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lunedì 3 settembre 2012

Recensione: I GIOVEDI' DELLA SIGNORA GIULIA (P. Chiara)



Eccomi a recensire uno degli ultimi due libri letti, terminati ieri!!

Per la scheda su I GIOVEDI' DELLA SIGNORA GIULIA, di Piero Chiara, andare QUI.

Ed. Mondadori
140 pp
8.50
1998
I giovedì della signora Giulia è un racconto giallo degli anni ’50, scritto per essere mandato in tv, come sceneggiato (fu trasmesso nel 1970).

I personaggi che intervengono in questo racconto non sono tantissimi e il lettore da subito riesce ad inquadrarli: il commissario di Polizia Sciancalepre, che si dedica anima e corpo alle indagini, la signora Giulia, di cui sentiremo solo parlare, il marito – l’avvocato Esengrini - , uomo burbero ma intelligente, la figlia di Giulia, Emilia, il marito di quest’ultima – l’ingegner Carlo Fumagalli – e la coppia di dipendenti della famiglia Esengrini, Demetrio (giardiniere) e la moglie Teresa.

Il racconto inizia presentandoci la notizia della scomparsa della signora Giulia, giovane donna attorno ai 35 anni: dov’è andata, che fine ha fatto? Possibile che abbia lasciato all’improvviso la famiglia, infischiandosene anche della figlia?
A darne notizia è il marito e le indagini partono immediatamente; Sciancalepre si accorgerà sin da subito che non si tratta di una semplice fuga d’amore, come all’inizio si vociferava...
E’ vero, tutti i giovedì, già da un pò, la signora Giulia si recava a Milano non per trovare la figlia Emilia in collegio, ma per concedersi incontri d’amore con un giovane amante...
La donna, insoddisfatta della propria vita coniugale, infelice a causa di un marito scostante e mai affettuoso, cerca rifugio tra altre braccia... ma come mai non ha lasciato una traccia della propria scelta di abbandonare il tetto coniugale?

Attraverso tanti piccoli indizi, uniti alle testimonianze di tutte le persone direttamente o meno coinvolte, seguendo ragionamenti e deduzioni logiche e in seguito ad una “drammatica scoperta”, il commissario e il giudice istruttore si faranno un quadro della situazione che porterà a stringere il cerchio tra due persone, due potenziali colpevoli del triste destino della signora Giulia.
Ognuno dei due imputati, con un’apprezzabile abilità dialettica e di ragionamento, accusa l’altro, portando argomentazioni plausibili ed intelligenti e ribattendo alle accuse ricevute con molta convinzione, tanto che alla fine il lettore si ritroverà a chiedersi...: e quindi?? Come risolviamo l'enigma?

Piero Chiara, narratore lombardo dallo stile narrativo semplice ma vivace ed arguto, dandoci uno spaccato realistico della vita di un paese di provincia degli anni Cinquanta, attraverso personaggi disegnati a pennello - che davvero paiono appena usciti da uno sceneggiato televisivo poliziesco all’italiana, di quelli ancora in bianco e nero - appassionandoci con le sue elucubrazioni volte a sbrogliare l’intrigo, ci lascerà con un retrogusto amarognolo ed un sorriso incerto sulle labbra....

Non è di certo una di quelle letture che ti cambia la vita e ti sconvolge; ma è un buon racconto, si legge molto velocemente, riesca a catturare l’interesse del lettore, ad incuriosirlo affinchè arrivi all’ultima pagina, ritrovandosi davanti ad un finale per nulla scontato.

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz