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martedì 8 dicembre 2015

Recensione: LA STELLA DELL'EIRE di Valentina Marcone



E dopo aver recensito qui sul blog "La croce della vita", primo volume della saga urban fantasy/romance di Valentina Marcone, edito da Nativi Digitali Edizioni, eccomi al secondo libro.

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LA STELLA DELL'EIRE
di Valentina Marcone


Nativi Digitali Edizioni
Ebook (Epub, Pdf, Mobi)
270 pp
3,99 euro


N.B.: INEVITABILE SPOILER SUL PRIMO LIBRO!!!!

Trascorrere la tua infanzia e parte della tua giovane vita, fino ai 18 anni, con delle persone meravigliose che ti hanno allevata, coccolata, insegnato tante cose, di cui ti sei fidata ciecamente per anni... per poi scoprire che queste stesse persone a te tanto care ti hanno nascosto qualcosa di fondamentale per la tua vita.
Tutti vivremmo questa scoperta come dolorosa, e se sei una Furia che deve ancora imparare a gestirsi, beh... non può che essere peggio!

Ed è così che abbiamo lasciato Deva: furiosa, delusa, arrabbiata con loro tre, i suoi "quasi papà", i vampiri Michele, Gabriele e Raffaele Sincore.
Loro tre dicevano di volerle bene ma non hanno fatto nulla per evitarle la cocente delusione che Deva ha provato nello scoprire che sin da quando era stata loro affidata, essi sapevano chi sarebbe stato il suo consorte, e che quel consorte l'avrebbe cresciuta come un genitore.
Lo sapevano ma hanno taciuto: ha taciuto il saggio Micha, il dolce e accomodante Raffa.
E soprattutto ha taciuto lui, l'imperturbabile e taciturno Gab, il consorte deciso dalle Furie.
Lui che negli ultimi tempi la trattava con più distacco; lui che la faceva fremere e arrossire con un solo sguardo.
Quando Deva aveva di essere innamorata perdutamente di quegli occhi di ghiaccio, avrebbe voluto immediatamente vivere questo sentimento, ma a frenarla c'era sempre il pensiero che lui la considerasse una mocciosa, essendo un vampiro ultracentenario con un'esperienza "amorosa" alle spalle di una certa... entità!

Eppure c'era un'attrazione fortissima che la legava a lui,  fisica ma non solo, e a volte anche Gab sembrava non essere indifferente.
Ma allora cosa è intervenuto a separarli?

Il giorno del 18esimo compleanno - e quindi del suo debutto nella società vampiresca - era giunto, e con esso il momento di conoscere il consorte che le Furie le hanno destinato: colui al quale sarà unita da un legame eterno e da un amore indissolubile, col quale avrà il privilegio di procreare.

Deva, agitata e curiosa al pensiero di conoscere questo fantomatico consorte, non sapeva che esso era già noto a tutti dentro casa. A tutti meno che a lei.
Una situazione inaspettata, unita a una serie di fronte a dei malintesi e situazioni ambigue, fa scoppiare il pandemonio: l'amore e il senso di possesso verso l'uomo che il destino le ha assegnato - insieme alla consapevolezza di essere stata tradita da tutti e tre e soprattutto da Gab, dal quale si sente umiliata e presa in giro - è qualcosa che Deva non sa gestire e contenere, e così la sua natura sovrannaturale, mostruosa, prende il sopravvento.

La rabbia brucia dentro di lei e la trasformazione avviene quando Deva non è ancora pronta per affrontarla: la Furia che è dentro di lei, tutta artigli, ali e pelle grigia viene fuori, spaventosa e terribile.

Ritroviamo quindi una Deva sola, che deve comprendere in solitudine chi è, cosa è capace di fare, realizzando di essere una creatura speciale, potente, che non deve aver paura perchè sa difendersi da sola.

Eppure il pensiero spesso va ai giorni felici con i tre vampiri, alla cagnetta Sissi, alla dolce Clara (fidanzata di Raffa), alla premurosa governante Adele, e fitte di nostalgia si insinuano nel suo cuore, cozzando con il pensiero che loro stiano benissimo anche senza di lei, che probabilmente neanche l'hanno mai cercata.

Ma capirà che non è così, che l'affetto che i fratelli Sincore hanno per lei è onesto e che se il fato furioso ha deciso di assegnarle quel consorte e non un altro, e beh, c'è poco da fare!

Deva rivivrà un'altra fase della propria vita e, ormai più matura e consapevole della seconda natura che le appartiene, andrà incontro al proprio futuro.
Il suo carattere sospettoso e diffidente la porta a farsi spesso paranoie incredibili su chi la circonda, in particolare su Gab; l'amore che prova per lui, che il tempo e la lontananza non hanno assopito, avrà la meglio?
E Gab, saprà essere per lei il degno consorte che tutti si aspettano che sia?

Una cosa Deva deve sapere assolutamente: fuori c'è il feroce nemico di sempre che ha dato il via ad una serrata caccia che vede proprio lei come oggetto di odio e distruzione...

Questo secondo appuntamento inizia presentandoci l'evoluzione di Deva, la sua presa di coscienza della propria identità, per poi tingersi abbondantemente di molte sfumature romance: del resto, Deva è cresciuta, il suo corpo e il suo cuore hanno delle esigenze che solo la sua "anima gemella" può soddisfare, quindi saranno tanti i momenti in cui Deva e Gab "interagiscono" tra loro, tra effusioni e bisticci, che fanno sorridere tra un "lui la fulminò con lo sguardo" e un "lei gli lanciò un'occhiataccia".
Belle le citazioni musicali, azzeccate per i momenti cui si riferiscono.

Vengono ancora meglio fuori i loro caratteri, i difetti e i pregi, le cose che li accomunano e i momenti a loro dedicati sono non solo romantici e sensuali ma spesso anche umoristici, visto che non fanno che beccarsi.
La vena umoristica e briosa era presente già nel primo libro e la ritroviamo anche qui; le tinte più dark e paranormal ci sono un po' all'inizio e poi dalla seconda metà del romanzo, che si legge sempre con molta scorrevolezza.
Non posso che consigliarvi la lettura di entrambi i romanzi di Valentina Marcone.

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz