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mercoledì 17 luglio 2013

Recensione LA CULLA VUOTA di M. Higgins Clark



Thriller letto e terminato oggi:

LA CULLA VUOTA
di Mary Higgins Clark


Sperling&Kupfer
307 pp
9,500 lire
1996
Trama

Vittima di un incidente stradale, il procuratore distrettuale Katie DeMaio viene ricoverata al Westlake Hospital, dove lavora il celebre ginecologo Edgar Highley, già candidato al Nobel. 
Quella notte, in ospedale, a Katie sembra di vedere qualcuno che carica il cadavere di una donna su una macchina. È solo l'effetto dei sedativi?
La scena le torna in mente qualche giorno dopo quando, nel suo ufficio, si trova alle prese con un dubbio caso di suicidio. 
Il medico legale Richard Carroll scopre un filo rosso che lega quella morte alle "cure sperimentali" praticate dal dottor Highley alle donne sterili.
 Ma è troppo tardi: Katie è già tornata nella sala operatoria di Westlake per sottoporsi a un intervento di routine. Sarà lei la prossima vittima di Highley?



il mio pensiero


La culla vuota è un medical thriller di Mary Higgins Clark, con protagonista una giovane donna, Katie DeMaio, vedova, sostituto procuratore di Valley, nel New Jersey, che si troverà a indagare, insieme ad altri colleghi preparati e svegli quanto lei, su un caso misterioso di suicidio da parte di una giovanissima donna incinta al sesto mese.
Misterioso perché sin da subito, cioè sin da quando la polizia, Katie DeMaio e il medico legale Richard Carroll mettono piede nella camera da letto in cui giace immobile il corpo  della donna, le cose non quadrano.
La prima ipotesi è che si sia ammazzata ingerendo del cianuro ma la semplicità di questa spiegazione non trova conforto nei diversi tasselli mancanti che impediscono che si formi un quadro completo e chiaro della situazione.
E' come se mancasse qualcosa ed è la stessa sensazione che ne avrà il marito della donna....
A turbare la valutazione del caso, poi, c’è una sorta di “allucinazione” che Katie crede di aver avuto una sera quando, ricoverata in ospedale per una notte a causa di un incidente non grave, vede dalla finestra della camera dell’ospedale una macchina, col bagagliaio aperto; la luce dei lampioni illuminano una “visione” inquietante e Katie vede il volto immobile e vuoto di una giovane donna bionda, sicuramente morta.
La sua è solo confusione dovuta allo stress e all’incidente o ha davvero visto una donna morta che giaceva in un’auto?
Quando poi riesce a vedere il volto della signora Vangie, riconosce che esso è proprio il viso da lei visto dalla camera dell’ospedale.., o meglio nei suoi incubi.
Ma allora come si spiega tutto questo?

Intanto, le indagini puntano sulla vita della povera Vangie Lewis, che era una donna particolare, sicuramente molto nervosa, con frequenti crisi isteriche, sposata col calmo e paziente comandante Chris; ma tra i due le cose non andavano troppo bene, soprattutto perché i due avrebbero desiderato un figlio ma questo non arrivava.

A legare Vangie a Katie c'è una persona: il ginecologo che si è occupato della gravidanza di Vangie...
E un caso fortuito farà sì che Katie conosca proprio questo ginecologo di fama mondiale, il dottor Edgar Highley, un uomo freddo, incline ad irritarsi facilmente, che terrorizza i dipendenti, adorato da tante coppie senza figli che, grazie al suo genio nell’ambito delle gravidanze e della sterilità, hanno potuto realizzare questo sogno.

Ma il genio del dottor è così limpido come sembra?
È un santo o un diavolo?
Qual è il prezzo dei suoi successi e del programma da lui fondato denominato “Programma Maternità Westlake”?

Nulla è come sembra e grazie all’intelligenza e alla testardaggine degli agenti coinvolti nel caso, si riusciranno a mettere insieme i tanti pezzetti del puzzle per arrivare alla soluzione del caso.
Certo, attorno a Vangie ruota un’altra persona che potrebbe aver avuto le sue ragione per non volerla più tra i piedi: il marito Chris, che sarà pure una brava persona, ma intanto l’amante ce l’aveva e tanti indizi di colpevolezza conducono a lui.
Il quadro si complica quando altre misteriose morti vanno ad aggiungersi a quella di Vangie, che già tiene sveglie parecchie persone, tutte convinte che il caso non debba essere chiuso per suicidio.
Anche perché – coincidenza? – queste morti piuttosto violente ed improvvise riguardano persone che, in un modo o nell’altro, hanno a che fare col primo cadavere.
E così, tra scarpe sospette, vestiti strappati, testimonianze dolorose di donne la cui vita è stata rovinata da luminari della medicina affetti da pericolosi deliri di onnipotenza, bimbi dai tratti fisici troppo diversi dai genitori…, Katie si ritroverà a rischiare la propria vita e il timore che lei ha degli ospedali diventerà una realtà fin troppo concreto.

Un buon thriller, scritto bene (anche se spesso la traduzione l’ho trovata poco fluida), con una buona tensione narrativa, in crescita nei momenti giusti; personaggi accattivanti, dei quali comprendiamo i tratti essenziali di personalità, le paure, le intenzioni, i sentimenti; il lettore è condotto man mano alla risoluzione dei tanti piccoli pezzi del puzzle degli omicidi, anche perchè non è sulla scoperta del colpevole che l’Autrice punta (quello è chiaro fin da subito), ma sul rischio che la sua intelligenza perversa lo porti a farla franca….

2 commenti:

  1. Ciao Angela, anni fa leggevo tanti libri di questa autrice e La Culla Vuota direi che è uno dei più riusciti. Davvero molto carino ^^

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz