorata di lui, consapevole però di avere ben scarse chance...

Ma al di là dei mille difetti che fanno innervosire Doriana e infuriare il burbero - ma in fondo buono e  generoso, e avrà modo di dimostrarlo nel corso dello sviluppo degli eventi - commissario Marani, Dale è bravo e sa il fatto suo: non sarà facile ma saprà arrivare a fermare l'uomo che sta infestando le periferie romane ma nel momento in cui tutto sembrerà aver fine, in realtà avrà inizio il vero inferno, il countdown più brutto della sua vita, e se prima la corsa contro il tempo era vòlta ad evitare che povere donne innocenti morissero, adesso la tragedia incombe sulla sua vita, sulla sua casa, sui suoi affetti più cari.

Le vicende narrate sono, per questa ragione, divise in due parti: nella prima vediamo Richard e i due poliziotti impegnati nella caccia del sadico Escissore e nella soluzione dei suoi indovinelli; nella seconda apprendiamo che un anno dopo la soluzione del caso, è accaduto qualcosa di drammatico nella vita di Richard, che lo ha reso molto abbattuto, scoraggiato, apatico verso tutto e tutti, compreso il proprio lavoro di psicologo.

Ma Doriana abbatte il muro della sua solitudine e torna all'attacco coinvolgendolo in un altro caso di omicidio (slegato a quelli del serial killer) su cui cominciano ad indagare e al quale a un certo punto  si affianca un'altra indagine che porterà Richard a scontrarsi con le sue paure più profonde e con un nuovo rompicapo all'apparenza insolubile... fino allo scoccare dell'ultimo rintocco.

Ogni capitolo (di questa seconda parte) è introdotto da un'indicazione temporale, una sorta di timer che segna lo scorrere di minuti ed ore, di un lasso di tempo che ha una scadenza stabilita da qualcuno che sta cercando di far del male a Richard (chi è e perché ce l'ha tanto con lui?), di metterlo alla prova, di frustrarlo e fargli capire che questa che sta giocando la partita più importante della sua esistenza e che se non sarà in grado di risolvere tutti gli enigmi e gli indovinelli disseminati lungo il cammino, ad attenderli ci sarà un grande dolore, una grandissima perdita... e la colpa sarà solo sua.

Ho letto con molto interesse questo thriller, l'ho trovato molto accurato nello stile, con un ritmo serrato e una trama e uno sviluppo delle vicende davvero avvincenti, ricche di elementi sorpresa e di risvolti via via sempre più appassionanti, e la ricerca dell'intelligente e spietato serial killer mi ha tenuta col fiato sospeso a ogni capitolo.


Ringrazio la goWare edizioni per la copia omaggio e non posso che consigliare questo romanzo, in special modo a chi apprezza il genere!

venerdì 12 giugno 2020

Anteprima Distopico/Sci-fi) COLLISIONE di Monica Brizzi



Buongiorno, lettori! 😉
Torno sul blog per segnalarvi in anteprima la prossima uscita dell'ultimo volume della trilogia di Monica Brizzi  "La Principessa dei Mondi", Collisione, un romance distopico con elementi fantasy e sci/fi edito Genesis Publishing.


Genere: romance distopico

Editore: Genesis Publishing 
Uscita: 26 giugno

Formato: ebook e cartaceo 
Prezzo: € 3,99 (ebook)


Sinossi

Il dolore si era trasformato in collera e rivalsa. La mia mente urlava una sola cosa: vendetta. Vendetta. Vendetta. E lo sputai, come un drago con il fuoco. Sputai ciò che desideravo e che bramavo con una nuova forza.
«Se siete stati voi... beh, sto venendo a prendervi.»

Maxilimilian Davis Hall e Niristilia Nerol della famiglia Neraides sono due leggende, tuttavia i popoli preferiscono acclamarli come Max, colonnello e capo dei ribelli terrestri, e Niris, principessa e futura regina di Mirika. E nessuno sa cosa il futuro ha in serbo per loro.

Il pianeta rosa ha bisogno di una guida, quello blu di risposte. Perché le domande si affollano intorno a H e Mirikantes e le spiegazioni sembrano sempre più confuse e oscure.

Nuove città, scoperte sconcertanti, perdite e addii. Tra una rivelazione e l’altra, Max e Niris dovranno cercare di tenere insieme i pezzi dell’universo e di loro stessi. Perché tutto sta per cambiare. E questa volta, sarà per sempre.

Collisione, volume conclusivo della trilogia romance-distopica "La Principessa dei Mondi", si prepara a fare giustizia laddove è sempre stata negata e a collegare due mondi apparentemente troppo distanti. Max e Niris vi aspettano per raccontarvi il loro strabiliante e rocambolesco epilogo.


La serie è composta da:
La Terra - La Principessa dei Mondi #1
Mirika - La Principessa dei Mondi #2
Collisione - La Principessa dei Mondi #3


L'autrice.
Autrice. Moglie. Mamma. Lettrice. Docente. Adora inventare storie e scriverle. Ha sempre sonno e lo dice con frequenza. Per sopperire alla mancanza di argomenti riguardo a se stessa finisce spesso per parlare di cibo. O del tempo. Oltre che della trilogia La Principessa dei Mondi, è autrice di Ogni singola cosa, Amore, libri e piccole follie, È qui che volevo stare e Innamorarsi ai tempi della crisi.


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