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giovedì 4 dicembre 2014

Frammenti da "Il cavaliere d'inverno" (P. Simons)



Teneri passaggi tratti dal bellissimo romance "Il cavaliere d'inverno" (sul blog trovate la recensione!!).

Alexander le prese il viso minuscolo tra le sue mani massicce.
“Sei... spaventata?”
“Terrorizzata.”
“No, per favore, non aver paura di me.” Le baciò la bocca con una tale
passione, un tale amore che Tatiana sentì divampare il desiderio dentro di sé.
Vacillò, perdendo l’equilibrio. “Tatiasha, perché sei così bella? Perché?”
“Sono uno straccio. Tu sei bello.”
La abbracciò. “Sei un dono di Dio. Lui ti ha mandata per darmi la fede.” Le
prese le mani. “Sei un miracolo, lo sai, vero?” Si fermò. 
“Lui ti ha mandata per
redimermi, per confortarmi, per guarirmi..."



"Soldato, lascia che ti accarezzi il viso e baci le tue labbra, lasciami urlare attraverso i mari e sussurrare attraverso i prati ghiacciati della Russia quello che sento per te...

Luga, Ladoga, Leningrado, Lazarevo... Alexander, un tempo tu mi hai portata e io ora porto te. Nella mia eternità ora io porto te.
Attraverso la Finlandia, attraverso la Svezia, fino in America con le mani tese, mi ergerò e mi farò avanti, destriero nero che galoppa senza cavaliere nella notte.
Il tuo cuore, il tuo fucile mi conforteranno, saranno la mia culla, la mia tomba.
Lazarevo stilla il tuo essere nel mio cuore, goccia d'alba al chiaro di luna, goccia del fiume Kama.
Quando mi cerchi, cercami là, perchè là sarò tutti i giorni della mia vita."

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz