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domenica 29 aprile 2012

LISISTRATA di Aristofane | RECENSIONE.



Di recente ho letto e terminato LISISTRATA, una commedia di Aristofane.


Trama
Sullo scorcio del V secolo a.C., in un'Atene esausta e logorata dalla lunga guerra del Peloponneso, l'estro comico di Aristofane riflette, in forme di esuberante invenzione fantastica, i problemi che più direttamente coinvolgono la coscienza collettiva della polis: la corruzione, la demagogia, i conflitti di valori e, soprattutto, l'assillante nostalgia della pace.

Nella "Lisistrata" - che fu rappresentata nel 411 a.C. a due anni di distanza dalla catastrofe della spedizione ateniese in Sicilia - l'urgenza della pace è dichiarata e risolta 'dalla parte delle donne', assunte a protagoniste di una delle più scintillanti fantasie di potere che l'antichità ci abbia lasciato. Lisistrata incarna l'intelligenza femminile, intuitiva, lungimirante, consapevole di sé. Sotto la sua guida sagace, le donne greche si coalizzano e occupano l'Acropoli di Atene, adottando, contro la testarda volontà di guerra degli uomini, una paradossale, e infine vincente, strategia di lotta: lo sciopero ad oltranza dell'amore.

La "Lisistrata" è una grande, giocosa, mordace commedia, costruita con mirabile concatenazione di spunti comici e polemici, in cui l'autore ha saputo riconoscere la forza e la debolezza delle donne davanti ad un sacrificio così grande senza malizia, come un fatto normale.

Anche in questa commedia, se pur non in modo evidente è sottolineata una cosa molto grave: la guerra come un fatto contro natura e l’abdicazione degli uomini al senso del valore. Se prima gli uomini avevano un senso della patria e dell’onore ora sono poco più che animali che combattono per niente.

IL MIO PENSIERO
Questo piccolissimo libriccino si legge in poco tempo ed è una lettura piacevole; non amo molto le commedie e comunque le opere teatrali in generale, ma devo ammettere che Lisistrata è una lettura divertente, sotto l'aspetto del "soggetto" trattato.

Certo, il linguaggio non è il massimo della scorrevolezza, ma la trama è originale: le donne, i cui pareri - soprattutto per quanto riguarda la politica! - non erano tenuti per nulla in considerazione dal "sesso forte", prendono in mano la situazione e cercano di trovare una soluzione al "problema della guerra": niente sesso con i propri uomini fino a quando essi non decideranno di "deporre le armi"!
La singolare decisione da parte di Lisistrata e compagne è presentata molto simpaticamente e più di una volta mi è scappato un sorriso!

Recentemente, è stato pubblicato LA CITTA' DELLE RIBELLI, di Meg Wolitzer, edito dalla Garzanti, che prende spunto proprio da questa antica commedia: mettere in atto uno sciopero del sesso per ritrovare la felicità....
Quest'ultimo libro non l'ho letto, ma le recensioni in giro sono positive: del resto, parlare di sesso senza essere volgari è già di per sè un fatto positivo, soprattutto se ne vengono fuori interessanti spunti di riflessione sui due universi, maschile e femminile...!

 L'autore.

Aristofane nacque nel 445 a.C. ca. ad Atene e morì nel 385 ca.
Egli possedeva dei beni nell’isola di Egina, dove il padre era andato come colono ateniese.
Ebbe un’ampia e accurata educazione letteraria e musicale: conobbe a fondo non solo la poesia, in modo particolare quella tragica, ma anche la filosofia e la sofistica. Non partecipò alla politica in modo attivo, non ricoprì mai cariche pubbliche.
Aristofane fu il massimo rappresentante della commedia antica greca.
Esordì molto giovane: nel 427, a diciassette anni, con i Banchettanti sotto il nome di Callistrato. Con questo nome ottenne la prima vittoria al Leneo del 425, con gli Arcanesi. Solo nel 424 il poeta presentò con il proprio nome i Cavalieri, conseguendo un’altra vittoria.
Aristofane continuò, però, ad usare ancora il nome Callistrato per presentare Uccelli e Lisistrata; per Procagone, Calabroni, Anfiarao e Rane si presentò con il nome di Filonide.
Di lui, unico fra tutti i comici greci, ci sono giunte alcune opere complete e precisamente: Arcanesi (Leneo 425), Cavalieri (Leneo 424), Nuvole (Dionisie 423), Calabroni (Leneo 422), Pace (Dionisie 421), Uccelli (Dionisie 414), Tesmoforiazuse (Leneo 411), Lisistrata (Dionisie 411), Rane (Leneo 405), Donne all’assemblea (Leneo 393), Pluto (leneo 388). Inoltre ci è pervenuto circa un migliaio di frammenti.

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz