PAGINE

venerdì 10 gennaio 2014

Recensione SHADOWS di Jennifer L. Armentrout



Recensione week-endiana....:

SHADOWS
di Jennifer L. Armentrout

Ed. Giunti Y
Trad. S. Reggiani
176 pp
12 euro
NOVEMBRE 2013
Trama

L'ultima cosa che Dawson Black si sarebbe aspettato era Bethany Williams.

Come forma di vita aliena sulla Terra, Dawson e il suo gemello Daemon trovano che le ragazze umane siano... un passatempo divertente.
Ma innamorarsi di una di loro sarebbe folle.
Pericoloso. Allettante. Irrinunciabile.
Bethany viene dal Nevada, e l'ultima cosa che cerca nel West Virginia è l'amore.
Ma ogni volta che i suoi occhi incontrano quelli di Dawson si scatena un'attrazione innegabile.
E anche se i ragazzi sono una complicazione di cui farebbe volentieri a meno, non riesce davvero a stare lontana da lui. Attratta. Desiderata. Amata.
Dawson però nasconde un segreto inconfessabile che non solo può cambiare l'esistenza di Bethany, ma rischia di mettere in pericolo la sua vita.
Si può rischiare tutto per una ragazza umana? Si può sfidare un destino inesorabile come l'amore?

il mio pensiero

Cosa è accaduto ai fratelli Black, gli alieni appartenenti alla "razza" Luxen, prima che la teen ager Kate facesse il suo ingresso nella vita di Daemon e Dee?
Leggerlo in Shadows mi ha chiarito alcuni particolari solo accennati in Obsidian, riguardanti in special modo l'ostilità e la forte diffidenza di Daemon Black verso gli "instabili" e inaffidabili umani, l'esagerato senso di protezione verso la gemella Dee e l'accenno al fratello scomparso (morto?) Dawson.

Ebbene, proprio di Dawson si parla in questo prequel, breve, leggero per certi versi ma dolce per altri.
Dawson vive con i suoi fratelli in Virginia, ma essi non sono umani, bensì alieni, provengono dall'ormai distrutto pianeta Lux e sono quasi integrati nella società umana. Quasi perchè a controllare ogni loro movimento c'è il Dipartimento della Difesa, che spia la loro vita, li chiama regolarmente a rapporto e sta attento affinchè questi moderni extraterrestri dall'aspetto umano (e perfetto) ma dai super poteri, non intralcino l'esistenza delle persone.
E i Luxen, che vivono tra gli umani pur essendo altamente consapevoli di non esserlo nel DNA, sanno che devono stare molto attenti affinché nessuno scopra la loro identità, soprattutto a causa della grande quantità di energia che sono costretti a tirar fuori dal loro "corpo luminoso" per combattere contro i nemici di sempre, le malefiche ombre denominate Arum, sempre ala ricerca di Luxen e pronti a succhiare la vita ai poveri umani che hanno a che fare con i luminosi alieni.
Insomma, la vita per un Luxen è già abbastanza complicata senza che ci si metta anche... l'amore!!
Ma quando l'amore arriva... c'è poco da fare e questo Dawson lo imparerà a sue spese.

Pur essendo il gemello di Daemon e fisicamente identico a lui, i due son diversi di carattere e Dawson infatti è meno "orso", meno sarcastico e cinico e senza dubbio più dolce.
A scoprire queste sue tenere caratteristiche sarà la bella Bethany Williams, timida e appassionata di pittura, appena giunta in città, che fa la conoscenza, il primo giorno di scuola, proprio con il bellissimo Dawson, che resta a sua volta abbagliato dalla semplice e dolce bellezza della fanciulla.
Tra i due scatterà immediato il colpo di fulmine ma le cose non potranno sempre filare lisce, perchè a dividerli è la vera identità di lui: essere un alieno non è propriamente un ostacolo da poco, se la persona che vorresti frequentare e che ti piace è niente poco di meno che una povera umana.

Chi è vicino e vuol bene a Dawson cercherà in tutti i modi di farlo ragionare su quanto sia assurdo e pericoloso per un Luxen intrecciare una relazione troppo stretta con una ragazza umana; pericoli che corrono non solo gli alieni ma anche gli umani stessi...

Ce la farà la ragione a prevalere sul sentimento che pian piano sta nascendo tra i due sedicenni?

Entrambi hanno una gran voglia di amare ed essere amati, di sapere che c'è qualcuno che li aspetta all'uscita dalla lezione, che ama ascoltarli, con cui possono essere se stessi, lasciandosi andare a coccole e tenerezze.
In fondo, sono solo due ragazzi di sedici anni che non hanno fatto ancora l'esperienza di essere innamorati e che si buttano in quel sentimento rivoluzionario che si chiama amore con entusiasmo e paura insieme, con fiducia e dubbi, e con un pizzico di ... incoscienza...!

Dawson è un adolescente perfetto: non è solo bello, ma è anche protettivo, dolce, sensibile, appassionato... Come potrebbe non far innamorare una ragazza ingenua e tenera come Bethany, che per amore sarà pronta a farsi completamente "abbagliare" (è proprio il caso di dirlo...!) dal suo bel principe alieno, disposta ad andare incontro a qualsiasi conseguenza pur di vivere con lui l'amore sincero che sta nascendo?

Mi fermo qui e aggiungo soltanto che questo romanzo "introduttivo" alla trilogia Lux, come ho detto già per Obsidian, è un libro leggero, senza grosse pretese, ma comunque piacevole.

Se non riesco a trovarvi grossi meriti, è altrettanto vero che non vi trovo neppure grosse pecche: è una storia molto lineare, forse non particolarmente originale, ma comunque gradevole da leggere, con personaggi che appaiono sufficientemente delineati - del resto, c'è tempo per soffermarsi sulle loro personalità, visto che seguiranno altri libri -, non ci sono significativi colpi di scena, anche se il finale potrebbe risultar diverso da come un lettore se lo immagina (a meno che non abbiate letto il primo libro).

Devo dire che mi è piaciuta molto la tenerezza che l'Autrice mette nel dipingere l'amore tenero e fresco tra Bethany e Dawson, che risultano molto dolci e spontanei.

Una lettura carina, non mi sento affatto di sconsigliarla, adatta ad un pubblico soprattutto molto giovane, anche se a me la curiosità di andare oltre, l'ha messa..! ;)

E ora attendiamo il secondo libro della trilogia e chi vuole può leggere la mia recensione del primo, OBSIDIAN.

clicca per
recensione





Nessun commento:

Posta un commento

Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz