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domenica 9 dicembre 2012

Le mie letture nel 2012 (1)



tempo di bilanci

Con questa rubrica "temporanea" desidero condividere con voi il bilancio delle mie letture nel corso di quest'anno che sta per passare....!

Oggi prenderò come riferimento i libri che ho letto appartenenti al genere...
THRILLER!!

IN DIFESA DI JACOB
W. Landay
Ed. TimeCrime
Collana Narrativa
Prezzo 7.70
Pagg 544
In questo romanzo, conosciamo una famiglia, i Barber, che vivono un'esistenza tranquilla e normale a Newton; esistenza che viene sconvolta dall'accusa, che piomba come un fulmine a ciel sereno, su Andy, la moglie e il figlio 14enne, Jacob: quest'ultimo viene accusato di essere l'assassino di un suo compagno di scuola, Ben, suo coetaneo, accoltellato in un parco.
In un continuum narrativo, tra colpi di scena, flashback e la ricerca spasmodica della verità non solo sull'omicidio ma anche su chi sia davvero Jacob, l'autore - attraverso Andy - ci  regala un'apprezzabile dose di suspense, che tiene il lettore interessato e coinvolto nella vicenda, con la voglia e l'ansia di capire la verità.
Questo libro l'ho molto apprezzato perché non si limita ad esaminare l'omicidio e l'accusato dal punto di vista "processuale" e basta, ma pone l'accento sulla questione dell'educazione dei figli e sulla domanda: quanto siamo disposti a giustificare e difendere un nostro caro anche qualora avesse commesso un'azione atroce? 
Alla fine del romanzo, il lettore non avrà probabilmente le risposte che cercava, ma forse è giusto così, non solo perchè almeno il romanzo è "meno scontato", ma perché secondo me lascia a chi legge la libertà di farsi una propria idea anche sulla base dell'immedesimazione nei personaggi.

La stessa domanda è presente anche nel thriller, dalle tematiche simili, "La cena" di Herman Koch.

La cena
LA CENA
H. Koch
Edizioni BEAT
Collana BEAT
Traduzione di G. Testa
255 pp
9.00 euro
Anno 2010

L'autore ha intitolato così la propria storia perché è durante un'intera cena che si svolge il tutto: due coppie (tra cui due fratelli) si ritrovano al tavolo di un ristorante per discutere di un problema fondamentale: il futuro dei propri figli.
Dopo aver tergiversato per un po', i quattro giungono finalmente a sviscerare il problema che li ha riuniti: che dobbiamo fare con i nostri figli, Rick e Michel, i quali si sono macchiati di un crimine?
A differenza di Landay, Kock si rivela più brillante, crudo e dà un volto davvero cinico e freddo ai quattro genitori, laddove invece Andy Barber e la moglie si struggevano al sol pensiero che il loro bambino potesse essere un mostro.
Anche questo libro mi è piaciuto, anche se il lettore ha davanti a sè un diverso livello morale, in cui a dominare è la freddezza, l'indifferenza, l'assenza di sensi di colpa, che, se da una parte spiazzano, dall'altra lo spingono a farsi delle domande, evitando falsi moralismi.



Altro thriller di diverso tenore e tematica è stato

Scomparsa
SCOMPARSA
C. Stevens
Ed. Fazi
364 pp
18.60 euro
2011
Ok, lo dico subito: questo credo sia stato davvero il thriller che emotivamente mi ha coinvolto di più!
La protagonista è Annie, una giovane che viene rapita da uno squilibrato, condotta in un isolato chalet e lì sottoposta ad ogni sorta di umiliazioni e soprusi fisici e psicologici.
L'attaccamento ha questo romanzo è dovuto al fatto che l'Autrice lascia che sia la stessa protagonista, in prima persona, a portarci indietro nel tempo, a farci vivere il proprio incubo ed è stato inevitabile per me immedesimarmi in lei, soprattutto al pensiero che certe esperienze orribili si sentono ogni giorno alla tv e ci fanno rabbrividire...!


Altro thriller divorato e che mi ha tenuta incollata è stato:

Topi
TOPI
G. Reece
Edizioni Giunti Editori
Collana A
Traduzione di Rota Sperti S.
320 pp
16 euro
Anno gennaio 2011

In comune con Scomparsa ha solo una cosa: l'ingiustizia e la sofferenza delle protagoniste subite a causa di gente gratuitamente malvagia!!
Ed io non sono mai indifferente a storie di questo tipo, in cui delle povere vittime subiscono cattiverie e vessazioni, ma al contempo riescono a tirar fuori il coraggio!
Se nel precedente thriller, la protagonista dovrà essere coraggiosa per affrontare la verità ed il proprio  passato di rapita, Shelley (la 16enne protagonista di Topi) e sua madre dovranno invece tirar fuori le unghie in tutti i sensi per porre fine ad una esistenza sempre ai margini, sempre alla mercè di gente cinica e pronta ad approfittare della loro bontà e debolezza. E così, Reece ci guiderà lungo l'evoluzione psicologica di Shelly, il suo passaggio - puntellato comunque da sensi di colpa, dubbi, paure... - dall'essere un topolino impaurito, sempre in fuga, ad un gatto "predatore"...!


Queste le mie 4 letture (principali) thriller, che mi sento di "promuovere" perchè assolutamente scritte bene, con un buon ritmo narrativo, dei personaggi disegnati bene dal punto di vista psicologico e morale.

Che ne pensate di queste mie letture??
E i vostri thriller del 2012?

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz