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domenica 17 agosto 2014

PROSSIMI ARRIVI NERI POZZA: 'UN ANIMO D'INVERNO' - 'MOMO A LES HALLES'



Interessanti anteprime Neri Pozza...!!!

Qualcosa cattura la vostra attenzione?

UN ANIMO D'INVERNO
di Laura Kasischke


Ed. Neri Pozza
288 pp
17 euro
PROSSIMAMENTE
Con la precisione della sua scrittura, il suo ritmo serrato e il suo inaspettato e sconvolgente finale, il libro è stato accolto da un grande successo di pubblico e di stampa negli Stati Uniti e in Francia.

Trama

Sono trascorsi tredici anni da quando Tatiana è con Holly ed Eric. 
Tredici anni da quando, in Russia, l’hanno raccolta in una coperta logora e, tremanti di gioia, l’hanno portata con loro in America. 
Tredici anni in cui la piccola Tatty è diventata una bellissima quindicenne, una ballerina russa dolcissima e vagabonda, l’amore della loro vita.
Ora è la vigilia di Natale e fuori casa il vento fischia come un tendine teso tra gli alberi, e nevica.Una neve incredibilmente bianca. 
Eric si è avventurato nella tormenta per andare a prendere i suoi genitori e celebrare con tutta la famiglia il Natale.
Holly dovrebbe essere felice in quel giorno di festa. Dovrebbe indossare le scarpe e mettersi il profumo e gli orecchini. E invece si dirige subito in cucina con i piedi nudi protetti solo dai collant e uno strano pensiero in testa che non riesce a scacciare. 
Il pensiero che tredici anni prima qualcosa di terribile deve averli seguiti dalla Russia. È un’idea assurda, inammissibile, ma Holly ne percepisce, ne avverte chiaramente la verità da quando si è svegliata in quella mattina d’inverno.
Come spiegarsi, infatti, gli eventi accaduti? 
La gatta che improvvisamente si trascina via le zampe posteriori e la coda? 
Il rigonfiamento sul dorso della mano di Eric, un minuscolo terzo pugno da omuncolo che i medici trascurano come cosa da niente, ma che non sparisce? 
La zia Rose, che si è messa a parlare in modo strano, in una lingua sconosciuta? 
Le galline che si sono alleate tutte contro una - la sua preferita - beccandola a morte e abbandonandola lí, distrutta, dimenticata? 
La carta da parati che si stacca in bagno, senza alcun motivo, sempre lo stesso angolo, e senza che vi sia modo di fissarla? E i dischi, tutti graffiati dall’oggi al domani, irrimediabilmente rovinati? 
E, infine, la macchia di umidità che è comparsa, senza che nessun operaio capisca come e perché, proprio al di sopra del tavolo in sala da pranzo, e che ricorda vagamente un viso?
Qualcosa li ha seguiti dalla Russia. Holly se lo sente dentro, come un dolore bruciante. Una pressione enorme nei polmoni.
Nella sua stanza, Tatiana, la «regina delle fate», la loro piccola Tatty, dorme con un braccio pallido abbandonato sulla trapunta chiara, i capelli scuri sparpagliati sul cuscino, la pelle bianchissima, di porcellana, la figura cosí perfettamente immobile da sembrare un quadro…
mind of winter
,
«Qualcosa di orribile e ignoto impregna l’atmosfera di questo avvincente romanzo psicologico. La Kasischke sa mescolare abilmente il ritratto di una donna turbata con una trama piena di colpi di scena che culmina in un finale sconvolgente».
Publishers Weekly

L'autrice.
Laura Kasischke è autrice di otto raccolte di poesia e di nove romanzi. Ha vinto numerosi premi letterari, tra i quali il premio della Poetry Society of America e il Bobst Award for Emerging Writers. Vive a Chelsea, nel Michigan. Con Neri Pozza ha pubblicato La vita davanti ai suoi occhi.


MOMO A LES HALLES
di Philippe Hayat


Ed. Neri Pozza
416 pp
18 euro
PROSSIMAMENTE

Ispirato a una storia vera, Momo a Les Halles è un romanzo sulla scoperta della vita, dell’amore e del potere della solidarietà, con un giovane protagonista destinato a entrare nel cuore dei lettori.

Trama

Una scatola di biscotti con dentro centoquarantatré franchi, l’abito buono indossato per festeggiare il diploma di terza media, un paio di oggetti di scarso valore gettati alla rinfusa in una borsa: ecco tutto il patrimonio che Maurice, detto Momo, e Marie Moscowitz, rispettivamente quattordici e undici anni, riescono a portarsi via il giorno d’agosto del 1941 in cui scappano come ladri dalla loro casa di rue des Érables a Parigi, accompagnati dal direttore di papà Moscowitz, Monsieur Surreau, il presidente degli stabilimenti Surreau, piombato in piena notte nell’appartamento per condurli in salvo.
Nel 1941, in Francia, basta avere in tasca una carta d’identità barrata con la parola EBREO, sputata come un insulto, per essere deportati. Dopo un controllo ai documenti, papà Moscowitz è stato arrestato mentre passeggiava per le strade della capitale. 
Della madre dei ragazzi, invece, come di tante «israelite» che, come dice Monsieur Surreau, «lasciano i figli davanti alla porta dell’orfanotrofio e se ne vanno come ladre», non si sa nulla. 
Dopo aver preso le carte d’identità dei ragazzi per bruciarle e aver raccomandato loro di scegliersi «un cognome che suoni francese», Monsieur Surreau li deposita nella polverosa, minuscola soffitta di un palazzo nei pressi di Les Halles, il celebre mercato di vendita all’ingrosso del primo arrondissement.
In quel luogo angusto, tuttavia, Momo e Marie non sono destinati a una triste esistenza clandestina. 
Un mondo nuovo e affascinante si schiude davanti ai loro occhi. 
La stanza accanto alla loro è, infatti, il regno di Bulle e delle sue amiche. Un regno fatto di notti di bisbigli e sussurri maschili e voci di donne con l’accento delle periferie, alla maniera delle cantanti di Montparnasse. Un regno la cui regina incontrastata è l’affascinante, generosa Bulle, più bella di Marlene Dietrich per Momo, con le sopracciglia che tracciano due grandi archi rossi sopra gli occhi verdi e il naso dritto e sottile.
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A pochi passi dal palazzo, nel luogo in cui Momo sovente si avventura per procurarsi il cibo per sé e Marie, vi sono poi Les Halles, montagne di ferro e ghisa, di luce e di rumore, dove si alternano macellerie, tripperie e pescherie gigantesche, piene di ogni ben di dio anche in quell’anno di guerra, e dove spicca la zazzera grigia di La Ridelle, il pescivendolo con le braccia che sembrano due tronchi di legno da ardere. 
Con la città occupata da un anno dalle truppe naziste, il pericolo per Momo e la piccola Marie è, tuttavia, ancora in agguato.
L'autore.
Laureato presso l’École Polytechnique e specializzato all’ESSEC di Parigi, Philippe Hayat ha fondato, nel 2007, 100.000 Entrepreneurs, un’associazione volta a incoraggiare e promuovere l’imprenditoria giovanile. Momo a Les Halles, accolto in Francia da un grande successo di pubblico e di critica, è il suo primo romanzo
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3 commenti:

Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz