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mercoledì 14 novembre 2012

Thriller, tra finzione e realtà. Due nuovi arrivi in libreria



Novità in libreria.

IL PREDATORE
di Cody McFayden

Il predatore
Ed. Piemme
Linea Rossa
Trad. di A. Colifto
490 pp
18.50 euro
6.11.2012
Trama

«Non sei tu che devi servire la paura. È la paura che deve servire te.» L’agente FBI Smoky Barrett ha perso il marito e la figlia per mano di un folle omicida. Dopo tre anni, si è rifatta una vita: ha di nuovo un uomo accanto, una ragazzina di cui prendersi cura, e continua il suo lavoro nella sezione dell’FBI destinata a dare la caccia ai serial killer. 
Smoky è abituata a confrontarsi con il lato oscuro della vita. 
Ma quello che sta per vedere, quello che sta per succedere, non se l’aspettava. 
Durante il matrimonio di una collega, una macchina sopraggiunge a gran velocità e, senza neppure fermarsi, scaraventa sul selciato davanti alla chiesa una donna. Ha il capo rasato e porta i segni di torture prolungate. 
È stata tenuta segregata per otto anni, sempre nel buio più totale, da qualcuno che si fa chiamare Dalí. 
E adesso Dalí ha deciso di lanciare la sua sfida a Smoky Barrett. E sa benissimo dove colpire, per rendere la sua trappola mortale.
cover

L'autore.
Cody McFayden è  nato in Texas nel 1968. Vive in California. Aveva nove anni quando ha deciso di diventare uno scrittore. Per oltre un ventennio, tuttavia, ha fatto altre cose, dal volontariato alla progettazione di videogame. Poi, passati i trent’anni, ha pensato che, se voleva davvero scrivere prima di diventare vecchio, era meglio cominciare. E ha fatto bene: i suoi libri, L’ombra, Gli occhi del buio e Io confesso sono diventati casi editoriali tradotti in tutto il mondo e osannati dai critici. Smoky Barrett, la protagonista dei suoi thriller, è spesso paragonata alla Clarice Starling de Il silenzio degli innocenti.

Troppa vita
Ed. Piemme
Collana True
Trad. di A. Carena
328 pp
16.50 euro
6.11.2012
TROPPA VITA
di Stephen Elliott

Trama

Mio padre potrebbe avere ucciso un uomo.
È l’incipit di una rivoluzionaria memoir, già diventata cult-book, che procede attraverso due indagini parallele. 
Da una parte un avvincente caso di cronaca nera: l’accusa di uxoricidio rivolta a un brillante informatico di nome Hans Reiser, che si proclama innocente, e la contemporanea ammissione di otto omicidi da parte di Sean Sturgeon, amico di Reiser, amante di sua moglie Nina e frequentatore degli stessi locali sadomaso di San Francisco in cui bazzica l’autore. Otto omicidi che non sono minimamente collegati con la morte di Nina e di cui nessuno ha mai sentito parlare. 
Peccato che non si riescano a trovare riscontri concreti, fattuali, alla spontanea confessione di questo serial killer venuto dal nulla...Dall’altra un’elettrica esplorazione di sé da parte dell’autore, che ha alle spalle una storia altrettanto tormentata, violenta, complicata.
Perfetto materiale per un romanzo, ma nei romanzi tutto torna, nella vita no – o di rado. Per questo Stephen Elliott ne ha scritto una straordinaria true story.

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz