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martedì 18 febbraio 2014

Recensione IL LEONE, LA STREGA E L'ARMADIO (Le Cronache di Narnia #1)


Finalmente comincio a dare corpo ai miei propositi librosi del 2014...

LE CRONACHE DI NARNIA
Il leone, la strega e l'armadio
di C.S. Lewis


Ed. Mondadori
176 pp
1955
Peter, Susan, Edmund e Lucy sono sfollati in campagna: c'è la guerra, e là saranno più al sicuro che a Londra. 
E quante sorprese li aspettano, nella grande casa che li ospita! 
La più straordinaria è senz'altro un immenso armadio che sembra fatto apposta per nascondercisi dentro, e che in realtà è una "porta" per entrare in un altro mondo. 
Quali segreti possono nascondersi in un armadio chiuso? 
Lucy e i suoi fratelli non immaginavano certo che nell'enorme guardaroba della casa di campagna ci fosse una porta, e dietro la porta un mondo popolato di fauni, gnomi, animali parlanti e creature meravigliose.
È il fantastico regno di Narnia, una landa bellissima, ma stretta nella morsa di un inverno senza fine e dominata dalla spietata Strega Bianca, che ha cancellato le stagioni e trasformato i nemici in statue di marmo. Ma c'è una creatura, grande e maestosa, che il più potente degli incantesimi non riuscirebbe a piegare: il suo sguardo è furente e presto tornerà a fare giustizia di ogni crudeltà e sopruso...




il mio pensiero

Che dire che non sia stato già detto (e anche molto meglio di quanto potrei fare io) su un classico della Letteratura Fantasy quale "Le Cronache di Narnia"?
Ieri ho letto solo il primo libro e me ne son già innamorata..! Al pari dei quattro fratelli, anzi - per dirla alla Lewis - dei due figli di Adamo e delle due figlie di Eva, non vedo l'ora di ritornarci tuffandomi nel secondo libro...!
L'ho iniziato con l'entusiasmo di una bambina desiderosa di fare un viaggio in un luogo meraviglioso e straordinario partendo da una realtà comune e "banale": un semplice armadio pieno di vecchie e soffici pellicce.
Basta un armadio a dividere la realtà - spesso così piatta e abitudinaria - da un mondo straordinario, in cui si fanno incontri bizzarri e si vivono esperienze al limite di ogni immaginazione!
Ed è bastata un pizzico di curiosità e "la casualità" di chiudersi in un vecchio e grande armadio, che la piccola e dolce Lucy si è ritrovata catapultata dal morbido delle pellicce al fresco della neve, che copre testardamente un incantevole paesaggio "oltre l'armadio", appunto...
Un posto freddo eppure fiabesco, in cui Lucy fa immediatamente un inverosimile incontro: un fauno, il gentile Tumnus, che però Lucy scoprirà essere un "servo" della malvagia Strega Bianca, che si dichiara arbitrariamente Regina di Narnia.
Tumnus è una creatura buona e coraggiosa e non vorrebbe obbedire alla Strega, che ha dato l'ordine di acciuffare con l'inganno gli umani e di portarli da lei, con lo scopo di evitare che si realizzi una antica profezia, che prevede che due femmine e due maschi umani facciamo ingresso a Narnia togliendole il potere....
Ma Tumnus è colpito dalla bontà e dalla dolcezza della sua piccola visitatrice umana e così decide di non rapire Lucy e di lasciarla tornare a casa, con una triste conseguenza per sè, perchè la "pseudo-regina" non ammette disobbedienze e ha la cattiva mania di trasformare i servi infedeli in statue di pietra.
Intanto, al di qua dell'armadio, Lucy faticherà non poco a convincere i suoi fratelli che oltre le pellicce c'è un mondo fantastico; tra le prese in giro di un dispettoso Edmund e i sospiri di Susan e Peter, i quattro diverranno protagonisti, loro malgrado di un'avventura incredibile, in cui si imbatteranno in simpatici castori parlanti, ma anche in nani cattivelli, lupi spaventosi ed altri esseri poco raccomandabili e al servizio della cattivissima Strega.... e nel Re della Foresta, il personaggio di Narnia più affascinante: Aslan.
Aslan è un leone, anzi il leone, l'unico che può davvero regnare a Narnia, in quanto terribile, temibile ma giusto e generoso.
La sua generosità e il suo coraggio verranno fuori durante l'avventura dei quattro fratelli, soprattutto perchè uno di loro avrà uno "scivolone", avendo un comportamento poco leale che potrebbe avere conseguenze drammatiche anche per gli altri.
Chi potrà sacrificarsi e portare la primavera in una Narnia destinata a un perenne inverno senza Natale a causa della malefica strega? Chi potrà donarsi al posto della vittima sacrificale scelta proprio dalla strega e vincere contro ogni maleficio e contro la morte?

Lewis è, si sa, uno scrittore cristiano ed è palese in questo libro (e credo anche nei successivi) la morale cristiana e in particolare la simbologia biblica; c'è molto in Aslan di Gesù e del suo essere l'Agnello che si sacrifica sulla croce e dona il proprio sangue in favore dell'umanità perduta e questo è (a mio avviso) un punto a favore di questa saga destinata in particolare ad un pubblico molto molto giovane.

Sono solo al primo scalino della saga e di certo non ho gli strumenti per dire se La Cronache di Narnia possano definirsi o meno un capolavoro letterario, se meritino o meno un paragone con altre saghe ed altri autori del genere...., però mi sento di dire che il linguaggio, lo scenario, i personaggi, il loro "tratteggio" (affidato alle parole e alle azioni, più che ad un'analisi psicologica fatta di proposito dall'Autore), i dialoghi, la netta opposizione bene/male, cattivo/buono, la presenza di significati allegorici presi dal Cristianesimo, per la loro semplicità e linearità, siano assolutamente adeguati al target di lettori al quale i libri sono destinati (bambini//ragazzini); ciò non toglie che sia in grado di far sognare anche i più grandi, come è accaduto alla sottoscritta.

Consigliato a chi vuol fare un viaggio aldilà del reale attraverso non un armadio magico ma tramite le pagine di un libro, tra l'altro anche breve e che in poche ore si legge tranquillamente.



**Precisazione: ho cominciato da questo libro e non da "Il nipote del mago", seguendo l'ordine di composizione dell'Autore.

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz