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mercoledì 13 agosto 2014

C'è posta per me!



Buongiorno amici e lettori!!!

Come procede il "vostro agosto"?
Il mio.... a casa..., niente vacanze per ora.... E se consideriamo che "l'estate sta finendo"...., sto messa maluccio, vero?
Menomale che ci sono i libri, compagni fedeli!

Ieri il postino ha suonato e mi sono fiondata alla porta per sapere se ci fosse qualcosina per me!!
E c'era!!

clicca
I primi tre libri della bella e romantica collana "Lettere d'amore", comprendente 20 uscite in allegato al Corriere della Sera, in uscita il martedì a 6.90 euro cad. (clicca sull'img a sinistra per leggere il calendario delle uscite).

Se non ho fatto mali i conti, quella di ieri dovrebbe essere stata la quinta uscita (Nel mio cuore nel mio sogno, di Frida Kahlo; la prossima, martedì 19: Cara Mileva, di Albert Einstein).

Vi ricordo anche che in edicola è già iniziata un'altra iniziativa: 20 gialli della bravissima Agatha Christie (QUI per rivedere il post).

Ma vediamo più da vicino i tre libri che mi sono arrivati e dei quali vi dirò la mia opinione nei giorni a venire.
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LETTERE D'AMORE AD ALBERTINA ROSA
di Pablo Neruda

Sinossi

L'amore tra Pablo e Albertina ha inizio a Santiago del Cile, dove i due si trasferiscono nel 1921 per frequentare l'università. Per il poeta che viene dalla provincia è la scoperta di un amore cittadino, concreto, sessuale, fiorito nella misera vita studentesca. La passione divorante si riversa subito sulla carta e s'incendia soprattutto durante le vacanze, quando i due innamorati si separano per far ritorno alle rispettive famiglie. Il tempo e gli eventi non sembrano spezzare il legame: l'ultima lettera del poeta cileno è del luglio 1932, due anni dopo il suo matrimonio con Maria Antonieta Hagenaar Vogelzanz e quattro anni prima di quello di Albertina con il poeta Ángel Cruchaga Santa María, amico intimo di Neruda. Le strade dei due si dividono ma in queste pagine l'amore di gioventù resta vivo per sempre.

DA QUALCHE PARTE NEL PROFONDO
di Rainer Maria Rilke e Lou Andreas-Salomé


Sinossi

''D'ora in poi potrai contare su di me'' scrive Lou a Rainer, ed è non solo tra le più belle dichiarazioni d'amore, ma anche una vera e propria dichiarazione d'intenti, poetica e culturale. Nelle numerose lettere che si scambiarono, selezionate in questa raccolta, rifulge infatti un legame che per il poeta praghese doveva rappresentare uno spartiacque nella sua maturazione esistenziale e letteraria; una svolta, un nuovo inizio. Rainer si appoggia a Lou nello smarrimento del periodo parigino, nel ricorrente dubbio creativo, nella paura della malattia, riconoscendola come unica interlocutrice attenta e presente nei momenti decisivi del suo tormentato percorso. Lou commenta da fine intellettuale le opere che lui le manda, lo sostiene nello sconforto con la sua forza, e dal freddo inverno russo gli ricorda la struggente ma fulgida bellezza del mondo. La stessa che, anche grazie a questa lunga e appassionata amicizia, lui saprà esprimere nelle sue opere.

UN VIAGGIO CHIAMATO AMORE. Lettere 1916-1918
di Sibilla Aleramo, Dino Campana


Sinossi

Figure e fatti di grande rilievo storico e letterario del primo Novecento italiano fanno da sfondo a un carteggio che Mario Luzi definì una ''deflagrazione d'amore''. Questo infatti ci appare fin dalle prime pagine nella luminosa prosa di Sibilla Aleramo: un legame assoluto, in cui la donna si inabissa con voluttà e dedizione. Ma Dino Campana, da lei amato prima nelle pagine dei ''Canti Orfici'' e poi nella realtà degli incontri, è una personalità complessa e già sul limite della follia. Sa impietosirla, ricattarla, giocare con la sua gelosia. E Sibilla sfugge, volge il tormento in letteratura, fa della scrittura delle epistole e dei suoi romanzi una barriera tra sé e questo sentimento troppo forte che la divora. Dino la insegue, sa ritrovarla anche quando lei non lascia un indirizzo, chiama in causa gli amici come complici del suo pentimento, ma è troppo tardi, anche perché su di lui incombe l'ombra scura del manicomio.



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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz