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venerdì 4 ottobre 2013

Recensione L'AMORE BUGIARDO di Gillian Flynn



Buondì!!
Ieri sera abbiamo concluso con una recensione, oggi apriamo la giornata sempre con una recensione!!
Il libro mi è stato spedito da Elle (Gran Premio delle Lettrici, seconda rilettura), che ringrazio!!


L'AMORE BUGIARDO
di Gillian Flynn

Ed. Rizzoli
Vintage
Trad. F. Graziosi,
I. Zani
462 pp
13 euro
2013
Trama

Amy e Nick si incontrano a una festa in una gelida sera di gennaio. Uno scambio di sguardi ed è subito amore.
Lui la conquista con il sorriso sornione, l’accento ondulato del Missouri, il fisico statuario.
Lei è la ragazza perfetta, bella, spigliata, battuta pronta, il tipo che non si preoccupa se bevi una birra di troppo con gli amici. Sono felici, innamorati, pieni di futuro.
Qualche anno dopo però tutto è cambiato.
Da Brooklyn a North Carthage, Missouri. Da giovani professionisti in carriera a coppia alla deriva. Amy e Nick hanno perso il lavoro e sono stati costretti a reinventarsi: lui proprietario del bar di quartiere accanto alla sorella Margo, lei casalinga in una città di provincia anonima e sperduta.
Fino a che, la mattina del loro quinto anniversario, Amy scompare. È in quel momento, con le tracce di sangue e i segni di colluttazione a sfregiare la simmetria del salotto, che la vera storia del matrimonio di Amy e Nick ha inizio.
Che fine ha fatto Amy? Quale segreto nasconde il diario che teneva con tanta cura? Chi è davvero Nick Dunne? Un marito devoto schiacciato dall’angoscia, o un cinico mentitore e violento, forse addirittura un assassino?

Raccontato dalle voci alternate di Nick e Amy, L’amore bugiardo è una vertiginosa incursione nel lato oscuro del matrimonio. Un thriller costruito su una serie di rovesciamenti e colpi di scena che costringerà il lettore a chiedersi se davvero sia possibile conoscere la persona che gli dorme accanto.

il mio pensiero
La verità non è mai tutta e solo da una parte.
Bisogna sempre ascoltare tutte e due le campane prima di emettere giudizi.
Avete mai sentito o pronunciato "enunciati" saggi e veri come questi?
Io credo di sì, e magari - coi tempi che corrono, in cui la violenza e gli omicidi sono all'ordine del giorno - forse lo avremo detto in quei casi, letti sui giornali o visti in tv, di omicidi in cui ad essere coinvolti e sospettati sono immediatamente e per primi i parenti stretti della vittima.
E in tanti casi... i sospetti sono ben fondati.
Per la serie: "Chi ti conosce ha qualche ragione in più per avercela con te".

Beh, L'amore bugiardo, in qualche modo, fa proprio questo "gioco" perfido: metterci davanti agli occhi alcuni fatti ma presentandoceli non dall'esterno ma dall'interno, nel senso che l'Autrice ha scelto di adottare come tecnica narrativa, quella del narratore interno, narratore che però è doppio, affidato ora al protagonista maschile, ora a quello femminile.
Nick Dunne ed Amy Elliott sono marito e moglie da 5 anni e si conoscono da 7.

Sono felici? Si amano? La loro vita di coppia è perfetta?


Capitolo dopo capitolo, da subito, l'Autrice ci apre la storia partendo dal presente, che viene narrato inizialmente solo da Nick; ad esso si alterna la storia narrata dalla prospettiva di Amy, che però fa un salto indietro e ci fa conoscere i "trascorsi", cioè da quando la loro storia è incominciata.

Nick ed Amy sono stati molto innamorati, felici, entusiasti l'uno dell'altra; Amy amava il modo di essere di Nick un po' "bambinone", bello, giovane, dall'umore altalenante, intelligente sì, ma non troppo, o comunque meno di lei.
Nick amava Amy: la sua intelligenza (superiore alla sua, di sicuro), la furbizia, il suo essere colta, arguta, spiritosa al punto giusto, ma anche n po' calcolatrice e manipolatrice...
E così, mentre Amy ci narra tutto da principio, quando era tutto "rose e fiori" (almeno prima di trasferirsi da New York al Missouri) Nick parte dal presente, dal 5 luglio 2010, giorno del loro quinto anniversario di matrimonio.
Non solo, ma anche il giorno della scomparsa di Amy
Eh sì, perchè, quella mattina Amy sparisce, ma il modo in cui viene lasciata la casa (in assenza di Nick) fa pensare a un rapimento; chiedendo in giro, poi, è emerso che la ragazza aveva pure comprato una pistola, nei giorni precedenti.

Perché? Da chi voleva difendersi? Di chi aveva paura?


Dal momento in cui l'opinione pubblica e la polizia vengono a sapere della scomparsa misteriosa ed inspiegabile della dolce e bella Amy (che non è propriamente un personaggio sconosciuto, in quanto è la "musa ispiratrice" di una serie di libri per ragazzi molto venduti qualche anno prima, incentrati sul perfetto ed ideale personaggio della Mitica Amy, di cui sono autori i perfetti genitori della nostra protagonista), inizierà una sorta di "gioco al massacro" mediatico a danno dell'unico e possibile indiziato: il marito, Nick Dunne.

Nick si ritrova spaesato, confuso e arrabbiato: che sta succedendo? Perchè tutti dubitano di lui e credono che possa aver fatto del male alla moglie?
Il problema di Nick è che, pur non essendo stupido, a volte è un sempliciotto e agisce/parla d'istinto, non pensa alle reazioni di chi lo osserva o ascolta, non immagine le "conseguenze a lungo termine" delle proprie azioni.
Ma Amy sì. Lei è una stratega.
O è forse una vittima e Nick sta cercando di apparire l'innocente e far passare la moglie per la paranoica?
Perchè il diario che Amy sta scrivendo e che il lettore legge alternativamente alla "versione" di Nick, ci apre il velo su un matrimonio che non stava andando proprio a gonfie vele, dove lei è la vera innamorata, paziente, arrendevole, ricca e sfruttata dal marito per i suoi soldi; lui è il marito donnaiolo, indifferente, spesso irritabile e crudele con la povera moglie indifesa...

Il punto di vista di Amy ci dice: Nick non è come sembra, non è dolce, carino, amorevole, ma ha i suoi momenti in cui mi fa mooolta paura.

Ma Nick ci dice: sì, ok, non sono il marito perfetto, ci sono molto momenti no nel matrimonio, il lavoro va male e sono frustrato, mi piacciono anche le altre donne.... ma non sono un assassino...!

Dov'è la verità?
Che fine ha fatto Amy?
Se n'è andata, l'hanno rapita, l'hanno uccisa?

Mentre la polizia e i media sono concentrati a controllare ogni mossa del marito "quasi sicuramente colpevole di omicidio" per puntare il dito contro ogni sua mossa falsa, Nick dovrà scervellarsi per risolvere gli ultimi indizi della caccia al tesoro che ogni anno Amy organizza in occasione del loro anniversario, alla fine della quale c'è il regalo per lui.
A cosa condurranno gli indizi della caccia al tesoro di quest'anno?



Il lettore segue, capitolo dopo capitolo, tutte le incredibili (a tratti surreali, da film!!) vicende che costellano non solo il matrimonio dei due, ma anche la scomparsa stessa di Amy, gli indizi che man mano vengono fuori e che sembrano essere troppo chiari....!
Così tanto da sembrare architettati da una mente sì geniale, ma anche contorta....

Dov’è la verità?

Attraverso una narrazione assolutamente avvincente, un ritmo davvero incalzante, con dialoghi dinamici, cambi di scena e di punti di vista che ci lasciano vedere le “due facce della medaglia” in modo talmente convincente da farci dubitare su quale sia la verità vera, attraverso una trama costruita in modo geniale, originale, ricca di colpi di scena ad ogni capitolo, il lettore non può non seguire le vicende contorte di Amy e Nick stando sempre col fiato sospeso, aspettandosi chissà quale novità nella pagina successiva che vada a far crollare la situazione precedente.

I protagonisti sono assolutamente ben delineati, grazie alla tecnica di alternare il narratore (sempre interno e in prima persona); la loro psicologia, i comportamenti, i pensieri, le contraddizioni, si palesano pian piano e così pure gli altri personaggi attorno e il contesto in cui sono collocati.
Tutti i particolari sono curati, nulla è dimenticato o lasciato al caso e si giunge alla fine del libro con la domanda: Come concluderà l'Autrice questa vicenda complicata, perfida, in cui nulla è come sembra, in cui la verità pende ora di qua ora di là, ma in cui a un certo punto ci si farà un quadro tanto chiaro della situazione da aspettarsi un finale "scoppiettante", originale, geniale, degno di una narrazione che fino a quel momento ha realmente tenuto il lettore col fiato sospeso?

Ecco, non so cosa penseranno gli altri o cosa ha pensato chi l'ha letto; non so quale finale voi gli "appioppereste", ma certo è che non pensavo a quello scelto dalla Flynn.
Non dico che non vada bene, ci mancherebbe; anzi, c'è da dire che la sua scelta narrativa alla fine è in sintonia con il senso di inquietudine e di "follia" che comunque caratterizza il rapporto tra Amy e Nick in tutte le pagine; però è come se lo trovassi poco "realistico", credibile, ma forse è giusto così, visto che tutta la trama è basata su qualcosa che è "sopra le righe", che ci lascia stupiti a ogni colpo di scena.

Il mio giudizio è comunque positivo: un thriller scritto bene (anche la traduzione credo renda merito), davvero interessante, avvincente, non banale, che presenta l'amore e il rapporto di coppia come un "luogo" dai tanti risvolti oscuri, che dall'esterno è impossibile conoscere appieno, e con personaggi dalla psicologia senza dubbio affascinante, che impariamo a conoscere e nei cui panni inevitabilmente proviamo a metterci.

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz