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venerdì 14 settembre 2012

ANTEPRIMA LIBRI: VENERE IN METRO' - JOSEPH ANTON



Ed ecco due uscite Mondadori!!

Venere in metrò
Ed. Mondadori
Collana Scrittori italiani e stranieri
200 pp
17 euro
USCITA: 18 SETTEMBRE 2012
VENERE IN METRO'
di Giuseppe Culicchia

Trama

Bea ha 38 anni, porta la taglia 38, vive nel centro di Milano, visita ogni giorno il sito The Blonde Salad per decidere come vestirsi, ha un marito in carriera, un amante che come status su Facebook scrive "innamorato", un figlio che va alla scuola steineriana, due amiche di nome Ilaria e Soiaria, un iPhone, un iPod, un iPad e una psicanalista che in ogni seduta pronuncia soltanto queste parole: "Sono 300 euro". 
Tutto impeccabile, sembrerebbe. Ma improvvisamente qualcosa si incrina. 
È una piccola crepa, destinata ad allargarsi come una ragnatela e a sgretolare ogni certezza di Bea: il licenziamento dall'agenzia di comunicazione dove lavora, un'impasse sentimentale inattesa, la carta di credito bloccata, suo figlio che lancia segnali di un disagio sempre più ineludibile. 
Culicchia dà vita a un personaggio in realtà profondamente tragico, risucchiato in una spirale di menzogne e forzature che mostra il volto più fasullo della borghesia d'inizio millennio, celebrandone i riti e al tempo stesso il declino. 
Ma ci rivela anche come, toccato il fondo della crisi, si possa ricominciare a vivere, spogli di tutto ma molto più ricchi di prima.

L'autore.
Giuseppe Culicchia è nato a Torino il 30 aprile 1965. Ha pubblicato i primi racconti nel 1990 nell'antologia Papergang-Under 25 III curata da Pier Vittorio Tondelli. Nel 1994 ha pubblicato il suo primo romanzo, Tutti giù per terra (Premio Montblanc 1993 e Premio Grinzane Cavour Autore Esordiente 1995). Le avventure di Walter, il protagonista del suo romanzo d'esordio, proseguono in Paso doble (1995). Nel 1997 escono Bla bla bla e il film di Davide Ferrario tratto da Tutti giù per terra, protagonista Valerio Mastandrea. Successivamente sempre presso Garzanti ha pubblicato A spasso con Anselm(2001), Liberi tutti, quasi (2002) e Il paese delle meraviglie (2004).


Joseph Anton
Ed.  Mondadori
Collana Scrittori italiani e stranieri
750 pp
25 euro
USCITA: 18 SETTEMBRE 2012 
JOSEPH ANTON
di Salman Rushdie

Trama

Il 14 febbraio del 1989 Salman Rushdie riceve la telefonata che lo informa di essere appena stato "condannato a morte" dall'Ayatollah Khomeini. 
E per la prima volta sente pronunciare la parola "fatwa". Il suo delitto? Aver scritto un romanzo intitolato I versi satanici
Comincia così una vicenda dolorosa e fuori dall'ordinario, in cui uno scrittore è costretto a vivere in clandestinità, sotto il costante controllo di una scorta armata. 
A Rushdie viene anche chiesto di scegliersi uno pseudonimo, che la polizia possa usare per riferirsi a lui. Dopo aver pensato agli scrittori più amati, sceglie i nomi di Conrad e Cechov: Joseph e Anton. 
E da quel momento, Salman Rushdie diventa il signor Joseph Anton. 
Ma come può vivere uno scrittore sotto la minaccia di essere ucciso? Che ne è della sua creatività? In che modo la disperazione ridà forma ai suoi pensieri e alle sue azioni? 
Dove e grazie a chi impara a reagire? In questo memoir, Rushdie racconta per la prima volta la sua storia, che è poi la storia di una battaglia cruciale ai nostri giorni: quella per la libertà di espressione. Ma ce ne racconta anche gli aspetti più personali, e sono aneddoti a volte di grande tristezza, a volte straordinariamente comici.

L'autore.

Salman Rushdie, nato a Bombay (India) il 19 giugno 1947, si trasferisce a Londra all'età di 14 anni. Studia all'Università di Cambridge. Con il romanzo "I figli di mezzanotte" complesso romanzo costruito a incastro attorno alle vicende di Saleem Sinai e altri mille personaggi nati appunto attorno alla mezzanotte del 15 agosto 1947 (giorno della dichiarazione dell'indipendenza dell'India), vince il Booker Prize nel 1981 e ottiene un inaspettato successo popolare e critico. Dal 1989 vive in clandestinità, dopo la condanna a morte decretata da Khomeini e dal regime degli ayatollah seguita alla pubblicazione del libro "Versetti satanici", ritenuto "blasfemo".

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz