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domenica 19 maggio 2013

Anteprime Mondadori (21 maggio). Saghe famigliari, tra passioni e nostalgie



Ieri abbiamo visto tre libri in uscita per la Mondadori (21 maggio) in cui a far da protagonisti erano dei ragazzini, con il loro sguardo fresco ma disincantato sul mondo.
Oggi vedremo altre tre uscite, stavolta riguardanti vicende famigliari e generazionali.

IL RISO DI ZIA PALMA
di Francisco Azevedo


Il riso di zia Palma
Ed. Mondadori
Omnibus
Trad. P. Di Malta
312 pp
14.90 euro
USCITA 21 MAGGIO
2013
Trama

Sono le quattro del mattino e Antonio, ottantotto anni, è già in cucina per preparare un pranzo speciale che vedrà finalmente riuniti dopo molto tempo i suoi numerosi parenti.
Mentre le pietanze prendono forma a poco a poco, la sua mente vaga fra i ricordi di tutta una vita.
Sono trascorsi cento anni da quando la famiglia di Antonio si è trasferita in Brasile senza però mai dimenticare Viana do Castelo, il villaggio portoghese dal quale i suoi genitori erano partiti subito dopo il loro matrimonio, nel lontano 1908, insieme a Palma, la sorella del padre.
Era stata proprio zia Palma, una donna generosa e anticonformista, a raccogliere dal sagrato della chiesa il riso lanciato sui due giovani sposi dopo la cerimonia e a farne un regalo di nozze modesto, ma simbolo di fecondità e amore eterno. Questo dono seguirà la famiglia per tre generazioni, portando fertilità e fortuna.
Antonio ripensa alla sua vita e a quella dei suoi fratelli - ai matrimoni, ai figli e ai nipoti, ai litigi e alle rappacificazioni, ai lunghi viaggi e ai ritorni a casa -, sempre sotto il segno di quel riso raccolto dalla zia che fa da collante tra chi non c'è più e chi deve ancora nascere.
Arroz de Palma
Azzoz de Palma

Con una scrittura lirica e intimista, un inconfondibile tocco di realismo magico e gustose suggestioni gastronomiche, Francisco Azevedo ricostruisce l'appassionante saga di una famiglia di emigrati portoghesi giunti in Brasile con la saudade nel cuore per il paese d'origine che non rivedranno più, seguendo lungo tutto l'arco del Novecento i cambiamenti sociali e culturali di una nazione in continuo sviluppo.

L'autore.
Francisco José Alonso Vellonzo Azevedo, drammaturgo, sceneggiatore cinematografico, poeta ed ex diplomatico, è nato a Rio de Janeiro nel 1951. Oltre a libri e a testi teatrali rappresentati in Brasile e all'estero, ha scritto più di duecentocinquanta opere, tra cui le sceneggiature di lungometraggi, cortometraggi, documentari.
Il riso di zia Palma segna il suo debutto come romanziere
.

La prossima storia ha anch'essa al centro una famiglia, questa volta però le vicende sono al femminile e si parla di ben cinque generazioni di donne, tutte presenti nella stessa casa, ognuna però con le proprie diversità, la propria vita... e i propri segreti!!!

LE RADICI DELL'ALBERO D'ULIVO
di Courtney Miller Santo


Le radici dell'albero d'ulivo
Ed. Mondadori
Omnibus
Trad. T. Albanese
312 pp
14.90 euro
USCITA 21 MAGGIO
2013
Trama

La famiglia Keller è davvero particolare: cinque generazioni di sole donne, riunite sotto lo stesso tetto in una vecchia casa che sorge nei pressi di un grande uliveto, nel cuore della California.
Anna Keller, l'indomita matriarca, ha centododici anni ed è determinata a diventare la persona più vecchia del mondo. Emigrata dall'Australia nel 1898 all'età di quattro anni, con il suo temperamento volitivo governa la casa che divide con la figlia Bets, ora novantenne, la nipote Callie, la bisnipote Deb e la trisnipote Erin.
La veneranda età e l'ottima salute di Anna e Bets attirano l'attenzione di un genetista interessato a scoprire la chiave della loro longevità.
Qual è l'elisir di lunga vita di questa dinastia tutta al femminile?
La risposta è forse racchiusa nelle radici degli alberi d'ulivo arrivati dall'Australia con Anna e i suoi genitori, da molti anni fonte di sostentamento della famiglia?
Anna è convinta che ci siano verità relative alle sue origini che lei custodisce da più di cent'anni e devono rimanere celate.
 E, come Anna, anche le altre Keller nascondono dei segreti. 
Pur essendo unite dai legami familiari e dalla casa in cui abitano, la loro vita insieme non è sempre stata facile, e sta per diventare ancora più complicata ora che Erin, la più giovane, è tornata, sola e incinta, dopo essere stata costretta ad abbandonare una promettente carriera di cantante lirica. 
Il suo ritorno e l'arrivo del genetista intenzionato a studiare la famiglia riaccendono emozioni tenute sepolte per troppi anni, scatenando rivelazioni che scuoteranno i loro equilibri nel profondo.

Le radici dell'albero d'ulivo è un romanzo d'esordio coinvolgente ed evocativo, capace di catturare le luci e le ombre di un gruppo di donne attraverso le loro storie appassionanti, una generazione dopo l'altra. In un racconto contraddistinto da charme e originalità, Courtney Miller Santo conduce i lettori alla scoperta delle vite delle protagoniste, con una scrittura ammaliante.
Roots Of The Olive Tree
,

L'autore.
Courtney Miller Santo ha compreso l'importanza delle storie ascoltando i racconti della sua bisnonna, che vive nel Nord della California.
Ha studiato giornalismo alla Washington and Lee University e poi ha scoperto i limiti delle storie vere lavorando come reporter in Virginia.
Insegna scrittura creativa alla University of Memphis, dove ha conseguito un master in discipline artistiche. I suoi scritti sono apparsi sul "Los Angeles Review", "Irreantum", "Sunstone e "Segullah". Vive in Tennessee con il marito, due figli e un cane. Il suo bene più prezioso è la foto di cinque generazioni di donne della sua famiglia
.


Terminiamo con un altro libro, un'altra storia, anch'essa "in famiglia"; questa volta però una famiglia costretta a separarsi, che porterà con sè conseguenze nella vita di tutti: per qualcuno il futuro assumerà il sensuale movimento del tango argentino, per altri il sapore del riscatto e della vendetta...

TANGO ALLA FINE DEL MONDO
di Diego Cugia


Tango alla fine del mondo
Ed. Mondadori
Omnibus
Trad. T. Albanese
552 pp
14.90 euro
USCITA 21 MAGGIO
2013
Trama

Palermo, 1894. Denunciati per aver manifestato contro le tasse, Michele Maggio, sua moglie Caterina e le gemelle Diana e Olivia vengono cacciati dal paradiso: un piccolo podere a Isola delle Femmine.
Don Tano, spietato agente marittimo, vende loro una fazenda in Argentina e i biglietti del piroscafo, promettendo fortuna oltreoceano. 
Ma al momento della partenza manca un biglietto e Diana, diciassettenne anticonformista e ribelle, è costretta a rimanere da sola in Sicilia. 
È soltanto il primo degli inganni di Tano che, pazzo di desiderio, la riduce in schiavitù. 
Nel Nuovo Mondo il terreno promesso si rivela una truffa e Michele è costretto a trovare lavoro al mattatoio di Buenos Aires.
La fatica delle giornate è compensata dall'incanto delle notti, trascorse al Bandoneón, un locale del porto dove, assieme ad altri emigranti, inventa il ballo del secolo: il tango.
Le note sensuali della nuova danza fanno da sfondo alla passione tra Michele e una signora dei quartieri alti, che sfida le convenzioni nell'oscurità del Bandoneón. È doña Blanca Flores, la moglie del proprietario del mattatoio.
Per quanto provino a sottrarsi alla forza del desiderio, i due non possono nulla, investiti da un genere d'amore dal quale non c'è scampo.
 Intanto Diana, a Palermo, fuggita dal suo aguzzino, medita il riscatto e la vendetta contro chi l'ha abbandonata.

In controtendenza al minimalismo oggi di moda, Cugia riscopre un genere, quello del romanzo d'appendice ottocentesco reso celebre da Balzac e Dumas, e lo celebra con questo Tango alla fine del mondo. Un ballo entusiasmante nelle nostre radici, uno scatenato feuilleton del terzo millennio.

L'autore.
Diego Cugia vive in campagna con una pecora e tre cani lupo. È il papà di Jack Folla, uno dei personaggi di fantasia più popolari della radio. Ha scritto fiction come Il Mercante di Fiori e ha collaborato ai successi di Adriano Celentano 'Francamente me ne infischio' e 'Rockpolitik'. Fra i suoi romanzi, No (Bompiani 2001), Jack Folla Alcatraz e Un amore all'inferno (Mondadori 2000 e 2005).

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz