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sabato 13 giugno 2015

Recensione: LUX di Claudio Calzana



Un libro simpatico con personaggi davvero particolari ^_-


LUX
di Claudio Calzana


Ed. Giunti
Pagine: 208
Prezzo € 12
Uscita: 29 aprile 2015

La nostra storia è ambientata a Bergamo, negli Anni Venti del '900.

I fratelli Milesi, Dante e Carlo, rispettivamente meccanico e fornaio, Romeo Scotti, fotografo, e Spiridione Curnis, ciclista anzi “biciclista” e spacciatore di vino da messa, sono amici da sempre; ma il loro quartetto si rompe quando nel 1906 uno di loro, il brutto Curnis, fa qualcosa che non deve fare, tradendo gli amici.

E' l'anno in cui Buffalo Bill nega la rivincita al Curnis, sconfitto nel 1894 dall’eroe americano, lui a cavallo e il Curnis in sella al suo bicicletto.
Così in quel lontano 1906, i quattro amici decidono per vendetta di derubare il circo di Buffalo Bill, ma il malloppo sarà sottratto solo dal Curnis e dalla sua bella, (Elena, chiamata Ona  per la grossa mole) in fuga d’amore a Parigi.
Adesso che il Curnis è tornato con un borsone nero, gli amici sperano di ricevere ciò che li spetta, ma ben presto, sotto il silenzio imbarazzato di un Curnis che difficilmente mette in fila una frase di senso compiuto, scoprono che dentro la borsa ci sono solo delle bobine di film.
Da lì parte l'idea di aprire un cinematografo, anzi, per dirla in modo "moderno", il sinemà.
Aprire un cinema a Bergamo, uno dei primi, nella economica periferia, fare sognare tutti davanti al lenzuolo bianco: immagini, fotografie di persone che si muovono..., un'idea originale che potrebbe portare parecchi quattrini!

I film - o meglio, le film, al femminile - sono muti, per cui serve un pianista e anche qualcuno che gli racconti le immagini che scorrono nelle film: il pianista si trova presto, anche se inizialmente non tutti sono convinti che sia la persona giusta, perchè l'Enricomaria (mi raccomando, tutto attaccato) Locatelli suona il pianoforte senza vederlo: è cieco...!
Menomale che ad aiutarlo sarà la bella figlia adolescente del Dante, l'Esperia, che porta il nome di un’automobile ma anche di una stella, e che è degna figlia di suo padre, intelligente e acuta com'è.

Insomma, siamo in presenza di una piccola commedia all'italiana, scritta con un linguaggio divertente, pieno di umorismo, strampalato, con un ritmo allegro, dialoghi volutamente "sgrammaticati" che fanno sorridere, personaggi buffi, ognuno con delle caratteristiche che li rendono unici nel loro essere così "umani", normali e allo stesso tempo comici.

Lux è un romanzo pieno di vitalità e allegria, che ti fa sì sorridere ma anche provare quel pizzico di nostalgia per un tempo ormai un po' lontano da noi, ma che in queste pagine prende vita e ci scorre davanti agli occhi come la pellicola di un film al cinema... ops!, scusate, volevo dire di una film al sinemà.

Consigliato, ideale per una lettura "scacciapensieri " e divertente.

2 commenti:

Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz