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domenica 6 maggio 2012

Recensione: La regina della casa di Sophie Kinsella



LA REGINA DELLA CASA
di Sophie Kinsella



Edizioni Mondadori
Traduzione di Annamaria Raffo
Pagine: 414
Prezzo 5 euro
Anno edizione 2006

Sinossi

Dal talento inimitabile di Sophie Kinsella, 
una nuova deliziosa protagonista per un’esilarante commedia romantica.

A ventinove anni Samantha Sweeting è la star di un noto studio legale di Londra. Ma proprio mentre aspetta con ansia di essere nominata socio si accorge di aver commesso un errore che le costerà il posto. Sconvolta, fugge dall’ufficio e si ritrova in aperta campagna con il cuore in tumulto. Chiede informazioni in una splendida casa e per un malinteso viene scambiata dai proprietari per una delle candidate al posto di governante. E la assumono, senza sapere che Samantha è una ragazza dal quoziente intellettivo stratosferico che non ha più la pallida idea di cosa significhi tenere in ordine una casa...



La regina della casa è una commedia romantica che, come del resto tutti i libri della Kinsella, strappa più di un sorriso.
Le protagoniste delle commedie di questa scrittrice – e la nostra protagonista Samantha Sweeting non fa eccezione - hanno in comune la caratteristica di essere sempre alla ricerca dell’approvazione altrui, “ossessionate” dal desiderio di essere brillanti, intelligenti, di far carriera, di dimostrare alla famiglia e ai colleghi (prima ancora che a se stessa) tutta la propria bravura, la propria tenacia e determinazione.

Ma..., c’è un ma: il desiderio sfrenato di ambizione – non filtrato dal buon senso – ha il suo risvolto della medaglia: lo stress, il sentirsi continuamente sotto pressione, la paura costante di sbagliare....!
E tutti questi timori portano a non godersi la vita, a non saper apprezzare “la felicità che è nelle piccole cose”, quali fermarsi un attimo a respirare l’aria profumata dai fiori, ascoltare i rumori della natura, ridere per una battuta, andare al pub con il ragazzo che ci piace..., cucinare!

Samantha mi ha fatto sorridere perchè, nonostante la sua vicenda abbia aspetti surreali (tipo, la calca di giornalisti folli che, verso la fine del romanzo, le stanno addosso per intervistarla, fotografarla.. manco fosse la regina Elisabetta!, il singolare personaggio di Trish, il capo dell’ufficio stampa della società presso cui Samantha faceva l’avvocato...) riflette comunque la situazione vissuta da tante persone: la vita è così frenetica, a volte il lavoro ci assorbe ogni energia, tutto il tempo disponibile, compreso quello che potremmo dedicare a noi stessi.... per darci cosa??
Uno stipendio più alto?
Indubbiamente, ma anche tanta tensione, frustrazione per il minimo errore....!

E allora ecco che passiamo da una Samantha che non sa cosa significhi rilassarsi, che tiene il cellulare e il palmare sempre addosso, anche durante una seduta nella beauty farm (dove dovrebbe rilassarsi), ad una Samantha che si ritrova ad ambientarsi in un contesto fino ad allora estraneo: la cucina!

Incredibile come una donna di 29 anni non sappia fare davvero nulla in casa: passare l’aspirapolvere, riconoscere gli attrezzi per cucinare, stirare, mettere un bottone..., sono tutte cose assolutamente estranee all’universo del brillante avvocato della prestigiosa Carter Spink!

Ma il destino viene in aiuto alla stressata Sam: a causa di un errore viene licenziata e, per lo sconforto per una carriera eccezionale finita miseramente, viene catapultata in una casa di proprietà di una coppia simpatica e bizzarra: i Geiger!
Grazie a un equivoco strambo, Sam riuscirà a darsi una possibilità per prendere la vita con più serenità, capirà cosa vuole davvero, incontrerà persone che la faranno sentire amata, compresa, accettata e darà davvero una svolta alla propria vita!

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz