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giovedì 3 ottobre 2013

PERDERSI E RITROVARSI: un racconto di Jamie Ford



Piccola recensione di un racconto che vi invito a leggere, in quanto omaggio della Garzanti per i suoi lettori, in vista dell'uscita di "Come un fiore ribelle" di Jamie Ford.


PERDERSI E RITROVARSI
di Jamie Ford

Dettagli prodotto
Ed. Garzanti
Trad. Ferrantini L.
GRATIS
(clicca sulla cover)

L'Autore inizia questo racconto facendo una sorta di "premessa", nella quale chiarisce che di solito le sue protagoniste femminili non sono la trasposizione fedele romanzata di personaggi reali; però è inevitabile che qualche tratto, delle donne a lui più vicine nella vita di tutti i giorni, si riversi qua e là nel carattere delle donne presenti nei suoi libri.
Anche perchè, Mr. Ford è davvero un beato tra le donne, basti pensare non solo alla fondamentale presenza della mamma ma poi anche la moglie e le figlie....
Insomma, scrivere storie al femminile a lui viene spontaneo!!
E la protagonista di questo suo scritto, inedito finora e che si ispira a "Il gusto proibito dello zenzero", è la ultra 40enne Dora Jean, sposata con Harold, con la quale però vive una situazione matrimoniale precaria, in quanto già in passato lui ha lasciato casa per poi tornare, come se niente fosse, dalla moglie.
Dora Jean, paziente, lo riaccoglie tutte le volte ed insieme vivono una vita di coppia che è più una farsa che qualcosa di genuino, soprattutto in presenza dei loro amici, con cui spesso e volentieri escono per bere qualche drink.
Se solo ci fossero dei figli... Forse il loro legame ne sarebbe rafforzato?
Ma non ne possono avere e lui di adottarne non ha intenzione...!
La vita di Dora Jean sembra trascorrere fin troppo monotona e tranquilla.
In attesa che il marito si accorga davvero di lei e la apprezzi, la faccia sentire amata.
In attesa che il padre - , unica presenza affettiva nella propria vita e che lavora da sempre sulle navi, andando per mare - torni.
In attesa che a lavoro cambi qualcosa.
In attesa di ritrovare se stessa, di riprendere in mano la propria vita, come si dice.
Riuscirà Dora Jean a dire basta ad un marito indifferente, capriccioso, che pensa di poter andare e venire, convinto che la propria moglie stia sempre lì, buona buona, ad aspettarlo, e a infischiarsene delle amiche pettegole che amano fare gossip sulla sua pelle?

E' un racconto breve, si legge davvero velocemente, però Ford riesce comunque a darci un quadro di chi sia Dora Jean (del tipo di esistenza da lei condotta, delle "problematiche" di donna comune alle prese con un matrimonio ormai grigio), così da comprendere le sue azioni, i suoi pensieri.
Ammetto di non essere un "tipo da racconti", forse perchè ho bisogno di.... diverse pagine (=più tempo) per conoscere ed affezionarmi ai personaggi, ma mi rendo anche conto che la bravura di uno scrittore sta anche in questa "capacità di sintesi": presentarti una situazione e dei personaggi con poche parole, pochi "scatti", poche scene, ma sufficienti a lasciarti entrare dentro la storia, chiara e nitida nonostante la sua brevità.


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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz