PAGINE

sabato 20 febbraio 2016

Spazio esordienti: L'AVVENTURA INUTILE DI ALFREDO PISTOCCHI di Alessandro Di Giuseppe




Cari amici e lettori, seppur a mezzogiorno, iniziamo la giornata sul blog con una segnalazione!

Alessandro Di Giuseppe è uno scrittore emergente che ha pubblicato due libri: "Metastasi" e "L’avventura inutile di Alfredo Pistocchi".


L'AVVENTURA INUTILE DI ALFREDO PISTOCCHI
di Alessandro Di Giuseppe


Eretica Edizioni
13 euro
Gennaio 2016

Trama

Forse Beatrice era una di quelle stazioni piccole, mai ristrutturate, con le obliteratrici rotte e le panchine di ferro arrugginito in cui doveva fermarsi almeno per un po’. 
Un po’ di più di uno scalo veloce, un po’ di meno di una permanenza fissa. Già, avrebbe dovuto provarci ma non l’aveva fatto. 
E adesso era troppo tardi. O forse no. Alla fine poteva ancora cercarla, trovarla, contattarla e rivederla. 
Doveva soltanto capire come fare e Facebook poteva aiutarlo. 
C’era solo da capire come sbrogliare la matassa…”

L'autore.
Alessandro Di Giuseppe nato il 26/08/1991. Nel 2005 arriva secondo al Premio letterario nazionale Raffaele Pellicciotta. Nel 2014 pubblica, con Miso Editore, “Metastasi”, il suo primo libro: un’antologia di racconti. “L’avventura inutile di Alfredo Pistocchi” è il suo primo romanzo dopo dieci anni di racconti brevi. Iscritto al DAMS di Roma 3, è uno dei fondatori e redattori del SynapsisBlog (synapsisblog.altervista.org)
.

Ed ecco invece il libro d'esordio:

METASTASI
di Alessandro Di Giuseppe


Miso Editore
216 pp
16.90 euro
2014
Sinossi

Un chirurgo al suo ultimo giorno in ospedale, un’avvocatessa che torna a lavorare dopo un lungo periodo di “riposo”, un professore universitario e il suo sogno di scrivere, un illusionista vittima di un “trucco” del suo passato, un vecchio prete senza fede e una strega. Questi i personaggi che vivono, si muovono, si confessano e muoiono nelle pagine di “Metastasi”. 

Cinque racconti. Cinque storie. Cinque discese all’interno dei personaggi, attraverso le gallerie chiuse, umide, poco illuminate del loro animo, nei pozzi scuri della loro psiche, alla ricerca delle paure, delle ansie, delle nevrosi, delle ossessioni e delle delusioni che li muovono, che covano dentro e che li consumano. 
Ma anche l’acquerello di una città, “Daisy’s Garden, che si fa specchio, metafora di una società, in cui non ci sono più né diavoli, né angeli, né paradisi, né inferni. 
Una città che diventa una specie di grande organo (forse uno stomaco, non di certo un cuore) butterato, appunto, dalle metastasi.

Nessun commento:

Posta un commento

Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz