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domenica 28 settembre 2014

ANTEPRIMA GARZANTI. 'UN GATTO, UN CAPPELLO E UN NASTRO' di Joanne Harris



Una magica raccolta di racconti firmata dalla penna della bravissima Joanne Harris ^_-

«La fantasia di Joanne Harris non conosce confini.»
«The Independent»

«Una lettura imperdibile, divertente e un po' incantata.»
«Vogue»

«Joanne Harris ci regala una raccolta di racconti che parlano della magia della vita di tutti i giorni.»
«Glamour» 

UN GATTO, UN CAPPELLO E UN NASTRO
di Joanne Harris


Ed. Garzanti
Trad. L. Grandi
350 pp
USCITA 30 OTTOBRE
2014
Un gatto per tenermi compagnia.
Un cappello per nascondermi.
Un nastro per legare un sogno.

CHE COSA VI PORTERESTE SU UN'ISOLA DESERTA?

L’autrice di Chocolat non ha dubbi: un gatto, un cappello e un nastro. 
Tre oggetti in apparenza comuni che all’occorrenza sono in grado di far scaturire una miriade di immagini e di storie. 
Perché raccontare per Joanne Harris è un modo di affrontare la vita e le sue sfide: niente è impossibile per l’immaginazione, e se riusciamo a immaginare ci sarà sempre un finale inaspettato per ogni giorno della nostra vita.

I racconti di Joanne Harris raccolti in Un gatto, un cappello e un nastro sono legati tra loro come scatole cinesi: basta aprirne una per scoprirne infinite altre, nascoste a una prima occhiata e per questo ancora più preziose. 
Storie popolate da personaggi profondamente umani, alle prese con difficoltà come il dolore di un lutto o lo svanire di un desiderio da tempo inseguito.
Personaggi che nella fantasia e nella parola trovano non solo una via di fuga, ma anche una risorsa inesauribile di speranza e di forza di volontà. 
È il caso di Ngok e Maleki, due ragazzine africane che rifiutano di piegarsi a un destino di privazioni. O di Faith e Hope, anziane signore che, escluse dalla gita al mare della casa di riposo in cui vivono, si vendicano smascherando, con passione da detective, un grave sopruso. 
O di Maggie, che nella pasticceria troverà la dolcezza che la vita le ha negato.
E ancora, ragazzini abituati a viaggiare più nella rete che nella realtà; una madre a caccia del figlio perduto fra le maglie insidiose di Twitter; un attore alla ricerca di una nuova vita e di una nuova casa che si rivelerà già occupata da una famiglia di fantasmi; un aspirante investigatore più portato all’avanspettacolo.

Ancora una volta dopo Profumi, giochi e cuori infranti Joanne Harris torna alla forma, a lei più che congeniale, del racconto. 
Mondi lontani e vicini, atmosfere calde e coinvolgenti, personaggi ironici e incredibilmente veri: ci sono tutti gli elementi che permettono all’autrice di dare voce al suo straordinario talento, concentrando in poche pagine una forza narrativa che nulla ha da invidiare ai suoi romanzi più amati.

L'autrice.
Joanne Harris è nata, da padre inglese e madre francese, nello Yorkshire, dove attualmente vive. Si è laureata al St Catharine's College di Cambridge, dove ha studiato francese e tedesco medievale e moderno. Fino al 1999 ha insegnato francese nelle scuole secondarie di Leeds.
I suoi libri sono tutti editi in Italia da Garzanti. Oltre a Chocolat, il suo romanzo d'esordio apparso nel 1998, tradotto in tutto il mondo e da cui nel 2001 è stato tratto l'omonimo film, ha pubblicato Vino, patate e mele rosse (1999), Cinque quarti d'arancia(2000), La spiaggia rubata (2002), La donna alata (2003), Profumi, giochi e cuori infranti (2004), Il fante di cuori e la dama di picche (2005), La scuola dei desideri(2006), Le scarpe rosse (2007), Le parole segrete (2008), Il seme del male (2009), Il ragazzo con gli occhi blu (2010). È anche autrice, con Fran Warde, di Il libro di cucina di Joanne Harris (2003) e di Al mercato con Joanne Harris. Nuove ricette dalla cucina di «Chocolat» (2007)
.

BUONA DOMENICA!!!

2 commenti:

  1. Uh, carino... Mi ispira molto, questa antologia! E Joanne Harrison è di sicuro un'autrice di talento! ^_____^

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    1. vero, anche se lo dico "per sentito dire" perchè ammetto di non aver letto nulla ancora di quest'autrice

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz