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sabato 14 novembre 2015

Prossime letture (novembre 2015): "Il lungo addio" e "Fuga senza fine"



Accade che nel corso della lettura di un libro, notiamo titoli di libri che magari non conoscevamo e che però ci incuriosiscono, soprattutto se sono importanti per il protagonista; beh, forse succede anche a voi, ma a me capita di far caso pure ai libri che compaiono (o che vengono citati dai personaggi) nei film; le mie prossime letture riguarderanno proprio un paio di titoli che non conoscevo ma che mi hanno attirato.
Dove li ho presi? Da una serie tv italiana (che mi è venuta voglia di vedere nei giorni scorsi), andata in onda qualche anno fa su Rai Uno, "Il segreto dell'acqua" di Renato De Maria.

Da lettrice semi-compulsiva, non potevo non fare caso ad essi ed annotarmeli, finendo per procurarmeli.

Li conoscete? Li avete letti? Cosa ne pensate? ^_-


IL LUNGO ADDIO
di Raymond Chandler


Ed. Feltrinelli
trad. B. Oddera
320 pp
9 euro
2013
Trama

Quando Philip Marlowe, l'investigatore privato ideale di Raymond Chandler, vede per la prima volta Terry Lennox ubriaco in una Rolls Royce fuori serie di fronte alla terrazza del 'Dancers' non sa ancora quale influenza avrà sul suo destino. 
Lo sorregge tra le sue braccia, comunque, dopo che la donna che lo accompagnava ha tagliato la corda con la Rolls, accennando a un appuntamento irrecusabile, e cerca di tenerlo su in tutte le maniere, non solo fisicamente. 
Così si lega a Terry in una tormentosa successione di eventi pericolosi. L'amicizia virile, movimento classico del romanzo di avventura, è qui celebrata quasi oltre ogni limite. 
Nell'amicizia virile come nell'amore bisogna essere in due, ma la quota di amicizia o d'amore non è mai uguale.

L'autore.
Raymond Chandler (Chicago, 1888 - La Jolla, 1959) dopo gli studi in Inghilterra torna in America e si stabilisce in California. Inizia a lavorare nel campo petrolifero, ma nel 1933 collabora con la rivista gialla “Black Mask” che aveva lanciato il genere poliziesco d’azione. Nel 1939 pubblica il suo primo romanzo, Il grande sonno, che ha per protagonista l’investigatore privato Philip Marlowe. Nel 1943 firma un contratto con la Paramount e comincia a lavorare per il cinema come sceneggiatore. Intanto la salute, minata dall’alcol, si deteriora e un anno dopo la morte della moglie, avvenuta nel 1954, Chandler tenta il suicidio. Iniziano i soggiorni in cliniche private per disintossicarsi. Muore prima di aver terminato l’ottavo romanzo di Philip Marlowe, The Poodle Spring Story. Feltrinelli ha pubblicato: I racconti della semplice arte del delitto (1962), Otto storie inedite (1964), Blues di Bay City (1966, edizione ampliata 1975), L’uomo a cui piacevano i cani e altri racconti (1974), Il grande sonno (1987), Addio mia amata (1988), La signora nel lago (1988), La sorellina (1989), Il lungo addio (1989), Finestra sul vuoto (1990), Ancora una notte (1990), Vento rosso e altri racconti (2012) e, nella collana digitale Zoom, La donna nel lago (2012)
.


FUGA SENZA FINE
di Joseph Roth


Ed. Adelphi
trad. M.G. Paci Manucci
151 pp
9 euro
1995
Dalla steppa siberiana all’asfalto di Parigi e Berlino, fra amori facili e amori impossibili: il romanzo del disincanto e dello smarrimento nell’aria di Weimar.

In Fuga senza fine, Franz Tunda, tenente dell’esercito austriaco, viene fatto prigioniero dai russi e riesce a salvarsi grazie all’aiuto di un mercante di pellicce siberiano, che lo nasconde in casa sua. 
A guerra finita, Franz, dopo molte peripezie e avventure sentimentali, ritorna finalmente in Austria, ma ormai non è più lo stesso. 
Metafora del disincanto e dello smarrimento che ha colpito la generazione vissuta in Europa tra le due guerre, questo breve e intenso romanzo è considerato il più autobiografico tra quelli di Roth.


«Io so soltanto che non è stata, come si dice, la ‘inquietudine’ a spingermi, ma al contrario – una assoluta quiete. Non ho nulla da perdere. Non sono né coraggioso né curioso di avventure. Un vento mi spinge, e non temo di andare a fondo» (JOSEPH ROTH)


L'autore.
Joseph Roth - Scrittore austriaco (Schwabendorf, Volinia, 1894 - Parigi 1939). L'amore per la sua terra e il rimpianto per un'atmosfera storica e sociale ormai tramontata dominano la sua opera soprattutto di romanziere, fedele al credo realista ma lontano dall'aridità cronachistica di altri contemporanei.

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz