PAGINE

giovedì 23 gennaio 2014

Recensione NON CHIUDO MAI LA PORTA A CHIAVE di Elena Lo Muzio



Cominciamo la giornata con una recensione ed ecco il mio pensiero su...


NON CHIUDO MAI LA PORTA A CHIAVE
di Elena Lo Muzio


Sesat Edizioni
Narrativa Rosa
2,49 euro
Trama

Due ragazzi, una ragazza, una nonna appassionata di nuove tecnologie e un reality show che promette di trovare lavoro: questi i divertenti ingredienti di un’opera originale e brillante.
Roberto viene scelto per partecipare a “Chi non vuol essere un precario?” un nuovo programma di MillenniumTV.
Dovrà, nel corso delle settimane, superare svariate prove per vincere il posto di lavoro dei suoi sogni: insegnare in un prestigioso liceo. Impresa non facile se i concorrenti sono una cubista dalla lacrima facile e un pizzaiolo dalla vita drammatica, idoli dei tele-votanti, e se quasi ogni giorno una troupe televisiva segue ogni sua mossa.
Francesco, invece, gestisce l’azienda fondata da suo nonno, un uomo rigido e all’antica; e poi c'è Nonna Internet, un’anziana signora che, da quando vent’anni prima ha imparato a programmare il videoregistratore, è diventata una fruitrice di prodotti elettronici e un’attiva internauta.
E Stella? Beh… lei, con il cuore diviso fra Francesco, il suo ex ancora amico, e Roberto, l’affascinante new entry, si trova suo malgrado a vivere situazioni grottesche sotto l’occhio delle telecamere lasciandosi travolgere dagli eventi.
Ma, come nella migliore tradizione dei reality, un videomessaggio di una persona speciale cambierà l’esito di una storia che sembrava già scritta e porterà la nostra eroina a percorrere la strada dell’amore in compagnia di


il mio pensiero
Amicizia, flirt, amore a tutte le età, precariato e tentativi di tirare avanti, partecipazione a reality show: questi gli ingredienti che compongono il mondo fresco e spiritoso disegnato per noi da Elena Lo Muzio.

Stella e Fra' sono attualmente buoni amici, anche se hanno condiviso una relazione sentimentale con tanto di convivenza; sono due giovani che amano la libertà, non sono ossessionati dalla ricerca del grande amore, conducono una vita tranquilla, per nulla sopra le righe, divisi tra lavoro e amicizie.
Accanto a Stella (che non è neanche il suo vero nome, ma lo è diventato in seguito ad un equivoco con una vicina...) c'è l'amica Karol, vivace, fidata, sposata con Marco ed in attesa del loro primo figlio: c'è la simpatica Nonna Internet, un'anziana amante delle moderne tecnologie, e poi, piombato all'improvviso a rivoluzionare un po' di cose e a portare più colore alle giornate di tutti, c'è Roberto, che diventa immediatamente amico di Fra' e di Stella.
Tanto amico da "infilarsi" tra i due ex e mettere un po' in confusione Stella, che si ritrova ad essere "cortesemente contesa" tra i due giovanotti, che però non si riveleranno mai troppo audaci o pressanti, il che non farà che aumentare la sua indecisione.

A complicare e a vivacizzare questo strano rapporto a tre sarà il problema della perdita del lavoro da parte di Roberto (che normalmente svolge la professione di insegnante), il quale cercherà di ovviare "all'inconveniente" partecipando ad un reality show, che vede come protagonisti dei giovani che vivono condizioni di precariato lavorativo.

E così, le telecamere entrano nella vita di questi tre "amici", come una sorta di Grande Fratello che si intrufola, col proprio occhio invadente, nelle giornate e nella quotidianità di Roberto e di coloro che gli gravitano attorno, coinvolgendo tanto chi vorrebbe sfuggire alle telecamere, quanto chi ne approfitta per avere i propri "cinque minuti televisivi."
E tra una ripresa e una puntata in tv, Stella imparerà a conoscere un po' meglio Roberto, ritroverà un po' di sintonia con Fra', vedrà sbocciar l'amore lì dove meno se lo sarebbe aspettato... e tutto andando verso un finale non scontato e sicuramente in linea con l'atmosfera di leggerezza che si respira ad ogni pagina.

Pochi personaggi, sufficientemente delineati, senza troppi "psicologismi" (passatemi il termine) o eccessive sequenze riflessive a rallentare il ritmo della narrazione; è però pur vero che quest'ultima procede forse anche troppo velocemente, senza dar tempo al lettore di "metabolizzare" i fatti e gli eventi.
Ecco, se dovessi trovare una "pecca" , credo che sarebbe da ricondurre a questa "frettolosità" nel susseguirsi delle varie situazioni; ad ogni modo, le varie vicende son presentate con molta dinamicità, si collocano in pochi ambienti ben precisi, il linguaggio è scorrevole, semplice, immediato, situazioni realistiche e simpatiche allo stesso tempo (dall'anziana supertecnologica all'idea di inserire una cosa attualissima quale i reality, che nessuno ammette di vedere ma su cui si è informatissimi, malgrado l'ostentato disinteresse...!), il tutto narrato facendo attenzione al punto di vista dei personaggi principali e sempre con una gradevolissima sfumatura ironica, senza con questo dimenticare tematiche importanti, dal lavoro che non c'è alla morte di una persona cara, ma sempre affrontate con ottimismo e col sorriso.

Lettura leggera, piacevole, che strappa il sorriso.

Nessun commento:

Posta un commento

Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz