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sabato 8 novembre 2014

Chi era la "ragazza del dipinto"? Storie vere al cinema



La storia di oggi, che ha ispirato non un romanzo bensì un film - da non molto portato al cinema e del quale parleremo domani - è quella relativa a Dido Elizabeth Belle.

Il dipinto è questo..

Dipinto di due giovani donne
(Johann Zoffany)
Ritratto di Dido Elizabeth Belle Lindsay
con la cugina Lady Elizabeth Murray
 Dido Elizabeth Belle è nata (schiava) nel 1761 nelle Indie Occidentali, da una donna africana conosciuta come Maria Belle. Suo padre era Sir John Lindsay, ufficiale di marina e poi capitano della nave da guerra britannica.
L'uomo prese come amante Maria Belle, che era su una nave spagnola da lui catturata, ed ebbe con lei una figlia, che dopo il 1765 affidò alle cure dello zio, William Murray, 1° conte di Mansfield, e di sua moglie Elisabeth. Fu battezzata come Dido Elizabeth Belle nel 1766.
padre di Belle
Il conte e la contessa di Mansfield vivevano a Kenwood House ad Hampstead, alle porte di Londra. Senza figli, stavano già allevando la nipote orfana, Lady Elizabeth Murray, nata nel 1760. E' possibile che i Mansfield abbiano preso Belle perchè fosse una compagna di giochi per Lady Elizabeth e, più tardi nella vita, la sua cameriera personale. 
Il suo ruolo all'interno della famiglia più vicino a quello di una dama di compagnia che di una cameriera.
Belle visse in casa Kenwood per 30 anni. La sua posizione era insolita, perché pur essendo in condizioni di schiavitù, Lord e Lady Mansfield la trattavano come un membro della famiglia Murray.
Le due bambine crebbero insieme, ma ben presto fu chiaro che Belle non poteva occupare in società la stessa posizione della cugina, nonostante la morte del padre ne avesse fatto un'ereditiera e il prozio ne avesse formalizzato legalmente la condizione di "nata libera". 

mansfield
Nel 1783 Lord Mansfield dovette occuparsi di uno dei casi giuridici più scottanti dell'epoca: il massacro della Zong, una nave negriera di Liverpool che, nel 1781, gettò nelle acque al largo della Giamaica 142 schiavi incatenati. La scusa ufficiale fu la carenza di acqua potabile, il vero motivo la volontà di intascare l'assicurazione sulla vita di ciascuno schiavo, per ripagare le perdite economiche di un viaggio disastroso.
belle
In virtù delle leggi dell'epoca nessun membro dell'equipaggio poteva essere accusato di omicidio, quindi il processo riguardava solo l'eventuale risarcimento economico. Come segretaria del prozio, Belle seguì i fatti da vicino ed è probabile che la sua presenza abbia influenzato Lord Mansfield nel pronunciare una sentenza rivoluzionaria: l'uccisione di innocenti era illegittima a priori e nessuna richiesta di risarcimento poteva essere accolta se nata da un atto illegale. Il primo passo verso il futuro movimento abolizionista era stato compiuto.
Belle trovò anche l'amore nel giovane avvocato John Davinier, che sposò il 5 dicembre 1793. La coppia ebbe tre bambini (i gemelli Charles e John, e William Thomas) e visse serenamente fino alla morte di lei, avvenuta nel 1804, a 43 anni.


2 commenti:

  1. ieri sera ho visto il film bello non sapevo che che c'e' anche il libro mi piacerebbe sapere come hanno vissuto anche i figli come venivano considerati nella societa'

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    1. Sì, è una storia molto interessante. Vero, chissà come se la son cavata i figli... 🤔
      Ciao 😉

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz