Come anticipato, in questo post daremo un'occhiata alla collana italiana Giunti.
PASSAGGIO IN SARDEGNA
di Massimo Onofri
Pagine: 288
Prezzo € 12
Dimensioni: 14 x 21,5 cm
Copertina: brossura con bandelle
Uscita: 13 maggio 2015
ISBN: 9788809791213
|
Dalla Porto Torres del Petrolchimico alla Cagliari dei Bastioni, lungo la statale 131, passando magari per Macomer, quella delle caserme e di alcune piccole star televisive. Sassari tra segreti e clamori. L’incredibile Parco delle Prigionette.
Le dolcezze di Bosa e di Stintino. Arsura di Gallura.
I Collage che sono di Olbia. Le isole dell’isola: dall’Asinara del carcere speciale e degli asinelli albini alla Caprera di Garibaldi. Oristano la città-salotto e Nuoro, più Giacometti che Deledda, che dell’isola è la piccola Atene. La Barbagia e il mito identitario. La Siligo di Gavino Ledda, la Ghilarza di Gramsci e la Villacidro di Dessì. E Alghero forever.
La Sardegna che questo viaggio ci restituisce non l’aveva raccontata mai nessuno, tra grand tour e autoironica autobiografia, nei modi d’una scrittura disinvolta e camaleontica, tra il comico e il lirico. Anche perché Massimo Onofri ha letto tutti i libri, e non solo di viaggio: sottoponendo al vaglio di una critica spietata e allegra tutti i luoghi comuni che hanno poi prodotto tanta cattiva letteratura, autoctona e no, a uso e consumo d’un turista in cerca di brividi esotici e primitivi. Ma la Sardegna, osservata con occhi veri e onesti, è anche la grande occasione per una resa dei conti, commossa e ilare, col proprio stilnovismo patologico.
L'autore.
Massimo Onofri insegna Letteratura italiana contemporanea all’Università di Sassari. Collabora con «Avvenire», «Il Sole 24 Ore», «L’Indice dei Libri del Mese», «Nuovi argomenti». Ha pubblicato, tra l’altro, “Storia di Sciascia” (1994-2004), “La ragione in contumacia. La critica militante ai tempi del fondamentalismo” (2007, Premio Brancati per la saggistica), “Recensire. istruzioni per l’uso” (2008), “Il suicidio del socialismo, inchiesta su Pellizza da Volpedo” (2009), “L’epopea infranta. retorica e antiretorica per Garibaldi” (2011, Premio De Sanctis per l’Unità d’italia). Vive a Viterbo, quando non è in Sardegna.
L'autore.
Massimo Onofri insegna Letteratura italiana contemporanea all’Università di Sassari. Collabora con «Avvenire», «Il Sole 24 Ore», «L’Indice dei Libri del Mese», «Nuovi argomenti». Ha pubblicato, tra l’altro, “Storia di Sciascia” (1994-2004), “La ragione in contumacia. La critica militante ai tempi del fondamentalismo” (2007, Premio Brancati per la saggistica), “Recensire. istruzioni per l’uso” (2008), “Il suicidio del socialismo, inchiesta su Pellizza da Volpedo” (2009), “L’epopea infranta. retorica e antiretorica per Garibaldi” (2011, Premio De Sanctis per l’Unità d’italia). Vive a Viterbo, quando non è in Sardegna.
QUALUNQUE COSA SIGNIFICHI AMORE
di Guia Soncin
Pagine: 256
Prezzo € 14
Dimensioni: 14 x 21,5 cm
Copertina: brossura con bandelle
Uscita: 27 maggio 2015
ISBN: 9788809807082
|
TRAMA
Di che cosa ci vergogniamo? Da quanto tempo ci portiamo dentro quell'imbarazzante segreto? Cosa siamo disposti a fare per tenerlo nascosto?
Vanni si vergogna da trentacinque anni, da quando è arrivato a Milano ed era un ragazzo del sud, e non gli è mai più scappato l'accento sbagliato ma non basta.
Si vergogna di sua madre che teneva sul comodino la biografia di padre Pio, di suo padre che faceva le parole crociate prima di addormentarsi. Guarda Elsa - milanese da sempre, impeccabile in ogni istante - e non si capacita. Di essersi affidato a lei, e che lei l'abbia sposato anche se sa.
Cosa significa amare qualcuno che è il carceriere dei tuoi segreti?
Elsa si vergogna da trentatré anni: da quando suo padre organizzò quel falso incidente.
Elsa si vergogna da trentatré anni: da quando suo padre organizzò quel falso incidente.
Da venticinque anni: da quando scoprì cos'era successo a sua madre. Da otto anni: da quando, per creare un programma televisivo di successo, ha procurato un'amante a suo marito. Elsa si vergogna d'una vergogna nuova da dieci minuti, da quando ha capito che stasera verranno svelate tutte le loro bugie, e che la loro settimana non finirà come previsto.
Di una vergogna che non riesce a sedare neanche il cassetto dei medicinali, da cui si è servita l'ultima volta cinque minuti fa.
Che cosa c'entra l'amore con l'ambizione? Che cosa c'entra l'amore con l'abitudine? Che cosa c'entra l'amore con l'inadeguatezza? Che cosa c'entra l'amore coi segreti, e le bugie, e le porte chiuse e chi sta dentro e chi rimane fuori?
Nessun commento:
Posta un commento
Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz