LA MORTE VIENE DAL PASSATOdi Vincenzo Meleca
TraccePerLaMeta Edizioni 186 pp |
I Russi stanno per arrivare e non devono trovare traccia né dei prigionieri né di alcuna attività svolta nel campo.
Qualche mese dopo, una cassetta di ferro, dal contenuto segreto, viene deposta in una grotta, nei pressi della stazione meteorologica Haudegen, nell'arcipelago delle Svalbard, Norvegia.
A lasciarla lì sono degli ufficiali tedeschi.
Molti decenni dopo, qualcuno è intenzionato a recuperare a tutti i costi quella cassetta e il suo contenuto; lo deve a suo padre e al sogno (infranto) di una Germania potente e invincibile.
Quest'uomo è Alfred Becker, pericoloso criminale neonazista ricercato dalla polizia tedesca alla quale finora è riuscito a sfuggire, assumendo di volta in volta diverse identità.
Il suo scopo è trovare qualcuno che lo porti a Haudegen, così che possa recarsi in quella grotta in cui è stata nascosta una cassetta e prenderla, finalmente.
Non è facile trovare un passaggio, complice il periodo dell'anno, ma nulla può farlo desistere dal suo scopo.
Intanto, parallelamente alle vicende losche di questo tedesco poco raccomandabile, conosciamo quelle di tre italiani - i cugini Antonio e Massimo, Dino (figlio di Antonio), Matteo (guida e ricercatore) - e il norvegese Knut.
I quattro partono per un viaggio avventuroso in Norvegia, nell'arcipelago delle Svalbard, imbarcandosi sulla goletta di un certo Gunnar; soltanto un anno dopo, però, il ricordo di quell'esperienza spensierata tra amici verrà macchiato da un evento tanto tragico quanto inatteso, che coinvolgerà in prima persona uno del gruppo.
Le loro strade, purtroppo, si incroceranno con quella del tedesco ossessionato dalla cassetta e questo li coinvolgerà loro malgrado in un altro viaggio in Norvegia, ancora una volta insieme e nei medesimi posti dell'anno prima, ma con un animo decisamente diverso, oppresso dal dispiacere e dal terribile sospetto che un pericolo imminente sia lì ad attenderli.
Ed infatti, questa volta non dovranno stare attenti a foche e orsi bensì alla follia di un criminale senza scrupoli e senza coscienza.
Il romanzo di Vincenzo Meleca è un thriller spionistico che spazia dalla seconda guerra mondiale ai nostri giorni, e attraverso una trama articolata e avvincente ci porta in Norvegia, tra montagne ricoperte di ghiaccio, fiordi e orsi polari; l'insolita ambientazione è realisticamente descritta ma anche un posto come questo, freddo, lontano ed incontaminato - in cui i pericoli sono costituiti più che altro da una natura che, se non si sa come approcciarla, può risultare nemica - può divenire lo scenario ideale per custodire fatti e vicende che vengono dal passato e che si allacciano a una pagina buia della storia contemporanea, legata al nazismo e ai terribili crimini messi in atto nei lager.
La narrazione è precisa, puntuale, si capisce che lo scrittore conosce, e bene, la materia narrativa trattata, dietro cui c'è documentazione, ricerca storica, padronanza della terminologia militare (e infatti egli collabora da anni con alcune riviste del settore storico-militare e con l’Ufficio Storico della Marina), il che dà forza e credibilità alla storia raccontata e ai personaggi, ben caratterizzati.
Se vi piacciono le storie di spionaggio e intrighi internazionali, con riferimenti alla storia e dal ritmo che via via si fa sempre più incalzante, questo romanzo potrebbe fare al caso vostro.
Molto interessante! Mi piacciono i misteri e se poi affondano le radici nella storia, anche meglio. Grazie, Angela, mi segno questo libro. Buon week end :)
RispondiEliminaBuon weekend a te cara ☺
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