IL CORPO DOCILE
di Rossella Postorino
Ed. Einaudi Stile libero big 240 pp 17.50 euro USCITA 9 APRILE 2013 |
Trama
La vita per Milena è una minaccia.
Troppo grave la ferita che si porta dentro da quando è nata. Si è abituata a sopravvivere in un nido caldo di paura. Una paura che non cessa, neppure lontano dalle pareti della prigione che è stata la sua prima culla.
Ma Milena è anche forte.
E cerca in ogni spiraglio d'amore il coraggio di rischiare.
Di salvarsi.
Seguendo con il fiato in gola Milena e la sua lotta per il diritto a ciò che consideravamo scontato, scopriamo che la posta in gioco per tutti è oggi la riconquista di ciò che ci rende umani.
Milena è nata in galera e lì è vissuta fino a tre anni. Oggi ne ha ventiquattro e si prende cura dei bambini reclusi, come Marlon. Marlon sarà presto strappato alla madre detenuta con cui vive. Milena conosce quel dolore e farebbe di tutto per evitarglielo.
Eugenio invece fa parte della sua vita fin dall'inizio: era il «fratello» con cui dividere il sonno, è stato l'amico che non aveva mai paura, è diventato il suo amante.
L'incontro con un giornalista che vuole parlare dei bambini in carcere è il terremoto che fa tremare le mura dietro cui Milena si protegge da sempre. Il giornalista è intenzionato a forzare ogni porta, vuole liberarla, o solo averla. Ma quando sei nata in galera, anche l'amore può diventare una minaccia. Rosella Postorino racconta la gabbia delle nostre esistenze «separate e inconciliabili», e insieme la felicità furiosa dei corpi che si toccano. Scrive un romanzo di esclusione e tenerezza, dove ogni nido cova violenza, ma il tentativo di salvare un altro essere umano è l'unico modo per salvare se stessi.
L'autrice.
Rosella Postorino ha esordito con il racconto In una capsula, incluso nell'antologia Ragazze che dovresti conoscere (Einaudi Stile Libero 2004). Ha pubblicato i romanzi La stanza di sopra (Neri Pozza 2007, selezione Premio Strega, Premio Rapallo Carige Opera Prima), L'estate che perdemmo Dio (Einaudi Stile Libero 2009, Premio Benedetto Croce e Premio speciale della giuria Cesare De Lollis), la pièce teatrale Tu (non) sei il tuo lavoro (in Working for Paradise, Bompiani 2009), Il mare in salita (Laterza 2011) e Il corpo docile (Einaudi Stile Libero, 2013).
I DICIANNOVE ANGELI
di Zoe Ferraris
Ed. Piemme Narrativa 406 pp 17.50 euro USCITA 9 APRILE 2013 |
Il volto sfigurato, le mani recise di netto e fatte sparire.
Ma quando la polizia arriva sul posto e inizia i suoi accertamenti, emerge un quadro molto più allarmante.
Sono diciannove i cadaveri riportati alla luce, tutti di donne e tutti ugualmente mutilati. Un numero che potrebbe essere casuale, se non fosse per il richiamo a un verso del Corano.Della delicata indagine viene incaricato l’ispettore Ibrahim Zahrani.
È il caso più importante della sua vita, ma Ibrahim non può dedicarvi tutte le sue energie perché un dramma molto più privato lo ha colpito: Sabria, la donna con cui ha una relazione extraconiugale, è sparita nel nulla. Ad affiancarlo nelle ricerche è Katya, tecnico della Scientifica che, sul lavoro, paga il suo essere donna ogni giorno.
In un intreccio sempre più fitto di lavoro e vita privata, entrambi sperimenteranno sulla propria pelle la durezza di un Paese che non ha pietà per chi infrange le regole e in cui nascere donna è più che mai una condanna.
L'autrice.
Zoe Ferraris, americana, dopo la Guerra del Golfo si è trasferita a Jeddah, in Arabia Saudita, dove ha vissuto nella comunità beduina di appartenenza dell’ex marito, di origine saudita-palestinese. Nel 2006 ha conseguito un Master in scrittura creativa alla Columbia University. Ora vive a San Francisco. Il suo primo romanzo, Gli occhi del deserto, è stato un successo internazionale: venduto in trenta Paesi e acclamato dalla critica, ha vinto il Los Angeles Times Book Prize come migliore opera prima. Il secondo, La città delle donne invisibili, ha confermato i consensi di pubblico e critica: eletto romanzo dell’estate dai librai americani, è stato anche scelto tra i migliori libri del 2010 da importanti testate, quali «The Guardian». I diciannove angeli è stato consigliato dall’Oprah’s Book Club e scelto tra i Best Summer Books 2012 da «Publishers Weekly», «Los Angeles Times» e «The Independent».
L'autrice.
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Zoe Ferraris, americana, dopo la Guerra del Golfo si è trasferita a Jeddah, in Arabia Saudita, dove ha vissuto nella comunità beduina di appartenenza dell’ex marito, di origine saudita-palestinese. Nel 2006 ha conseguito un Master in scrittura creativa alla Columbia University. Ora vive a San Francisco. Il suo primo romanzo, Gli occhi del deserto, è stato un successo internazionale: venduto in trenta Paesi e acclamato dalla critica, ha vinto il Los Angeles Times Book Prize come migliore opera prima. Il secondo, La città delle donne invisibili, ha confermato i consensi di pubblico e critica: eletto romanzo dell’estate dai librai americani, è stato anche scelto tra i migliori libri del 2010 da importanti testate, quali «The Guardian». I diciannove angeli è stato consigliato dall’Oprah’s Book Club e scelto tra i Best Summer Books 2012 da «Publishers Weekly», «Los Angeles Times» e «The Independent».
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz