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sabato 8 febbraio 2014

Alcuni degli ultimi arrivi Mondadori e Piemme



Ultimi arrivi Mondadori:

POLVERE
di Patricia Cornwell


Polvere
Ed. Mondadori
Trad. A. Biavasco,
V. Guani
427 pp
20 euro
gennaio 2014
Trama

Kay Scarpetta è finalmente tornata a casa sua a Cambridge, dopo l'ultimo difficile caso, quando riceve una telefonata dal suo storico compagno di lavoro, Pete Marino, il quale la informa che il corpo di una giovane donna è stato ritrovato sul campo da baseball del Massachusetts Institute of Technology. 
Ben presto si scopre che si tratta di Gail Shipman, un ingegnere informatico che ha in corso una causa milionaria contro una società di intermediazione finanziaria che l'ha mandata sul lastrico.
Kay Scarpetta dubita che si tratti di una coincidenza e ha anche il timore che questo caso sia in qualche modo collegato a sua nipote Lucy. 
A un primo sguardo, la causa della morte di Gail Shipman non è chiara: il suo cadavere è avvolto in un telo ed è stato composto in una posa particolare. 
Questo fa pensare che chi l'ha uccisa non sia un killer alle prime armi. Sul corpo vengono inoltre ritrovate tracce di polvere fluorescente rosso sangue, verde smeraldo e blu zaffiro. 
Tutti questi elementi collegano il fatto a una serie di omicidi a sfondo sessuale perpetrati a Washington da un serial killer soprannominato Capital Killer.
 La famosa anatomopatologa e i suoi collaboratori si ritrovano ben presto di fronte a uno scenario molto più inquietante di un semplice caso di omicidi seriali, un mondo sinistro che ha a che fare con le droghe sintetiche e la nuova tecnologia dei droni, che vede coinvolti il crimine organizzato e le più alte sfere governative.


CHRYSALIS
di Jodi Meadows


Chrysalis
Ed. Mondadori
Trad. c. Gaiba
367 pp
17 euro
Febbraio 2014
Trama

Esiste un mondo in cui si vive in eterno. 
A Gamma nessuno nasce e nessuno muore: da milioni di anni tutti si reincarnano in corpi diversi, ma sempre abitati dalla stessa anima. Ciascuno conserva il ricordo delle proprie vite passate, e attende di viverne di nuove. 
Finché un giorno il ciclo si spezza: una ragazza muore per sempre. 
Al suo posto nasce Ana, una vita nuova. 
La prima mai comparsa su Gamma. 
Ana fa paura, tanto che sua madre la costringe a vivere come una reclusa, un errore da nascondere al mondo.
Ma al compimento del suo diciottesimo anno Ana decide di partire per la città di Cardio in cerca di risposte: perché nessuno è come lei?
 E quando morirà, sarà per sempre? 
Sam, un musicista che le la battere il cuore, è l'unico a credere che la sua vita abbia un valore. 
Una vita mortale, in un mondo di vite eterne, racchiude un grande potere: quello del cambiamento. 
Ana riuscirà a spiccare il volo dalla sua crisalide?



Ultimi arrivi Piemme:

ATHOS
di Alberto Ongaro


Athos
Ed. Piemme
Trad. M. Moresco
532 pp
10.90 euro
Febbraio 2014
Trama

Nel suo letto di morte, in uno stato sospeso fra il sogno e il ricordo, mentre attende di ricevere notizie del figlio disperso, il leggendario moschettiere Athos ripercorre la sua vita tempestosa, in perpetua relazione con il mistero, l’intrigo, il pericolo. 
Fra tutte, torna alla sua memoria la prima avventura che segnò il suo destino, quando, poco più che ragazzo, dopo un fortunoso naufragio, rifiutò l’invito a entrare nell’Ordine dei Cavalieri di Malta e accettò invece un incarico assai più rischioso... 
Sfidando il mistero del momento ineffabile dell’ultimo passaggio, Alberto Ongaro prende in prestito il personaggio di Dumas, amatissimo insieme agli inseparabili Porthos, Aramis e D’Artagnan, e costruisce attorno alla sua figura una vicenda che non potrebbe essere più dumasiana. 
Come Don Chisciotte, Raskolnikov o il Capitano Achab – solo per citare alcune immortali figure della letteratura –, anche l’affascinante Athos è bene comune, patrimonio dell’umanità. 
Nel rendergli omaggio, il munifico autore de La taverna del Doge Loredan ci regala un romanzo avvincente, intenso ed evocativo, che interroga il senso dell’avventura umana di fronte all’ineluttabilità della sua fine.


L'autore.
Ongaro vive a Venezia, la sua città da sempre. Ma nella sua vita avventurosa, che l’ha visto per molti anni inviato speciale per «L’Europeo», ha viaggiato in tutto il mondo e soggiornato a lungo in America del Sud e in Inghilterra. Narratore, giornalista, sceneggiatore di fumetti (a lungo collaboratore e intimo amico di Hugo Pratt), è autore di diversi romanzi, tra cui La taverna del Doge Loredan e La partita, premiato con il Super Campiello nel 1986. Con Piemme ha pubblicato inoltre Il ponte della solita ora, La versione spagnola, La maschera di Antenore, Interno argentino, Un uomo alto vestito di bianco
.

L'INFERNO E RITORNO
di Regis Jauffret


L'inferno e ritorno
Ed. Piemme
Trad. M. Moresco
532 pp
10.90 euro
Febbraio 2014
Trama

Amstetten, Austria, 1984. Angelika compie diciotto anni, l’ultimo compleanno che festeggerà al piano di sopra della villetta in cui vive con la famiglia. 
Ben presto suo padre, Josef Fritzl, la rinchiuderà in cantina: un bunker costruito sotto gli occhi di tutti da lui in persona, ingegnere, senza destare sospetti.
Per la ragazza è l’inizio di un incubo: ventiquattro lunghi anni di segregazione e abusi che il padre infliggerà ad Angelika e ai figli che avrà da lei, esercitando su quel “popolo della cantina” il proprio desiderio di onnipotenza, concedendo o negando l’acqua e la luce, inducendo o placando la fame e la sete. 
Nel silenzio più totale di moglie, vicini, autorità: nessuno ha mai sentito né visto nulla.
Un romanzo-verità in cui – come in A sangue freddo di Truman Capote – Régis Jauffret ricostruisce una notizia di cronaca che ha fatto il giro del mondo e il caso giudiziario che ne è seguito.
Da una parte indaga in prima persona, evidenziando errori e colpevoli omissioni dell’inchiesta ufficiale. Dall’altra, immagina parole e rituali della quotidianità mostruosa nel sottosuolo, ipotizza il futuro delle vittime, si cala nella mente del carnefice. 
Alla ricerca di spiegazioni e verità che solo dentro un romanzo sembrano tollerabili.


L'autore.
Nato nel 1955 a Marsiglia, Regis Jauffret è autore di numerosi romanzi, tra cui Il banchiere (Barbès, 2011). È considerato una delle voci più significative della narrativa francese contemporanea. Le sue opere, che scavano nelle zone d’ombra della psiche, gli hanno valso numerosi premi letterari, tra cui il Prix France Culture-Télérama e il Prix Femina
.

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz