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venerdì 11 gennaio 2013

Narrando l'Oriente: Tsao Chan




autori dell'Est

Il sogno della camera rossa, famoso anche come La storia della pietra, è un romanzo cinese, da paragonare in rilevanza ai più grandi lavori della letteratura occidentale del XIX secolo. Fu pubblicato nel 1792, a trent'anni dalla morte dello scrittore.
L'opera vanta 120 capitoli anche se diverse sezioni degli ultimi 40 sono probabilmente da attribuire ad autori diversi; i quali sono attraversati da una molteplicità incredibile di personaggi secondari e da un numero enorme di situazioni intrecciate, che tendono ad allontanarsi dall'intrigo centrale. Il romanzo presenta, infatti, una meticolosa descrizione dei Jia, una ricca ed aristocratica famiglia cinese che rivestiva diversi incarichi di rilievo in un'innominata città, la quale per molti aspetti ricorda le Nanchino e Pechino del tempo. Il centro del racconto è rappresentato dal triangolo amoroso tra il protagonista Jia Baoyu e due sue cugine. Molti aspetti della storia di questa famiglia sono presi direttamente dagli eventi successi sotto il regno di Kangxi, il nonno di Qianlong. Vengono fornite informazioni di rilievo sulle strutture familiari dell'epoca, nonché di economia, religione, estetismo e sessualità.

Il romanzo appare come un'allegoria della vita, eppure è chiaro l'intento di rappresentare un amaro ritratto della Cina dell'epoca e dell'autunno che stava per avvolgerla, anche se questo non ha impedito all'opera d'irradiare di nuova luce la Dinastia Qing.

Molte generazioni di giovani cinesi hanno attinto a quest'opera per la loro crescita sentimentale; un romanzo che è chiaro esempio della vocazione teatrale della narrativa cinese, sia per la sua complessissima trama, sia per le numerose opere teatrali che, effettivamente, si sono ricavati da questa.
Si ritiene che sia un romanzo semi-autobiografico che riflette le vicende della famiglia di Cao. Come l'autore sottolinea nel primo capitolo, il romanzo vuole essere un memoriale per le donne che l'autore ha conosciuto in gioventù: amiche, parenti e serve.
Il romanzo è importante non solo per il numero enorme di personaggi (in maggior parte femminili) e per lo spessore psicologico, ma anche per l'osservazione precisa e dettagliata della vita e delle strutture sociali tipiche dell'aristocrazia del XVIII secolo.
Questo romanzo fu pubblicato anonimo (ma in seguito si scoprì che era di Cao Xueqin), a causa dell'inquisizione letteraria prevalente durante le dinastie Ming e Qing.


IL SOGNO DELLA CAMERA ROSSA
di Tsao Chan


Il sogno della camera rossa
Ed Rizzoli
Bur Classici Moderni
1128pp
15,50 euro
2008
Trama

Il romanzo fa una cronaca dettagliata, episodica, dei due rami del clan Jia, la casata Rongguo e la casata Ningguo, che risiedono in due grandi quartieri residenziali nella capitale. I loro antenati avevano ricevuto il titolo di duchi e, all'inizio del romanzo, le due case sono ancora tra le più illustri famiglie della capitale. Il romanzo descrive la ricchezza e l'influenza dei Jia in modo dettagliato, naturalistico, e traccia la caduta dei Jia dalla loro posizione di elevato prestigio, seguendo circa trenta personaggi principali e oltre quattrocento personaggi minori. Alla fine il clan Jia cade in disgrazia presso l'Imperatore e le loro dimore vengono saccheggiate e confiscate.

L'Autore.
Cao Xueqin (17241763) è stato uno scrittore cinese, autore de Il Sogno della Camera Rossa, da molti ritenuto essere il più grande romanzo cinese.



















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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz