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sabato 24 novembre 2012

Storie per riflettere



UN FRATELLO COSI'

Un mio amico di nome Paul ricevette un’automobile come regalo di Natale da suo fratello. 
La  vigilia di Natale, quando Paul uscì dall’ufficio, un monello di strada stava girando attorno all’auto nuova luccicante, ammirandola.
“È sua questa macchina, signore?” domandò.
Paul annuì: “Me l’ha regalata mio fratello per Natale”. 
Il ragazzo rimase sbalordito. “Vuole dire che suo fratello gliel’ha regalata e a lei non è costata niente? Ragazzi, vorrei…” esitò.
Naturalmente Paul sapeva che cosa avrebbe voluto. Avrebbe voluto avere un fratello così. Ma quello che disse il ragazzo scosse Paul fino ai talloni.
“Vorrei – proseguì il ragazzo – poter essere un fratello così!”
Paul guardò il ragazzo con meraviglia, poi impulsivamente aggiunse: “Ti piacerebbe fare un giro con la mia macchina?”
“Oh, sì, tantissimo!”
Dopo un breve giro, il ragazzo si volse e con gli occhi luccicanti chiese: “Signore, le dispiacerebbe passare davanti a casa mia?”
Paul sorrise. Pensava di sapere che cosa volesse il ragazzo. Voleva mostrare ai vicini che poteva tornare a casa su un’auto grande. Ma Paul si sbagliava di nuovo.
“Può fermarsi dove ci sono quei due gradini?” chiese il ragazzo.
Corse su per i gradini. Poco dopo Paul lo udì ritornare, ma non velocemente. Accompagnava il fratellino storpio. Lo fece sedere sul gradino inferiore, poi si strinse a lui e indicò l’automobile.
“Eccola, Buddy, proprio come ti ho detto di sopra. Suo fratello gliel’ha regalata per Natale e non
gli è costata un centesimo. E un giorno io te ne regalerò una uguale… allora vedrai tutte le belle cose delle vetrine natalizie che ho cercato di descriverti”.
Paul scese e sollevò il ragazzo sul sedile anteriore dell’auto. Il fratello maggiore, con gli occhi luccicanti, salì accanto e tutti e tre cominciarono un memorabile giro natalizio.

(Dan Clark - Tratto da “Brodo caldo per l’anima”, Vol. I, di Jack Canfield e Mark V.

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz