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giovedì 14 gennaio 2016

Recensione in anteprima del film REVENANT (Redivivo), con Leonardo Di Caprio (glielo diamo l'Oscar o no??)



E sarà nelle nostre sale italiane dal 16 gennaio il film che potrebbe far ben sperare a Leo Di Caprio per l'Oscar ^_^
Francamente, glielo auguro, anche perchè il film è molto bello e lui è straordinario, per me.

Il film, basato sul romanzo omonimo del 2003 di Michael Punke, è stato scritto da Iñárritu e Mark L. Smith, ed è parzialmente ispirato alla vita avventurosa del cacciatore Hugh Glass.

REVENANT 
(Redivivo)

DAL 16 GENNAIO 2016
al cinema
Regia: Alejandro González Iñárritu



Cast:

Leonardo Di Caprio: Hugh Glass
Tom Hardy: John Fitzgerald
Will Poulter: Jim Bridger
Domhnall Gleeson: Andrew Henry

Riconoscimenti:


12 nomination per il Premio Oscar, tra cui  per il Miglior film, la Miglior regia e il Miglior attore protagonista a Leonardo Di Caprio, che ha già vinto il Golden Globe come Miglior attore in un film drammatico per Revenant.

La nostra avventura è ambientata nel 1823, nel Nord Dakota.
Il cacciatore di pellicce Hugh Glass sta guidando una battuta di caccia alla ricerca di pelli e pellicce, quando lui e i suoi vengono attaccati dagli indiani Ree; pur riuscendo a sventare l'assalto, vengono uccisi più di 30 uomini. 
Con lui si salva anche il figlio adolescente Hawk, avuto dalla moglie della tribù Pawnee, uccisa anni prima durante un attacco di soldati al loro villaggio indiano.

Sulla via del ritorno Glass viene attaccato da un orso femmina, che va in difesa dei suoi cuccioli, molto aggressivamente. Glass viene strattonato e ferito brutalmente dall'animale, ma riesce ad ucciderlo, restando però in bruttissime condizioni.
Tant'è che il comandante della missione, il capitano Henry, pur soccorrendolo e cercando di curarlo, lo crede in punto di morte, ed essendo complicato trasportarlo sulla barella - a causa del territorio impervio e dei nemici sempre in agguato -, lo lascia in compagnia del figlio Hawk, del giovane e buon Jim Bridger e del cacciatore Fitzgerald perché gli diano una degna sepoltura al momento della morte.
Ma Fitzgerald vede Glass come un peso e un ingombro, soprattutto al pensiero dell'arrivo dei Ree, così, senza un minimo di pietà, non solo tenta di anticipare la fine di Glass, ma finisce per far fuori anche il povero Hawk, che cercava di difendere il padre, il quale quindi lo vede morire, impotente, sotto il proprio sguardo disperato.

Fitz e Jim (quest'ultimo a malincuore) lasciano quindi Glass al proprio destino, del resto sembra spacciato.
Ma l'uomo non è morto e non ha alcuna intenzione di soccombere nè alla vigliaccheria dei propri ex-compagni nè davanti al freddo e alla natura selvaggia, piena di insidie e pericoli.

Inizia così la personale avventura di un uomo solo, esausto e al limite dello proprie forze fisiche, che dovrà fare appello a tutto il suo coraggio e alle sue capacità di sopravvivenza per resistere a neve, gelo, pericoli, ad una natura tutt'altro che amica.

"Il vento non può sconfiggere un albero dalle forti radici.Finché potrai fare ancora un respiro, combatti.Respira. Continua a respirare.Quando c'è una tormenta e sei in piedi di fronte a un albero e guardi i suoi rami, giuri che cadrà.Ma se guardi il tronco vedrai la sua stabilità."

Queste parole, pronunciate tanto tempo prima dalla sua amata moglie, saranno come una preghiera che si ripeterà nella sua testa e dalla quale attingerà forza nei momenti di solitudine e difficoltà.

A fargli compagnia e a spingerlo ad andare avanti saranno due sentimenti: l'amore per il figlio perduto e la sete di vendetta.
Del resto, cos'altro gli resta? 

"Ormai non ho più paura di morire. Sono già morto."

Un ambiente aspro, gelido, completamente ricoperto di neve, caratterizzato da una luce (naturale) mai luminosa ma sempre un po' cupa (che contribuisce a mettere addosso allo spettatore proprio una sensazione di freddo) e dove per resistere bisogna avere una buona dose di spirito di sopravvivenza; un ambiente che sprizza pericolo da ogni lato, dal pericolo di indiani dalle cattive intenzioni a quello di animali allo stato brado altrettanto poco socievoli; l'unico vantaggio è quando son morti, perchè con la pelle/pelliccia ci si può coprire e la carcassa la si mangia per sopravvivere (anche cruda e molto al sangue, ovvio).

Il film ha diversi momenti carichi di tensione e la scena dell'orso che "spupazza" Di Caprio mette una certa adrenalina, forse più di quella finale, che di certo non sfida l'immaginazione dello spettatore ma lo soddisfa comunque.

Un Di Caprio provato, sempre sporco di sangue incrostato, con la barba lunga su cui si sofferma l'unica amica fedele - la  neve -, che ci piace perchè convince e affascina con la sua intensa interpretazione.

Il mio consiglio è di andare a guardarlo, perchè a mio modestissimo avviso merita.

Come terminare se non con un FORZA LEO, SEI TUTTI NOI...??


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9 commenti:

  1. Non l'avevo nemmeno riconosciuto subito O.o Beh, la tua recensione è davvero convincente! Ancora non ho visto il film :3 Ahaha forse sarà la volta buona dai XD

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    1. dagli una possibilità, spero ti piaccia se lo vedrai! :)

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  2. Questo è un film che vorrei proprio andare a vedere! Non so ancora che sono gli altri attori in lizza per l'oscar ma sarebbe ora che Leo ne vincesse uno perchè dal Jake di Titanic di strada ne ha fatta e se lo merita.

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    1. son d'accordo, è cresciuto tanto negli anni e merita un riconoscimento "altisonante" come l'Oscar! ;)

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  3. Anch'io ho in programma di andare a vederlo! Leonardo Di Caprio e' il mio attore preferito, perche' ha saputo essere bravissimo e impegnato oltre che bello. I suoi film li adoro!! Questo dev'essere magnifico!

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    1. son d'accordo, io lo amo dai tempi di Genitori in blue jeans (ne è passato di tempo :D )

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  4. Ciao Angela! In questo preciso momento sono seduta in una comoda poltrona rossa, al cinema, aspettando Di Caprio con ansia, che trovo straordinario, sempre, quindi che Oscar sia!

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    1. Eccomi di nuovo qui, the day after...Il film è crudo, violento, angosciante, tristissimo...quanta solitudine ho sentito...Di Caprio magistrale e da Oscar senza dubbio.

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    2. Cuore!! sono contenta che Leo sia piaciuto pure a te! condivido, il film trasmette efficacemente il senso di solitudine davanti alla natura, solo chi é dotato di un grande istinto di sopravvivenza e impara a conoscere l'ambiente che lo circonda,può non soccombere!

      magari stavolta é la volta buona, ma se così non fosse,Leo é stato bravo cmq. :)

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz