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mercoledì 19 febbraio 2014

Viaggiare leggendo fantasy: Narni



Per la rubrica del martedì (disattesa e quindi rinviata ad oggi) "Viaggiare leggendo", ho pensato di fare un giro a Narni, cittadine dai forti tratti medievali, in provincia di Terni.
La motivazione è semplice: sono rimasta affascinata dal magico mondo creato da Lewis e che rimanda proprio a questa antica località italiana!

Le informazioni  e le immagini sono state tratte dall'interessante sito http://www.narnia.it/.

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narni
Le prime notizie di Nequinum (questo il suo nome originario) risalgono al 600 a.C.Nel 299 a.C. fu colonia romana col nome di Narnia. Nel 90 a.C. diviene Municipium.
Nell'XI sec. Narni diviene potente Comune. Fioriscono le Arti ed i Mestieri.

Tra il Medioevo ed il Rinascimento operano a Narni artisti come il Rossellino, il Ghirlandaio, Benozzo Gozzoli, il Vecchietta, A. Romano e lo Spagna. 
Nel 1527 subisce il Sacco dei Lanzichenecchi e molti edifici sono distrutti. 
Viene poi ricostruita nel XVI secolo ritornando al suo antico splendore.
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porta romana

Oltre ad essere ricca di chiese e palazzi antichi, la città è ricca di Torri, tipiche case medievali, alcune di esse furono abbassate, ma altre spiccano ancora al di sopra dei tetti.
La torre del Palazzo dei Priori (XIII sec.), la Torre dei Marzi (XIV sec.) casa natale di Galeotto Marzio, Torre Civica (XIV sec.) ed altre.

Per quanto riguarda Le Cronache, Lewis era un profondo conoscitore della cultura italiana e dei grandi classici della letteratura, tra cui poeti latini che nel tempo influenzarono molto le opere dello scrittore.

Conosceva e parlava magistralmente in latino nel 1947 iniziò la sua corrispondenza epistolare in latino con don Calabria; di questo rapporto epistolare in lingua latina se parla in “Una Gioia Insolita”, a cura di Luciano Squizzato prefazione di Walter Hooper edizioni Joca Book 1995. 
Inoltre,Lewis aveva letto in giovane età molti scrittori latini ed è probabile che vi abbia trovata diversi  riferimenti alla Narnia romana in Italia.
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"Quattro citazioni sono state trovate nelle Historiae di Livio (10:10, 27:9,27:50, e 29:15) , altre citazioni sono state trovate negli annali di Tacito (3:9) inoltre Plinio il Vecchio commenta nelle sue Storie Naturali riguardo il clima particolare di Narnia ( che diventa secco durante la stagione delle pioggie).... infine Plinio il Giovane nelle sue lettere alla suocera Pompea Celerina, menziona l'eccellenza degli alloggi della sua villa presso Narnia, e specialmente i suoi stupendi bagni. Di questi riferimenti, Lewis menziona sicuramente Plinio il Giovane, in una lettera ad Arthur Greeves”. Questo è quanto scrive Paul Ford's su “Companion to Narnia”.

Quindi il nome Narnia, dato ai libri fantastici di Lewis, prendeva le mosse proprio dalla città italiana posta sulla via Flaminia, estremo baluardo posto alla difesa di Roma.

Questo fatto è ulteriormente avvalorato da uno dei maggiori biografi di Lewis, cioè da Walter Hooper, che oltre ad essere in possesso di una cartina d'Italia su cui Lewis aveva studiato e sottolineato i percorsi delle strade consolari che da Roma portavano al nord, dice espressamente che questa cartina gli è stata data personalmente dallo scrittore e lo stesso Lewis ha detto a Hopper, dandogli tale documento, che da tale fonte aveva tratta il nome della magica terra di Narnia.

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz