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mercoledì 23 marzo 2016

Da domani in libreria: LE DUE VIE DEL PELLEGRINO di Clive Staples Lewis (24.3)



Domani torna in libreria il creatore del meraviglioso mondo de Le Cronache di Narnia, con un'altra storia fantastica, allegoria della ricerca, da parte dell'uomo, di qualcosa che dia senso alla propria vita.

LE DUE VIE DEL PELLEGRINO
di Clive Staples Lewis


Jaca Book
trad. R. Pivetti
268 pp
15 euro
dal 24 MARZO 2016
L’autore delle Cronache di Narnia ci racconta un’altra storia fantastica, un viaggio allegorico il cui protagonista passa attraverso le varie esperienze della vita alla ricerca di qualcosa che appaghi un suo misterioso e incessante desiderio, che si rivela però insaziabile qualunque cosa gli venga concessa come soddisfazione.

Il giovane protagonista trova qualche risposta ai suoi interrogativi nel lungo pellegrinaggio che deve intraprendere, la cui meta prende forma non alla fine del viaggio ma sulla via del ritorno. 
Draghi, giganti e nani, ombre e creature enigmatiche abitano questa favola moderna che ha il mordente di un’avventura e il respiro filosofico di una parabola sui grandi temi dell’esistenza umana.

L'autore.
CLIVE STAPLES LEWIS nasce a Belfast il 29 novembre 1898. Prende parte alla Grande Guerra dove viene ferito. Si laurea a pieni voti nel 1923 in Lingua e Letteratura inglese. Dal 1925 è Fellow e Tutor al Magdalen College. Ateo, nel 1929 si converte al cristianesimo (Sorpreso dalla gioia, Jaca Book, ult. rist. 2015). Nel 1950 esce il primo libro delle Cronache di Narnia. Nel 1954 viene nominato professore di Inglese medievale e rinascimentale a Cambridge. Muore il 22 novembre 1963. Jaca Book ha pubblicato: Il grande divorzio (1979, ult. rist. 2014 ); L’abolizione dell’uomo (1981); I quattro amori (1982, ult. rist. 2015); Le due vie del pellegrino (1998, ult. rist. 2016); Le lettere di Berlicche e Il brindisi di Berlicche (1999, ult. rist. 2015), l’epistolario con don Giovanni Calabria Una gioia insolita (1995).

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz