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mercoledì 8 giugno 2011

Quando la memoria fa gli scherzetti: il deja vù





A quanti di noi è capitato di trovarsi in un luogo, davanti ad una persona o di vivere un'esperienza per la prima volta ma di fermarsi poi, di colpo, stupiti esclamando: "Ma io questa cosa l'ho già vista/fatta!"...?

Ebbene, questo strano ma frequente fenomeno ha un nome: dèjà vu, che letteralmente significa proprio "già visto".
E' uno "scherzo" della nostra memoria che ha sempre colpito e affascinato l'uomo, sin dall'antichità; pensiamo ai filosofi Pitagora, Aristotele, Sant'Agostino...
Non solo, ma ne hanno preso spunto artisti, letterati e anche cinematografi per dar vita poi a opere e film di fantascienza (cito solo di passaggio, un noto film, abbastanza recente, con Denzel Washington, "Dèjà vu - corsa contro il tempo").

Da sempre oggetto di ricerche, a questo fenomeno vengono attribuite molteplici cause.
Esso interessa persone adulte, indipendentemente dal sesso, dalla condizione psicofisica ed è sempre accompagnata dalla duplice sensazione di provare sì una sensazione familiare ma al contempo con la consapevolezza di non aver realmente già vissuto quella determinata situazione.

Secondo alcuni studiosi, quando rievochiamo un evento, si attiva il cosiddetto "senso di familiarità" dell'evento stesso; ma si può verificare a livello cerebrale, che si attivi il senso di familiarità in assenza del ricordo: così abbiamo l'impressione di aver vissuto in passato quella data situazione ( teoria del processamento duale).

Secondo altri ricercatori, la familiarità deriverebbe dal fatto che una metà dell'encefalo ha già percepito l'evento, che perciò verrebbe rivissuto dall'altra porzione del cervello (teoria mnestica).

Ancora, secondo la teoria della doppia elaborazione, se elaboriamo alcune informazioni di un determinato evento in modo inconsapevole o con un livello ridotto di attenzione, in un secondo momento gli stessi dati verrebbero processati consapevolmente dandoci la sensazione di essere di fronte ad una "scena già vista".

Anche se è un fenomeno che può sopraggiungere in qualsiasi momento, ne sono maggiormente soggetti le persone che vivono momenti di stress; può durare dei secondi in soggetti normali ma anche ore o giorni in soggetti con disturbi di tipo psichiatrico o neurologico.

Di certo, è qualcosa che ci "turba" ma ci incuriosisce e affascina allo stesso tempo, forse anche perché non si è ancora in grado di dare un'univoca spiegazione scientifica, il che rende tutto "misterioso".

2 commenti:

  1. "Ho avuto un dejà vù davanti alla tv, il normale palinsesto non girava più, ho rivisto quei maestri di virtù che adoravo in gioventù, ho avuto un dejà vù", cantavano gli Articolo 31 un bel pò di anni fa...
    strana sensazione che dura pochi secondi. A volte mi spaventa anche.

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  2. è normale restare un pò "confusi" in quei momenti!!!
    :PPPP

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz