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lunedì 26 settembre 2011

Mamma incosciente lascia guidare l'auto al figlio 13enne

Il comportamento di certi genitori scellerati davvero è tanto incommentabile quanto paradossale...!
E'accaduto in California, a Mill Valley; una mamma di 32 anni, di nome Heather Choulos, per non infrangere la legge e guidare in stato di ubriachezza, ha avuto la brillante idea di lasciare ilvolante nelle mani del figlio... che ha 13 anni!
Heather non era una perfetta sconosciuta alle forze dell'ordine, visto che già in passato lei e il compagno erano stati arrestati per guida in stato di ebbrezza; a quanto pare, la vecchia abitudine di alzare un pò il gomito non è andata via - del resto, il lupo perde il pelo ma non il vizio... - e la donna, consapevole di aver essere un tantino brilla, ha deciso di far guidare il figlioletto, perché sia lei che il fidanzato non si sentivano sufficientemente lucidi...

Così, dopo aver trascorso una serata insieme per una cenetta fuori, i tre sono montati in auto per tornare a casa; il ragazzino, che era alla guida, non avendo tra l'altro mai preso in mano il volante di un'automobile (e non ce ne stupiamo più di tanto, vista l'età...) ha incominciato a guidare per dirigersi verso casa, mentre la mammina e il fidanzato erano impegnati a scambiarsi tenere effusioni, seduti sul sedile posteriore.
Fatto sta che il bambino, accortosi di aver preso una strada sbagliata e timoroso di proseguire, non sapendo dove andare ha deciso di fermare l'auto nel bel mezzo di una strada...
Nonostante le insistenze degli adulti che erano con lui, affinché proseguisse, il ragazzino si è rifiutato di procedere... così' la macchina "parcheggiata" è stata notata da un'auto della polizia.
Come si può immaginare, la donna è stata denunciata per aver messo in pericolo l'incolumità di un minore, del figlio appunto, il quale è stato temporaneamente messo sotto la tutela di parenti, in attesa che il giudice decida qualcosa in merito.

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz