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mercoledì 5 febbraio 2014

Recensione: SENSAZIONI DELL'ANIMA di Tiziana Cazziero



Il mio pensiero sulla raccolta di racconti "Sensazioni dell'anima" di Tiziana Cazziero.

SENSAZIONI DELL'ANIMA
di Tiziana Cazziero


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Sinossi

Sensazioni dell’Anima è una raccolta di quattro racconti: Il Coraggio d'Amare ancora, Un Angelo di nome Maya, Ritrovarsi, Quell'Amore portato dall'Africa
I protagonisti delle storie devono rapportarsi con la morte e il dolore provato per aver perso qualcuno che amavano. Confrontarsi con la sofferenza e trovare la giusta strada per affrontare un cammino non è facile, tutto sembra incomprensibile; vivere sembra inutile.

Come si può superare il lutto profondo per una famiglia perduta? Per quello di un figlio strappato dall’amore di una madre in tenera età? Come si può sopravvivere con la consapevolezza che l’uomo della tua vita non potrà più far parte della tua esistenza?
Questi sono gli interrogativi racchiusi in queste storie. 
L’autrice affronta un viaggio nel dolore, nella solitudine, nella voglia viscerale di trovare una soluzione anche quando questa non esiste
Sensazioni dell’Anima cerca di dare una risposta: avete mai provato la strana sensazione di essere osservati nell’ombra? Vi siete guardati intorno senza vedere mai nessuno: che cos’è? Ma soprattutto, chi è? 

Qualcuno ci osserva. Sensazioni: qualcuno che ci spia alle spalle, nel silenzio di una vita vuota, come un'ombra, un fantasma. 

IL MIO PENSIERO

Quattro racconti accomunati da due grandi filoni: la morte e l'amore.
Se la morte può essere associata alla fine (della vita) e davanti ad essa ci si sente impotenti e tristi, l'amore può divenire il mezzo per non lasciarci abbattere da essa e per darle un senso.
I primi due racconti hanno come protagoniste due donne (Elga per "Il coraggio di amare ancora" ed Eliana per "Un angelo di nome Maya") che, dopo aver subito due tremendi lutti, hanno lasciato che il dolore e il senso di solitudine avesse la meglio, soffocando in loro ogni desiderio di riprendere in mano la propria vita, di provare a ritrovare la gioia di vivere.
Sia Elga che ed Eliana si sono chiuse in loro stesse, nel ricordo dei propri cari perduti e in un dolore che nulla pare possa placare.
Ma è davvero così?
Ci sono esperienze che sono davvero "forti", che ci provocano tanta sofferenza, eppure le semplici storie di Elga ed Eliana ci parlano del bisogno che ogni persona, anche quella più afflitta e messa alla prova dalla vita, nasconde in sè di tornare a vivere, di trovare una ragione per sorridere e per accettare un passato doloroso che purtroppo non si può modificare.
La sensazione che chi non c'è più continui a starci accanto e la certezza che l'amore provato per loro non andrà mai via, potrà  aiutare queste due giovani donne a lasciarsi andare a nuove emozioni, a nuovi amori?
La vita come prende, così è capace di ridare... e a volte basta un incontro inaspettato, con una persona schietta e sensibile, perchè questa voglia di vivere, fino a quel momento sopita, si risvegli...!

Elisa, protagonista di "Ritrovarsi", ha un dolore diverso: il suo non è un lutto "fisico", nel senso che l'uomo che ama non è morto, ma comunque l'ha lasciata, da un giorno all'altro, senza darle una vera spiegazione, se non un messaggio sul cellulare, striminzito e assurdo.
Vive pur sempre un senso di abbandono, ma anche per lei, la sensazione che l'amore della sua vita non possa essere stato uno scherzo, non l'abbandona.... 
Perchè il suo fidanzato Marco, col quale condividevano progetti e sentimenti, l'ha lasciata di punto in bianco?
La prospettiva del racconto si sposta da Elisa a Marco e ci lascia capire i motivi che hanno spinto questo giovane ad esprimere il suo amore per la propria donna attraverso una scelta difficile e dolorosa...

Anche qui la forza dell'amore si intreccia con quella della morte, dando un senso a quest'ultima, in modo che non sia solo portatrice di dolore, distacco, ma restituisca all'amore quell'eternità che le appartiene.

L'ultimo racconto ha come protagonista una ragazza coraggiosa, Cristina, che decide di intraprendere un'avventura in Africa: dopo un lutto in famiglia, anche lei vive l'abbandono e la confusione per aver perso il padre, e decide di combatterlo donandosi agli altri, a coloro che sono più sfortunati, donne e bambini che ogni giorno devono fare i conti con la povertà estrema, la morte, la malattia.... Ma dovrà realizzare che l'Africa non può solo costituire una via di fuga dal dolore, bensì un viaggio per riscoprire se stessa, ciò che vuol fare della propria vita, portandosi dentro la presenza di un padre il cui amore non l'ha mai abbandonata, tanto meno nei momenti difficili....

Quattro racconti brevi ma sicuramente pieni di sentimento, riflessione; certo, le vicende si susseguono abbastanza velocemente, non si ha molto modo di elaborare sentimenti e pensieri insieme alle protagoniste, però l'Autrice riesce ad arrivare al lettore, a donargli la certezza che in mezzo a tanto dolore personale, c'è sempre un'ancora di salvezza dalla solitudine: un'ancora cui non sempre si riesce a dare un nome, perchè a volte si impone come un insieme di sensazioni, inspiegabili eppure così "presenti".

Di solito, i racconti non sono un genere che amo, perchè proprio la loro brevità mi dà un senso di "incompiuto", come se non riuscissi ad avere il tempo di conoscere i personaggi e di affezionarmici..; ma devo dire che le storie di Tiziana Cazziero non mi hanno lasciato questa sensazione, quindi il mio parere è positivo.... ^^

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz